24/05/2009
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[ L'odio è di gran lunga il più durevole dei piaceri; gli uomini amano in fretta, ma detestano a tutto loro agio. (George Gordon Byron)]
Tutto quello che lo circondava, tutto ciò che viaggiava, sfiorandolo, toccandolo[senza mai veramente averlo]era solo qualcosa di esterno, inutile, quasi sciocco anche il solo pensare all’esistenza di qualcun altro.
Perché lui da tempo, aveva capito di essere speciale[solo la follia di una mente labile].
Lui era un Dio, solo questo, nulla di più, nulla di meno… non un normale essere umano[sarebbe stato uguale agli altri, e questo non gli piaceva]
Non c’èra niente che lo interessasse più di se stesso, della sua divinità, dei suoi scopi[della sua follia, ancora e ancora]
Eppure fermo, immobile[senza vita]guardava davanti a se, qualcosa che non avrebbe mai capito. Perché quello che stava vivendo era solo un altro sogno[uno dei tanti, forse un incubo]
Non c’era niente di reale in quello che gli si palesava davanti… eppure… eppure…
Eppure era come guardarsi allo specchio, uno di quelli che distorcono la realtà, uno specchio macchiato di sangue, rovinato dalla sua stessa vita, dai suoi errori. Lo specchio, l’immagine dell’anima. Eppure quello che vi era rispecchiato, era solo un moccioso privo di interesse … no?
Lo guardava, si guardava.
Stava davanti alla sua immagine riflessa, alla sua nemesi[ma non era lui].
Guardava negli occhi[fin troppo] azzurri dell’altro e vi leggeva qualcosa di indefinibile, un fuoco così grande da non poter essere estinto[nemmeno con la morte]
E continuava a non capire[ancora e ancora]cercando risposte che non c’erano, nell’immagine del ragazzino dalla Volpe a Nove Code[solo un capriccio].
Poi, improvvisamente, capì.
Non c’era nulla di giusto, nelle sue scelte. Quella che lui aveva considerato divinità era solo la pazzia di un uomo[l’inganno del voler cambiare].
Perché non erano tanto diversi[il Dio e il Ragazzo]combaciavano perfettamente nella stessa immagine.
Una crepa si formò sul volto dell’altro, rispecchiando il suo[e vide quello che era diventato]
Lo specchio crollò, infranto, distrutto, mentre il sangue scendeva dalle stesse mani che l’avevano annientato, rendendolo solo semplice vetro.
Nel momento stesso in cui l’ultimo pezzo cadde al suolo, lasciando solo un grande vuoto nella cornice, anche lui cadde[grande, il Dio]lasciandosi andare, perdendo tutto quello che aveva accumulato negli anni, tutto l’odio, tutto il rancore, che erano stati sue fonti di vita. Il viso stanco, sporco di sangue, contratto in una smorfia di dolore[per la prima volta, umana] vide il riflesso di un occhio azzurro sul vetro vicino al suo viso, che si tramutò nella realtà.
L’illusione di una vita era stata spezzata[finalmente, l’odio aveva ceduto il posto a un altro sentimento]
Prima di chiudere gli occhi, una volta per sempre[vinto dal moccioso, dall’Uzumaki]cercò la SUA mano[quella di colei che gli era rimasta sempre al fianco, e che lui non aveva saputo vedere]
Sentì la stretta chiudersi, e gli occhi neri di Konan perdersi nei suoi[per un ultima volta ancora]
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[Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno... (Charles Baudelaire)]
Angolino di Keli
Non immaginavo di poter arrivare seconda anche perchè non mi convinceva per nulla questa shot u_u” Ma invece… beh non so che dire… quindi metto I giudizi delle giudici che è meglio, vah XD
Originalità: 9/10
Grammatica e Lessico: 8/10
Descrizione-Narrazione: 7/10
Giudizio personale: 4,5/5
Totale: 28,5/35
Sicuramente questa fan fiction è molto originale. È la prima volta che leggiamo una PeinxKonan, seppur molto usato come pairing, una coppia che apprezziamo molto :) . Un pairing decisamente ben strutturato e non reso troppo OOC o 'smieloso' ;insomma una buona fan fiction. Per quanto riguarda la grammatica, troviamo i periodi ben strutturati ma (e si c'è sempre un ma ) le frasi tra parentesi talvolta rallentano la lettura. Li mettiamo anche noi -solitamente – credici, ma in abbondanza diventano troppi e la fan fiction perde un po'. L'unica pecca per quanto riguarda la scrittura sta nell'Ashiteru che in realtà si scrive Aisheteru ma è solo una piccola imprecisione (Tuttavia non ne abbiamo tenuto più di tanto conto, dovendo valutare la grammatica italiana.)
Per il resto molto ben costruita, Pein ci è piaciuto così come il lieve accenno PeinxKonan. Per quanto riguarda la descrizione e la narrazione troviamo che sia stata una piacevole lettura la tua shot,nonostante tutto però potevi sviluppare di più alcuni punti.
Giudizio Personale: Il nostro giudizio è buono perché ci ha stupite la malinconia e la tristezza ma in compenso c'è una carica di sentimento molto grande e delle importanti riflessioni su cui è importante soffermarsi. Complimenti.