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Autore: KakashinoSharingan    23/12/2016    1 recensioni
Prequel della storia "Gli angeli bianchi e lo spadaccino di Kumo".
Mitsuki proviene da un clan di Kumo con un passato burrascoso e viene affidata alle cure dell'orfanotrofio locale. In queste circostanze conosce Chitoge, signorina di buona famiglia che vuole opporsi al destino scelto per lei dal padre, per diventare una ninja.
Mini-long che racconta la formazione del Team Full Moon.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Team Full Moon'
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CAPITOLO V
Splenderemo a modo nostro
I tre si guardarono per qualche istante, poi il ragazzo si alzò. Portava una lunga tunica verde e in cintura aveva una fascia gialla, nella quale si trovava la spada che lo aveva reso tanto famoso.
«Chitoge, lo conosci?» chiese Mitsuki.
L'altra la guardò con un sopracciglio accigliato, come a chiedersi se l'amica stesse bene: «Perché tu no? Lui è quello che ha rubato la spada al Raikage!»
«Davvero saresti un ladro?» Mitsuki sgranò gli occhi, rivolta al ragazzo.
Quello sospirò, dando le spalle alle ragazze: «Questo è quello che pensa tutta Kumo. Io non ho rubato proprio un bel niente!»
«Non mi dirai anche tu che lo hai preso in prestito!» Mitsuki era sconvolta, era già il secondo furto della giornata che le veniva fatto passare come una cosa normalissima. Iniziava a chiedersi se non avesse fatto meglio a restare all'orfanotrofio.
A sentire quelle parole Shaoran sorrise: «Ma che stai dicendo? Comunque mi sono solamente ripreso ciò che mi spetta di diritto.»
Dopo averci rimuginato un po' su, Chitoge chiese: «In che senso scusa?»
Shaoran invitò le due ragazze a prendere posto nella stanza, poi iniziò a raccontare.

Al tempo della fondazione di Kumo, il clan Li e il clan del Raikage erano le due famiglie più potenti del Villaggio della Nuvola. Avevano lavorato insieme per la costruzione del villaggio, che all'inizio era amministrato da esponenti di entrambe le famiglie grazie a un'assemblea degli aziani. Con la fondazione di altri villaggi ninja e lo stabilirsi del sistema dei kage, però, Kumo pensò che fosse meglio adeguarsi e adottare la stessa forma di governo. Era una strategia indispensabile per ottenere la stessa posizione degli altri villaggi e non essere lasciati indietro. Tuttavia il problema stava nello stabilire chi fra gli eredi delle due famiglie avrebbe dovuto occupare quella posizione. Nella famiglia Li c'era uno dei ninja più talentuosi di tutta Kumo, quindi gli anziani premevano affinché fosse lui a condurre il villaggio. Il clan del primo Raikage, dall'altre parte, voleva che fosse uno dei loro a rappresentare Kumo, in quanto la loro famiglia aveva fornito parecchi fondi economici al villaggio.
Ben presto la disputa si trasformò in una guerra civile, in quanto le fazioni a sostegno dei due candidati trovarono larga base popolare. Ciascuna delle due famiglie aveva posto come premio al vincitore il simbolo del clan: il Raikage aveva un'armatura molto resistente, forgiata con una lega di metallo unica al mondo, mentre Li disponeva di una spada in grado di condurre il chakra del fulmine senza fondersi.
I due si affrontarono in duello, ma a causa dell'intervento di un esponente della fazione del Primo Raikage, Li era stato ucciso. L'evento venne ovviamente taciuto nelle cronache ufficiali, il Primo Raikage salì al potere e la spada venne presa come bottino di guerra.

«Siete libere di credermi o meno, l'amministrazione di Kumo non lo ha fatto e l'attuale Raikage è troppo giovane per saperne qualcosa. La mia famiglia però è molto legata alle tradizioni, per questo noi non abbiamo dimenticato» accarezzò l'elsa della spada con dolcezza, come se contenesse dei ricordi preziosi al suo interno.
«Io ti credo!» esordì Mitsuki, con entusiasmo «Anche il mio clan ha una storia triste, quindi io sono con te, Shaoran!»
Chitoge annuì: «Da oggi lavoreremo in tre. Quale sarà il nostro primo obiettivo?»
Shaoran estrasse un rotolo dalla tasca: «Nel Paese del Fuoco si trova un daimyo che conduce affari illegali sottobanco, sfruttando la sua posizione di spicco. Pare sia coinvolto nel traffico di schiavi.»

Partirono quella stessa notte, illuminati dai raggi della luna piena.


Note dell'autrice

Ciao!
Questa breve storia è ormai giunta al termine. Nonostante sia la prima crossover a più capitoli che scrivo mi ritengo soddisfatta del mio lavoro, e spero che anche a voi sia piaciuta!
Ringrazio tutti i lettori che hanno seguito questa mini-long fino alla fine, Supersara89 senza la quale questa serie non sarebbe nemmeno iniziata e EragonForever che segue sempre tutti i miei lavori!
Ho voluto lasciare un finale aperto, che in realtà si ricongiunge alla one-shot scritta in precedenza, per lasciare una speranza verso il futuro. Questi tre personaggi hanno un passato triste, a causa di qualcun altro non hanno potuto vivere una vita pacifica e "normale", ma si sono costruiti con le loro forze una ragione di vita.

Un saluto! Alla prossima!
   
 
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