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Autore: Biceportinari03    24/12/2016    5 recensioni
In questa storia ho immaginato come sarebbe realizzare il mio sogno, che a differenza di chi ha un idolo "comune" è abbastanza diverso. Spero che questa storia vi tocchi il cuore come ha toccato il mio mentre la scrivevo, e spero che vi faccia capire che essere derisi per il semplice fatto di essere "diversi" non è per niente facile da affrontare nella vita di tutti i giorni.
Ne approfitto per augurarvi un buon Natale e un sereno 2017!
(Ho inserito la storia nel fandom de La Divina Commedia, ditemi voi se è più adatta ad essere inserita tra le storie originali-introspettive)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dantis poetae sepulcrum"

E così eccomi qui. Non so minimamente cosa dire, ho mille pensieri in testa, tutti intrecciati, e forse non riuscirò a metterli bene per iscritto. In fondo, non sono il sommo poeta io. Non sono te.

Mi sento un enorme macigno addosso, come se fossi nel Purgatorio e stessi scontando la pena dei superbi. Perché, poi? Ho appena realizzato il mio sogno, ho sempre voluto venire qui a Ravenna, e dirti tutto.
Volevo dirti semplicemente che il tuo poema ha influito in un modo inimmaginabile su di me, sai? Perché è così. Il tuo poema mi ha salvata. Soprattutto il tuo Paradiso. Sai quanta speranza mi hai dato, raccontando ai posteri di quel luogo?
Ora tutti diranno "Ma per favore, come può salvarti qualcuno di cui ormai non ne resta nemmeno la polvere?". Avanti, chi non ha mai avuto un idolo? E voi, l'avete mai incontrato il vostro idolo? La maggior parte di voi risponderà di no. Eppure vi ha salvato lo stesso. Quindi, non vedo differenza tra me e voi.
Trovo fantastico e ammirevole il fatto che Dante abbia scritto la sua Commedia con lo scopo di aiutarci a "passare dallo stato di miseria allo stato di felicità". Chi altri si sarebbe preso la briga di farlo?

C'è tanta gente, qui, sai? Forse non riesci a vederla, ma ce n'è davvero tanta.
Non so, mi sento così diversa da loro.
Loro che vengono qui solo per fotogfrafarti la tomba, che sono qui per farsi qualche selfie e poter dire di esserci stati, quando tra due giorni o tre si saranno già dimenticati questo posto.
Io, invece no.
Io non sono qui in vacanza, non sono qui per caso, non sono qui per farmi selfie o andare a Mirabilandia più tardi.
Sono qui semplicemente perché ti ammiro.
E voglio semplicemente dirti che ti ringrazio. Ti ringrazio tanto.
Mi hai salvata.

Una lacrima viene a bagnarmi la guancia, seguita da tante altre, e gli altri turisti nemmeno ci fanno caso.
Vorrei toccare la pietra della lapide, lo vorrei tanto, ma non si può.
Non mi sono mai sentita così vicina a te, sai?
Ora che ci penso...
Wow, sei a poca distanza da me.
Oddio, è così emozionante, ora che me ne rendo conto.
Forse mi senti, forse no.
Forse sai di avermi salvata, ma probabilmente no.
Forse i Regni divini che hai descritto nel tuo poema esistono davvero e tu adesso mi starai guardando dall'Empireo -perché sono sicura che tu saresti stato in Paradiso- ma molto probabilmente no.
Forse quando morirò mi verrai a prendere tu, ma sicuramente no.

Bene, ho appena realizzato il mio sogno di una vita.
Quello che avevo da dirti te l'ho detto.
Mi allontano, lacrime calde e pesanti mi solcano il viso, mentre attorno a me vedo solo i volti sorridenti di chi pensa a godersi la vacanza.

È così assurdo.
Non ti ho mai conosciuto, ma mi manchi come se ti conoscessi da una vita.




*Angolino autrice*
Allora, sarò breve, non voglio invadere troppo il momento della lettura. Ringrazio chi con tanta pazienza ha letto fin qui, chi recensirà e chi metterà la storia fra le ricordate o le preferite. Non accadrà probabilmente, ma è bello pensarlo.
Volevo solo precisare che il fatto che ho descritto non è accaduto davvero, mi sono soltanto immaginata come sarebbe stato realizzare il mio sogno. Forse un giorno accadrà, ci spero tanto.
Grazie mille a tutti.
Un bacio,
Biceportinari03 -una piccola dantista sognatrice-
  
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