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Autore: fangirl_87    24/12/2016    1 recensioni
ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho deciso di scriverla su Kaito e Aoko perchè sono fra i personaggi che adoro di più, è una fanfiction senza pretese. Quindi detto questo passo all'introduzione: Aoko e Kaito litigano ma non sarà come le altre volte;fra fraintendimenti, litigi, amori e gelosie Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire i loro sentimenti l'uno nei confronti dell'altra? leggete e scoprirete.
spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV KAITO.
Io e Aoko uscimmo di casa in maniera molto veloce. Sono già le dieci e non ho nessunissima intenzione di passare ancora del tempo con Akako. Ultimamente sta diventando più insopportabile del solito e non capisco il perchè. 

< Kaito prima di andare in centro dovrei passare da mio padre a prendere un pò di soldi >
< Si va bene.>

Le risposi con sufficienza. Non perchè c'è l'avessi con lei o altro, ma m'innervosisce. Cavolo, Akako non aveva risposto alla mia domanda, e cioè se Aoko doveva vedersi con qualcuno. E questo mi dava il nervoso, non sono geloso, sono preoccupato. Aoko è comunque la mia migliore amica e ieri ha perso la sua casa, ed ha quasi rischiato di perdere anche la vita. 

e se dovesse vedersi con Masairo?

No. Non è possibile.

Ne sei sicuro?

Si. Aoko non mi pianterebbe in asso per vedersi con quell'idiota che vuole solo usarla.

Ma lei questo non lo sa

Mi bloccai immediatamente. E' Vero. Aoko non sa che Masairo la vuole solo usare. Aoko non sa della nostra "chiacchierata", e se glielo dicessi sicuramente mi darebbe del bugiardo, non perchè non si fidi di me, ma perchè fino ad ora non gli ho dato motivi per farlo. Cazzo. Guardai la schiena di Aoko in maniera abbastanza preoccupata, se davvero si doveva vedere con quel tipo, cosa avrei fatto io? Il mio principale intento è quello di trovare il covo di quei bastardi maledetti, ma se devo fare da babysitter ad Aoko non ci riuscirò mai. Seguirla e tenerla lontana da Masairo o Andare a cercare il covo e tenerla in vita...questo è il problema.

< Kaito, ma si può sapere che ti prende? Sei troppo silenzioso. >
< Con chi devi vederti? >
< Eh? >
< Si insomma ti sei messa tutta in tiro, mi fa pensare che tu oltre a fare qualche compera tu debba anche vederti con qualcuno. >
< Kaito...tu sei davvero un baka. Entro a prendere i soldi da mio padre, aspettami qua. >

Guardai Aoko con uno sguardo tra l'arrabbiato e il dubbioso. Darmi del baka così a caso. E per quale ragione? PER NESSUNA. Levai le mani dalle tasche dei miei pantaloni e mi sedetti su un muretto lì vicino con le mani dietro alla testa. Alzai lo sguardo e lo fei perdere fra gli enormi palazzi, devo capire assolutamente dove sono quei tizi, non che il problema -Aoko/Masairo- sia risolto, anzi tutt'altro, ma aveva sicuramente una maggiore importanza la mia vendetta su quei maledetti e sulla protezione della sua vita. Da quando mio padre è morto sono rimaste poche persone intorno a me a cui io davvero tenga, e tra queste c'è Aoko. E' l'unica che nonostante i litigi e le bugie mi sta ancora vicino, che mi sostiene, e mi aiuta qualsiasi cosa accada, se dovesse accadere qualcosa ne soffrirei molto. E' una persona davvero troppo importante per me

< KAITO! >

Spalancai gli occhi e caddi a terra spaventato e con un timpano frantumato.

< MA DICO SEI IMPAZZITA? >
< Scusa ma ti ho chiamato 4 volte e non rispondevi, dai alzati, ho preso i soldi da mio padre.>

Aoko mi tese la sua mano ed io l'afferrai subito. Mi aiutò ad alzarmi ed una volta in piedi gli sorrisi e lei con un leggero rossore fece lo stesso. 

< Andiamo dai, non voglio perdere troppo tempo in spese inutilii. >
< Di inutile ci sarai tu e chi non te lo dice. >
< Scontrosa. >
< Idiota. >
< scema. >
< Cretino.>
< Mocciosa. >
< Stupido. >
< Brutta >
< Cretino. >
< Hai detto due volte cretino. >
< Ovvio, per enfatizzare meglio il concetto. Baka. >

Risi e lei lo fece con me. Non stavamo urlando. Ne ci stavamo rincorrendo. Ci stavamo insultando è vero, ma è il nostro modo di dirci che ci vogliamo bene. E' il nostro modo di confermarci che qualsiasi cosa succeda ci saremo sempre l'uno per l'altra. Spostai lo sguardo da davanti a me alla mia destra dove c'era lei, e la vidi gesticolare mentre parlava di chissà cosa, è divertente. E con questo trucco e con questi vestite lo ammetto, anche molto bella. Anche se ora che ci penso lei lo sarebbe anche con sacco della spazzatura, anche se io le dico che non è per nulla bella, in realtà è tutto il contrario. E come quando i bambini giocano al giorno dei contrari, la differenza che per me è un gioco continuo. Adoro farla arrabbiare e farla diventare completamente rossa, adoro farmi inseguire perchè quei momenti in cui cerca di uccidermi sono i momenti dove mi sento un ragazzo normale, senza una doppia vita, con entrambi i genitori ad aspettarti a casa, magari seduti sul divano. E si. Se perdessi lei ne soffrirei troppo.

< Kaito io entro prima in questo negozio, tu se on vuoi entrare vai pure a fare un giro. Ci rivediamo qui quando hai finito ok? >
< Sei sicura che non vuoi che entri con te? >
< No è meglio di no, ci metterò molto e tu dovevi venire a fare delle commissioni no? Ci conviene dividerci quando entro nei negozi. Altrimenti non finiremo mai >
< Ok. Ci rivediamo qui. >

Aoko annuì ed entrò nel negozio mentre io mi voltai ed andai a vedere il primo posto che avevo pensato potesse andare bene per un covo. Era un piccolo palazzo di circa due piani, chiuso ormai da tempo, se non sbaglio il proprietario, uno scrittore di gialli, era riuscito in poco tempo a fare un grande successo e così aveva chiuso questo posto e si era spostato in una sede più tranquilla con la moglie. Mi avvicinai alla cassetta delle lettere Kudo Kudo...dov'è l'ho già sentito? Il poco sonno mi causa davvero dei problemi alla memoria, appena torno a casa mi metto subito a dormire. Guardai meglio quel posto ed entrai, non era così messa male, me l'aspettavo più diroccata, ma sicuramente non è questo il covo. E' troppo sistemato, come se qualcuno venisse periodicamente a spolverare qua e la, e non penso che dei pazzi criminali omicidi abbiano voglia di pulire, ed anche se fosse ci dovrebbe essere puzza di sigaretta, visto che ne ho incontrati parecchi che fumavano, anche quello di ieri sera sono sicuro fumasse, e poi anche volendo tenere pulito, i piani di sopra dove ci sono le camere da letto sono troppo ordinate, e si vede che qui dentro non ci ha dormito nessuno ultimamente. Guardai l'orologio e notai che era passata una ventina di minuti da quando ero qui. E' meglio uscire. Ho altri venti minuti prima di andare all'incontro con Aoko. Uscì da quel posto e m'incamminai verso un piccolo garage residenziale che nessuno usava più. I proprietari si erano trasferiti ad Osaka. Ma ancora prima di arrivarci vidi due uomini completamente in nero dirigersi in auto altrettanto nera verso il centro. Mi fermai e riconobbi uno dei due. Aveva un cappello una sigaretta in bocca e stava guidando. E' lo stesso che ho intravisto ieri notte. Ne sono sicuro. Presi subito una bicicletta di una ragazzina lì vicino dicendole che gliela avrei restituita presto e cominciai a inseguirli. Per poco non mi sfuggirono, ma poi li vidi accostare vicino ad un edificio messo abbastanza male con un paio di uffici al suo interno, come avevo pensato. Non troppo nascosto ne troppo esposto. Vestiti i quel modo passavano anche tranquillamente per dei detective, visto anche il palazzo dove stavano. Ma non era abbastanza per essere sicuro che stessero lì. Quei due potevano essere lì anche semplicemente per minacciare qualcuno, la cosa non mi sorprenderebbe certo, così mi avvicinai ad una signora seduta lì vicino e gli chiesi il nome e il numero civico ben preciso del palazzo, una volta che me lo disse inviai tutto a Ji e gli chiesi di piazzare uno delle nostre piccole telecamere per controllare se davvero fosse quello il luogo. Una volta appurato che davvero era questo mi sarei infiltrato, in qualunque modo, e avrei cercato un punto debole per colpirli e distruggerli. O quanto meno distruggere quelli che avevano ucciso mio padre e minacciato la vita di Aoko. Continuai a guardarmi intorno per memorizzare bene i volti delle persone intorno a me e continuai anche per memorizzare ogni minima cosa. Se non fosse stato questo il rifugio, poteva benissimo essere in queste zone. Cominciai anche a camminare e più camminavo più mi rendevo conto che i posti dove potevano nascondersi non erano proprio così pochi come pensavo. Anzi, c'è n'erano molti, troppi. Continuai a camminare fino ad arrivare avanti alla torre dell'orologio mio e di Aoko..Aoko..PORCA MISERIA AOKO! ME NE ERO SCORDATO COMPLETAMENTE! Puntai in fretta e furia gli occhi alla torre e notai che da quando i eravamo divisi erano passate bene tre ore! Mi voltai e cominciai a correre come se non ci fosse un domani. In tre ore quei tipi potevano pure già averla presa, potrebbero averla uccisa. OH KAMI NO! non l'avrei permesso! Più corro più vedo il volto di Aoko ovunque e il suo nome viene ripetuto come un mantra nella mia testa. Quando arrivai davanti al negozio mi venne un'infarto. Non è qui. Ok devo rimanere calmo. In tre ore è ovvio che non sia rimasta qui, i negozi chiudono prima nei giorni feriali, quindi sarà andata a fare compere. CAZZO! Mi strofino le mani nei capelli e comincio a fare mente locale sui posti dove potrebbe essere andata. E mentre faccio questo prendo in mano il telefono e comincio a chiamarla. 
il numero da lei selezionato potrebbe essere spento o non raggiungibile
SCHERZIAMO?! Sono disperato e mi guardo intorno come se questa non fosse la mia città, come se mi trovassi in posto a me sconosciuto. E poi la vedo. Ha un sacco di buste in mano e si è appena fermata per sedersi su una panchina. E' stanca e si vede che è anche triste. E nel vederla per la prima volta in vita mia mi sento davvero sollevato, felice, e tranquillo. La chiamo da lontano e non appena mi vede si alza di scatto e mi guardò a mo di rimprovero, mi avvicinai correndo e la guardai allo stesso modo

< DOVE CAVOLO ERI?!?- IO?!- TU DOV'ERI?!? >
parliamo all'unisono e mi sento ancora più sollevato di prima
< KAITO SEI DAVVERO UNO STUPIDO! TI HO ASPETTATO PER PIU' DI MEZZ'ORA DAVANTI AL NEGOZIO! POI HO PROVATO A CHIAMARTI IL TELEFONO SI E' SCARICATO ED IO HO COMINCIATO A PREOCCUPARMI! >
< Immagino. Ti sei preoccupata così tanto da fare shopping!>
< Ognuno affronta la paura a modo suo. E poi, non è certo la prima volta che mi abbandoni senza dire nulla, sei un'irresponsabile, uno stupido, idiota, e senza cervell...>

Non la feci più parlare e spinto da un'improvviso impulso la baciai. Non ci pensai nemmeno più di tanto. Lo feci e basta.





angolino d'autrice
Eccomi di nuovo qua! Alla Vigilia di Natale eccomi ritornata a torturarvi, e spero davvero di riuscire , parenti permettendo, di torturarvi molto durante queste vacanze Natalizie. Il capitolo si commenta da solo e spero davvero che vi piaccia, come sempre vi invito a lasciarmi un commento e, si spera, ad un prossimo capitolo!
kiss kiss fangirl_87
   
 
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