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Autore: pamao    24/05/2009    7 recensioni
[...]Quelle maledette labbra. Si muovevano… sensualmente.
Quella dannata lingua. Oh Dio quella era qualcosa di spettacolare. Si muoveva circolarmente, poi su e giù, consumando il gelato.
Sasuke deglutì silenziosamente, mentre lo sentiva.
Sentiva quel calore famigliare al basso ventre, quel calore che non avrebbe dovuto assolutamente manifestarsi.[...]

A quanto pare siamo tornate, e con una piccola OneShot dove troverete un Naruto alquanto... intraprendente XD
Genere: Generale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dobe, finisci il gelato in fretta

Dobe, finisci il gelato in fretta!

 

 

Faceva dannatamente caldo quel giorno.

Due ragazzi ninja si stavano allenando senza tregua dalla mattina presto, e infatti si notava dalle goccioline di sudore lungo tutto il torace, privo della maglietta.

Formavano una sorta di contrasto visibile anche a chilometri di distanza.

Opposti in qualsiasi cosa; capelli, carattere, pelle. Tutto di loro faceva pensare che fossero assolutamente incompatibili.

E in effetti era così, nonostante si potessero definire dei migliori amici/nemici.

- Dobe, ma ci vedi? Io sono qui!-

Una sfilza di kunai si abbatté su un ramo di un albero dalle foglie verdi.

- Ma proprio non ce la fai, eh?-

Cinque shuriken si infilzarono ai piedi di quell’albero, testimone di un allenamento allo stremo delle forze.

- Sei proprio un Dobe.-

Il ragazzo biondo non ce la fece più.

Sorrise al vento e si asciugò la fronte imperlata di sudore, dopodiché si preparò all’attacco.

- Teme, sei morto!-

Un fruscio alle sue spalle e poi una risata di scherno.

- Uh, sto già tremando di paura.-

Il biondo gli scoccò uno sguardo divertito prima di urlare “Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo”.

Tantissime copie del biondino imprigionarono in fretta il moro, che cercò di divincolarsi invano.

- Uhm, a quanto pare ti ho preso.- Naruto stava ora fissando il suo rivale, facendogli una linguaccia degna di un bambino di 5 anni.

- Non ti sembra di cantare vittoria troppo presto, Dobe?-

L’individuo imprigionato dalle copie si dissolse, lasciando intendere a Naruto che aveva sbagliato un’altra volta.

Alzò lo sguardo giusto in tempo per notare Sasuke scendere di scatto da un ramo dell’albero e scattare verso di lui ghignando.

“Lo odio” pensò il biondino mentre delle braccia potenti e muscolose al punto giusto lo afferravano stretto.

- Sei. Un. Perdente.- il moro scandì le parole lentamente dando un piccolo pugno sulla testa di Naruto che sussultò risentito.

La situazione rimase stabile per circa sei secondi, prima che Sasuke stramazzò al suolo colpito da una delle copie del biondino che si era nascosta.

Iniziarono quindi un corpo a corpo ravvicinato, incassando a turno i colpi nello stomaco e in faccia. Ad un certo punto però, entrambi si accasciarono al suolo quasi del tutto privi di forze.

- Che faticaccia.- affermò il biondo mentre cercava di riprendere fiato inspirando a pieni polmoni l’aria. Il moro ghignò.

- Questo perché hai resistenza zero, Dobe.- anche lui però faticava a parlare vista la gran perdita di ossigeno durante l’allenamento. Ovviamente non lo avrebbe mai ammesso.

- Questo perché sei un Teme che finge di stare benissimo quando invece potrebbe svenire da un momento all’altro.- esordì ridendo Naruto, sdraiandosi sull’erba con le braccia dietro la nuca, osservando il cielo ancora pienamente azzurro.

- Tsk, ti piacerebbe.- sbuffò Sasuke, prima di appoggiarsi con la schiena al tronco di un albero, poco distante da dove era situato il corpo del biondino.

Le nuvole si spostavano lentamente, il vento soffiava leggero accarezzando i volti affaticati ma ora rilassati dei due giovani.

Naruto sorrideva con gli occhi chiusi; sembrava stesse pensando a qualcosa di estremamente divertente.

Proprio in quel momento infatti, Sasuke udì un rumore alle sue spalle, ma prima che potesse fare qualunque cosa si ritrovò legato con una corda al tronco dell’albero.

Che Dobe.” Sbuffò infastidito.

Il biondino si alzò e sempre con le braccia dietro la nuca gli fece un’altra linguaccia avvicinandosi a lui.

Arrivatogli di fronte si abbassò mettendosi in ginocchio sull’erba e lo fissò dritto negli occhi, con la sua faccia a 20 centimetri da quella dell’altro.

- Adesso mi paghi il gelato.- affermò sorridendo e strofinando i capelli neri dell’amico che stizzito spostò il volto dall’altra parte per sfuggire alle diaboliche mani di Naruto.

- E perché mai dovrei farlo?- chiese Sasuke senza guardarlo in faccia perché era troppo impegnato ad impedire alle dita dell’altro di rovinargli la capigliatura già compromessa dall’allenamento.

- Perché hai perso!- continuò il biondino, senza terminare di sfiorare la testa dell’altro.

“Se dopo trovo un solo capello fuori posto, lo strozzo. Pensò, imprecando contro Naruto per intimargli di smettere di importunare i suoi meravigliosi capelli.

L’altro decise di spostare quindi la mano sulla coscia dell’altro, cominciando a pizzicarla non tanto forte.

- Dio mio, la vuoi smettere di molestarmi? Non hai nessun altro da infastidire?- domandò scocciato il moro, ormai arrivato al limite della sua pazienza.

- Ma tu sei il mio passatempo preferito Sas’ke!- rispose Naruto senza scomporsi, continuando a sorridere e stavolta facendo risalire la mano sugli addominali contratti dell’amico, toccandoglieli con un dito e sentendone inconsapevolmente la consistenza.

Affascinato da quelle sporgenze dure cominciò a tracciarne il contorno con due dita, concentrato.

Sasuke lo fissava stralunato, con un impercettibile rossore sulle gote e un calore rovente dentro di sé che minacciava di avvicinarsi velocemente alla zona “x”.

Si divincolò, riuscendo quindi a distogliere Naruto dai suoi pensieri.

- Che diavolo fai Dobe? Ce li hai anche tu gli addominali, toccati i tuoi!- sibilò il moro, respingendo con forza tutti i pensieri compromettenti sul biondino.

- Sì lo so, ma i miei si vedono di meno.- esclamò di rimando Naruto, indicando la sua pancia, dove si intravedevano gli addominali molto meno accentuati dell’amico.

Un brontolio proveniente da quello stesso stomaco ridestò i pensieri dei due giovani, spingendo il biondo a slegare l’altro per andare a mangiare quel gelato tanto agognato.

- Andiamo Sas’ke, il gelato pagato da te mi sta aspettando!- esordì felice Naruto, afferrando il braccio dell’altro e trascinandolo verso il bar al di fuori della foresta.

- Forse ancora non ti è chiaro Dobe che io non ti pagherò il gelato.- disse con calma calcolata, liberandosi dalla morsa al braccio e continuando a camminare con le mani in tasca.

- Teme! Hai perso, quindi paghi!- iniziò il biondo, cominciando a cercare di convincere il moro che lo ignorava bellamente, continuando imperterrito a camminare silenzioso.

Naruto aveva incominciato con le suppliche, poi era passato a tentare di fargli dei complimenti ma in quel momento aveva deciso che doveva decisamente passare alle minacce.

- Teme, ti giuro che se non mi prendi un gelato, dico a Ino e Sakura che mentre dormi possono approfittare di te, constatando che non ti svegli neanche con le bombe, specificando che dormi in boxer.-

Sasuke si bloccò, mostrando una graziosa smorfia di puro orrore.

- Tsk, vada per questo stramaledetto gelato.-

Si diressero quindi verso il bar, chi saltellante di gioia, chi decisamente indifferente.

 

*

 

Erano seduti ad un tavolo molto isolato dagli altri; avevano paura che le ragazze avrebbero potuto notare Sasuke senza maglietta, allora avevano deciso di nascondersi un po’.

- Uffa Teme, per colpa tua siamo isolati dal mondo!- esordì il biondo, leccando distrattamente il gelato e gettando occhiate in giro, notando solo desolazione nella parte in cui si erano seduti.

Il moro posò con non propria delicatezza la sua granita al limone sul tavolo, guardando di traverso l’altro che con la lingua impegnata, lo guardava di rimando.

Sasuke si ritrovò, suo malgrado, ad osservare per un po’ il gioco che la lingua di Naruto stava intraprendendo con il gelato, che era dannatamente eccitante.

- Che cosa stai insinuando, Dobe? Stai dicendo che è colpa mia?- chiese indignato.

L’altro lo guardò come se la risposta fosse la cosa più evidente del mondo.

- Mi sembra ovvio! Ma dico io, lo sai che fai morire le ragazze perché gli fai andare la bava di traverso, e tu come se niente fosse ti presenti al bar senza maglietta?!- indicò quindi il petto nudo dell’amico e scosse la testa.

L’altro riprese con calma la granita e iniziò a girare la cannuccia per poi portarsela in bocca.

- Non è colpa mia se sono bello.-

Naruto spostò il gelato dalla bocca per potere ridere e successivamente parlare.

- Non darti tante arie Teme, non sei niente di speciale!- affermò, prima di prendere a leccare lentamente il calippo*, facendo fare delle strane acrobazie alla sua lingua.

Il moro non replicò. Era troppo impegnato.

Quelle maledette labbra. Si muovevano… sensualmente.

Quella dannata lingua. Oh Dio quella era qualcosa di spettacolare. Si muoveva circolarmente, poi su e giù, consumando il gelato.

Sasuke deglutì silenziosamente, mentre lo sentiva.

Sentiva quel calore famigliare al basso ventre, quel calore che non avrebbe dovuto assolutamente manifestarsi.

Spostò subito lo sguardo da Naruto, osservando distrattamente il cavallo dei suoi pantaloni.

Oh. Cazzo.

Ed era proprio il caso di dirlo.

Cercò di trovare una soluzione al più presto, e optò per la più semplice: fare finta di nulla.

Adottò quindi la sua solita espressione indifferente, sorseggiando di tanto in tanto la granita ed evitando accuratamente di osservare anche solo per un secondo la testa bionda.

“Dobe, finisci quel gelato… in fretta

Passarono cinque minuti, i cinque minuti più sofferti di Sasuke Uchiha.

- Sas’ke…-

Il moro si girò, dimenticandosi momentaneamente di ciò che stava accadendo nella sua zona “x” e subito dopo si maledisse con tutto il cuore.

Naruto era lì che lo fissava maliziosamente, succhiando ancora lascivamente il gelato.

E fu in quel momento che Sasuke capì.

Il biondo sapeva.

Quella maledetta testa quadra lo stava eccitando volutamente.

- Mi dai un po’ di granita?- senza aspettare risposta il biondino afferrò il bicchiere, premurandosi di sfiorare con le dita la mano del moro.

Abbandonò quindi il suo gelato per passare alla cannuccia, torturandola con i denti e succhiando un po’ di granita.

Tutti i suoi movimenti erano ovviamente seguiti dallo sguardo pieno di libidine di Sasuke che stava letteralmente impazzendo.

Poi sentì quello. Il risucchio che aveva provocato Naruto mentre aspirava la granita. E beh, a quel punto non ce la fece più, quindi si alzò di scatto dalla sedia, cercando di non far notare la situazione là sotto.

- Io…-

Non aggiunse nulla e senza aspettare un minuto di più, Sasuke iniziò a correre per il bar, andando dritto verso l’insegna poco distante del bagno.

Prima che potesse rendersene conto però, il suo braccio venne arpionato da una mano abbastanza abbronzata e decisa che comunque lo stringeva senza fargli male.

Già sapendo a chi appartenesse, il moro alzò lo sguardo incrociandone uno decisamente divertito e malizioso.

Cercò di dimenarsi dalla stretta per correre via e risolvere quel problema alquanto scomodo, tuttavia i suoi pensieri furono interrotti da Naruto che convinto e ridendo un poco lo trascinò tranquillamente dentro il bagno chiudendo la porta dietro di se.

La situazione era tragica. Ovviamente per Sasuke.

Il ninja dai capelli neri guardava terrorizzato, senza darlo a vedere, l’altro dai capelli biondi che sorrideva in modo quasi sadico.

- Cosa diavolo ci fai qui, Dobe? Mi vuoi spiare mentre sono in bagno?- ghignò con poco successo Sasuke, girandosi verso una delle tante porte chiuse e aprendola lentamente.

- No, Sas’ke… sono in questo bagno semplicemente per rimediare al problema che ti ho causato.- dichiarò compiaciuto Naruto, abbracciando da dietro il moro prima che questi si rifugiasse dentro una delle porte e non uscisse mai più fino alla fine dei suoi giorni.

Cosa diavolo era quel rossore sulle sue guance? Sulle guance di un UCHIHA. Era assolutamente inaccettabile.

Per non parlare della sua eccitazione. Se possibile era aumentata da quando erano entrati in quel bagno maledetto.

E il respiro? Perché aveva quel respiro leggermente affannato? Ok, il suo orgoglio di Uchiha stava andando a farsi fottere allegramente. Ma… quanto gli importava in quel momento? Decisamente molto poco.

 

*

 

Come erano arrivati a quella situazione neanche se lo ricordava.

Lui, il grande Sasuke Uchiha era appoggiato su un lavandino presente in quel bagno, arpionandolo fortemente con le mani, mentre, esattamente inginocchiato al centro delle sue gambe c’era un certo Dobe, intento ad afferrare l’elastico dei suoi pantaloncini della tuta e dei suoi boxer.

Il moro aveva rinunciato a scappare pensando “Lui ha causato il problema, lui deve rimediare.

Il biondo si stava semplicemente divertendo.

Appena si trovò davanti l’imponente erezione del ninja, Naruto ci soffiò piano sopra alzando lo sguardo per vedere chiaramente Sasuke chiudere gli occhi e mordersi le labbra in segno di evidente frustrazione.

Forse era ora di terminare di giocare ed iniziare a fare sul serio.

E fu con questo pensiero che Naruto azzerò la distanza tra lui e il membro dell’altro.

 

*

 

Uscirono dal bagno e Sasuke era palesemente sollevato, mentre invece Naruto aveva ancora un’espressione divertita sul suo volto.

- Dove stai andando?- domandò il moro guardando l’altro che si dirigeva di nuovo al loro tavolo, per poi prendere il suo gelato e buttarlo in un secchio lì vicino.

Dopodichè tornò vicino all’Uchiha che continuava a fissarlo senza capire.

Il biondo si guardò intorno e costatando che nessuno li guardava, diede un bacio a fior di labbra all’altro, sussurrando poi al suo orecchio “Da oggi in poi avrò altro da succhiare.

Brividi di piacere percorsero il corpo di Sasuke che chiuse gli occhi sospirando.

- Dannato Dobe in calore.-

 

Dopo quell’affermazione, le risate di Naruto riecheggiarono per tutto il bar.

 

 

Fine.

 

Note delle autrici:

Sì beh è palesemente una fic senza pretese.

Visto che non pubblicavamo da un secolo, e visto che stiamo decidendo di interrompere momentaneamente (o per sempre) la nostra carriera di scrittrici (?) ci siamo buttate in una OneShot per niente impegnativa.

Speriamo che vi piaccia almeno un po’, giusto per regalarci le ultime (forse) recensioni ^^

Forse scriveremo altre OneShot su questa coppia, ma non ne siamo sicure perché come detto prima l’ispirazione non riesce a tornarci.

Ringraziamo in anticipo per tutti quelli che leggeranno questa fic ^_^

Bacioni ragazzi!!<3

 

Ps: Il calippo, per chi non lo sapesse, è un gelato lungo e stretto sì beh dalla forma alquanto equivoca XD

 

 

 

 

 

 

 

  

  
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