Essendo questa la prima fiction su Naruto che io abbia mai scritto (ovviamente Sasu x Naru) mi sento in obbligo di iniziare a postare da qui.
Non sono mai stata molto presente in questo sito in campo di commenti e altro, quindi non mi aspetto valanghe di commenti. Spero solo nell'apprezzamento, anche se tacito. Se non vi piace il mio scritto adesso, e i successivi poi, sono sempre pronta alle critiche costruttive. Posso comunque dire che sono notevolmente cresciuta da questa fiction. Spero di poter continuare a postare, nonostante non sia mai andata a concludere nient'altro che one-shot. Le idee long fic ci sono ma completamente incomplete.
Un saluto.
Buonalettura.
APPARENZE.
Il
villaggio della foglia era tranquillo quella notte.
Un
ragazzo camminava lentamente. Nascondendosi dalla luce della luna.
Completamente
piena.
Silenzioso
avanzava.
Guardandosi
attorno.
Vestito
da una maglia dal bavero troppo alto, che copriva, in parte, il suo
viso.
Solo
folti capelli biondi non potevano passare inosservati.
Ma
lui era un bravo ninja. E riusciva a celarsi da qualsiasi occhio
indiscreto.
Anche
se quella sera nessuno sembrava accorgersi di lui.
La
paura di essere scoperto gli si era avvinghiata allo stomaco.
La
sentiva come un peso troppo ingombrante da trascinarsi. Voleva
liberarsene al
più presto.
Ma
sapeva che ci sarebbe riuscito una volta giunto a destinazione.
Quando
si sarebbe trovato tra le braccia della persona che amava.
Tutto
sarebbe tornato al verso giusto.
E
anche la paura sarebbe scomparsa.
Girò
un viottolo.
Apparentemente
cieco.
Ma
che racchiudeva un piccolo segreto.
Se
lui non fosse stato tanto esperto, e ormai abituato, non avrebbe mai
riconosciuto, in quel buio una figura appoggiata al muro.
Si
mosse appena quel ragazzo gli fece un cenno.
E
insieme aprirono una botola alla fine del viottolo.
Scesero
delle scale.
Lentamente.
Silenziosamente.
Senza
pronunciare parola.
Ascoltando
il reciprochi respiri.
Fremendo
per l’attesa.
Riuscendo
a percepire l’aumentare dei battiti con il passare del tempo.
-sei
in ritardo.
Furono
le parole di quella figura che piano iniziò a prendere forma.
Visti
così, uno davanti all’altro mentre si cercavano
con gli occhi, si riuscivano a
percepire ancora di più le loro differenze.
Il
biondo era qualche centimetro più basso. Ma faceva di tutto
per guardarlo bene
in volto.
L’altro,
dai capelli scuri come la notte. Neri, quasi blu, cercava di non dare a
vedere
la sua impazienza. Che fuoriusciva così nitidamente dal suo
sguardo.
Squadrava
il ragazzo.
Dall’alto
al basso.
Respirando
regolarmente.
Osservando
ogni centimetro del suo corpo, desiderandolo ardentemente.
Lo
ispezionava e ogni volta che ritornava a guardarlo negli occhi si
perdeva
nell’azzurro cielo che automaticamente lo colpivano.
Era
come un incantesimo.
Come
una dannazione.
Sapeva
di essere maledettamente ipnotizzato da quegli occhi. Ma non poteva
fare a meno
di cercarli e di rimanere a fissarli a lungo. Troppo a lungo.
Il
biondo sapeva che avrebbe dovuto aspettare.
Anche
se il suo corpo fremeva.
Ma
pazientava.
Si
lasciava osservare.
Infondo
quelle attenzioni gli piacevano.
Gli
facevano capire che il suo amante lo desiderava.
E
sapeva che avrebbe potuto essere guardato così solo in
quelle poche occasioni.
Quando
entrambi, liberi da missioni, potevano incontrarsi.
E
nel frattempo anche lui, osservava.
Il
corpo perfetto che era così terribilmente vicino a lui.
Le
spalle larghe.
I
muscoli scolpiti dal duro addestramento.
Che
ogni volta che lo guardava sembravano sempre più perfetti.
Amava
il corpo di quel ragazzo.
Di
quell’uomo che tanto lo faceva aspettare.
Che
lo trattava con maniere brusche al di fuori del loro mondo.
Ma
che quando entravano in quel nascondiglio, sapeva essere
l’essere più dolce del
mondo.
Amava
quella sua doppia identità.
Ognuna
nascosta nell’altra.
Che
combattevano tra sentimenti e orgoglio.
Che
tormentavano il moro. Che lo facevano impazzire.
Che
ossessionavano il biondo.
Fragile
e ingenuo.
Terribilmente
innamorato di quella figura che gli si presentava davanti.
-Sasuke?
Entrambi
persi negli occhi dell’altro.
Azzurri
color del mare.
Neri
e impenetrabili.
-Naruto…
La
mano del moro si alzò piano.
Accarezzando
la guancia del compagno.
Perso
in quella carezza, l’altro, chiuse gli occhi e accogliendo
quella mano,
sorrise.
-mi
manchi così tanto.
Disse
tutto d’un fiato.
Lasciando
senza parole il biondo che aprì violentemente gli occhi.
Ma
continuando a sorridergli dolcemente.
Un
passo.
Bastò
un passo per distogliere il bruno dallo stato ipnotico in cui era.
Risvegliandogli
prepotentemente il desiderio, per poco lasciato assopire.
Ancora
con la mano sulla guancia, lo attirò a sé.
Facendo
incontrare impetuosamente le loro labbra.
Affamato
di quei sentimenti, Naruto rispose al bacio.
Avvolse
con le braccia il collo pallido del compagno facendo avvicinare ancora
di più
al suo corpo.
Non
si potevano capire i loro precisi pensieri.
Dalle
loro espressioni trapelava solo un intenso desiderio.
Dalle
loro mani, che si muovevano freneticamente sul corpo
dell’amante, si riusciva a
percepire il calore che emanavano. Che li riscaldava. Che li univa.
Ogni
loro gesto sapeva di impazienza.
Non
avrebbero più dovuto aspettare per molto.
Ma
sapevano che non sarebbe potuto essere placato da un semplice bacio,
tutta la
loro passione che ormai li rendeva incapaci di comprendere bene
ciò che
accadeva.
Si
allontanarono, lasciando spazio all’aria di lasciarli
respirare.
Si
guardarono negli occhi. Si persero ancora una volta.
Per
poi, reggendo lo sguardo, iniziare a spogliarsi lentamente.
Quel
giaccone davvero troppo grande per l’esile ma forte corpo del
biondo cadde a
terra con un tonfo.
Mostrando
il suo corpo perfetto fasciato da una stretta maglia chiara.
Sasuke
non riuscì a resistere.
Iniziando
a mordicchiargli il collo a quella visione.
Provocando
lievi mugolii del compagno.
-Sasuke…Sasuke,
ti prego aspetta…
-ma
aspetta cosa? Non ti vedo da giorni…non posso più
aspettare…
-NO.
Ti prego…
Lo
allontanò bruscamente.
Anche
lui lo voleva. Anche lui era al limite e non avrebbe voluto rallentare
i tempi.
Forse
anche di più di lui.
Con
uno dei sguardi raggelanti Sasuke pietrificò il biondino.
Ma
appena scorse nel suo sguardo quel velo di tristezza gli si
avvicinò.
Preoccupato.
-d’accordo.
Aspetterò.
Disse
ingoiando la saliva che gli si era raccolta in gola.
-lo
ho saputo…non sono tanto sciocco…
-di
che stai parlando?
Raddrizzandosi
automaticamente.
Aguzzando
le orecchie.
Sperando
di non sentire quello che pensava.
-Itachi…
Invece
sentì proprio il nome che non voleva udire.
-cosa
centra mio fratello?
-cosa
credi? Che io sia tanto sciocco da bermi tutto quello che mi dici? Non
fare il
finto tonto con me. Lo so che è venuto da
te…io…
Non
avrebbe voluto piangere.
E
quando quella prima lacrima scese da quei occhi cristallini nascose il
viso tra
le mani.
-Naruto…
Cercò
di avvicinarsi.
Ma
fu respinto.
Cercò
di consolarlo.
Ma
la sua mano che voleva accarezzargli la schiena venne scacciata via
bruscamente.
-non
è successo nulla…te lo giuro…
Allora
di scatto alzò lo sguardo.
Ancora
bagnato dalle lacrime.
-ah
si? Scommetto che sei riuscito a scacciarlo via. Mentre ti offriva il
suo
corpo. Scommetto che hai rifiutato ogni suo servizio. Ma chi vuoi
prendere in
giro…
La
sua voce tagliente arrivò come un pugno nello stomaco del
moro.
Non
poteva mentirgli.
Non
sapeva farlo.
Conosceva
le ripercussioni che ci sarebbero state se avesse accettato il fratello
nel suo
letto, quella lontana sera.
Ma
ritrovarlo davanti ai suoi occhi.
Dopo
così tanto tempo.
Aveva
riscatenato quella passione che pensava assopita.
E
che gli aveva perdere il controllo della situazione.
Naruto
lo conosceva.
Lo
conosceva troppo bene.
Ed
era al corrente di ogni piccola sfumatura del suo carattere, ormai.
Non
avrebbe potuto mentirgli. Non ci sarebbe mai riuscito. Mai
così spudoratamente.
La
sua maschera di ghiaccio davanti a lui si scioglieva.
E
non avrebbe mai voluto soffrire.
Ma
entrambi lo sapevano.
Itachi
era Itachi.
Era
il primo amore del moro.
Fino
a quando non scappò via dal villaggio.
Senza
un saluto.
Senza
un addio.
Allora
c’era stato solo Naruto.
A
consolarlo.
A
dimostrargli il suo sincero e incondizionato amore.
Da
quel momento in poi nella sua vita c’era sempre stato solo
lui.
Non
avrebbe mai pensato in un suo ritorno.
Lo
pensava ormai dalla parte opposta del pianeta.
Dimenticatosi
di lui.
Con
questi pensieri era riuscito a toglierselo dalla testa.
Smettendolo
di amare e concedendosi anima e corpo al suo biondo ex compagno di
squadra.
Si.
Lui
non amava più Itachi.
Lo
sapeva bene.
Quello
che aveva fatto quella sera, era stato solo sesso.
Semplicemente
sano e scaricatore sesso.
Senza
sentimenti.
Ma
questo non sapeva se Naruto l’avrebbe mai capito.
-ascoltami.
Con
un gesto fece alzare il viso del biondo.
Affinché
lo guardasse dritto negli occhi.
Vuoti
e senza espressione.
Tristi.
Talmente tanto che Sasuke non riuscì a reggere lo sguardo.
-lo
ammetto. Sono stato con Itachi.
Allora
fu Naruto ad abbassare lo sguardo.
Nascondendo
le ennesime lacrime.
-sono
stato uno sciocco vero? A pensare che fossi riuscito a dimenticarlo.
-no.
Io non lo amo più. Io…io amo solo te.
-non
riesco a crederti. Non ci riesco.
Naruto
si allontanò.
Andandosi
a sedere su quel letto preparato per accogliere la loro passione.
Ma
che adesso assisteva solo a lacrime e tristi parole.
-devi
credermi. DEVI.
-perché?
Perché dovrei?
-non
lo capisci? Davvero sei così cieco?
Strinse
i pugni.
Deglutendo
rumorosamente.
Doveva
farlo.
Lo
sapeva bene.
Che
quello era il momento che aspettava da tutta una vita.
Ma
che non era mai riuscito a sfruttare.
Impazienti
gli occhi del biondo lo scrutavano.
Cercando
di capire dove volesse andare a parare quella volta.
Per
giustificarsi.
-Naruto…io
ti amo. Ok? Questo lo sai. Questo lo DEVI sapere. Perché io
lo so, anzi è
l’unica cosa di cui sono assolutamente sicuro in tutta la mia
vita. Lo sai che
per me è difficile riuscire ad aprirmi. Riuscire a parlare
di sentimenti, ma ci
sto provando. Solo per te. per chi altro pensi io possa fare una cosa
del
genere. Itachi non merita di mettersi tra noi due. Perché
quello che c’è tra
noi è più grande di qualsiasi cosa che
potrà mai più esserci tra me e lui.
Perché non lo capisci? PERCHÉ?
Se
quel momento non fosse stato così intenso, forse Sasuke
avrebbe preso in giro
il compagno, che era rimasto a bocca aperta con una strana espressione
sul
viso.
Ma
la sua reazione era plausibile.
Sasuke
non parlava mai così.
Sasuke.
Il
ragazzo di ghiaccio.
Non
apriva mai il suo cuore.
Quando
facevano l’amore, era così raro sentirgli
sussurrare quel ‘ti amo’.
Mentre in quei pochi secondi
gli aveva confessato
ogni più piccolo sentimento.
Si sentiva spaesato.
Si chiedeva se fosse accaduto
sul serio.
O se quelle parole se le fosse
solo immaginate.
Piano
quell’espressione persa si trasformò in
sorriso.
E poco alla volta
sentì riprendere coscienza del suo
corpo.
Solo allora si rese conto della
velocità alla quale
andava il suo cuore.
Lo sentiva martellare.
Poteva ascoltarlo pulsare
distintamente in ogni
vena.
Fino alla punta dei piedi.
Riusciva a sentirlo nelle
orecchie.
-non dici niente?
La voce quasi preoccupata di
Sasuke lo raggiunse.
Risvegliandolo.
Annuii.
Poi prendendo coraggio.
-quindi tu ami me.
-non farmelo dire ancora.
Naruto scoppiò a
ridere.
Correndo ad abbracciarlo.
Era tornato il suo Sasuke. Un
po’ distaccato. Ma
comunque adorabile.
-non farlo mai più.
La sua voce,
nell’abbraccio, tornò seria e dura.
Guardandolo negli occhi,
così profondi, glielo
ripetè.
Per rendere più
chiaro il concetto.
-mai più.
-te lo giuro.
Altrettanto seria era la voce
del moro.
Che parlava sinceramente mentre
sigillava quella
promessa.
-devo aspettare ancora adesso?
Sul viso di Naruto, rassicurato
dalla parola
datagli, comparve un solare sorriso.
Che riscaldò il
cuore dell’amante.
-no. Adesso basta aspettare.
E così detto si
avvicinò al suo viso.
Lentamente.
Così lentamente che
all’Uchiha sembrò passarono anni
prima che le loro labbra riuscissero a rincontrarsi.
Così lentamente che
riuscì a osservare ogni
millimetro della bocca aumentando il desiderio di possederle.
-riprendiamo da dove avevamo
lasciato.
E allora quel bacio riprese.
Un po’ più
salato di prima.
Ma forse, addirittura
più passionale.
Il
collo del biondo ritornò a essere piacevolmente torturato
dalla bocca del
compagno.
Che sentiva la sua eccitazione
crescere a ogni
tocco.
A ogni gemito che usciva
dall’altra bocca.
-Sasuke…
Anche solo il suo nome,
pronunciato con quella voce,
aveva la capacità di farlo impazzire.
Lo
stese piano, su quel letto dove era seduto.
Si
lasciò togliere la maglia scura e aiutò a sfilare
quella sottile e quasi
trasparente maglietta.
Iniziò
a leccare ogni centimetro, così appetibile, del suo corpo.
Sentì
l’erezione, ormai pulsante del compagno,
sfiorargli una coscia.
E un flebile gemito
uscì dalle sue labbra.
Lo avrebbe potuto prendere
lì, in quell’istante
senza preoccuparsene.
Ma quella sera no.
Quella sera voleva che tutto
fosse perfetto.
Voleva essere dolce.
Voleva riuscire a farlo
impazzire.
Voleva Naruto.
Iniziò a scendere
verso un suo capezzolo, ormai
turgido, mordendolo e tormentandolo.
Riuscendo a percepire ogni sua
sensazione.
A captare ogni muscolo che si
rilassava o tendeva a
ogni suo movimento.
Era in perfetta sintonia con
lui e con il suo corpo.
Mentre con la bocca stuzzicava
il ventre una sua
mano iniziò a vagare verso il suo bassoventre.
Abbassò quella
barriera di vestiti che ostacolava il
suo percorso.
Spogliando definitivamente il
biondo e se stesso.
Cercando l’erezione
pulsante.
Iniziando ad accarezzarla
lentamente.
Sorridendo ai movimenti
incitatori di Naruto. Che
chiedeva di più.
Mentre riportava il suo viso
all’altezza delle
labbra del biondo iniziò a pompare più veloce.
Così da vedere ogni
sua reazione al suo tocco.
Così da sentire
anche il più sommosso dei gemiti.
Avrebbe voluto sicuramente
chiedergli di aprire gli
occhi.
Per poter ricambiare lo sguardo.
Per poter vivere
quell’esperienza al massimo.
Insieme.
Aumentò ancora un
po’ la pressione.
Sfregando la punta.
Sentì le prime gocce
di sperma bagnargli la mano.
E un primo lungo brivido gli
attraversò il corpo.
Era di una bellezza
sconvolgente quando stava per venire.
Con la schiena inarcata.
E la testa
all’indietro. Il mento rivolto verso
l’alto.
La bocca e gli occhi semichiusi.
Completamente persi dai
movimenti che lui faceva su
quel corpo.
E Sasuke lo sapeva.
Sapeva che era così
incredibilmente bello.
Lo constatava ogni volta che lo
guardava.
E ogni volta agonizzava al
desiderio che fosse solo
suo.
Che nessun altro lo guardasse.
Lo desiderasse.
E a quel pensiero Naruto venne
tra le sue mani. Sul
suo stomaco.
Aprì gli occhi.
Incontrando immediatamente
quelli di Sasuke.
Cercando di riprendere
coscienza del suo corpo dopo
quel magnifico orgasmo.
Alla cieca cercò le
labbra dell’amante.
E appena le trovò
sentì quel sapore amaro che gli
stava trasmettendo.
Quello era il suo sapore. Misto
a quello di Sasuke.
E non lo disgustò.
Anzi, approfondì di
più il bacio.
Ricominciando ad eccitarsi.
Sapeva di voler essere una cosa
solo con il suo
amato.
Di volerlo sentire dentro di
lui.
E conosceva anche il modo di
farlo impazzire mentre
glielo faceva capire.
Nel bacio cercò una
mano di Sasuke.
Ignaro delle intenzioni del
biondo. Si allontanò dal
bacio.
E allora, proprio allora,
pensò di poter morire
felice.
Il suo Naruto.
Con quel volto
d’angelo e quegli occhi tentatori lo
guardava malizioso.
Avvicinava la sua mano alla
bocca e sussurrò.
-fammi tuo Sasuke.
Allora racchiuse due dita tra
la lingua, iniziando a
succhiare.
Continuando a guardare in modo
divertito il
compagno.
Che evidentemente eccitato lo
fissava in estasi.
Una volta terminato e lasciato
andare la mano del
moro allargò leggermente le gambe.
Invitando il moro.
Che non si fece ripetere due
volte quel messaggio
esplicito.
Fece scivolare sulla sua
schiena inarcata le mani
lubrificate fino ad arrivare all’entrata del biondo.
Era tanto che non faceva
l’amore con lui.
Era ancora stretto.
E quel primo contatto lo fece
sussultare.
Cercando di nascondere il
dolore.
Per dedicarsi completamente al
piacere.
Che sarebbe arrivato
più in là.
-rilassati…rilassati
Naruto…
Con l’altra mano il
moro accarezzò una sua guancia.
Cercando di asciugare le gocce
di sudore che
imperlavano la fronte di Naruto.
Allora lui si
rilassò.
Anche perché il
dolore iniziava a scomparire.
-posso?
La dolcezza con la quale Sasuke
parlò lo sorprese
positivamente.
Avrebbe voluto aprire gli occhi
per guardarlo e rispondergli
altrettanto dolcemente.
Ma riuscì solo ad
annuire frettolosamente.
Perché voleva di
più.
E solo l’Uchiha
poteva darglielo.
Solo lui.
Nessun altro avrebbe potuto
dargli quello che Sasuke
gli dava.
E facendo questi pensieri.
Naruto non si riferiva
solo alle prestazioni sessuali.
Nessuno aveva mai trattato il
ragazzo, ormai uomo,
biondo come lo aveva trattato Sasuke.
Nessuno lo accettava come lui.
Nessuno lo avrebbe mai fatto
sentire al settimo
cielo come solo il moro ci riusciva.
Nessuno lo amava come lui. E
non ci sarebbe mai
stato nessuno capace di farlo allo stesso modo.
Naruto sorrise mentre
l’amante lo penetrava.
Sorrise.
Perché pensava,
oltre all’immenso piacere che quel
gesto gli procurava, alle apparenze e a come loro apparivano al resto
del
Villaggio. Del mondo intero.
Nessuno sapeva di loro due.
Nessuno avrebbe mai immaginato.
Erano bravi a nascondersi.
Sasuke lo era di più.
Lo trattava con indifferenza.
E se non sapesse tutto
l’amore che era sicuro
nutrire per lui, quell’indifferenza gli avrebbe fatto male.
Chi immaginerebbe mai che due
ragazzi così diversi
erano riusciti a trovarsi e ad amarsi?
Sentiva Sasuke entrare e uscire
da lui.
Allora non pensò
più a nulla.
Nessun pensiero sarebbe
riuscito a uscire da quella
testa mentre tutto quel piacere si concentrava nel suo corpo.
Il moro aveva iniziato a
pompare il suo membro.
E allora aveva smesso di
pensare.
Aveva iniziato a pensare solo
al ragazzo che era
sopra di lui.
Che sussurrava il suo nome.
Che gli leccava il collo e che
lo stava facendo
impazzire.
Urlò il suo nome.
Mentre veniva, di nuovo, tra le
sue mani.
Anche l’altro
urlò.
Mentre veniva dentro il
compagno.
Non avrebbero più
pensato per quella sera.
Non ne avevano più
le forze.
Forse avrebbero sognato.
Forse un sogno che li ritraeva
liberi dalle
convenzioni.
Dei pregiudizi. E che li
avrebbe accettati.
Forse un sogno che li
raccontava.
Semplicemente. Insieme.
Il sole brilla nel cielo.
Nel villaggio della foglia il
cielo è chiaro.
E solo una nuvola bianca,
lontana, imbratta quell’azzurro
così perfetto.
Sasuke, guardandolo ha pensato
subito al suo amante.
Qualche passo indietro.
Attorniato da persone allo
scuro del loro amore.
Sono bravi loro, a nascondersi.
Naruto, guardandolo ha sperato
che quel colore
avrebbe fatto pensare di se al suo amato.
Qualche passo più
avanti.
Solo.
Con Sakura, che dopo tutti
questi anni ancora non si
è arresa.
Ma lei non sa che lui
è solo suo.
Nella loro comitiva non lo sa
nessuno.
E nessuno lo deve sapere.
Così dicevano.
Pensando che fosse la cosa
migliore per tutti.
Così continuandosi a
nascondere.
A rifugiarsi dietro un muro di apparenze.
OWARI.