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Autore: braver than nana    24/05/2009    5 recensioni
Mia prima fiction su Naruto.
Sasuke e Naruto sono costretti a fingere davanti a tutti e sono bravi a nascondersi dietro uno spesso muro di apparenze, ma anche all'interno del loro mondo può succedere qualcosa che fa scricchiolare il loro rapporto. (sasuxnaru)o
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Essendo questa la prima fiction su Naruto che io abbia mai scritto (ovviamente Sasu x Naru) mi sento in obbligo di iniziare a postare da qui. 

Non sono mai stata molto presente in questo sito in campo di commenti e altro, quindi non mi aspetto valanghe di commenti. Spero solo nell'apprezzamento, anche se tacito. Se non vi piace il mio scritto adesso, e i successivi poi, sono sempre pronta alle critiche costruttive. Posso comunque dire che sono notevolmente cresciuta da questa fiction. Spero di poter continuare a postare, nonostante non sia mai andata a concludere nient'altro che one-shot. Le idee long fic ci sono ma completamente incomplete.

Un saluto.

Buonalettura.

APPARENZE.

 

 

Il villaggio della foglia era tranquillo quella notte.

Un ragazzo camminava lentamente. Nascondendosi dalla luce della luna.

Completamente piena.

Silenzioso avanzava.

Guardandosi attorno.

Vestito da una maglia dal bavero troppo alto, che copriva, in parte, il suo viso.

Solo folti capelli biondi non potevano passare inosservati.

Ma lui era un bravo ninja. E riusciva a celarsi da qualsiasi occhio indiscreto.

Anche se quella sera nessuno sembrava accorgersi di lui.

La paura di essere scoperto gli si era avvinghiata allo stomaco.

La sentiva come un peso troppo ingombrante da trascinarsi. Voleva liberarsene al più presto.

Ma sapeva che ci sarebbe riuscito una volta giunto a destinazione.

Quando si sarebbe trovato tra le braccia della persona che amava.

Tutto sarebbe tornato al verso giusto.

E anche la paura sarebbe scomparsa.

Girò un viottolo.

Apparentemente cieco.

Ma che racchiudeva un piccolo segreto.

Se lui non fosse stato tanto esperto, e ormai abituato, non avrebbe mai riconosciuto, in quel buio una figura appoggiata al muro.

Si mosse appena quel ragazzo gli fece un cenno.

E insieme aprirono una botola alla fine del viottolo.

Scesero delle scale.

Lentamente.

Silenziosamente.

Senza pronunciare parola.

Ascoltando il reciprochi respiri.

Fremendo per l’attesa.

Riuscendo a percepire l’aumentare dei battiti con il passare del tempo.

-sei in ritardo.

Furono le parole di quella figura che piano iniziò a prendere forma.

Visti così, uno davanti all’altro mentre si cercavano con gli occhi, si riuscivano a percepire ancora di più le loro differenze.

Il biondo era qualche centimetro più basso. Ma faceva di tutto per guardarlo bene in volto.

L’altro, dai capelli scuri come la notte. Neri, quasi blu, cercava di non dare a vedere la sua impazienza. Che fuoriusciva così nitidamente dal suo sguardo.

Squadrava il ragazzo.

Dall’alto al basso.

Respirando regolarmente.

Osservando ogni centimetro del suo corpo, desiderandolo ardentemente.

Lo ispezionava e ogni volta che ritornava a guardarlo negli occhi si perdeva nell’azzurro cielo che automaticamente lo colpivano.

Era come un incantesimo.

Come una dannazione.

Sapeva di essere maledettamente ipnotizzato da quegli occhi. Ma non poteva fare a meno di cercarli e di rimanere a fissarli a lungo. Troppo a lungo.

Il biondo sapeva che avrebbe dovuto aspettare.

Anche se il suo corpo fremeva.

Ma pazientava.

Si lasciava osservare.

Infondo quelle attenzioni gli piacevano.

Gli facevano capire che il suo amante lo desiderava.

E sapeva che avrebbe potuto essere guardato così solo in quelle poche occasioni.

Quando entrambi, liberi da missioni, potevano incontrarsi.

E nel frattempo anche lui, osservava.

Il corpo perfetto che era così terribilmente vicino a lui.

Le spalle larghe.

I muscoli scolpiti dal duro addestramento.

Che ogni volta che lo guardava sembravano sempre più perfetti.

Amava il corpo di quel ragazzo.

Di quell’uomo che tanto lo faceva aspettare.

Che lo trattava con maniere brusche al di fuori del loro mondo.

Ma che quando entravano in quel nascondiglio, sapeva essere l’essere più dolce del mondo.

Amava quella sua doppia identità.

Ognuna nascosta nell’altra.

Che combattevano tra sentimenti e orgoglio.

Che tormentavano il moro. Che lo facevano impazzire.

Che ossessionavano il biondo.

Fragile e ingenuo.

Terribilmente innamorato di quella figura che gli si presentava davanti.

-Sasuke?

Entrambi persi negli occhi dell’altro.

Azzurri color del mare.

Neri e impenetrabili.

-Naruto…

La mano del moro si alzò piano.

Accarezzando la guancia del compagno.

Perso in quella carezza, l’altro, chiuse gli occhi e accogliendo quella mano, sorrise.

-mi manchi così tanto.

Disse tutto d’un fiato.

Lasciando senza parole il biondo che aprì violentemente gli occhi.

Ma continuando a sorridergli dolcemente.

Un passo.

Bastò un passo per distogliere il bruno dallo stato ipnotico in cui era.

Risvegliandogli prepotentemente il desiderio, per poco lasciato assopire.

Ancora con la mano sulla guancia, lo attirò a sé.

Facendo incontrare impetuosamente le loro labbra.

Affamato di quei sentimenti, Naruto rispose al bacio.

Avvolse con le braccia il collo pallido del compagno facendo avvicinare ancora di più al suo corpo.

Non si potevano capire i loro precisi pensieri.

Dalle loro espressioni trapelava solo un intenso desiderio.

Dalle loro mani, che si muovevano freneticamente sul corpo dell’amante, si riusciva a percepire il calore che emanavano. Che li riscaldava. Che li univa.

Ogni loro gesto sapeva di impazienza.

Non avrebbero più dovuto aspettare per molto.

Ma sapevano che non sarebbe potuto essere placato da un semplice bacio, tutta la loro passione che ormai li rendeva incapaci di comprendere bene ciò che accadeva.

Si allontanarono, lasciando spazio all’aria di lasciarli respirare.

Si guardarono negli occhi. Si persero ancora una volta.

Per poi, reggendo lo sguardo, iniziare a spogliarsi lentamente.

Quel giaccone davvero troppo grande per l’esile ma forte corpo del biondo cadde a terra con un tonfo.

Mostrando il suo corpo perfetto fasciato da una stretta maglia chiara.

Sasuke non riuscì a resistere.

Iniziando a mordicchiargli il collo a quella visione.

Provocando lievi mugolii del compagno.

-Sasuke…Sasuke, ti prego aspetta…

-ma aspetta cosa? Non ti vedo da giorni…non posso più aspettare…

-NO. Ti prego…

Lo allontanò bruscamente.

Anche lui lo voleva. Anche lui era al limite e non avrebbe voluto rallentare i tempi.

Forse anche di più di lui.

Con uno dei sguardi raggelanti Sasuke pietrificò il biondino.

Ma appena scorse nel suo sguardo quel velo di tristezza gli si avvicinò.

Preoccupato.

-d’accordo. Aspetterò.

Disse ingoiando la saliva che gli si era raccolta in gola.

-lo ho saputo…non sono tanto sciocco…

-di che stai parlando?

Raddrizzandosi automaticamente.

Aguzzando le orecchie.

Sperando di non sentire quello che pensava.

-Itachi…

Invece sentì proprio il nome che non voleva udire.

-cosa centra mio fratello?

-cosa credi? Che io sia tanto sciocco da bermi tutto quello che mi dici? Non fare il finto tonto con me. Lo so che è venuto da te…io…

Non avrebbe voluto piangere.

E quando quella prima lacrima scese da quei occhi cristallini nascose il viso tra le mani.

-Naruto…

Cercò di avvicinarsi.

Ma fu respinto.

Cercò di consolarlo.

Ma la sua mano che voleva accarezzargli la schiena venne scacciata via bruscamente.

-non è successo nulla…te lo giuro…

Allora di scatto alzò lo sguardo.

Ancora bagnato dalle lacrime.

-ah si? Scommetto che sei riuscito a scacciarlo via. Mentre ti offriva il suo corpo. Scommetto che hai rifiutato ogni suo servizio. Ma chi vuoi prendere in giro…

La sua voce tagliente arrivò come un pugno nello stomaco del moro.

Non poteva mentirgli.

Non sapeva farlo.

Conosceva le ripercussioni che ci sarebbero state se avesse accettato il fratello nel suo letto, quella lontana sera.

Ma ritrovarlo davanti ai suoi occhi.

Dopo così tanto tempo.

Aveva riscatenato quella passione che pensava assopita.

E che gli aveva perdere il controllo della situazione.

Naruto lo conosceva.

Lo conosceva troppo bene.

Ed era al corrente di ogni piccola sfumatura del suo carattere, ormai.

Non avrebbe potuto mentirgli. Non ci sarebbe mai riuscito. Mai così spudoratamente.

La sua maschera di ghiaccio davanti a lui si scioglieva.

E non avrebbe mai voluto soffrire.

Ma entrambi lo sapevano.

Itachi era Itachi.

Era il primo amore del moro.

Fino a quando non scappò via dal villaggio.

Senza un saluto.

Senza un addio.

Allora c’era stato solo Naruto.

A consolarlo.

A dimostrargli il suo sincero e incondizionato amore.

Da quel momento in poi nella sua vita c’era sempre stato solo lui.

Non avrebbe mai pensato in un suo ritorno.

Lo pensava ormai dalla parte opposta del pianeta.

Dimenticatosi di lui.

Con questi pensieri era riuscito a toglierselo dalla testa.

Smettendolo di amare e concedendosi anima e corpo al suo biondo ex compagno di squadra.

Si.

Lui non amava più Itachi.

Lo sapeva bene.

Quello che aveva fatto quella sera, era stato solo sesso.

Semplicemente sano e scaricatore sesso.

Senza sentimenti.

Ma questo non sapeva se Naruto l’avrebbe mai capito.

-ascoltami.

Con un gesto fece alzare il viso del biondo.

Affinché lo guardasse dritto negli occhi.

Vuoti e senza espressione.

Tristi. Talmente tanto che Sasuke non riuscì a reggere lo sguardo.

-lo ammetto. Sono stato con Itachi.

Allora fu Naruto ad abbassare lo sguardo.

Nascondendo le ennesime lacrime.

-sono stato uno sciocco vero? A pensare che fossi riuscito a dimenticarlo.

-no. Io non lo amo più. Io…io amo solo te.

-non riesco a crederti. Non ci riesco.

Naruto si allontanò.

Andandosi a sedere su quel letto preparato per accogliere la loro passione.

Ma che adesso assisteva solo a lacrime e tristi parole.

-devi credermi. DEVI.

-perché? Perché dovrei?

-non lo capisci? Davvero sei così cieco?

Strinse i pugni.

Deglutendo rumorosamente.

Doveva farlo.

Lo sapeva bene.

Che quello era il momento che aspettava da tutta una vita.

Ma che non era mai riuscito a sfruttare.

Impazienti gli occhi del biondo lo scrutavano.

Cercando di capire dove volesse andare a parare quella volta.

Per giustificarsi.

-Naruto…io ti amo. Ok? Questo lo sai. Questo lo DEVI sapere. Perché io lo so, anzi è l’unica cosa di cui sono assolutamente sicuro in tutta la mia vita. Lo sai che per me è difficile riuscire ad aprirmi. Riuscire a parlare di sentimenti, ma ci sto provando. Solo per te. per chi altro pensi io possa fare una cosa del genere. Itachi non merita di mettersi tra noi due. Perché quello che c’è tra noi è più grande di qualsiasi cosa che potrà mai più esserci tra me e lui. Perché non lo capisci? PERCHÉ?

Se quel momento non fosse stato così intenso, forse Sasuke avrebbe preso in giro il compagno, che era rimasto a bocca aperta con una strana espressione sul viso.

Ma la sua reazione era plausibile.

Sasuke non parlava mai così.

Sasuke.

Il ragazzo di ghiaccio.

Non apriva mai il suo cuore.

Quando facevano l’amore, era così raro sentirgli sussurrare quel ‘ti amo’.

Mentre in quei pochi secondi gli aveva confessato ogni più piccolo sentimento.

Si sentiva spaesato.

Si chiedeva se fosse accaduto sul serio.

O se quelle parole se le fosse solo immaginate.

Piano quell’espressione persa si trasformò in sorriso.

E poco alla volta sentì riprendere coscienza del suo corpo.

Solo allora si rese conto della velocità alla quale andava il suo cuore.

Lo sentiva martellare.

Poteva ascoltarlo pulsare distintamente in ogni vena.

Fino alla punta dei piedi.

Riusciva a sentirlo nelle orecchie.

-non dici niente?

La voce quasi preoccupata di Sasuke lo raggiunse.

Risvegliandolo.

Annuii.

Poi prendendo coraggio.

-quindi tu ami me.

-non farmelo dire ancora.

Naruto scoppiò a ridere.

Correndo ad abbracciarlo.

Era tornato il suo Sasuke. Un po’ distaccato. Ma comunque adorabile.

-non farlo mai più.

La sua voce, nell’abbraccio, tornò seria e dura.

Guardandolo negli occhi, così profondi, glielo ripetè.

Per rendere più chiaro il concetto.

-mai più.

-te lo giuro.

Altrettanto seria era la voce del moro.

Che parlava sinceramente mentre sigillava quella promessa.

-devo aspettare ancora adesso?

Sul viso di Naruto, rassicurato dalla parola datagli, comparve un solare sorriso.

Che riscaldò il cuore dell’amante.

-no. Adesso basta aspettare.

E così detto si avvicinò al suo viso.

Lentamente.

Così lentamente che all’Uchiha sembrò passarono anni prima che le loro labbra riuscissero a rincontrarsi.

Così lentamente che riuscì a osservare ogni millimetro della bocca aumentando il desiderio di possederle.

-riprendiamo da dove avevamo lasciato.

E allora quel bacio riprese.

Un po’ più salato di prima.

Ma forse, addirittura più passionale.

Il collo del biondo ritornò a essere piacevolmente torturato dalla bocca del compagno.

Che sentiva la sua eccitazione crescere a ogni tocco.

A ogni gemito che usciva dall’altra bocca.

-Sasuke…

Anche solo il suo nome, pronunciato con quella voce, aveva la capacità di farlo impazzire.

 

 

 

 

 

Lo stese piano, su quel letto dove era seduto.

Si lasciò togliere la maglia scura e aiutò a sfilare quella sottile e quasi trasparente maglietta.

Iniziò a leccare ogni centimetro, così appetibile, del suo corpo.

Sentì l’erezione, ormai pulsante del compagno, sfiorargli una coscia.

E un flebile gemito uscì dalle sue labbra.

Lo avrebbe potuto prendere lì, in quell’istante senza preoccuparsene.

Ma quella sera no.

Quella sera voleva che tutto fosse perfetto.

Voleva essere dolce.

Voleva riuscire a farlo impazzire.

Voleva Naruto.

Iniziò a scendere verso un suo capezzolo, ormai turgido, mordendolo e tormentandolo.

Riuscendo a percepire ogni sua sensazione.

A captare ogni muscolo che si rilassava o tendeva a ogni suo movimento.

Era in perfetta sintonia con lui e con il suo corpo.

Mentre con la bocca stuzzicava il ventre una sua mano iniziò a vagare verso il suo bassoventre.

Abbassò quella barriera di vestiti che ostacolava il suo percorso.

Spogliando definitivamente il biondo e se stesso.

Cercando l’erezione pulsante.

Iniziando ad accarezzarla lentamente.

Sorridendo ai movimenti incitatori di Naruto. Che chiedeva di più.

Mentre riportava il suo viso all’altezza delle labbra del biondo iniziò a pompare più veloce.

Così da vedere ogni sua reazione al suo tocco.

Così da sentire anche il più sommosso dei gemiti.

Avrebbe voluto sicuramente chiedergli di aprire gli occhi.

Per poter ricambiare lo sguardo.

Per poter vivere quell’esperienza al massimo. Insieme.

Aumentò ancora un po’ la pressione.

Sfregando la punta.

Sentì le prime gocce di sperma bagnargli la mano.

E un primo lungo brivido gli attraversò il corpo.

Era di una bellezza sconvolgente quando stava per venire.

Con la schiena inarcata.

E la testa all’indietro. Il mento rivolto verso l’alto.

La bocca e gli occhi semichiusi.

Completamente persi dai movimenti che lui faceva su quel corpo.

E Sasuke lo sapeva.

Sapeva che era così incredibilmente bello.

Lo constatava ogni volta che lo guardava.

E ogni volta agonizzava al desiderio che fosse solo suo.

Che nessun altro lo guardasse. Lo desiderasse.

E a quel pensiero Naruto venne tra le sue mani. Sul suo stomaco.

Aprì gli occhi.

Incontrando immediatamente quelli di Sasuke.

Cercando di riprendere coscienza del suo corpo dopo quel magnifico orgasmo.

Alla cieca cercò le labbra dell’amante.

E appena le trovò sentì quel sapore amaro che gli stava trasmettendo.

Quello era il suo sapore. Misto a quello di Sasuke.

E non lo disgustò.

Anzi, approfondì di più il bacio.

Ricominciando ad eccitarsi.

Sapeva di voler essere una cosa solo con il suo amato.

Di volerlo sentire dentro di lui.

E conosceva anche il modo di farlo impazzire mentre glielo faceva capire.

Nel bacio cercò una mano di Sasuke.

Ignaro delle intenzioni del biondo. Si allontanò dal bacio.

E allora, proprio allora, pensò di poter morire felice.

Il suo Naruto.

Con quel volto d’angelo e quegli occhi tentatori lo guardava malizioso.

Avvicinava la sua mano alla bocca e sussurrò.

-fammi tuo Sasuke.

Allora racchiuse due dita tra la lingua, iniziando a succhiare.

Continuando a guardare in modo divertito il compagno.

Che evidentemente eccitato lo fissava in estasi.

Una volta terminato e lasciato andare la mano del moro allargò leggermente le gambe.

Invitando il moro.

Che non si fece ripetere due volte quel messaggio esplicito.

Fece scivolare sulla sua schiena inarcata le mani lubrificate fino ad arrivare all’entrata del biondo.

Era tanto che non faceva l’amore con lui.

Era ancora stretto.

E quel primo contatto lo fece sussultare.

Cercando di nascondere il dolore.

Per dedicarsi completamente al piacere.

Che sarebbe arrivato più in là.

-rilassati…rilassati Naruto…

Con l’altra mano il moro accarezzò una sua guancia.

Cercando di asciugare le gocce di sudore che imperlavano la fronte di Naruto.

Allora lui si rilassò.

Anche perché il dolore iniziava a scomparire.

-posso?

La dolcezza con la quale Sasuke parlò lo sorprese positivamente.

Avrebbe voluto aprire gli occhi per guardarlo e rispondergli altrettanto dolcemente.

Ma riuscì solo ad annuire frettolosamente.

Perché voleva di più.

E solo l’Uchiha poteva darglielo.

Solo lui.

Nessun altro avrebbe potuto dargli quello che Sasuke gli dava.

E facendo questi pensieri. Naruto non si riferiva solo alle prestazioni sessuali.

Nessuno aveva mai trattato il ragazzo, ormai uomo, biondo come lo aveva trattato Sasuke.

Nessuno lo accettava come lui.

Nessuno lo avrebbe mai fatto sentire al settimo cielo come solo il moro ci riusciva.

Nessuno lo amava come lui. E non ci sarebbe mai stato nessuno capace di farlo allo stesso modo.

Naruto sorrise mentre l’amante lo penetrava.

Sorrise.

Perché pensava, oltre all’immenso piacere che quel gesto gli procurava, alle apparenze e a come loro apparivano al resto del Villaggio. Del mondo intero.

Nessuno sapeva di loro due.

Nessuno avrebbe mai immaginato.

Erano bravi a nascondersi.

Sasuke lo era di più.

Lo trattava con indifferenza.

E se non sapesse tutto l’amore che era sicuro nutrire per lui, quell’indifferenza gli avrebbe fatto male.

Chi immaginerebbe mai che due ragazzi così diversi erano riusciti a trovarsi e ad amarsi?

Sentiva Sasuke entrare e uscire da lui.

Allora non pensò più a nulla.

Nessun pensiero sarebbe riuscito a uscire da quella testa mentre tutto quel piacere si concentrava nel suo corpo.

Il moro aveva iniziato a pompare il suo membro.

E allora aveva smesso di pensare.

Aveva iniziato a pensare solo al ragazzo che era sopra di lui.

Che sussurrava il suo nome.

Che gli leccava il collo e che lo stava facendo impazzire.

Urlò il suo nome.

Mentre veniva, di nuovo, tra le sue mani.

Anche l’altro urlò.

Mentre veniva dentro il compagno.

Non avrebbero più pensato per quella sera.

Non ne avevano più le forze.

Forse avrebbero sognato.

Forse un sogno che li ritraeva liberi dalle convenzioni.

Dei pregiudizi. E che li avrebbe accettati.

Forse un sogno che li raccontava.

Semplicemente. Insieme.

 

Il sole brilla nel cielo.

Nel villaggio della foglia il cielo è chiaro.

E solo una nuvola bianca, lontana, imbratta quell’azzurro così perfetto.

Sasuke, guardandolo ha pensato subito al suo amante.

Qualche passo indietro.

Attorniato da persone allo scuro del loro amore.

Sono bravi loro, a nascondersi.

Naruto, guardandolo ha sperato che quel colore avrebbe fatto pensare di se al suo amato.

Qualche passo più avanti.

Solo.

Con Sakura, che dopo tutti questi anni ancora non si è arresa.

Ma lei non sa che lui è solo suo.

Nella loro comitiva non lo sa nessuno.

E nessuno lo deve sapere.

Così dicevano.

Pensando che fosse la cosa migliore per tutti.

Così continuandosi a nascondere.

A rifugiarsi dietro un muro di apparenze.

OWARI.

 

Finita. Ecco qua la mia prima fiction. Se volete farmi sapere cosa ne pensate fate un fischio ^^

Un bacio. NANA.

 (mi scuso per la presunzione del mio nick u_u)

   
 
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