Prologo:
Guardo il cielo e non vedo altro colore solo grigio piombo che mi spegne il sole, al ricordo di tanti anni orsono…quei momenti che non mi abbandonano mai.
Quanto mi manchi mio adorato cugino, che salisti in cielo insieme alla desta del padre per stare accanto all'altra metà del tuo cuore e della tua anima.
Un leggero dolore mi trafigge come la punta di una spada ma non c'è sangue, solo una cicatrice…mai rimarginata, anche adesso che ho perso la gioventù, non ho mai voluto disinfettare ciò che ancora fa male dentro di me, ciò che mi addolora di più è tornare indietro nel tempo quando eravamo bambini…giocavamo a essere i "Re del Mondo".
Nelle nostre menti ingenue pensavamo che niente avrebbe potuto dividerci, ahimè sottovalutammo la cosa più complessa che ci avrebbe violentemente travolti senza alcuna pietà…la morte
Senza alcun preavviso sento qualcosa bagnarmi il viso, sono lacrime;
Perché hai avuto una fine così crudele? Perché il destino è stato così amaro da portarti via con il sentimento che ci rende vivi? Perché voi…che siete gli eroi di questa svolta, non mi fate vedere il vostro volto dipinto della soddisfazione meritata?!
Solo dopo che anch'io incontrato la mia metà ho capito che col cuore non bisogna giocare, ma fare molta cautela…
A volte queste violente passioni portano a una violenta fine!
Mio caro cugino…dimmi come posso fare per trovarti? Una volta mi venisti in sogno e mi dicesti "promettimi che non smetterai di ricordarti di me" non ho mai dimenticato la nostra promessa altrimenti sarei sconfitto dal dolore, atroce come il fiele.
Il mio piccolo sole interiore punto da mille aghi, vanno sempre più in profondità per lacerarmi…
Ho nostalgia!!! Nostalgia di tutto quello che siamo stati in passato, senza che lo volessi mi ritorna alla mente l'anno in cui ci fu la guerra più difficile…la battaglia dell'amore di cui divenisti il vincitore…insieme al tuo grande amore!