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Autore: FMelodyCassiel    24/12/2016    5 recensioni
Louis lo fulmina oltre la propria tazza e sbuffa. “Maledetto hipster. Guarda Harry, “ lo prende in giro Louis ingoiando un sorso di tè. “ Ho bevuto il mio tè prima che di freddasse. Possiamo essere amici adesso?”
O dove Louis odia Harry Styles , ma in realtà lo ama davvero tanto.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You're My Favorite Song'
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Salve Gente!Prima di tutto buona Vigilia!! Ho trovato questa storia circa un mese fa e ho scoperto che mi era stato dato il permesso di tradurla solo due notti fa ahaha. Mi sono data da fare perché volevo pubblicarla per il compleanno di Lou, e ci sono riuscita 🎉
Oltre a dedicarla a lui, dedico questa cosa troppo carina a tutte le persone che ho conosciuto in questo ultimo anno e a tutte quelle a cui mi sono avvicinata anche senza aver mai parlato in chat. Siete sempre di grande aiuto.
Quindi, Buon Natale, e grazie mille ❤️❤️❤️
((Qui c'è il link della storia!))
Buona lettura! :3




Il fatto è, che nessuno infastidisce Louis più di Harry Styles.
Harry Styles, il gigante che si è trasferito nel suo corso un mese e mezzo prima e che ha la più grande collezione di schifose magliette vintage che abbia mai avuto il dispiacere di vedere in tutta la sua vita.
Louis pensa davvero di odiarlo.
“Io lo odio, davvero” si lamenta Louis, stringendo ancora di più la sua giacca a jeans attorno al proprio corpo, nella speranza di fermare il vento fresco di ottobre.
“Oh si?” mormora Zayn disinteressato attorno ad una sigaretta che sta cercando di accendere, le mani attorno alla stecca. “Cosa ha fatto?”
 Non si decide nemmeno a guardarlo, e Louis decide di aver bisogno di amici migliori.
“Non mi ha proprio fatto qualcosa—“ Zayn grugnisce. “ Ma lui è uno di quei tipi hipster che pensano di essere  migliori di tutto gli altri solo perché non hanno una visione materialista della società o cazzate come quelle. Ed è snervante, Zayn. Io lo odio.”
La sigaretta che tiene tra le labbra  si accende proprio quando suona la campanella all'interno dell'edificio scolastico, segnalando che mancano due minuti all’inizio delle lezioni.
Zayn lascia andare una nuvola di fumo in risposta, guardando Louis con le sopracciglia aggrottate e facendolo sentire nervoso. È come se stesse guardando nella sua anima e sapesse esattamente cosa Louis stia pensando e Louis potrebbe davvero pestargli un piede. “Smettila” sbotta sorpassando il suo amico.
“Di fare cosa?” chiede Zayn, troppo divertito per i gusti di Louis.
“Sto andando in classe. Ciao” Sbuffa Louis oltre la propria spalla.
Ha davvero bisogno di amici migliori; qualcuno che magari lo supporterebbe quando devono. Tipo, nell’ odiare Harry Styles.
 
***
 
E davvero, il suo compito nell’ odiare Harry Styles sarebbe mille volte più facile se non avesse circa la metà della lezioni e la pausa pranzo insieme al ragazzo. E se suddetto ragazzo non fosse così determinato a parlare con Louis in ognuna di queste lezioni condivise e di questi pranzi.  Non è che Louis prova ad essere sgarbato con lui di proposito, ma dopo tre settimane durante le quali la sua figura sgangherata è diventata quasi la sua ombra, ha mandato a quel paese anche le buone maniere.
“Ciao, Louis “ lo saluta Harry amabilmente sedendosi accanto a lui, e Louis sbuffa perché maleducato.
“Stavo salvando il posto per un amico” gli dice, sollevando un sopracciglio.
Ma Harry non si muove. Invece sorride ancora di più e prende un grande morso dalla mela rossa che sembra aver tirato fuori dal nulla.
“Sei nel posto di Liam.”
Pausa pranzo è appena iniziata, quindi ci sono pochi altri posti attorno al tavolo, ma Louis si sente particolarmente petulante quel giorno quindi continua a fissarlo. Liam ha ancora un paio di minuti di tempo per arrivare, altrimenti dovrà stringersi tra altre due persone. Nonostante non siano poi così popolari nella scuola, non sono nemmeno dei perdenti e il loro tavolo quindi diventa particolarmente affollato.
“Sono sicuro che non gli importi” dice Harry attorno ad un boccone.
E ovviamente Liam sceglie quel momento per apparire e sedersi dall’altra parte di Louis. Il sorriso di Harry si amplia di dieci volte, se possibile, e Louis riesce a sentire la propria temperatura corporea crescere.
“Ragazzi” li saluta Liam, ma né Harry o Louis interrompono la loro gara di sguardi.
 Rimangono in quel modo per almeno venti secondi – abbastanza tempo per il sorriso di Liam di spegnersi e trasformarsi in un espressione confusa e per voltarsi e cominciare una conversazione con un altro membro del tavolo – probabilmente Niall.
Louis non vuole essere quello a rompere il contatto visivo per primo – non lo farà. È troppo testardo per una cosa del genere, ed Harry sembra perfettamente a suo agio nel sorridere a Louis per l’Intera pausa pranzo, quindi nessuno dei due si muove per un po’ ed è tutto così ridicolo.
Lui odia davvero Harry Styles.
“Che stanno facendo?” chiede Zayn da qualche parte dietro di lui e Louis ascolterebbe la risposta se non fosse che Harry decide che è il momento perfetto per parlare.
“Esci con me” dice sicuro di sé – troppo sicuro di sé per tutte le volte che Louis lo ha già respinto. C’è uno strano luccichio nei suoi occhi e un sorriso furbo sulle sue labbra e Louis scuote la testa.
“No.”
Harry non sembra poi così deluso. Sembra più divertito da tutto questo, come se fosse tutto un grande gioco per lui e ugh.  Lui odia  Harry Styles.
 “Dirai di sì prima o poi' gli dice e Louis alza gli occhi al cielo.
Col cavolo che lo farà.
 
-*-*-*-*-
 
Più tardi quella settimana, Louis si trova nell'angolo più remoto della biblioteca pubblica con la convinzione che se si circonda d'educazione , sarà più predisposto allo studio.
Ma ormai ha capito che , sfortunatamente, questa teoria non è vera se quelle pagine piene di scarabocchi inappropriati sono di qualche indicazione.
Ha appena finito di scarabocchiare un piccolo pene e sta per sollevare lo zaino da terra, già pronto a finirla lì,  quando qualcuno occupa il posto accanto al suo.
“ Bello vederti qui, Lou.” Dice Harry salutandolo.
“Mi stai seguendo?” chiede Louis, forse più sgarbato del necessario. Forse no, invece.
Harry ride e solleva un libro in risposta. “No, sono venuto qui per prendere un libro. Vedi?” La copertina dice Il grande Gatsby  e Louis si ritrova a sorridere.
“Oh, lo amo quello” dice  con un sorriso sorpreso, lasciando cadere lo zaino sul tavolo e dimenticando temporaneamente il suo odio per Harry Styles.
Il sopracciglio di Harry si solleva inaspettatamente e “Ti è piaciuto il libro?”
Louis scuote la testa. “Oh, no. Non ho letto il libro. Ho visto il film però, ed è stato fantastico. Leo è davvero bravo, lasciatelo dire.” E sembra quasi una conversazione normale, una che non include alzate d’occhi o sangue ribollente nelle vene.
 Ovviamente fino a quando :
“Si, io non ho ancora guardato il film. Preferisco leggere i libri prima, sai? Penso sia meglio in questo modo.“ Harry ridacchia e Louis può quasi sentire la sua condiscendenza nell'aria ed eccolo lì – il fuoco familiare dell'odio che si sperimenta col conoscere Harry Styles.
Louis si alza in piedi, indossa lo zaino e preme le labbra in una linea.
“D’accordo, sì beh, è stato carino. Si!” urla agitando le dita come una ragazzina, prima di dirigersi verso l'uscita del piano di sotto.
Ma ovviamente, come ha imparato, è difficile liberarsi di Harry Styles.
Come uno scarafaggio, un brutto paragone, ma decisamente appropriato.
Raggiunge facilmente Louis, le sue lunghe gambe che non fanno fatica a tenere il passo veloce del castano. “Ti accompagno a casa” decide il riccio, facendo per prendere lo zaino dalla spalla di Louis e portarlo al suo posto.
Louis però, scaccia via la sua mano. “Non sarà necessario. Sono perfettamente in grado di arrivarci da solo, grazie.”
“Ti accompagno a casa, Louis.” Suona già deciso e Louis semplicemente cammina più veloce, le scarpe rumorose contro il pavimento quando attraversano insieme l'uscita. Harry prova ad afferrare di nuovo la borsa del castano, e questa volta non fa niente per impedirglielo.
 Almeno ci ricava qualcosa da tutto quello, oltre che un'elevata pressione sanguigna.
I primi minuti sono riempiti da uno strano silenzio, rotto solo dal suono delle scarpe di Louis che pestano le foglie e l'eco degli stupidi stivaletti di Harry.
A Louis non piace quella tensione, ma non ha intenzione di rompere il silenzio.
Harry però mette fine a tutto quello chiedendogli se ha iniziato o meno a studiare per il grande test di storia della settimana dopo.
“Diciamo di sì” ammette Louis. “È quello che stavo cercando di fare in biblioteca quando mi hai trovato.”
“Oh” dice Harry e qualcosa nella sua voce fa voltare Louis per incontrare il suo sguardo.
C’è una piccola smorfia su quelle labbra ridicole e Louis fa scontrare i loro fianchi. “Qual è il problema?Non hai ancora iniziato a studiare?”
Scuote la testa e solleva lo zaino sulla spalla. “Mi dispiace se ti ho interrotto.” Si scusa. E  la sincerità che esprimono quelle parole stanno facendo impazzire la mente di Louis e premono in modo strano contro il suo petto – il che è stupido. Harry è stupido. “Se avessi saputo che ti stavi concentrando non sarei venuto.”
Si sta comportando da stupido. Sembra davvero preoccupato di aver interrotto la sessione di studio di Louis e quello è stupido. Questo è stupido, decide Louis. Ma anche dolce in un certo senso. In un modo stupido, ovviamente.
“Saresti venuto lo stesso, Harry.”
 “Probabilmente” annuisce, rilassandosi leggermente. “Ma sarei stato più silenzioso.”
Louis ride un po’ a quello e scuote la testa. “ Non stavo studiando, non preoccupare la tua bella testolina. Non sono mai stato bravo a farlo, quindi non sono sicuro del perché avessi pensato di poter iniziare adesso. Ma, c'est la vie.
Harry è stranamente silenzioso dopo quello, e Louis riesce a sentire il suo sguardo bruciargli addosso, quindi si volta e se ne pente all'istante quando vede il sorriso che il riccio gli sta rivolgendo.
“Smettila” dice Louis perentorio. Sembra un bambino che è riuscito a rubare due biscotti prima di pranzo ed è tremendamente snervante. Louis vorrebbe che la smettesse subito.
“Hai detto che sono bello” annuncia Harry e beh. Merda. Fanculo.
“No” nega Louis. “ Non penso proprio.” Stupido fottuto Harry Styles. Lui odia Harry Styles.
“Io penso di sì. Hai detto bella testolina. Tu pensi che io sia bello.”
 Louis vorrebbe davvero tanto spegnere il sorriso che è presente sul suo stupido viso, ma per fortuna svoltano nella sua strada e la vista della propria casa lo calma parecchio. Tra un minuto potrà rinchiudersi in camera e creare un bersaglio per freccette con le foto di Harry Styles.
Louis respira dal naso e si riprende lo zaino. “Si, okay. Guarda c'è casa mia proprio lì, quindi. Grazie per avermi accompagnato a casa e aver portato il mio zaino. Vi vediamo domani a scuola. Ciao.”
Sembra che si sia liberato di quel ragazzino quando l'ormai familiare rumore degli stivaletti di Harry si ferma.
Eccetto il fatto che, non solo non lo sente perché non sta più camminando al suo fianco, ma non può più sentirle perché Harry si è fermato e probabilmente sta guardando Louis raggiungere la porta. Inquietante.
Decide assolutamente di non voltarsi fino a quando non sarà al sicuro dentro casa e potrà spiare dalla finestra, ma Harry ha altri piani apparentemente, perché improvvisamente urla “Louis, aspetta!” non appena mette piede sull’ultimo scalino.
Louis si volta sorpreso e guarda con finta  indifferenza – abbastanza da sembrare casuale, ma non troppo da sembrare uno stronzo – Harry raggiungere la cassetta della posta.
 “Esci con me” dice, nemmeno una traccia di stanchezza nonostante la corsetta per raggiungerlo.
“No” nega Louis. Ma per qualche strana ragione a lui sconosciuta c'è un piccolo sorriso sulle proprie labbra, uno che rispecchia quello di Harry. Harry scrolla le spalle come se non fosse stato respinto per l'ennesima volta e salutando Louis, finalmente  va via.
“Ci vediamo domani!” urla, e che Louis sia dannato se restasse fuori dalla porta a guardarlo andare via come uno stupido.
Quando entra in casa, sua madre ha quel  sorriso in faccia, e Louis grugnisce frustrato prima di correre in camera e sbattere la porta con più forza del necessario.
 
-*-*-*-*-
 
“Tua madre mi ha detto che Harry ti ha accompagnato a casa ieri sera” dice Zayn come se fosse normale dire una cosa del genere, e Louis sbianca, sbattendo il suo armadietto.
Ci sono così tante cose sbagliate in quella frase che Louis vorrebbe chiarire prima della sua lezione, così comincia con “ da quando tu e mia madre parlate?”, smuovendo i libri da un braccio all'altro e osservando il  suo migliore amico con uno sguardo serio.
“Messaggiamo ogni tanto” dice Zayn e okay. Sono solo le sette e mezza del mattino e Louis si è già rotto al 300℅ quel giorno.
“Mandi messaggi a mia madre ogni tanto” dice, perché davvero non sa cos'altro dire. “Perché hai il numero di mia madre, Zayn? Perché?
“Le piace controllare che tu stia bene ogni tanto. E anche a me. Comunque… Harry, eh?”
Louis sceglie quel momento per dirigersi in classe, infilandosi tra la folla con passo esperto. “Mi ha accompagnato a casa, ma ovviamente lo sapevi già visto che tu e mia madre siete peggio di una coppia di vecchie pettegole. E allora?”
Zayn non ha problemi a seguire Louis nella folla, probabilmente perché si sta tenendo ad una spallina del suo zaino. “ È molto carino, eh?”
“No.”
“No?”
“Nope.”
“Nemmeno un po’?”
Louis spalanca la porta della propria classe e entra dentro per metà, lasciandola aperta così da poter scuotere la testa ancora una volta nella direzione di Zayn e rispondere con un sonoro “ per niente” , prima di chiudersela alle spalle e dirigersi al proprio banco.
Ha bisogno di nuovi amici, pensa per la milionesima volta nella sua vita. Prima o poi farà sul serio.
 
-*-*-*-*-
 
Prima  che se ne accorga, prima che abbia il tempo di controllare su un calendario e realizzarlo, è Halloween. Anche conosciuto come il più grande fine settimana pieno di feste per gli studenti della zona. E normalmente Louis sarebbe super eccitato.
Comunque, quest’anno il freddo di Doncaster è penetrato troppo nelle ossa di Louis rendendolo malaticcio. Riesce a sentire dal piano di sotto le chiacchiere eccitate delle sue sorelle mentre indossano i loro costumi e si preparano per la serata e Louis è probabilmente più infastidito perché non può accompagnarle per un'ora come farebbe di solito, che per il party. Ma, la vita non si ferma per nessuno pensa Louis tossendo nella sua coperta e aprendo gli occhi solo quando sente dei piccoli passetti sul tappeto.
Una delle gemelle è in piedi davanti al suo letto, vestita da millepiedi e sorride apertamente. “Hey Daisy, il costume è fantastico.”
Lei sorride e annuisce. “Pheobe è una farfalla”, gli dice prima di aggrottare le sopracciglia.
“Vieni con noi, Lou? Mamma ha detto che stai male e che hai bisogno di riposare.”
Louis annuisce e si solleva sui gomiti per guardarla meglio. “Già, mi dispiace. Devo restare a casa e riprendermi.”
Daisy smuove un po’ il suo costume, ancora sorridente. “ Dividerò le mie caramelle con te se vuoi. So quanto ti piacciono i lecca-lecca.”
Se non rischiasse di perdere un polmone ogni volta che prova ad alzarsi, e se non si sentisse come qualcuno che si è appena rotto la testa e l’ha riempita di fazzletti, Louis sarebbe fuori dal letto in tre secondi.
“Grazie , tesoro. Ma starò bene. Saranno le tue caramelle e non le dividerai con nessuno, okay?”
Daisy annuisce e gli accarezza una mano. “Ora devo andare. Lou. Riprenditi.” Dice, lasciandogli un bacio. Louis aspetta che sia uscita prima di crollare sul letto e sbuffare. Quella sera farà schifo.
Ci sono messaggi nel suo telefono da parte di Zayn e Liam che gli chiedono se ha bisogno di qualcosa  o se vuole che restino con lui, ma Louis declina entrambe le cose. Si accontenta di una serata piena di fazzoletti e scadenti film Horror.
Deve addormentarsi ad un certo punto tra la prima ragazza uccisa e la fine del film, perché la prima cosa che vede appena apre gli occhi sono i titoli del film che scorrono e qualcuno sedut ai piedi del suo letto.
Louis immediatamente urla e allunga un braccio per proteggersi, scalciando contemporaneamente ,ma finisce solo con l’ incastrarsi ancora di più nelle coperte fino a quando non rotola fuori dal letto colpendo con forza il pavimento.
“Stai bene?” chiede l’assassino divertito, alzandosi e avvicinandosi a lui. Probabilmente per ucciderlo.
“Oh cazzo” sospira Louis , il cuore che batte così rumorosamente che riesce a sentirlo nelle orecchie. “Che diavolo ci fai qui?!” Lui odia Harry Styles dannatamente tanto.
Harry ride dolcemente, allontanando la coperta da Louis e offrendogli una grande mano per aiutarlo a sollevarsi. Louis fissa la mano per un momento prima di afferrarla per la sola ragione che è troppo stanco per alzarsi da solo. “Quello è stato di sicuro un caloroso benvenuto.”
Louis ricade sul letto e alza gli occhi al cielo mentre Harry gli riappoggia la coperta addosso , gli occhi troppo luminosi a parer di Louis. Nessuno dovrebbe essere così felice dopo aver spaventato a morte una persona malata. È da maleducati.
Mentre Harry rimbocca letteralmente le coperte a Louis, piegandole sotto il materasso e tutto, così che non si sposti di nuovo, Louis osserva il suo abbigliamento.
Improvvisamente scoppia a ridere ed Harry solleva lo sguardo sorpreso.
“Cos’è così divertente?”
Louis indica con una mano l'abbigliamento generale di Harry e ride più forte alla vista. Non solo tutti i suoi ricci sono sollevati sulla sua testa, ma sono tutti gellati da un lato della testa e sembra così comico.
“Oh, andiamo” sospira Harry. “Non riesci a capire?”
Louis lo osserva con occhi assonnati e tira su col naso. “Non so niente della tua comunità hipster. Illuminami per favore.”
“Sono Skrillex! Lui non è nemmeno hipster!Lui è- “
Louis interrompe lo sproloquio di Harry con un forte colpo di tosse e scaccia via la mano che il riccio allunga per massaggiare la sua schiena. “Ferma- fermati.”
Tossisce, cercando di prendere aria. Harry si lascia cadere sul letto al suo fianco e si avvicina con ogni secondo che passa al terribile spettacolo che è Louis, fino ad essere così vicino dal guardarlo con occhi preoccupati.
“Okay, adesso che ho finito” scherza Louis debolmente una volta calmatosi e una volta in grado di respirare normalmente senza che Harry abbia bisogno di fare una respirazione bocca a bocca. “ Passando alla domanda successiva : che ci fai qui?”
Harry apre bocca per rispondere, ma viene interrotto di nuovo da Louis che immediatamente “E cosa più importante, come sei entrato in casa?”
“Ero a casa di Nick – al party, e ti stavo cercando, ma tu non c'eri. Quindi ho chiesto a Zayn e lui ha detto che ti sentivi poco bene. E adesso sono qui.” Spiega Harry, poggiando le mani sulle proprie gambe e strofinando su e giù. “Ho cercato di comprare un po’ di zuppa, ma nessuno è aperto stasera.”
“Non dovevi farlo” dice Louis, ignorando il calore che si propaga nel suo stomaco al pensiero di quello stupido ragazzo che abbandona un party e prova a comprare una zuppa per lui. “è stato dolce da parte tua.” Nessuno ha mai fatto niente del genere per lui, esclusi sua madre e Zayn, e Louis si sente emozionato per quel gesto.
Harry spinge i suoi ridicoli occhiali tra i  capelli e rivela un paio di occhi che sono così gentili mentre sorride a Louis, e stringe un suo ginocchio attraverso la coperta.
“Nessun problema, volevo solo vederti.” Scrolla le spalle. “Volevo assicurarmi che non stessi morendo o altro.”
Louis deglutisce debolmente e incrocia le dita sotto le coperte nervosamente. Probabilmente è perché sta male e sta delirando, ma Harry Styles in questo momento è la persona più bella del mondo e Louis vorrebbe baciarlo da morire . Ed è davvero tutto dire, soprattutto per come è conciato il riccio quella sera.
L'aria intorno a loro è strana, e il silenzio che li avvolge questa volta è meno strano e confortante e il cuore di Louis sta battendo troppo forte e la sua pelle è bollente, ma per ragioni completamente diverse dalla febbre, e c'è qualcosa nello sguardo di Harry che gli fa desiderare di abbassarsi e – e.
Sente che potrebbe esserci qualcosa,  ed è così spaventoso.
Gli occhi di Harry si abbassano sulle sue labbra, e il respiro di Louis si incastra nel petto perché no. No no no, quello non può accadere. Ha bisogno di fermare tutto quello e il suo cervello cammina velocemente alla ricerca di qualcosa da dire oltre al fermati   che minaccia di uscirgli dalla bocca.
“Non mi hai ancora detto come sei entrato in casa.” È la prima cosa che dice e le parole sono forse troppo impaurite  e dette un po’ troppo di fretta, ma gli occhi di Harry ritornano a posarsi nei suoi , e l'atmosfera si fa immediatamente più respirabile.
Harry ridacchia e scuote la testa. “Zayn mi ha detto dove tieni la chiave di riserva. Sotto il tappetino, Lou? Davvero? È come se stessi chiedendo di essere derubato.”
Louis alza gli occhi al cielo, e tutto sembra tornare alla normalità.
“Sta' zitto.”
Harry rimane fino a quando le ragazze non invadono la sua camera, tutte contente di mostrare al loro fratello la quantità di caramelle raccolte. Rimane anche dopo, aiutando Louis con lo scambio delle caramelle tra le sue sorelle.
È sempre stata una tradizione in casa Tomlinson, che Louis si è sempre imposto di far rispettare, per essere sicuro che le sorelle più grandi non si approfittino delle due più piccole.
Quando Harry finalmente va via, sono tutti sul punto di addormentarsi. Aiuta Louis a mettere a letto le bambine, poi fa lo stesso con il castano.
“Notte, Lou” gli dice dolcemente quando Louis solleva le coperte fin sopra le orecchie. “Mi sono divertito stasera.”
“Anche io”, mormora quello con uno sbadiglio, le iridi azzurre a mala pena visibili dietro le palpebre abbassate. “Buonanotte.”
La sua somiglianza con un gattino è assurda, ma si guarda bene dal dirlo. Non vuole far arrabbiare Louis.
Harry afferra le proprie scarpe da sotto il letto, e si avvicina alla porta, spegnendo la luce. Si ferma sulla porta e si volta verso di Louis, un espressione pensierosa in viso. “Hey Lou?”
“Hmm” mormora lui sul cuscino.
“Esci con me?” chiede Harry nel buio.
Un leggero russare è tutto quello che ottiene in risposta. Ridacchia. “Okay, okay. Te lo chiederò la prossima settimana.”
 
-*-*-*-*-
 
 
Le cose cambiano dopo Halloween.
Harry si fa vedere frequentemente e stranamente ovunque Louis vada ( casa di Niall, il supermercato, il cinema, la recita delle sue sorelle, la sua casa ) e Louis è ancora determinato ad odiare lui è ogni cosa che fa.
Ma è diverso.
Louis non trascorre tutto il tempo che passano insieme ad escogitare un modo per liberarsi di lui, ma al contrario apprezza la sua presenza, è felice di uscire con lui. È come se fossero amici- anche se forse non è nemmeno la giusta definizione.
Le proposte di Harry scemano sempre di più, una buona cosa in teoria visto che lui odia Harry. Eccetto il fatto che ogni volta che Harry se ne va senza chiedergli di uscire, si ritrova perso nei suoi pensieri (Ad Harry piace qualcun altro? Ha un fidanzato? Si è stancato dei miei rifiuti? Me lo chiederà più?) per il resto della notte.
Ma non si scervella più di tanto visto che , ovviamente, è stupido fissarsi su qualcuno che ha rifiutato milioni e più di volte. Ovviamente. Spinge quei pensieri in un cassetto speciale della sua mente marchiato con un non aprire.
Novembre passa in un turbinio di foglie cadenti, e incontri studio con Harry, passati più a guardare film, o addirittura ad intrattenere le sorelle di Louis.
È un giorno della prima settimana di Dicembre, quello in cui Zayn gli chiede se odia ancora Harry Styles e i suoi “stupidi modi da hipster” e la prima reazione automatica di Louis è quella di confermare.
 “Sì, ovviamente.”
Sanno entrambi che quelle parole sono prive di significato e che Louis intende tutto il contrario, ma nessuno dice niente e Louis è perfettamente felice così.
Ovviamente.
 
-*-*-*-*-
 
“Quindi” comincia Harry, appoggiandosi alla barriera che separa il ghiaccio dal terreno, fino a quando non è completamente sporto verso Louis. “Quali sono i tuoi programmi per il tuo compleanno?”
Sono lì da un po’, ma Harry non ha ancora messo un paio di pattini, quindi Louis è sul ghiaccio tutto da solo.
Louis abbassa il cappello sulle proprie orecchie fredde e scrolla le spalle. “Non lo so. È per la vigilia di Natale, quindi non è che io abbia chissà quali opzioni.”
C’è una sciarpa attorno al collo di Harry e Louis pensa di tirarla e tornare a pattinare, prima di decidere che potrebbe finire davvero male.
Harry si raddrizza un po’ e avvolge meglio la sciarpa attorno al proprio collo, quindi Louis non potrebbe provare nemmeno se volesse. “Cosa fai per il tuo compleanno di solito?”
“Resto a casa “, dice Louis, afferrando la barriera. “La settimana prima del mio compleanno lo celebro con tutti i miei amici. Zayn o Niall o Stan di solito fanno una festa a casa loro, dipende da chi ha casa vuota ovviamente. Ma quest'anno non può farlo nessuno, quindi non so.”
“Io sono disponibile” dice Harry con un sorriso, invadendo di nuovo lo spazio di Louis proprio nel momento in cui il castano si avvicina maggiormente alla barriera. Louis arrossisce alla vicinanza dei loro volti. Grazie a Dio, le sue guance sono già rosse per via del freddo.
“Lo sei?” ripete Louis stupidamente, allontanandosi di qualche centimetro per poter respirare correttamente. Non è sicuro che lui ed Harry siano sulla stessa pagina perché di sicuro non sta offrendo la sua casa per una festa di compleanno per qualcuno che conosce da soli tre mesi. Non sembrano nemmeno tre mesi, certo, ma al momento non importa.
Harry si muove verso l’entrata per i pattinatori, cercando di entrare in pista con le sue vecchie e sporche converse. “Fermati” sbotta immediatamente Louis.
Il ghiaccio è fatto per i pattini. Harry sta facendo lo stupido adesso. “Devi mettere dei pattini.”
“Non ne ho con me” dice Harry sollevando le braccia e facendo finta di cercarli.
“Vai a prenderli” Louis indica con un dito – che finiscono per essere quattro alla fine, dati i suoi guanti- l'edificio che li affitta.
Harry non si volta nemmeno a guardare il punto indicato. Si avvicina a Louis e allunga le braccia come per essere preso. “Mi romperei una caviglia se pattinassi.” Spiega, quando Louis si arrende e afferra i gomiti di Harry per avvicinarlo.
“Come stavo dicendo” inizia di nuovo facendo un passo avanti, e spingendo Louis a seguirlo sul ghiaccio. È un'idea terribile. Louis può già vedere Harry scivolare e portarselo dietro. Harry è stupido e basta. “Mia sorella è all’università, e mia madre e il mio patrigno vanno a trovare i miei nonni nel fine settimana. Quindi la casa è libera.”
“Ti lasceranno a casa da solo?” chiede Louis incredulo. Deve esserci una falla da qualche parte.
Ma a quanto pare non ce n’è, perché Harry scuote la testa e continua a camminare. “Si fidano di me. Sono un bravo bambino.”
“Ovvio che lo sei” sospira Louis, sbuffando una nuvoletta. “No, ma. Non credo tu capisca quello che stai dicendo. Sai che stai offrendo la tua casa per un party?” Gli lancia uno sguardo e osserva la reazione di Harry.
Harry annuisce e gli rivolge un sorriso pieno di denti, fossette e tutto quanto. Louis vuole toccarle fino a farle sparire. “Rilassati, so quello che faccio. Una condizione però” dice in un tono che fa attorcigliare lo stomaco di Louis.
Probabilmente gli chiederà di nuovo di uscire – è la conclusione che tira la mente di Louis. E beh, se è quello di cui ha bisogno per avere una festa, sarebbe poi così male? Forse, forse no. Ma è un sacrificio che Louis può fare. Si immagina già lo shock sul volto di Harry quando dirà di sì.
“Si?” lo sprona Louis, il cuore che batte più forte. È pronto.
“Voglio organizzarlo io.” Annuncia Harry, e Louis avverte il proprio sorriso sparire.
Abbassa lo sguardo sui suoi piedi e impiega solo un attimo prima di stamparsi addosso un sorriso sulle labbra. Ma è un momento lungo abbastanza per Harry per accorgersene e quando Louis lo guarda di nuovo, lo trova con la fronte corrucciata.
“Scusa” dice Louis, schiaffeggiandosi mentalmente. “Ho appena avuto questa terribile visione su come sarebbe la mia festa se te la lasciassi organizzare. C'erano un sacco di canzoni su degli ukulele e dei jeans sbiaditi.” Finge di rabbrividire e il suo cuore finalmente comincia a battere di nuovo quando Harry ride.
“Hey” si lamenta il riccio. “Ho detto che volevo aiutare. Puoi decidere anche tu.”
Okay, quindi si sbagliava su Harry. Si sbagliava di grosso. Lui odia Harry Styles , quindi andare ad un appuntamento con lui sarebbe stupido.
Stupido.
-*-*-*-*-
 
 
La pianificazione del compleanno di Louis , non parte fino alla settimana dopo quando si ritrovano davanti ad un caffè. È un posto che il più piccolo ha suggerito, con tutte quelle decorazioni, musica deprimente, e pessima illuminazione e davvero, Louis non si aspettava di meno.
Louis vuole colpire Harry in questo momento. Ha almeno una gran quantità di pasticcini in un piatto davanti a sé, ma vengono completamente ignorati perché il riccio ha gli occhi puntati su di lui. Le sue labbra sono allungate in concentrazione e poggiate contro le sue dita intrecciate, e sì, Louis vuole colpirlo.
“Basta.”
“Dimmi Lou.. quando pensi al tuo compleanno cosa vedi?”
Louis scrolla le spalle, sorseggiando il suo tè dalla tazza dipinta a mano. “Tanta torta. Cose da bere e tanta musica. Questo.”
Harry si appoggia contro la sedia  allungando le braccia con un gemito di piacere, e annuisce, perdendosi il modo in cui gli occhi di Louis si posano sulla sua pelle scoperta. “È semplice. Ti avevo preso per una diva.”
Louis lo fulmina oltre la propria tazza e sbuffa. “Maledetto hipster. Guarda Harry, “ lo prende in giro Louis ingoiando un sorso di tè. “ Ho bevuto il mio tè prima che di freddasse. Possiamo essere amici adesso?”
Gli brucia la lingua adesso, ma ne vale la pena. Soprattutto dopo lo sguardo che gli lancia Harry.
“Ti sei appena bruciato la lingua per scherzare?” Harry quasi ride e poi “E noi siamo già amici.”
Louis si allunga e con un gesto fa cadere il cappellino di Harry, soddisfatto dal modo in cui i suoi ricci cadono sulla sua fronte. “Smettila di preoccuparti della mia lingua e organizza la mia festa. Volevi farlo, e ora lo fai.”
Harry mette il broncio e si riempie la bocca di muffin.
Rimangono lì fino a quando un impiegato non arriva a cacciarli. Harry ha dei tovaglioli pieni di appunti su quali tipi di torta Louis ama (perché Harry gli ha promesso che la cucinerà lui nonostante le sue proteste) sulla sua musica preferita (perché Harry ha insistito per fare una playlist per la festa e ha promesso/minacciato di mettere l'intera discografia di Britney Spears) e delle persone preferite di Louis (Puoi invitare i tuoi amici se promettono di fare la doccia prima e di indossare l'intimo!)
Dopotutto è una serata produttiva, anche se litigano un po’ quando fuori dal piccolo bar Louis prova a dargli qualche banconota per l’organizzazione e Harry di rifiuta di prenderle, affermando che la festa sarà il suo regalo di compleanno. Louis rinuncia a mettere i soldi nelle tasche dei pantaloni di Harry e  si arrende solo perché invece di litigare come una persona normale, resta fermo e lascia che Louis infili le sue mani fino in fondo.
Lo colpisce sulla gola per quello e si allontana da lui. Louis odia Harry Styles così tanto.
 
 
 
*-*-*
 
 
Come promesso, la voce di Britney Spears riempie ogni angolo della casa a tal punto che le patenti tremano per il ritmo di I Wanna Go  e Louis potrebbe essere un po’ felice. Ha indosso i suoi pantaloni preferiti e tutti attorno a lui stanno ridendo e si stanno divertendo ed è semplicemente una serata fantastica.
Niall ha poggiato una tiara rosa sulla sua testa poco prima, con un grande 18 disegnato con dei brillantini e Louis non ha intenzione di toglierlo.
Quindi, ha un bicchiere di plastica tra le mani pieno di un drink alla frutta che gli ha fatto Harry prima , e sta scuotendo il sedere su qualcuno che nemmeno conosce.
Harry è scomparso mezz'ora prima, non che Louis lo abbia notato o altro. È troppo occupato a cercare di ballare su chiunque sia alla festa quella sera. È come un ringraziamento per essere lì.
Eccetto il fatto che qualcuno sta urlando. È un urlo fastidioso che Louis non accetterà di avere alla sua festa. “Chi caz-“ borbotta incazzato, ma le parole gli muoiono all’istante sulle labbra quando Harry Styles troneggia su tutta la sala in quel modo.
“Hey! Attenzione- hey! “ Harry è in piedi sul tavolo che Louis stesso aveva aiutato a spostare prima che cominciasse la festa, agita le mani tutto intorno in un tentativo di attirare l'attenzione della folla su di sé. “Vorrei dire alcune parole.”
Sorprendentemente, tutti i presenti si azzittiscono e si voltano verso Harry, Louis incluso. Harry osserva la folla cercando una persona in particolare che finisce per essere Louis perché nel momento in cui i suoi occhi si posano su di lui, la sua faccia si illumina. “Il festeggiato!”urla e sì, è così ubriaco.
Ma lo è anche Louis, quindi non può giudicarlo. Semplicemente si fa largo tra la folla fino a ritrovarsi  davanti al tavolo, e solleva la testa per guardare Harry.
“Ciao” ridacchia.
“Sali qui sopra” urla Harry, anche se la stanza è silenziosa. Gli porge una mano e tira Louis lì sopra vicino a lui, un braccio stretto attorno alla sua vita. A Louis non importa più di nulla tranne che di quel braccio ed il modo in cui può reggersi sulle spalle forti del riccio.
Harry lo fissa stupidamente con quei suoi occhi verdi e potrebbe essere passato un minuto come un'ora prima che il riccio cominci a parlare e urlare “è il compleanno di Louis!”
Sono tutti troppo ubriachi per rendersi conto che non è davvero il suo compleanno quel giorno, perché cominciano tutti ad applaudire. “Che è la persona migliore che io abbia mai conosciuto, quindi fate in modo che abbia il miglior compleanno di sempre!”
Altri auguri e altri applausi, ma Louis non guarda nessuno di loro. Non quando Harry ha le sue labbra così vicine alle proprie. “Ho preparato qualcosa per questo momento!” esclama il riccio, sollevando un pugno e versando per sbaglio dell’alcool dal proprio bicchiere.
Il braccio che ha imparato ad amare si allontana repentinamente dal suo busto quando Harry si sposta, e Louis metterebbe su il broncio se non fosse per le mosse assurde che sta spacciando per un ballo. “Questo è per il mio ragazzo preferito di tutto il mondo!Mettila!” indica un angolo della stanza, dove Niall è in piedi davanti allo stereo e improvvisamente la musica riempie di nuovo l'aria.
Harry lancia il suo bicchiere in mezzo alla massa di corpi, fissa Louis negli occhi, ruota su se stesso e comincia a cantare Baby can't you see, I'm falling.
Louis non riuscirà a togliersi mai più Britney Spears dalla testa, pensa, e scoppia a ridere così forte che se la fa quasi addosso.
 
-*-*-*-*-
 
Come se fargli una grossa festa di compleanno non fosse stato abbastanza, Harry trascorre la mattina del suo vero compleanno mandandogli in continuazione una serie di messaggi per avvisarlo che non solo verrà a trovarlo per la torta più tardi, ma che ha anche un altro regalo da dargli – questa volta un regalo di Natale.
Louis sa che c'è un regalo su sua scrivania con il nome di Harry su di esso, quindi da al riccio  l'okay e dice a sua madre di lasciare un posto in più.
“Ti ho fatto un regalo” gli dice Louis non appena entra in camera un'ora dopo, ed Harry sembra incredulo, le sopracciglia sollevate e le labbra all’insù. Il cuore di Louis potrebbe aver perso qualche battito.
“Cosa?” Chiede, accarezzandosi il retro del collo e mostrando involontariamente i tatuaggi a Louis che sbava solo leggermente.
Louis si volta e guarda ovunque tranne che in quel punto, poi indica lo spazio vuoto accanto a lui sul letto.
Il materasso si abbassa leggermente sotto il suo peso e Louis con un sorriso timido, gli infila tra le mani il regalo. “Non è niente di che. Ma l’ho vista e  ti ho pensato immediatamente” spiega, sedendosi all'indiana.
Harry poggia il regalo per Louis al suo fianco . “Sono sicuro che sarà bellissimo, tesoro” lo rassicura velocemente e il sorriso che gli rivolge è così dolce e sincero che il petto gli fa male. “Non dovevi prendermi niente.”
Louis alza gli occhi al cielo e sbuffa, adocchiando il pacchettino dall'altro lato di Harry. “Ma tu mi hai fatto un regalo. Non sarebbe stato giusto, no?”
“È diverso” insiste Harry.
“No invece” replica Louis.
Harry non risponde e comincia a giocherellare con un angolo staccato, guardando Louis con aspettativa come per chiedere il permesso. Louis annuisce e il suono della carta strappata  riempie la stanza. Passa un attimo e poi Harry estrae con attenzione il regalo , spiegando una maglia nera che Louis aveva semi piegato all'interno del pacchetto.
L' aveva vista al centro commerciale, appesa alla parete con la scritta “Hipsta Please “  e Louis non ci aveva pensato due volte. “So che non è vintage e che non proviene da uno di quei negozi che ti piacciono…” si interrompe ridacchiando, l'incertezza a scorrergli nelle vene.
Harry ride, appoggiando il mento al proprio petto, i capelli che gli coprono il viso, e osserva la maglia con attenzione. “È perfetta, Lou. La amo.” Lo sguardo sul suo viso è così…intenso che Louis scuote la testa e si sporge per afferrare il regalo che gli ha portato Harry.
“Okay!Adesso è il mio turno!” annuncia. Si sentirebbe quasi in colpa nello strappare quella carta , quel fiocco  e tutto il resto, se non fosse per lo sguardo ansioso che Harry gli rivolge in attesa.
Scoppia a ridere quando realizza che c'è una maglietta all'interno del pacchetto come quella che ha regalato ad Harry. “Le grandi menti pensano allo stesso modo a quanto pare.” Harry ridacchia e Louis annuisce distrattamente, poi volta la maglia per vederla meglio.
“Harry!” urla arrabbiato e avvicina la maglia al proprio petto per nascondere la grande  scritta sul fronte della maglia. Harry è troppo occupato a ridere pe preoccuparsi della rabbia di Louis, quindi sbuffa furioso, dando un'altra occhiata alla maglietta per assicurarsi di aver visto bene la prima volta.
Harry non gli ha appena regalato una maglia con su la scritta Dat Ass.
“Tu,stronzo!”geme Louis. “È mia madre che fa la lavatrice!La vedrà di sicuro;”
Harry ha una mano premuta contro la propria bocca nel tentativo di nascondere la risata, e asciuga una lacrima sfuggitagli per sbaglio. “L’ho vista e ti ho pensato” ripete tra le risate.
“Ti odio” replica Louis piatto, piegando la maglia morbida. Non ho mai odiato nessuno così tanto in vita mia.”
“No invece” Harry scuote la testa, afferra la maglietta dalle mani di Louis e la spiega di nuovo. Regge la maglia all'altezza delle spalle del castano e annuisce.
“Forse avrei dovuto prendere una small “ fa schioccare la lingua contro il palato, e improvvisamente sembra quasi sua madre quando compra dei vestiti alle sue sorelle. Dio, è così scemo.
“Sei una persona reale?!” sbuffa Louis, scacciando la maglia con un gesto. “Spero che tu sappia che non la indosserò mai in pubblico. Mai.”
Harry gli sorride dolcemente e scrolla le spalle. “Va bene. Puoi indossarla anche quando sei solo con me.” Sta già raccogliendo la carta regalo caduta sul pavimento della stanza e per Louis, è la persona più strana che abbia mai conosciuto. Louis l'avrebbe lasciata lì per almeno due settimane, o almeno fino a quando qualcuno non sarebbe entrato e l'avrebbe sgridato.
“Tu sei l'ultima persona davanti al quale la indosserei.”
Harry apre le braccia a mo' di invito e Louis non perde tempo a schiantarsi contro il suo petto, il naso premuto contro il suo corpo. “Grazie per la mia maglietta. Prometto di indossarla sempre, al contrario di certe persone…” scherza.
Louis respira sulla maglietta del riccio e mormora un “Sì, okay..” contro la sua spalla.
Dovrebbe essere tutto strano, perché Louis odia Harry e tutto il resto, ma in realtà è tutto il contrario. Infatti, rimangono in quella posizione a scambiare qualche piccola parola, fino a quando la madre di Louis li chiama entrambi per il gelato e la torta.
Davvero, non è poi questo gran problema.
 
 
-*-*-*-*-
 
 
Buon Natale Lou!!!! J xx
Louis fissa quelle piccole parole sullo schermo del proprio telefono e sospira. Questa cosa gli sta sfuggendo di mano.
Lui dovrebbe odiare Harry Styles, non avere le farfalle nello stomaco ogni volta che il suo nome appare sul cellulare. È un disastro, ecco cosa è.
Le sue dita sfiorano la tastiera e prova a pensare alle ripercussioni nello spedire il “ti odio” che lampeggia sullo schermo. Lo cancella invece.
 Buon Natale Hazza! Xxx  è quello che manda alla fine, ma solo perché le sue dita scivolano all'ultimo istante e aggiungono due x. È troppo tardi per correggerlo.
Trascorre del tempo ad urlare sul cuscino e a maledire il giorno in cui Harry Styles ha deciso di trasferirsi a Doncaster. Maledice il giorno in cui Harry è apparso nella sua classe di Inglese con quelle sue stupide gambe lunghe e ha deciso di sedersi accanto a Louis e fulminarlo con il sorriso più bello della storia dei sorrisi.
La sua vita sarebbe molto più facile senza Harry Styles. Ma sarebbe anche molto meno divertente.
Soprattutto quando riceve un sms da Harry che gli chiede se vuole accompagnarlo alla festa di capodanno organizzata dal suo amico hipster Nick.
Louis alza gli occhi al cielo, ma non può che rispondere di sì.
 
-*-*-*-*-
 
La birra di Louis è stata schizzata su tutte le persone sulla pista da ballo ormai, ma non gliene importa nulla. E nessuno sembra lamentarsene nemmeno.
Mancano sei o sette minuti alla fine dell'anno, e lo stomaco di Louis è tutto attorcigliato.
Il salotto di Nick Grimshaw è diventato un caos di corpi che ballano al ritmo di qualche strana canzone; Louis sta saltando sul posto e cercando di trovare una testa riccioluta, ma non ha ancora avuto fortuna e la sua allegria si sta spegnendo.
Il fatto è, che è la vigilia di Capodanno : un tempo di nuovi inizi, un tempo dove i cambiamenti della tua vita non solo vengono accettati, ma incoraggiati. E Louis ha passato l'ultima settimana a gironzolare per casa e a pensare seriamente a quegli ultimi mesi e quello che hanno significato per lui e tutto il resto.
 Si è arreso al fatto che Harry Styles potrebbe rappresentare una grande parte della sua vita, e si è arreso al fatto che a lui potrebbe andare bene una cosa del genere. L'unica cosa che non riesce ad accettare è il fatto che Harry lo ha invitato alla festa, lo ha portato qui, gli ha dato da bere, e poi è scomparso. Il pensiero che si trovi con qualcun altro alla vigilia di Capodanno, non gli piace per niente.
Sperando di trovare qualche sms da parte del riccio, Louis controlla il suo telefono, ma aggrotta le sopracciglia quando lo schermo non solo è vuoto, ma mancano solo quattro minuti alla fine dell'anno. Sta diventando frustrato e nervoso e incazzato e sta pensando di trovare Zayn e andarsene, quando qualcuno picchietta sulla sua spalla.
Ovviamente Harry è lì, che sorride come niente fosse quando Louis si volta e semplicemente sfoga la sua rabbia. “ Dov'eri?!” urla, sia perché la stanza è incredibilmente rumorosa sia perché è incazzato. “Sei sparito!”
“Mi dispiace, non ho fatto caso al tempo che passava e qualcuno ha appena detto che la mezzanotte si sta avvicinando” guarda il telefono per avere la conferma. “Due minuti. Ho pensato di venire a cercarti.”
“Sei uno stronzo” replica Louis. Quello stupido di Harry Styles scrolla le spalle e sembra che voglia dire qualcosa, ma la stanza è tremendamente chiassosa ed è quasi impossibile capirci qualcosa.
Harry inizia a parlare, ma la sua voce è troppo bassa perché Louis riesca a sentire qualcosa oltre a “ – volevo trascorrerlo con te,” ma è abbastanza da trasmettergli un po’ del coraggio che cercava da tutta la sera.
Stanno tutti gridando attorno a loro e le orecchie di Louis potrebbero star fischiando, ma avvolge le braccia attorno al collo di Harry e ignora tutto. Harry lo osserva curioso, gli occhi fissi nei suoi in concentrazione. I loro corpi sono premuti stretti insieme ed è una sensazione che da’ alla testa – una che lo solletica un po’ ovunque.
Il conto alla rovescia comincia intorno a loro e in quel momento i suoni si intensificano. Louis riesce a concentrarsi solo sul modo in cui Harry gli sta sorridendo, come se fosse la cosa più importante in quella stanza.
Nove!”
Louis sa cosa succede dopo il conto, e sa che Harry forse pensa che Louis gli darà un bacio di inizio anno. Non si tirerà indietro.
Otto!”
E prima di rendersene conto “ Perché non mi chiedi più di uscire?” chiede.
“Cinque!”
Un rossore si espande dalle sue guance alle punte delle sue orecchie e vorrebbe mangiarsi la lingua e non parlare mai più. Harry non si sposta però, quindi è un buon segno. Al contrario, avvolge le braccia attorno al busto di Louis e lo avvicina incredibilmente tanto.
Tre!”
Harry si abbassa quel tanto da sfiorare l'orecchio di Louis con le labbra e il castano può sentirlo prendere un respiro prima di parlare.
“Due!”
Louis,” comincia Harry, ma Louis non gli dà il tempo di finire.
Uno!”
Louis allontana Harry afferrando leggermente i suoi ricci, e dopo uno sguardo prende la sua decisione. Proprio quando tutti cominciano ad urlare all’anno nuovo, Louis si alza sulle punte dei piedi e fa scontrare le loro labbra insieme, perché per quanto odi Harry Styles, lo ama anche incredibilmente tanto.
La stanza è rumorosa, ma il suo cuore lo è ancora di più e Louis ignora tutte le mani che gli lasciano delle pacche sulla schiena e stringe i ricci di Harry tra le mani. Quando le loro labbra si separano, Harry poggia la fronte sulla sua e incrocia gli occhi per fissarlo.
“Louis?” chiede Harry. Louis avverte il suo petto muoversi velocemente e sa che adesso è solo una questione di tempo.
“Si, Harry?” risponde, le labbra rosse e aperte in un sorriso che è sicuro non abbandonerà mai la sua faccia.
“Esci con me” dice Harry per la centesima volta, e questa volta Louis risponde finalmente di sì.
“Mi piacerebbe tanto.”


Ha
ppy Larry !

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