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Autore: ShannaInLuv    23/12/2016    3 recensioni
[Post-BOO!] Solangelo | accenni friendship Jason Nico.
Will Solace gli ronzava intorno da due settimane.
Will Solace, il suo ragazzo, gli ronzava intorno e Nico non capiva cosa diavolo volesse; se lo ritrovava intorno, dovunque e sempre, che lo guardava con quell'aria strana. Trovava Will appostato dietro le colonne e, dopo che Nico lo salutava, il figlio di Apollo gli lanciava lunghe occhiate; oppure sentiva lo sguardo pesare su di lui, a tavola, o semplicemente quando passava di fronte alla Casa di Apollo.
" Hai pensato a quello che ti ho detto? "
Nico lo guardò. Cosa aveva detto? Aveva farneticato una frase e basta!
Infatti, Will roteò gli occhi. " E' quasi Natale. " e i suoi occhi blu luccicarono.
Oh.
[Fanfiction partecipante al contest "Look, a present for you! Percy Jackson contest" indetto da Hermit_ sul Forum di EFP]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Autore: Shanna_RenicoBOO ( su Efp ) Shanna_GriftherinEvil ( sul forum)
Titolo: Searching a present for Will.
Trama: Will Solace gli ronzava intorno da due settimane.
Will Solace, il suo ragazzo, gli ronzava intorno e Nico non capiva cosa diavolo volesse; se lo ritrovava intorno, dovunque e sempre, che lo guardava con quell'aria strana. Trovava Will appostato dietro le colonne e, dopo che Nico lo salutava, il figlio di Apollo gli lanciava lunghe occhiate; oppure sentiva lo sguardo pesare su di lui, a tavola, o semplicemente quando passava di fronte alla Casa di Apollo.
***
" Hai pensato a quello che ti ho detto? " 
Nico lo guardò. Cosa aveva detto? Aveva farneticato una frase e basta!
Infatti, Will roteò gli occhi. " E' quasi Natale. " e i suoi occhi blu luccicarono.
Oh.

 
Pacchetto scelto: Campo Mezzosangue.
Eventuali note: Questa è la mia prima, Will Nico. Spero vi piaccia. Shanna.


Searching a present for Will.

 

Will Solace gli ronzava intorno da due settimane.

Will Solace, il suo ragazzo, gli ronzava intorno e Nico non capiva cosa diavolo volesse; se lo ritrovava intorno, dovunque e sempre, che lo guardava con quell'aria strana. Trovava Will appostato dietro le colonne e, dopo che Nico lo salutava, il figlio di Apollo gli lanciava lunghe occhiate, oppure sentiva lo sguardo pesare su di lui, a tavola, o semplicemente quando passava di fronte alla Cabina di Apollo.
Will era sempre stato un po' strano, per i suoi gusti, troppo allegro, troppo esaltato per qualsiasi cosa, troppo simile a Leo Valdez, ma dopotutto anche se Will Solace era fatto così, e anche se Nico non lo avrebbe mai amesso apertamente, gli aveva decisamente rapito il cuore.

Uh, quella frase non doveva uscire dalla sua mente.

Comunque, Nico pensava che ormai il suo ragazzo fosse andato, quando, quella mattina, a colazione,  Will si era seduto davanti a lui, con il cornetto tra le labbra e le sopracciglia ricurve.
<< Ehm, ciao. >> aveva esclamato Nico, a disagio, e non solo perchè l'intero Campo Mezzosangue avesse gli occhi puntati su di loro, su come li aveva definiti Jason: La coppia del momento, ma anche perchè Will lo inquietava. Perchè dovevano spettegolare su di loro? Non avevano, ad esempio, qualche empusa da eliminare?
Will sbuffò, sputacchiando qualche pezzo di cornetto sul tavolo, e continuò a fissarlo. << Nico... >> iniziò azzittendosi subito. << Sai che giorno è oggi ? >>
Nico pietrificò. Che giorno era? Che cavolo significava?
Aveva dimenticato qualcosa, forse? Il suo compleanno? Il loro anniversario? Cosa?
COSA?

<< E' il 18 Dicembre. >> parlò con cautela come se da un momento all'altro una bomba potesse esplodere tra di loro. Will lo incitò con lo sguardo, finchè, non sospirò, alzandosi dalla sedia.
Ma cosa aveva quel ragazzo?
<< Will... >> iniziò, ma venne interrotto dal ragazzo.
<< Scegli un libro, ma forse lui ha scelto te. >> recitò, per poi andarsene insieme agli altri della cabina di Apollo. Nico restò a fissarlo mentre allungava il passo e se ne andava.
Quando Nico decise che era tutto troppo strano, incrociò lo sguardo di Jason al tavolo accanto, il qualle scosse testa e spalle e continuò a mangiare, il figlio di Ade si alzò senza dire altro.


***

 
Il pegaso gli nitrì in faccia, e non era una cosa piacevole, per niente. Passò una mano guantata sopra la schiena del pegaso, lasciandoci sopra schiuma e facendo così sbuffare il pegaso.

Che alito pessimo.

<< Non va bene. >> mormorò, per l'ennesima volta. Sentì Jason ridacchiare accanto a lui, mentre accarezzava con dolcezza il dorso schiumoso del pegaso. Perchè era toccato a loro pulire quelle bestie puzzolenti?
Non era Percy quello che aveva feeling con gli equini ?
Il pegaso nitrì di nuovo e schizzò delle goccioline di muco sugli occhiali di Jason, Nico, che era riuscito a evitare il colpo del pegaso scoccò un'occhiata di disgusto all'amico mentre scoppiava a ridere.
Jason pulì le lenti degli occhiali con la maglietta arancione del Campo e Nico annotò mentalmente che quel giorno non avrebbe sfiorato la maglia di Jason Grace.
<< Io penso che Will voglia soltanto un po' di attenzioni, sei sempre così burbero, o no? >> sospirò Jason, picchettò due dita sul muso del pegaso con affetto e quello si strusciò tra l'incavo del collo e la spalla.
Nico grugnì. Voleva attenzioni e allora farneticava frasi insensate e lo stalkerava con una faccia da matto?
E poi, essere dolce non era da lui, insomma, chi se lo immaginava Nico di Angelo con un mazzo di fiori e dei cioccolatini, mentre mormorava frasi tenere?
No. Decisamente.
<< Siamo usciti, l'altro giorno. >> mugugnò a denti stretti, cercando di eludere la circosatanza per cui erano usciti. Okay, non erano andati mica al McDonald o roba del genere e non si erano tenuti per mano - erano andati, precisamente, a recuperare qualche medicina per la Casa di Apollo e non avevano quasi parlato, se non per le battute di Will, a dire il vero - , ma che importava?
Però, l'espressione scettica di Jason confermava che neanche lui credeva che erano usciti insieme, oppure sapeva esattamente cosa erano andati  a fare. Cercò di non di indagare, perchè Jason era abbastanza inquietante.
Sin dalla fine della guerra contro Gea, Jason aveva cercato di accoppiarlo con Will, blaterando di un'intesa che secondo lui c'era fin da subito, restandogli con fiato sul collo persino quando Will si era dichiarato a lui e Nico lo aveva rifiutato.
Quindi, Jason si attribuiva il merito immeritato del fatto che ora lui e Will erano una coppia, e si credeva il grande Dio tra di loro.
<< Seriamente, dovete passare del tempo tu e lui. >> proferì Jason, con le mani sopra i fianchi, e sfoderando il suo miglior sorriso brillante, mentre gli occhiali calavano giù a schiacciargli la punta del naso. I suoi occhi azzurri scintillarono.
Nico avvampò. Passare del tempo. In che senso ?
Forse Jason notò il suo disagio, e forse comprese il suo pensiero piuttosto poco casto, perchè ghigno saccente. << Non so parlando di sesso, comunque. >>
Se possibile, Nico divenne ancora più rosso, chinò il capo cercando di nascondersi.
<< Ma se vuoi possiamo provvedere anche a quello... >>
<< Jason, chiudi il becco. >> sbottò, prima di raccogliere secchio, spugna e detergente per pegasi, voltando le spalle all'amico e filandosela.
L'ultima cosa che udì fu la fragorosa risata di Jason.


***

 
Il Campo Mezzosangue era in continuo movimento, e Nico lo odiava per questo, tra gli addobbi Natalizi e il resto. Avevano decorato l'intero campo con ghirlande, alberi di natale, nastri rossi, fiocchi, pupazzi di neve, statue di babbo natale e altra roba orribile.
Persino i ragazzi del campo usavano indossare vestitini rossi, bianchi e verdi, con le corna da renna o con i campanelli al collo. Era tutto così... irritante.
Nico decise che avrebbe chiesto asilo al padre, durante il Natale, perchè quell'aria gli dava alla testa. Come puoi essere felice senza un motivo apparente?
<< Ehi, Nico. >> Will si fermò davanti a lui, indossava una maglia a collo alto, attillata, rossa, sotto il camice da medico e tra i riccioli biondi spuntavano due corna. Nico sobbalzò, ignorando i pensieri che gli si formavano nella mente, e guardò altrove a disagio.
Oltretutto lui e Will non si parlavano molto, ultimamente.
<< Hai pensato a quello che ti ho detto? >> domandò lui, allegro.
Nico lo guardò. Cosa aveva detto? Aveva farneticato una frase e basta!
Infatti, Will roteò gli occhi. << E' quasi Natale. >> e i suoi occhi blu luccicarono.
Oh.
Nico restò senza parole, a bocca asciutta vide Will scoccargli un ultima occhiata per poi andarsene.
Era quello che il suo ragazzo cercava di dirgli da due settimane?
Will voleva un regalo?
 

***
 
 
<< Che stupido, non l'hai capito. >> ridacchiò Jason, mentre si ingozzava del suo hot-dog. Erano seduti sulla riva del lago, e Jason indossava un maglioncino rosso con gli alberi di Natale.
Che. Cosa. Orribile.
Nico gli scoccò un'occhiataccia. Perchè il suo migliore amico doveva essere così ? << Guarda che nemmeno tu l'hai capita. >>
<< Si ma la frase era diretta a te, fomunque rifeti la ffrase >> mugugnò con la bocca piena il figlio di Zeus. Molto decoroso. Cosa direbbe Piper se lo vedesse ora?
Oh, direbbe che è comunque splendido, a pensarci bene.
Nico sospirò. << Scegli un libro, ma forse lui ha scelto te. >>  Nico si accigliò, a pensarci bene, ora che aveva scoperto lo scopo della frase, un po' di senso aveva. Almeno in parte. Perchè se Nico era oramai certo che Will volesse un libro, non sapeva, al contrario, nè che libro volesse e nè tantomeno che cosa significasse la seconda parte della frase.
<< Per tutti i Minotauri! >> bofonchiò Jason, poi, vedendo l'espressione pensierosa di Nico, esclamò: << E' ovvio che vuole un libro. >>
<< E' ovvio ora. >> puntualizzò infastidito il figlio di Ade. << Ma ora siamo punto e  a capo.  Non so che tipo di libri legge. Medicina, forse ? >>
Jason sbuffò via una ciocca bionda ribelle che gli era sfuggita dal gel, poi visto che questi non ne voleva di muoversi, la spostò con la mano. << Non è che solo perchè Will pratica medicina debba per forza leggere quello. Uhm, un romanzo, magari? >>
<< un Harmony ? >> Nico trattenne i conati di vomito. Gli Harmony erano quei romanzetti rosa da quattro soldi che leggerebbero solo le ragazze della casa di Afrodite e sua nonna, se solo ne avesse una.
<< Hai ragione, bocciamola. >> Jason si accorse che era un'idea stupida. << Un romanzo di fantascienza, magari ? >>
<< Con quella roba di alieni e mostri? >>
<< Sempre meglio dei vampiri. >>
<< Decisamente no. >>
Jason sbuffò. << Ascolta Nico, non è che devi per forza fargli un libro. Magari un profumo? >>
Nico lo frecciò con lo sguardo, segno che inchiodava le sue parole e che non le prendeva nemmeno in considerazione. << Will vuole un libro. >> odiava essere così pignolo, ma se il suo ragazzo aveva un desiderio e lui poteva esaudirglielo, perchè avrebbe dovuto fare diversamente?
D'altronde, era vero che Will avrebbe accettato qualsiasi regalo da parte tua, ma era anche vero che se Will Solace teneva a quella stramaledetta festa... beh, a Natale si esaudiscono i desideri, o no?
Quindi non avrebbe comprato nient'altro che un libro, per Will.
Nico si alzò e se ne andò, senza rivolgere una parola a Jason. Perchè le loro chiacchierate in amicizia finivano sempre con uno dei due che se ne andava, infastidito, e questo era puntualmente Nico?

 
***


Ogni Sabato del mese, il Campo organizzava delle uscite sorvegliate da qualcuno di molto esperto e maggiorenne, e quel giorno toccò a Percy ed Annabeth che avevano guidato il furgoncino con una manciata di persone che avevano scritto il proprio nome sulla lista.
Quando Percy e Annabeth videro salire sul furgoncino, lo guardarono estremamente stupidi. Nico non era una persona molto sociale, e vederlo andare in un posto che sarebbe stato affollato li stupiva alquanto, ma l'occhiata del giovane Di Angelo li frenò dal fare domande.
<< Allooora, andiamo al Centro commerciale, uh? >> fece Percy, rivolto ai ragazzini che stavano dietro. Alcuni strillarono eccitati, altri sbuffarono perchè volevano andare da altre parti.
<< Così posso comprare dei regali di Natale. >> fece Annabeth, squillante. Nico sobbalzò e si nascose con il colletto della sua giacca, spiaccicandosi di più al finestrino. Nessuno doveva capire che stava facendo regali, altrimenti lo avrebbero incastrato a vita in quella festa fastidiosa.
Quando arrivarono, i ragazzi si precipitarono scendendo dal furgone, lo stesso fece Nico, ma venne bloccato da Percy, che lo agguantò e sorrise sornione.
<< Ehilà. Tanto lo so che stai andando anche tu a fare un regalo. >>
Nico avvampò. << Non è vero. >> rispose precipitosamente, poi vide Percy alzare un sopracciglio. << Non dirlo a nessuno. >> minacciò.
Percy alzò le mani in segno di resa e sorrise, mozzafiato, lo stesso sorriso che una volta lo aveva fatto innamorare. Nico si chiese se avrebbe fatto lo stesso per Percy, un tempo.
Forse, si disse, o forse no.
<< Volevo solo sapere se era per Will, amico. >>
Nico avvampò e farfugliò un << S-sì. O-ora devo andare. >> e si voltò, ma un'altra cosa che disse Percy lo inchiodò sul posto:
<< Quindi... Will è il tuo tipo?  >>
Nico, se possibile, arrossì di più e annaspò, per non rispondere al ragazzo e dirigersi verso la libreria. Quello, decise, era un colpo basso.
 
La libreria, per fortuna, era mezza vuota, o perlomeno, non era piena di semidei. Nico si aggirava tra gli scaffali, ignorando le commesse che sorridevano in modo inquietante e pazzo, e si fermava ogni volta che scovava un titolo carino.
Avvistò qualche classico come Moby Dick, oppure i libri di Edgar Allan Poe, e altri autori che Nico nemmeno conosceva o alcuni di cui conosceva bene il nome.
Non era un grande lettore, lui, non perchè non gli piacesse, ma semplicemente perchè dopo tutto quello che gli era successo, non aveva mai avuto il tempo di dedicarsi alla lettura.
Si avventurò in una sezione di romanzi teen, in cui avvistò un gruppetto di ragazze che stavano strillando eccitate per  l'uscita del nuovo romanzo di Nicholas Sparks; Nico gettò loro un'occhiata disinteressata e sbuffò, a Will sarebbero piaciuti quei romanzi?
Si sentì lievemente a disagio nel notare che stava nella sezione young adult, in cui si trovavano praticamente soltanto femmine, perciò girò i tacchi e uscì da quella sezione.
Trasse un sospiro di sollievo e fu allora che lo vide.
Davanti a lui c'era la sezione dedicata a Stephen King. Ma il punto non era di chi fosse quello scrittore, ma di cosa avesse scritto.
Il corpo di Nico si mosse automaticamente, dirigendosi verso di esso e allungango una mano verso i dorsi dei libri.
Un piccolo flashback gli tornò in mente; aveva nove anni e lui e sua sorella stavano già alla Westover Hall, la scuola militare in cui Percy l'avrebbe poi presi e portati al Campo, ed era notte.
A loro due non era stato concesso di dormire in stanza insieme, poichè Bianca doveva stare con i ragazzi del suo anno, e nel dormitorio femminile, perciò Nico doveva stare in stanza con un tipo chiamato Bill, un tipo grassoccio che puzzava.
Quella notte, però, Nico era scosso dagli incubi e non fu difficile per lui sgattagiolare dalla stanza che condivideva con Bill-il-puzzone fino a quella di Bianca. La sorella lo aveva accolto, e Nico le aveva spiegato gli incubi, fu allora che Bianca iniziò a leggergli quella storia.
Nico se la ricordava bene, nonostante l'avesse soltanto ascoltata, nonostante non l'avesse mai letta. Nonostante erano passati anni.
E ora stava lì davanti a quello scaffale, con la fiaba davanti agli occhi, la stessa storia che Bianca le raccontava da quel giorno. Anche se si erano fermati soltanto al secondo libro.
Nico, decise e afferrò il primo volume della Torre Nera, stringendoselo al petto. Aveva deciso, voleva condividere con Will un momento speciale, un ricordo speciale e una storia altrettanto speciale, che l'aveva fatto crescere.
E, improvvisamente, capì la frase che Will gli aveva rivolto:  Scegli un libro, ma forse lui ha scelto te. Will voleva che Nico scegliesse un libro, poco importava che genere, che scrittore fosse.
Andò alla cassa a pagare.

 

***

 
<< Bianca, ma perchè Roland si comporta così? E' cattivo! Ha lasciato morire Jake ! >> aveva sussurrato qualche notte più tardi, Nico, nel buio della stanza, sotto le coperte con Bianca.
Lei aveva sospirato, pensierosa. DForse sua sorella era troppo saggia per avere dodici anni, forse era il peso di avere avuto un fratellino.
<< Nico, Roland non è cattivo. Ha soltanto fatto una scelta sbagliata, ma gli adulti le fanno, scelte sbagliate. Roland forse è un po' egoista, ma vedrai. Lui a Jake ci tiene davvero. >>
 
Nico si avviò a passo svelto verso la casa numero sette, con il groppo in gola e le mani sudate. Pregò che il sudore non rendesse appiccicosa la carta da regalo avvolta intorno al dito, o peggio, che la scolorisse.
Cercò di ignorare gli sguardi curiosi dei ragazzi intorno: erano davvero pochi, comunque, perchè la mattina della vigilia di Natale la maggior parte preferiva dormire. E anche lui avrebbe preferito, insomma, lo sapevano tutti che Nico Di Angelo non era una persona molto mattutina.
Ma erano le otto e mezza, quel giorno, e Nico si ritrovò di fronte alla cabina sette con il cuore in gola che batteva forte quasi da schizzare fuori.
E infine, bussò.
Una sola volta e in modo timoroso, ma a quanto pare i figli di Apollo avevano la dote straordinaria, oltre alla bellezza , anche un udito fantastico, perchè la porta della cabina si spalancò quasi subito, mostrando così la scena più sexy che Nico avesse mai visto.
Will era davanti a lui, con i capelli biondi spettinati, anche sul viso, il pigiama azzurro, con la maglietta mezzo tirata su mentre si grattava la pancia, e i pantaloni abbassati a far intravedere la linea bassa degli addominali, il viso mezzo assonnato con gli occhi azzurri ridotti a due fessure, l'altra mano che si andava a spalmare tra i capelli; era una visione così perfetta che Nico rimase a bocca aperta, dimenticandosi di colpo cosa era andato a fare.
<< Nico! >> sbadigliò Will gettandogli un'occhiata confusa. << Cosa ci fai qui? Non fraintendermi, sono felice ma... >>
Nico, che era tutto rosso, allungò il pacchetto che aveva dietro la schiena verso il petto del ragazzo, e lo sguardo del Di Angelo si soffermò troppo sui bottoni slacciati e la porzione di pelle del petto di Will.
Avvampò ancora e spinse di più il regalo contro il petto del ragazzo. << Buon... buon Natale, Will. >> ansimò, tenendo lo sguardo basso per timore della reazione del compagno. Lo sapeva che sarebbe stato felice ma....
... ma era tutto troppo imbarazzante, ecco tutto.
Il mento di Nico venne afferrato da due dita, che lo alzarono fino a farlo quasi sfiorare con quello di Will, uno di fronte all'altro. Will sorrideva e aveva le gote arrossare, come quando era emozionato e contento per quelcosa, e il cuore di Nico perse un battito.
Perchè, divino Zeus, Will doveva essere così - troppo- bello?
<< Un regalo, grazie Nico. >> sussurrò Will, seducente, avvicinandosi di più al moro. Nico trattenne il fiato e quando Will si allontanò, provò un moto di delusione. Almeno un bacio se lo meritava, o no?
<< Scartalo. Anche se... uhm... non so se ti piacerà. >> mugugnò Nico.
Will lo scartò e quando vide che era un libro, sospirò e se lo strinse al petto. << Un libro, sono felice che tu abbia capito. >> trillò. Nico sorrise flebilmente.
<< E' una storia a cui tengo molto, perciò aspetto la tua opinione. Lo leggeva... lo leggeva Bianca, a me, quando eravamo piccoli. E- >>
Nico s'azzittì perchè Will lo abbracciò stretto. L'odore di vaniglia del ragazzo gli invase le narici, drogandolo. << Aspetto il tuo giudizio sul cavaliere Roland. >>
<< Arriverà, promesso. >> soffiò al suo orecchio Will. Poi si staccò da lui e Nico, sebbene odiasse il contatto fisico, decise che quel contatto non era così male, e che non sarebbe stato male nemmeno se fosse durato un po' di più. << E poi, >> proseguì Will. << Ho anche io un regalo per te. Ma uno te lo do stasera. E uno ora. >>
Nico inarcò le sopracciglia. Un regalo, per lui? Che regalo sarebbe adatto a uno come lui? Non lo sapeva nemmeno da sè, come aveva fatto Will a trovargli un regalo?
Will entrò in cabina, mimandogli di aspettare, e quando tornò, aveva le mani dietro la schiena. Poi sorrise, furbo e allungò le mani sopra le loro teste. Nico alzò lo sguardo e vide che teneva in mano delle foglie verdi.
<< Vischio. >> sussurrò Will, in una maniera che, Nico non sappe se aveva ragione, ma sembrava seducente.
<< Lo sai no, cosa succede sotto il vischio? >>
Nico avvampò, improvvisamente conscio.
Will continuò. << Sotto il vischio due persone si baciano. E guarda caso, noi siamo proprio sotto al vischio. >>
Senza dar il tempo di rispondere, Will fece due passi, ovvero ciò che li separava, e improvvisamente i loro due corpi erano a contatto, petto contro petto, bacino contro bacino. Will circondò con un braccio il collo di Nico e con la mano che reggeva il vischio, gli toccò la guancia rossa come un peperone. Il vischio cadde su di loro come due foglie di coriandoli, andandosi a posare sopra le loro teste.
Con il braccio intorno al collo di Nico, Will lo sospinse verso di loro, fino a far sfiorare le due bocce. Incerto, Nico appoggiò le mani sul fianco del figlio di Apollo.
Will approfondì il bacio e Nico ricambiò. Quando, minuti dopo si staccarono tutti e due a corto di fiato, Nico si accorse che mezzo campo li stava guardando. Arrossì e cercò di nascondersi tra le ciocche corvine.
<< Buon Natale, Nico. >>
<< B-buon Natale. >> balbettò, prima di voltarsi e scappare via a passo accellerato, con il cuore in tumulto come una marcia dei soldati.
Niente da fare, quel Natale sarebbe rimasto commemorato.
E poteva sentire già la voce di Jason deriderlo per il resto della vita.
Uh.


AngolinoAutrice(?)
E... Merry Christmas a tutti <3
E' la primissima volta che scrivo su Will e Nico, e non ho mai nemmeno letto fanfiction su di loro, ma quando ho letto che le contest questa era una coppia bonus, ho voluto tentare.
Non linciatemi, ok? Spero non sia uscito un obrobrio.
Lo spero.
...
Comunque, spero di aver reso abbastanza IC sia Nico che Will, nonostante quest'ultimo si vede poco, ma mi sono basata su una delle ultime scene di BOO, quando Nico va da Will a farsi curare  - si chiama così, ora il sesso? :') -

 
   
 
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