24/12/2016
0 recensioniAl mio Boss, nonché fratellone, Bahamut. Buon Natale!
Essere se stessi è un problema più grande di quello che potrebbe sembrare in apparenza. A volte si ha difficoltà ad esserlo perché si ritiene di avere un carattere che potrebbe non piacere agli altri, altre volte perché si ha difficoltà ad andare d'accordo con la propria persona, altre ancora perché sono stati gli altri a ferirci quando ci si è mostrati per quello che si è.
Rumiho Akiha, conosciuta dai più come Faris Nyan Nyan, la maid con le orecchie da gatto più famosa di tutto il quartiere di Akiba, viveva ogni giorno un conflitto con se stessa. Se da un lato si mostrava al mondo come un'esuberante ragazza che indossava adorabili abiti da cameriera vittoriana dalla caratteristica parlata armata di "nyan", dall'altro era piuttosto sicura di non essersi mai mostrata per quella che era veramente a qualcuno.
Spesso le capitava di domandarsi quando fosse stata l'ultima volta in cui si era presentata come "Rumiho Akiha" e, alle volte, le veniva spontaneo rispondersi che era dalla morte di suo padre che quel suo nome era caduto in disuso. Le piaceva pensare che Rumiho fosse morta assieme al suo adorato papà, dieci anni prima. Rumiho era morta nel momento in cui aveva lasciato che le sue ultime parole fossero parole di odio, parole che sicuramente avevano ferito quella figura poco presente ma buona, non le parole di amore di una figlia per il proprio padre.
Quando si era resa conto che Akiha Yukitaka non le avrebbe più sorriso, che non l'avrebbe più abbracciata al proprio ritorno a casa, qualcosa in lei si era spezzato. Si era ritrovata sola in mezzo ad un mare di sciacalli, gente che voleva prendersi gioco di una ragazzina solo per mettere mano sulle fatiche finanziarie di suo padre.
E così aveva reagito.
Non nel modo più salutare, ma aveva reagito. Aveva realizzato il suo sogno di aprire un Maid Café, portando il moe nel quartiere di Akiba, e si era trasformata in una semi-eroina proveniente dalla Nyan Nyan Galaxy, lasciando che fossero le sue sciocche fantasie da chūnibyō a parlare con gli altri, lasciando che Rumiho sussurrasse silenziosamente quello che pensava nella sua mente.
Poi aveva conosciuto Shiina Mayuri, e aveva pensato che trovare un'altra persona di una simile dolcezza fosse impossibile, ed assieme a lei era arrivato lui, Kyōma, quello che, inaspettatamente, aveva cominciato a vedere come il suo principe ornato dalla scintillante armatura bianca che era il suo camice da scienziato pazzo. Nonostante i suoi modi di fare un po' bizzarri, nascondeva un cuore d'oro per il quale l'amicizia era il tesoro più prezioso. E da quando "Hōōin Kyōma" era entrato nel suo mondo, assieme al numero di persone che considerava sue amiche, anche la voce di Rumiho era cresciuta d'intensità.
Forse, un giorno, quando quella voce dentro di lei avrebbe superato la paura di essere usata dalle persone, avrebbe presentato Rumiho Akiha a tutti i membri del Laboratorio, e, magari, quel principe che aveva occhi soltanto per una principessa che non era lei, avrebbe cominciato a guardarla con occhi diversi.
~Welcome To The Jungle
Questa raccolta di flashfic incentrata sui personaggi di Steins;Gate al di fuori di Okabe e Kurisu è il mio personale regalo di Natale ai miei colleghi admin della pagina Open The Steins;Gate Italia, un minuscolo ringraziamento per tutti i bei momenti trascorsi assieme e per quelli che ancora devono essere vissuti.
Avendo ciascuno di noi un passato, seppure breve, da roleplayer, ho voluto dedicare ad ognuno di loro la fanfiction incentrata sul personaggio che interpretavano, nella speranza che il mio studio su di essi renda un po' loro giustizia.