Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Myriam Malfoy    08/04/2005    9 recensioni
In attesa del 8° cap della FF, vi mando questa one-shot,aspetto commenti e se volete sono disposta a scrivere lemon e proseguio o se preferite la storia dall'inizio. Un baxone a che leggerà o commenterà. P.S.: La canzone e di Celine Dion,'Immortaly' dall'album 'Let's tolk about love', è solo un pezzetto ma vi assicuro che è bellissima e trovo adatta per l'occasione
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Harry Potter, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Remus Lupin, Severus Piton, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cielo primaverile era un tripudio di colori e suoni, il cielo era di un azzurro splendente punteggiato da qualche soffice nuvola bianca mentre uccelli di ogni tipo esibivano il piumaggio nuovo e la loro voce in canti soavi e mirabolanti voli. I prati erano verdi e ricoperti di fiori dai colori variopinti rendendo il tutto come un grande arcobaleno, una leggera brezza spirava rinfrescando l’ambiente scuotendo le fronde degli alberi che ondeggiavano pacifici con le nuove foglie verdi piene di vita sotto quel sole accecante e piacevole allo stesso tempo. Una bella villetta dai muri di un tenue azzurro cielo e i balconi di marmo bianco spiccava in mezzo al giardino ben curato e pieno di fiori e rose colorate che armonizzavano l’ambiente, le porte finestre che davano su questo ambiente erano aperte per far passare la gente dall’interno della casa all’esterno, mentre il portone che dava sulla via principale di ghiaia era chiuso perché tutte le persone invitate a quella festa erano già arrivate. Sul davanzale di una finestra al secondo piano che dava sul giardino era seduto un uomo alto e dall’aspetto atletico, le spalle larghe e il petto fasciato da una camicia bianca di seta, una cravatta bejé e i pantaloni di un color panna di lana leggera che scendevano eleganti a ricoprire gli stivali neri. I capelli neri pece lunghi fino alle spalle erano stati legati in una coda bassa tenuta ferma da un nastro bianco di seta, con alcuni ciuffi che cadevano sul viso ad ombreggiare le lenti di un paio di occhiali rotondi che coprivano due occhi verdi smeraldo sfumati d’oro vicino all’iride,mentre la cicatrice a forma di saetta era completamente coperta.
Harry James Potter sedeva in quella posizione da un po’ guardando la folla di gente che parlava sulla cerimonia, si scambiava opinioni e prendeva posto sulle seggiole bianche disposte in modo da lasciare un corridoio centrale che portava ad un gazebo bianco con delle rose rosse rampicanti che creavano un bellissimo contrasto. Tra le mani rigirava una catenina di oro bianco a cui era legato un cerchietto dello stesso materiale con incastonati dei piccoli smeraldi perfetti, non si immaginava tutta quella gente quando aveva spedito gli inviti e in fondo a sé ringraziava che esistessero gli elfi domestici, perché organizzare il rinfresco e riordinare gli avrebbe richiesto una settimana intensiva e lui aveva ben altri progetti.
Gli schiamazzi dei bambini lo distrassero e riportò l’attenzione al giardino dove alcuni bimbi si rincorrevano ridendo e riempivano l’aria di allegria e indirettamente rilassare il moro che aveva bisogno di tutta la calma possibile -Quando ho accettato di sposarmi non ero così agitato- si disse lasciando l’anello e alzandosi in piedi guardando quella camera che l’aveva ospitato solo quel giorno. Vicino al letto a baldacchino c’era una sedia di noce con posata sulla spalliera la sua giacca, un modello semplice, non gli piacevano le cose elaborate, di tessuto e colore identico ai pantaloni, mise in ordine i gemelli, ai polsini della camicia, di madreperla verde tenue, uguali erano i bottoni.
Si avvicinò all’indumento e lo indossò sistemandolo addosso alla sua persona e guardandosi allo specchio, doveva ammettere che tutto quel candore risaltava sulla sua pelle abbronzata e i cappelli neri appoggiati sulla sua schiena creavano molto contrasto -Vorrei sapere come è vestito Lui,chissà perché non me l‘ha voluto dire- pensò lisciando le pieghe della giacca e sistemandone i polsini dandosi un’ultima occhiata.
Un leggero bussare alla porta di quercia lo distrasse dalle sue riflessione e,prima che potesse parlare, l’entrata si aprì facendo entrare due persone che Harry non avrebbe mai creduto di vedere insieme nella stessa stanza senza sbranarsi a vicenda a suon di magie e insulti: Lucius Alexander Malfoy sempre distinto con un completo giacca e cravatta blu scuro con un mantello foderato di grigio e il bastone dalla testa di serpente d’argento, il portamento dignitoso e i capelli dorati lunghi che si posavano sul mantello. La seconda persona era un uomo dai capelli rossi brizzolati, alto, con qualche lentiggine sul naso e gli occhi blu chiari peni di gioia e un sorriso contagioso, sfoggiava un abito marrone chiaro mentre teneva appoggiato sul braccio un mantello verde, Arthur Weasley appariva ancora giovane e molto felice di essere lì.
"Sei ancora alle prese con la giacca? E il mantello? Guarda che sono tutti arrivati" disse Arthur avanzando nella stanza e prendendo un mantello che era stato riposto nell’armadio a muro dietro alla porta, lo tirò fuori dalla protezione e lo drappeggiò sulla spalla sinistra del giovane fermandolo sull’altra con un fermaglio a forma di serpente, poi si allontanò un poco per ammirare l’effetto finale: l’ultimo indumento era di lana leggera all’esterno,di un bianco candido, mentre l’interno era foderato di seta color panna, la fibbia dalla testa di serpente in argento era rifinita in ogni dettaglio e sembrava che fossero davvero i denti dell’animale a fermare la stoffa.
"Signor Weasley è qui?" disse una voce femminile prima che Hermione Jane Granger entrasse nella stanza abbigliata con un lungo abito di cotone rosa tenue con posato sulle spalle, altrimenti nude, una giacchetta di lana leggera panna mentre i cappelli erano stati tirati su e fermati da una clip rosa con alcuni ricci ribelli che circondavano il volto dell’amica.
"Oh Harry come stai bene! Perfetto davvero" disse con un sorriso per poi girarsi verso Arthur "Molly giù l’aspeta, mi ha detto che ha bisogno di lei per il piccolo Josha"
"Quel bambino non può aver preso da Ginny" borbottò cominciando a scendere le scale
"Harry tra un po’ si comincia. Lucius l’accompagni giù tu? Non so perché ma non credo che ce la farebbe da solo!"
"Certo Hermione non temere" dopo di ciò la ragazza si avvicinò all’amico e gli mise sul taschino della giacca una rosa rossa che dava un po’ di colore, poi scoccò un bacio sulla guancia del moretto e andò via. I due uomini rimasti nella stanza restarono in assoluto silenzio e il giovane sposo si guardò ancora nello specchio,incredulo che stava per sposarsi mentre il biondo uomo guardava quel giovane che era cresciuto sotto i suoi occhi.
Ricordava ancora quando l’aveva visto il secondo anno, un bambino da niente che, senza la cicatrice, sembrava un qualunque studente di quella scuola di magia. La guerra e la ricomparsa di Voldemort aveva cambiato molte persone e forse era allora che anche Harry Potter aveva capito le responsabilità che aveva, impegni troppo grandi per un ragazzo così giovane, rammentava al 5° anno il dolore che lo aveva devastato alla morte del suo padrino e lui aveva avuto 6 mesi ad Azkaban per capire chi era veramente quel ragazzo e per cosa stava combattendo.
Da giovane era stato facile diventare Mangiamorte, seguire ideali di un pazzo che voleva uccidere e comandare tutti, e col tempo si era convinto che era quello che voleva anche lui, ma quel tempo passato in prigione lo aveva cambiato. Nessuno dei suoi ‘Compagni’ era venuto a liberarlo e solo Silente alla fine aveva interceduto per lui presso gli Auror riuscendo a farlo uscire, quello gli aveva procurato un altro alleato in quella guerra e una spia fidata, in questo modo aveva assicurato un futuro a Draco e un po’ di tranquillità a Narcissa che non aveva mai voluto seguire quelli ideali, ma amava tanto suo marito.
Ora quello stesso ragazzo che aveva battuto l’Oscuro Signore si stava per sposare e lui, Lucius Malfoy, era il suo testimone di nozze, con un sorriso sbieco riguardò in dietro negli anni e pensò ancora di essere stato molto fortunato ad arrivare fino a lì con ancora la sua dignità -Chi l’avrebbe detto che Malfoy e Weasley sarebbero andati d’accordo? E che in mezzo-sangue e babbani avrei trovato amici fidati? Sono cambiate davvero molte cose- pensò avvicinandosi al moretto ed aggiustandogli il fermaglio che pendeva un po’ troppo da una parte.
"Come sono arrivato fino a qui Lucius?" chiese Potter con voce sottile toccando appena gli indumenti che portava ed ascoltando la musica che veniva da basso
"Per cominciare prima sei entrato ad Hogwarts, ti sei battuto con Voldemort, hai scoperto della profezia,tu e Draco siete diventati amici, hai battuto l’Oscuro,ne sei miracolosamente uscito quasi indenne. Tu e il tuo amore vi siete frequentati ancora, ti ha chiesto di sposarlo e tu hai accettato" disse con voce lenta e metodica riassumendo in breve la sua vita "Direi che è tutto" finì facendo sorridere il ragazzo che si voltò verso di lui, quei smeraldi erano pieni di confusione, ma, in profondità, era sicuro battesse un cuore coraggioso e deciso.
"Davvero Lucius. Guardami, non mi riconosco più!" disse ruotando su se stesso mentre il mantello svolazzava intorno a lui
"Mi stai dicendo che non vuoi più sposarti?" chiese inarcando un sopracciglio biondo -Anche Draco fa così- pensò
"No, non dico questo. Niente e nessuno potrebbe farmi cambiare idea"
"Lo so, ma non ti preoccupare del tuo aspetto. Sei splendido dammi retta"
"È che sono nervoso. Mi sembra assurdo essere qui, se mi guardo indietro penso che ci sono altre tantissime vie che non ho preso e che avrebbero modificato quello che sto vivendo. A volte mi chiedo se la strada che ho intrapreso sia quella giusta e ringrazio il cielo di essere riuscito a superare le prove che avevo davanti...che avevamo davanti" fece una pausa muovendosi verso la finestra e guardando fuori la gente che era già seduta, mancava poco oramai "Forse sono pessimista,ma il pensiero che bastava niente per distruggere quello che abbiamo creato, rendere vano ogni sforzo. La verità Lucius è che non mi sento giusto, quello che ho fatto non è giusto, penso ancora alle persone che sono morte on questa guerra e che forse avrei potuto salvare. Mi chiedo se le strade che ho lasciato dietro me avrebbero risparmiato la vita di quella gente. Io sono felice, davvero. Ho degli amici fantastici, un fidanzato che amo e che ricambia pienamente, e tra poco una nuova famiglia, non potrei desiderare di più...ma mi merito tutto questo?" terminò con voce fievole girandosi verso l’uomo che era rimasto fermo ad ascoltare quello sfogo
"Harry ascoltami bene perché non mi ripeterò" esordì arrivando davanti al moro e posando le mani sulle sue spalle "Hai fatto cose bellissime e salvato molte vite. Hai fermato il male che avrebbe distrutto tutto questo e patito più dolore di qualunque altra persona. Hai sofferto e ti sono state tolti molti affetti, ma nonostante questo hai sempre tirato avanti, lottato per avere qualcosa di migliore. E ce l’hai!" disse con enfasi "Guardati attorno, hai permesso a tutti noi di costruirci un futuro bellissimo, mi hai perdonate colpe che gravano sul mio cuore e permettendomi di esserti amico così facendo la mia famiglia ha ristabilito il suo nome e io la mia dignità. E se non ti bastasse hai reso e stai per rendere infinitamente felice mio figlio. Meriti tutto ciò che hai e molto ancora" e detto questo lo abbracciò forte il giovane a cui cadevano due lacrime di commozione mentre si stringeva all’uomo che aveva saputo così bene confortarlo. Rimasero così per qualche minuto finché da basso non si sentì il suono dei primi strumenti che si accordavano, Harry si staccò dal biondo asciugandosi gli occhi e le guance leggermente umide mentre l’altro sistemava le pieghe dell’abito e del mantello
"Grazie Luc, avevo bisogno di un discorso del genere" disse con aria veramente grata
"Tranquillo capisco, solo un po’ di nervosismo pre-matrimonio"
"Meglio non riferire a Draco il mio discorso, andrebbe in paranoia e non mi lascerebbe un minuto in pace" disse avviandosi verso l’uscita
"Sono cucito, ma ti assicuro che anche lui era piuttosto agitato"
"Come è vestito?" chiese il moretto raccogliendo il mantello lungo con il braccio sinistro e facendo spuntare la collana con l’anello di fidanzamento dalla camicia
"Lo sai che non puoi saperlo ancora" rispose con un occhiata perforante seguendo l’ex Grifondoro per il corridoio che portava alle scale
"Ci ho provato" disse alzando le spalle e lanciando un’occhiata al suo accompagnatore che si appoggiava al bastone per camminare, dall’ultima battaglia la sua gamba sinistra non ne rea uscita bene e per camminare aveva bisogno del bastone,ma zoppicava lo stesso
"Coma và il ginocchio?"
"Scricchiola il bastardo, ma ci sono abituato" rispose raddrizzandosi e camminando altero come sempre non mostrando il più piccolo segno di sofferenza o debolezza, il moretto scosse la testa e socchiuse gli occhi quando uscì all’aperto e il sole lo abbagliò per un istante.
L’erba era profumata di rugiada e gli invitati già seduti si girarono ad osservarlo compiaciuti mentre lui percorreva il corridoio centrale salutando con la testa ogni tanto le persone che riconosceva mentre davanti a sé vide Albus Silente in piedi sui primi gradini del gazebo, alto e magro ma con sempre il suo sorriso di gioia e gli occhiali a mezzaluna. Gli occhi azzurri sembravano dirgli tante cose e nessuna mentre le meni erano dignitosamente incrociate davanti a se e la tunica da mago era delle più belle che Harry gli avesse mai visto: azzurra lunga come di regola,dai contorni dorati e probabilmente il tessuto era uno strano tipo di velluto perché a seconda dell’inclinatura del sole acquistava colori argentati, mentre i fili dorati creavano su tutta la superficie strani arabeschi, la solita barba lunga bianca era stata legata con un cordoncino dorato.
Come avevano provato il moretto si pose a sinistra del mago con vicino uno dei suoi testimoni, Ron che fece un cenno di saluto al suo amico, il rosso aveva preferito un normale abito da mago con la tunica di un blu chiaro ricamata con fili d’argento, sua moglie Pansy aveva in ogni modo cercato di fargli cambiare idea ma lui era stato irremovibile, i vestiti giacca e pantaloni per avvenimenti del genere proprio non li sopportava.
"Agitato Harry?" chiese una voce maschile dai primi posti, quelli riservati agli amici intimi ed ai parenti
"Io!? Tranquillissimo Blaise, non mi vedi?" rispose ad un sorridente Blaise Thomas Zabini, in semplice smoking con un mantello blu scuro mentre tra le braccia cullava un fagottino rosa che dormiva tranquillo. Dalla copertina di lana si vedevano uscire due manine rosa carne che si stringevano vicino ad un visino piccolo e paffuto che dormiva pacifico con gli occhietti chiusi, mentre sulla testa cominciavano a spuntare i primi ciuffi di capelli neri.
"Certo si nota subito che sei l’esempio della tranquillità" rispose sorridendo furbescamente
"Vogliamo parlare di quando tu hai sposato Hermione?" disse di rimando facendo ridere Ronald che si ricordava molto bene che in quella occasione Blaise era sul punto di lanciare Cruciatus al primo che passasse
"Meglio di no"
"Anthios stai fermo" disse Pansy seduta vicino a lui ad un bambino di massimo 4 anni con dei capelli rossi e gli occhi castani, il naso pieno di lentiggini
"Mammyy" disse con la sua vocina piccola e supplichevole
"Niente mamy, ora stai fermo fino alla fine del matrimonio dello Zio Harry" disse Pansy rimettendo a posto il cravattino del bimbo mentre guardava con occhi imploranti il padre, ma Ron lo guardò con aria severo facendolo desistere.
Mentre Harry sorrideva a quella vista così famigliari, desiderandola anche per lui, osservò dall’altra parte i parenti di Draco, Narcissa sedeva maestosa nel suo abito di flanella leggera viola pallido mentre i capelli castani erano sciolti e trattenuti solo da una forcina con pietre rosa, la madre del suo ragazzo era sempre stato una signora con classe e una volta passata dalla loro parte aveva potuto davvero alzare la testa dignitosamente. La prima volta che l’aveva conosciuta aveva pensato fosse una donna fredda e calcolatrice, ma invece si era dimostrata affabile e buona, sempre disposta ad ascoltare ed aiutare, un carattere ottimo, ci si era subito affezionato e la considerava al pari di Molly, una madre, un qualcosa che lui non aveva mai conosciuto.
La donna gli fece un segno di saluto e un grande sorriso che lui ricambiò,vicino a lei c’era il posto vuoto del marito che doveva accompagnare Draco all’altare e di Remus Lupin, che stava dritto accanto a Silente, che era uno dei testimoni del suo biondo amore. Il licantropo era un po’ invecchiato e le lune piene cominciavano a farsi sentire, indossava un completo giacca e cravatta sui toni del biondo miele, una tinta che si addiceva ai suoi occhi castani,l’altra persona era Severus Piton, testimone e padrino di Draco, che per quella occasione aveva abbandonato i rigidi vestiti neri per un semplice completo da mago blu scuro con un mantello, dell’identico colore, largo e svolazzante, entrambi sorridevano e parlottavano sereni -Certo loro si sono sposati 3 anni fa!Ma Dov'é finito Neville?- pensò cercando il marito di Ginevra Weasley e trovandolo a destra in seconda fila con un bimbo di 1 anno sulle gambe,Josha.
La marcia nuziale cominciò distraendolo dai suoi pensieri e calamitando l’attenzione di tutti verso le porte finestre da cui sarebbero usciti lo sposo e il padre. Prima arrivarono le damigelle composte da Hermione e Ginny vestite di rosa che portavano mazzi di rose profumate sfumate di viola, dietro di loro si mossero Lucius e Draco.
Harry si disse che tutto il nervosismo e la tensione che aveva sopportato fino a quel momento era stata ben ripagata dalla vista del suo innamorato.
Draco Lucius Malfoy indossava un abito simile al suo: pantaloni, camicia, giacca e mantello agganciato su un unico lato, quello che cambiavano erano i colori, completamente opposti a quelli di Harry.
I pantaloni avevano un taglio classico chiusi da una cintura scura anch’essa, la camicia era nera di seta pesante che frusciava sinuosa con i bottoni di madreperla bianca candida come la cravatta che portava, la giacca era un’ insolito nero fumo con le cuciture fatte con fili d’argento che risaltavano terribilmente mentre dalle maniche spuntava il pizzo della camicia, un ricamo all’ottocentesca elaborato e raffinato. Intessuto ugualmente era il colletto della camicia da cui spuntava una catenina d’oro bianco collegata ad un anello, del medesimo materiale, con incastonati dei rubini, piccoli e splendenti,il mantello era un blu cupo foderato di velluto azzurro che aveva sfumatura argentee, era fermato sulla spalla sinistra da una spilla a forma di testa di grifone. Come per Harry l’animale era stato riprodotto con minuziosa abilità, riproducendo le piegature dell’orecchie, i denti, che fermavano l’altra parte del mantello, erano appuntiti e sembrava mordessero la stoffa, il completo, tranne la camicia, era una lana sottile che somigliava al lino per la lucentezza e leggerezza, che risplendeva sotto quel sole.
I colori scuri potevano sembrare di cattivo auspicio per un matrimonio, ma sulla sua spella chiara risaltavano terribilmente e facevano apparire il biondo ancora più seducente e poi la treccia dei capelli dorati, lunga fino a metà petto, erano appoggiati alla spalla così da dare un po’ di colore insieme alla rosa bianca che aveva infilata nel taschino della giacca. L’uomo sorrise innamorato al moretto che aspettava fermo e stupito di tanta bellezza mentre procedevano dietro alle ragazze con passi misurati, un braccio di Draco appoggiato a quello del padre che si appoggiava al bastone, giunsero all’altare e Lucius unì una mano di Draco con quella di Harry per poi dare un bacio ad entrambi e posizionarsi accanto a Ron, come secondo testimone.
Silente si schiarì la gola e guardò con affetto i due ragazzi che un tempo erano stati suoi alunni, sarebbe stato lui a sposarli, perché nel mondo dei maghi esistevano matrimoni del genere ed a officiare la cerimonia doveva essere il Ministro della Magia, durante la guerra Caramell era morto e il Preside di Hogwarts aveva preso il suo posto e solo poter sposare Draco Malfoy con Harry Potter valeva la scelta di aver accettato quella carica.
"Siamo qui presenti in questa bellissima giornata per presenziare all’unione di due tra le migliori persone che ho avuto modo di conoscere" esordì con tono dolce e forte "In questi anni ho visto, come tutti voi, l’amore che provano queste due persone, l’ho visto crescere, rafforzarsi e infine sfociare in qualcosa di puro ed eterno. Hanno entrambi affrontato momenti difficili ma sono qui, alla presenza di amici e parenti, per essere sposati e passare il resto della vita insieme, qualunque sia il percorso che faranno. Chi sono i testimoni di Harry" disse guardando verso la sinistra del moretto i due uomini che fecero un passo avanti e posarono entrambi una mano sulla spalla dell’uomo inginocchiato, come il fidanzato, di fronte al Ministro.
"Ronald Athur Weasley" disse il rosso rinsaldando la presa sulla spalla dell’amico
"Lucius Alexander Malfoy" rispose il secondo
"Garantite l’autenticità del sentimento che provano questi ragazzi? Testimoniate la legalità di questa cerimonia e il suo valore imperituro?" chiese Silente seguendo il cerimoniale
"Si, garantiamo e testimoniamo" risposero, altrettanto cerimoniosamente in coro i due, il Ministro annuì e i due andarono a sedersi ai loro posti.
Medesimamente fu la procedura per Draco: dissero i loro nomi completi, mani sulle spalle del ragazzo, garantirono e testimoniarono, per poi prendere ordinatamente posto.
"Abbiamo sentito i testimoni che confermavano sull’unione di questi uomini. Alzatevi figlioli" disse paternamente Silente protendendo le mani verso di loro che le presero e si alzarono dalla loro posizione precedente, Silente guardò negli occhi il biondo e questi deglutì a vuoto, sentendosi stupido e vulnerabile come mai prima d’ora, aveva il cuore a mille e la mente era vuota -Ci saimo. Calmo, respira e cerca di non fare la figura dell‘imbecille!- si disse cercando di seguire quelle semplici direttive.
"Draco Lucius Malfoy giuri di amare il qui presente Harry James Potter, di rispettarlo e di restargli accanto nonostante gli ostacoli che la vita vi proporrà, di proteggerlo da ogni male?" chiese e Draco girò lo sguardo verso Harry, immergendo i suoi occhi do ghiaccio e argento nelle profondità verdi dell’altro, sentendosi perso e rinato, felice e pieno di energie.
Quegli occhi di cui si era innamorato subito continuavano a guardarlo con amore e fiducia estrema, sempre gliene aveva data, anche quando ad Hogwarts lo sbeffeggiava solo per non ammettere a se stesso quanto lo amava e avesse bisogno di lui. Era vero, avevano attraversato ogni genere di difficoltà, dalla diffidenza degli amici alla guerra contro i Mangiamorte, ma ora erano lì, insieme con tutte le persone care che li sostenevano, non poteva chiedere di più dalla vita.
"Lo giuro" disse fermo e deciso rinsaldando la presa che teneva la mano del fidanzato che aveva gli occhi lucidi d’emozione e lacrime
"E giuri tu, Harry James Potter di amare il qui presente Draco Lucius Malfoy, di rispettarlo e di restargli accanto per il resto della vita nonostante le difficoltà che verranno, di proteggerlo da ogni male?" "Lo giuro" disse altrettanto sicuro il moro senza scindere il contatto con gli occhi di Draco in cui risplendevano un mare di emozioni d’amore, mentre Silente gli lasciava le mani e faceva un cenno al fondo dal corridoio dove stava una bambina di 5 anni vestita con una gonna azzurra ed una maglioncino bianco, i capelli rossi trattenuti da due mollettine a forma di farfalla e ai piedi un paio di semplice ballerine neri.
Al cenno del mago la bimba fece una specie di sobbalzo per poi cominciare a camminare con faccia seria e leggermente timorosa, reggendo tra le manine rosa un cuscino di raso azzurro su cui stavano appoggiate le fedi nuziali legate da un nastro dorato: due cerchietti in oro bianco e rosso intrecciati tra loro con un ricamo di foglie su tutta la superficie.La bambina compiva passi misurati tenendo gli occhi marroni fissi sugli anelli ed in equilibrio il cuscino, arrivata vicino alla seconda fila sia arrischiò ad alzare lo sguardo verso le persone sedute incontrando una paio di occhi azzurri che la fissavano attenti e un sorriso sulle belle labbra rosse.
Ginevra Weasley sorrise alla figlia mentre passava cullando il fratello che aveva imbraccio che gli sorrise anch’egli con una boccuccia sdentata, la bimba fece un lungo sospiro mentre anche il padre le faceva un cenno con la testa di incoraggiamento, forse si soffermò troppo su quel particolare perché non vide la depressione del terreno e quando riportò lo sguardo sul cuscino stava già cadendo, gli aneli sobbalzarono sul cuscino, gli sposi come gli invitati erano già sul punto di soccorrere la piccina, ma questa riuscì a mettere un piede su una zona piana e ad evitare che le fedi nuziali cadessero.
Il sospiro di sollievo che si udì fu fatto da tutti i presenti quasi in simultanea accompagnato da applausi mentre il percorso di Elias Paciock finiva senza più problemi e giungeva di fronte a Silente e vicino tra gli sposi che si chinarono a dare un bacio sul capo della figlioccia.
"I testimoni hanno garantito e voi giurato, quindi ora è giunte il momento di unirvi per sempre. Prendete gli anelli" slegarono il nastro e ognuno prese l’anello dove all’interno era inciso il nome dell’altro "Con questo anello giuro di amarti per l’eternità, di condividere con te tutto davanti a questa gente e al mondo intero giuro di non lasciarti mai più, di crescere e costruire con te un futuro felice, ti Amavo, ti Amo e ti Amerò per sempre vita mai, speranza mia" disse Draco con profonda commozione infilando l’anello nell’anulare della mano sinistra dello sposo, una lacrima scese dagli occhi del moro ma lui sorrise di gioia mentre prendeva tra le sue la mano del biondo uomo
"Che questo anello sia simbolo di ciò che provo per te, protettore del nostro amore, giuro di mantenere le promesse fatteti oggi e di restarti per sempre fedele nel cuore e nella mente, che tutti sentano queste mie parole d’Amore per te angelo mio, vita mia e che tu possa per sempre ricordarle" disse per poi infilare l’anello nell’anulare della sua stessa mano e queste si unirono, stringendosi. Molte persone furono commosse da quelle parole, per mettere gli anelli non dovevano seguire nessuna parola cerimoniale e quello che avevano detto aveva fatto commuovere tante donne, mentre gli amici sorridevano, Narcissa e Lucius si stringevano per mano e Hermione, Pansy e Ginny erano in lacrime.
"Ora siete uniti, mariti e sposi, amatevi e che Dio vi doni la felicità" finì Silente mentre gli invitati si alzavano in piedi e applaudivano, Draco e Harry si erano stretti in un caldo abbraccio e avevano unito le loro labbra in un bacio dolce, la lingua del biondo sfiorò le labbra del moro in una lenta carezza facendogliele aprire ed esplorando quella bocca che conosceva così bene, ma di cui non si stancava mai.
Le mani di Harry accarezzavano la schiena del biondo mentre si lasciava andare a quel dolce contatto pieno di amore e delicatezza, aveva l’intensità del primo bacio, le stessi febbrili scosse di eccitazione, la stessa ondata di sentimenti trattenuti e poi dichiarati, un bacio che era avvenuto nel chiostro di Hogwarts in una giornata di primavera come quella, con il dolce profumo dei fiori nell’aria e il sapore dell’amato nella bocca e sulle labbra frenetiche e vogliose che cercavano sempre un maggior contatto.
Dopo qualche minuto i due si staccarono per esigenza d’aria, si sorrisero e si voltarono verso i presenti, avvicinatisi per congratularsi, le loro mani erano ancora unite e difficilmente le avrebbero sciolte per quella giornata, finiti i complimenti, gli abbracci, i sorrisi e le congratulazioni si diressero tutti verso la sala da pranzo addobbata con toni di bianco e oro, i piatti fine porcellane e i bicchieri di cristallo. I parenti stretti e gli amici sedettero ad un tavolo posto al centro della stanza, con ai lati due tavole che accoglievano gli altri ospiti, gli elfi domestici cominciarono a servire il pranzo, una portata dietro l’altra cominciando con antipasti di pesce o verdure crude passate con salse, per poi passare ai primi, risotti, spaghetti con sugo di cinghiale, tagliatelle alla crema di funghi e rose, furono seguiti da aragoste in salsa, arrosti dal profumo squisito di bacche e pepe, piccanti suflé d’asparagi passati, contorni di insalate dai condimenti svariati e saporiti, patate al forno e molto altro.
"Non mi hai ancora detto se ti piace il mio abito" sussurrò Draco nell’orecchio di suo marito sfiorando il lobo con le labbra, per risposta l’uomo si girò e baciò il biondo infilando prepotentemente la lingua nella sua bocca e giocando con i denti e il palato sentendo il sapore dell’arrosto, che stava mangiando Draco, mischiarsi al suo originale gusto.
"Smettila di stuzzicarmi" disse dopo essersi staccato con ancora le labbra che sfioravno quelle dell’altro
"Veramente mi sembra il contrario" rispose con un ghigno che Harry trovò terribilmente seducente, lo baciò ancora, mai sazio del suo sapore, il contatto durò qualche secondo poi Harry si allontanò davvero da quelle labbra peccaminose ed osservò gli occhi grigi del suo amore pieni di amore ed eccitazione
"Sei la mai nemesi Draco, in tutto e credo che tu lo sappia, se no non ti saresti vestito così"
"Come fai ad azzeccare sempre?" chiese con un broncio adorabile
"Non ti avrei sposato se non ‘azzeccassi’ queste cose" rispose e Draco gli sorrise di rimando
"Zio Herry" chiese una vocina dalla sua destra dove una mano chiara stava tirando un lembo del mantello, l’uomo si girò incontrando duo occhioni marroni scuri e un viso pieno di lentiggini
"Dimmi Anthios" disse Harry chinandosi verso il bambino
"Quando arriva la torta?" chiese con un muso impaziente e lo sguardo annoiato
"Ti stai annoiando?" chiese accarezzandogli i capelli rossi in un gesto affettuoso
"Un pochino e sono pieno. Voglio il dolce"
"Senti vai a chiedere agli altri bambini se anche loro si annoiano, così andate in giardino a giocare e vi chiamiamo per la torta"
"Mamma dice che è cattivo andare fuori" disse guardando verso Pansy che chiacchierava vicino ad Hermione
"E poi anche le altre mamme non vogliono" disse sconsolato e Draco osservò gli altri bambini presenti in sala, accorgendosi che effettivamente non prestavano molta attenzione a quello che c’era nel piatto o al parlare dei ‘grandi’
"E se chiedessimo noi ai genitori di lasciarvi giocare fuori" disse Draco in tono basso
"Hai ragione, e poi il giardino è qui e diremo ad alcuni elfi domestici di controllare"
"sii, forse si" disse il bimbo con gioia
Harrysi alzò in piedi e guardò i presenti chiedendo un po’ di attenzione, le persone non sedute a quel tavolo erano colleghi o amici di lavoro, alcuni medi maghi e infermieri e appartenenti all’ordine degli Auror.Infatti erano passati 8 anni dalla fine della scuola e Draco si era laureato come medi mago, specializzato in Pozioni, dopotutto il S. Mungo aveva un reparto dedicato solo alle ferite causate da pozioni e fabbricava anche alcuni ‘prodotti’ per gli altri reparti, cose come Pozione tranquillante, ustionante, etc, dopo 3 anni dalla qualifica era diventato Primario del reparto.
Harry invece aveva seguito la scuola per Auror uscendone con i massimi voti e diventando uno dei più validi collaboratori del Ministero, il Capo della sezione ‘Magia Oscura‘, in quegli 8 anni ne erano successe di cose, i matrimoni degli amici, i battesimi dei figli e loro che avevano continuato a vedersi e il fidanzamento era diventato matrimonio.
Ora che ci pensava per tutta la vita aveva sognato una cosa del genere, un evento così bello e magico -E Draco mi ha dato tutto questo- pensò riportando l’attenzione alle persone che avevano fatto silenzi.
"Anthios ci ha fatto notare che i bambini si stanno annoiando" a quell’affermazione i genitori si girarono verso i fogli notando che era vero "Draco ed io stavamo pensando che possono andare a giocare in giardino. Manderemo degli elfi domestici a controllare" finì e i bambini si girarono con sguardo implorante verso i genitori che acconsentirono, Draco mandò a chiamare 3 elfi domestici che sorvegliassero che i bimbi non si allontanassero troppo o si facessero male. Risolto questo il pranzo continuò tranquillo fino alla torta, un’insieme di pasticceria e bravura, a 3 strati di base pasta frolla poi crema pasticciera, pan di spagna al cioccolato, crema al cioccolato, di nuovo pasta frolla e crema e infine pan di Spagna al cioccolato,il tutto ricoperto di crema al latte e granelle di nocciole decorata con foglie verdi di zucchero glassato, in cima invece delle classiche statuette c’era un calderone e una bacchetta eseguite alla perfezione.
Mille flash e scatti di macchine fotografiche furono fatte al taglio della torta e alla distribuzione dalla prima fetta, i bambini si fermarono solo per mangiare il dolce e poi ripresero i giochi mentre la gente si spostava in giardino dove alcuni servitori distribuivano bicchieri di Champagne e una musica dolce si distribuiva nell’ambiente soddisfacendo chi voleva ballare.
"Herm avanti vieni" disse Blaise tirando la moglie per un braccio
"Ma il piccolo..." disse stringendo le braccia intorno al fagottino rosa
"Mettilo nella culla" disse facendo apparire il passeggino-culla
"Te lo guardo io" disse Harry arrivando alle spalle dell’amica che aveva posato dolcemente la bimba nel lettino da neonato
"Non balli?" "Dopo, mi dai il cambio" disse avvicinandosi al passeggino mentre ‘Mione gli schioccava un bacio sulla guancia e seguiva il marito in un ballo lento, Harry guardava la bambina con tanto amore desiderando poterne avere una anch’egli -Mi sono appena sposato e voglio già un figlio! E se Draco non lo volesse?- pensò cullando la piccina.
Nel mondo dei maghi esistevano particolari pozioni in grado di far rimanere in cinta anche i maschi,anche per questo erano normali i matrimoni omosessuali, e poi lui era da parte di padre un demone, ed escludendo la forza magica e fisica, la longevità e la capacità di leggere nelle menti, aveva anche la caratteristica di poter partorire: ‘i demoni raramente si accoppiano con delle femmine, sono troppo deboli, così nel corso dei secoli hanno preso la capacità di generare figli’ così gli aveva spiegato Silente il 7° anno, quando aveva saputo la sua natura e...due forti braccia si strinsero alla sua vita facendolo appogiare ad un petto caldo dove un cuore batteva forte.
"Sarai un padre fantastico" gli disse in un bisbiglio facendo voltare la testa del moro verso di lui
"Cosa vuoi dire?" chiese con confusione, che Draco volesse...?
"Voglio un bambino Harry, un figlio tutto nostro, così saremo davvero una famiglia" gli disse con occhi dolci accarezzandogli una guancia e una lacrima scese dagli occhi del moretto che nascose il volto nell’incavo del collo di suo marito
"Ti Amo Draco" disse commosso
"Anch’io Ti Amo Harry, per sempre" rispose stringendolo

So this is who I am,
And this is all I know,
And I must choose to live,
For all that I can give,
The spark that makes the power grow

And I will stand for my dream if I can,
Symbol of my faith in who I am,
But you are my only,
And I must follow on the road that lies ahead,
And I won't let my heart control my head,
But you are my only
And we don't say goodbye,
And I know what I've got to be

Immortality
I make my journey through eternity
I keep the memory of you and me inside

In quel momento suonarono la loro canzone, Hermione venne a dargli il cambio e Draco condusse il suo amore al centro della pista stringendolo in un caldo abbraccio, incatenando gli occhi ai suoi e sorridendogli innamorato. Harry ricambiò il sorriso e insieme ballarono sulle note di quella canzone che aveva accompagnato il loro primo bacio, in quel giorno d’estate si erano un per l’eternità e ore danzavano per chiarire che loro erano felici e innamorati, ci sarebbero stati momenti brutti e difficili, lo sapevano, ma in quei casi avrebbero guardato le foto di questo giorno e ricordato la felicità che avevano provato. Quando si è innamorati si dimentica in fretta o forse si ricorda facilmente cosa vuol dire felicità, così noi li lasciamo, ballanti su un prato verde circondati da amici sorridenti che li osservano compiaciuti, li lasciamo a costruirsi un futuro insieme.

The End

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Myriam Malfoy