Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |       
Autore: antares_78    27/12/2016    3 recensioni
La morte cambia tutto! Era sicuro che Cuddy sarebbe stata là! Cristo santo, era morto! Ma non era là... Post finale dell'ottava stagione. Rate arancio (per ora)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy, Nuovo personaggio | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La lettera - Cap 1 - La morte cambia tutto

Il mio personale tentativo di sistemare l'impossibile... Ambientato dopo il finale dell'ottava stagione. Qui 'Everybody Dies' segue 'Bombshells' solo di qualche mese, ma comunque dopo che House ha passato sei mesi in prigione per essersi schiantato con l'auto contro la casa di Cuddy. Stessi eventi della serie (la rottura tra House e Cuddy, il matrimonio con Dominika e tutte le cag*** che sono venute dopo, incluso il cancro di Wilson).

    

 

LA LETTERA

...

 

Capitolo 1 - La morte cambia tutto

 

 

"È... è morto" sussurrò appena sentì la sua voce dall'altro capo del telefono.

Cuddy rimase immobile.

"C-cosa?" Disse, mentre quella parola quasi soffocava nella sua gola.

"Ehm... c'è stato un incendio e lui era là... e... ehm..."

La voce di Wilson si incrinò.

"So che non faceva più parte della tua vita ma... non è stato neanche possibile riconoscerlo, Cuddy, e... ehm... scusa, questo.... questo non c'entra in questo momento... Il funerale è domani alle quattro... Ho pensato che dovessi saperlo..."

Non rispose. Nessun suono provenne dall'altro capo del telefono, e per un attimo pensò che fosse caduta la linea. Finché non sentì la voce di Arlene in sottofondo.

... Lisa?

... tesoro, che succede?

Non avrebbe saputo dire con certezza cosa successe dopo. Suoni ovattati. Il suo respiro affannoso. Poi, la linea cadde.

 

...

 

Era sicuro che Cuddy sarebbe stata là. Cristo Santo, era morto! Ma non era là...

Guardò quella sedia vuota. Tutti erano lì. Tutti quelli che avevano lavorato con lui erano lì. Persino l'infermiere Jeffrey.

La sua squadra. La vecchia vicino alla nuova.

 

Park e Adams.

... mi ha assunta quando non l'avrebbe fatto nessun altro...

... mi ha fatto licenziare. Mi ha dato il coraggio di farmi licenziare...

 

Masters. Taub. Tredici. E Cameron. E Chase.

... mi ha dato il coraggio di dimettermi...

... mi ha reso un genitore migliore, che lo volesse o no...

... era disposto a uccidermi. E gli sarò riconoscente per sempre...

... non era sempre facile avere a che fare con lui ... ma da qualche parte, nel profondo... sapeva amare...

 

E Foreman.

... è stato il mio capo. E un mio dipendente. E in entrambi i casi... ho imparato qualcosa da lui...

 

Tutti erano lì. Quelli che l' avevano odiato erano lì... accanto a quelli che l'avevano amato.

 

Sua madre. Persino Stacy e... Dominika.

... era un bravo figlio...

... era... un fidanzato difficile da sopportare... ma... non ha mai smesso di amarlo ...

... è stato davvero mio marito. Non ho potuto fare a meno di amarlo...

 

 

Era...

Era suo amico. E uno stronzo. Uno stronzo che salvava vite, ma comunque uno stronzo.

Prendeva in giro chiunque... pazienti, colleghi, la sua cerchia di amici sempre più ristretta. Tutti quelli che non erano all'altezza dei suoi folli ideali di integrità. Diceva di essere all'eroica ricerca della verità, ma la verità era che era un triste idiota a cui piaceva rendere infelici le persone. E l'aveva dimostrato, morendo da egoista, annebbiato dai narcotici, senza pensare a nessun altro. Un tradimento verso tutte le persone che gli volevano bene.

 

Eppure... erano tutti lì. Tutti. Tutti tranne l'unica persona che lui avesse davvero amato.

 

Tutti avevano parole per lui. Ma... neanche una parola da lei. Non da Cuddy. E questo era strano. Nonostante gli eventi degli ultimi mesi lui era stato una parte importante della sua vita. E la morte cambia tutto! Era davvero così infuriata con lui da non rendergli neanche un ultimo omaggio?

 

Strinse la mano di Blythe, guardandola per un breve istante mentre lo guardava a sua volta. Non le rimaneva niente. Non aveva la stessa compostezza che aveva visto al funerale di suo marito. Nessuna madre dovrebbe vedere la morte del proprio figlio. La guardò mentre guardava fisso di fronte a sé. Gli occhi pieni di lacrime, mentre l'azzurro degli occhi azzurri di suo figlio la fissavano dalla foto vicino all'altare. Gli occhi che non avrebbe visto mai più.

 

Nessuna madre dovrebbe partecipare al funerale del proprio figlio.

 

...

 

"Gregory!"

 

"Gregory, andiamo! Smetti di nasconderti. Dove sei?"

 

Si chinò per guardare sotto alla scrivania, ma lui non c'era.

 

"Giuro su Dio che l'uccido con le mie mani, non appena lo prendo!" Sibilò a bassa voce, parlando tra sé e passandosi una mano sulla fronte "Accidenti! In realtà sua madre mi ucciderà con le sue mani!" Disse sospirando, mentre camminava lungo il corridoio, aprendo porte e chiamando il suo nome di tanto in tanto, chinandosi qua e là per cercarlo sotto ogni scrivania e sotto ogni sedia.

 

Blythe House la guardò e non poté evitare che un piccolo sorriso comparisse sulle sue labbra. Quante volte aveva fatto lo stesso con il suo Gregory?! Scosse la testa leggermente mentre un nodo le chiudeva la gola a quel pensiero, e sospirò, lanciando un'occhiata all'orologio della sala d'attesa e poi tornando a guardare la rivista che teneva tra le mani. Non che la stesse leggendo in realtà. Guardava a malapena le figure. Perché tutto le ricordava suo figlio. Dalla colorata pubblicità dei Cheerios a fondo pagina al vecchio col bastone seduto di fronte a lei in quel reparto di Ortopedia del Massachusetts General Hospital di Boston.

 

Passò solo un minuto prima che un urto sotto alla sedia di plastica su cui era seduta catturasse la sua attenzione. Si chinò e non poté fare a meno di sorridere alla vista del piccoletto rannicchiato sotto a quella stessa sedia. Più o meno due anni. Si copriva il viso con entrambe le manine, pensando ovviamente che nessuno potesse vederlo se lui non lo vedeva.

 

"Gregory, vero?" Gli chiese gentilmente, sorridendo mentre lo guardava.

 

"L'infe-miera è b-utta. Vo-io la mia mamma", disse, non togliendosi le manine dal viso.

 

"Possiamo andare a cercare la mamma, tesoro" disse, continuando a guardarlo "Va bene?"

 

Annuì, abbassando la testa mentre sgattaiolava fuori, alzandosi poi in piedi e allungando la mano verso Blythe, incontrando il suo sguardo.

 

Il sorriso sparì dal suo viso e lo guardò negli occhi come se stesse guardando un fantasma.

 

"Andiamo a ce-care la mia mamma?" Gli chiese.

 

Blythe deglutì e annuì, inspirando profondamente mentre si alzava in piedi. Di sicuro la sua mente si stava prendendo gioco di lei. Eppure, non poté fare a meno di pensare al suo Greg mentre prendeva quella piccola mano e camminava con lui lungo il corridoio. Era troppo piccolo per sapere dove potesse essere sua madre, e quella povera donna stava certamente impazzendo non sapendo dov'era il suo piccolo, quindi  l'unica cosa che poteva fare era portarlo dalle infermiere dell'accettazione al piano terra.

 

Guardò la porta chiusa dell'ascensore che si apriva lentamente. Le due donne all'interno erano impegnate in una discussione e per un attimo non prestarono attenzione a lei, né lei a loro, troppo concentrata su quel bambino che teneva la sua mano.

 

Si bloccò non appena alzò lo sguardo e il verde dei suoi occhi incontrò il grigio-azzurro di quelli di fronte a lei. Si guardarono l'un l'altra per un momento, senza parole, prima che un 'mamma!' le distraesse, facendole guardare in giù al bambino. Lui lasciò la mano di Blythe e buttò le braccia attorno alla gamba di sua madre.

 

Blythe guardò per un attimo ancora la sua stessa mano prima di guardare di nuovo la donna di fronte a lei e il bambino che adesso era tra le sue braccia, le sue piccole braccia intorno al suo collo. Ancora una volta, come se stesse guardando un fantasma.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: antares_78