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Autore: Simo_Dowaze    27/12/2016    5 recensioni
Dicono che a Natale, o durante le feste, si debba essere più buoni. E gli altri 364 giorni? Si deve essere cattivi negli altri giorni? Non credo proprio.
In quest'altra storiella, in tema con il bullismo, vedrete che buoni si può essere anche tutti gli anni.
Dio vi benedica ♥
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '☆Insieme Contro Il Bullismo!'
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Era il 31 Dicembre, l'ultimo giorno dell' anno. La sera era già calata e fuori stava nevicando. Era davvero una bellissima serata. Al palazzo reale della dimensione del Sol vi era gran festa; la principessa Dowaze aveva persino invitato i suoi compagni di classe e alcuni che frequentavano il suo stesso liceo, ma di classi differenti. Tutto era magnifico e si aspettava solo la mezzanotte per augurarsi un buon anno. Il ricevimento era stato organizzato nella sala del trono, dove vi era più spazio. Questa era stata allestita elegantemente: i grandi tavoli ai piedi delle scale, dove vi erano posti i troni, sfoggiavano tovaglie bianche con ricami in oro, le tende delle grandi finestre erano di un rosso scarlatto e il pavimento sembrava esser stato tirato a lucido, poiché risplendeva e rifletteva come uno specchio. Quella sera assomigliava molto a un ballo di gala perché vedeva tutti i presenti in abiti sgargianti e lussuosi, i più vestiti in abito rosso o dorato o verde.
Tuttavia, c'era qualcuno che non se la passava piuttosto bene: infatti, fuori, in mezzo al freddo e al gelo, stretto stretto nel suo cappotto marrone, vi era Tiger, che guardava attraverso le finestre del palazzo lo scenario festivo che si trovava all'interno. Nonostante lui avesse ricevuto l'invito da parte di Dowaze, aveva rifiutato. Perché? Forse perché si vergognava a presentarsi alla festa? Oppure aveva paura? Sì, ma paura di che? Di non essere apprezzato se si fosse presentato lì? Gli sarebbe piaciuto davvero tanto potervi partecipare, ma gli mancava il coraggio. Perciò, continuava a osservare lo svolgersi dei festeggiamenti di nascosto.

A dire la verità, tanto nascosto non era perché, proprio dalla stessa finestra, lo stava guardando Dowaze. La ragazza era rimasta basita dal fatto che il gatto blu notte, sebbene non avesse accettato l'invito, fosse fuori a guardare la festa. Probabilmente lui non l'aveva vista perché, se così fosse stato, se ne sarebbe già andato da un bel pezzo. Ma qualcosa alla gatta-riccia non convinceva, perciò decise di scendere e di andare a parlare con Tiger.
Giunta fuori, cercò il ragazzo, che trovò ancora a fissare in alto, rammaricato. S'incamminò verso di lui, che sembrava non essersi accorto della presenza della ragazza. Se ne accorse soltanto quando sentì pronunciare il suo nome.
- Tiger! -
Il gatto si girò e stentò a credere ai suoi occhi: davanti a lui c'era proprio colei che continuava a bullizzare seppur lei gli avesse chiesto di fare una tregua permanente.
- Che cosa vuoi, ananas? - domandò, scontroso. 
Lei ignorò il soprannome che le attribuiva sempre e affermò:
- Sapere quale motivo ti abbia spinto a non venire, nonostante io ti avessi invitato! -
- La cosa non ti riguarda! -
- Sì, invece! - ribattè lei.
- Non mi andava, ok? -
- Se così fosse, allora perché sono ore che spii la festa dalle finestre di casa mia? -
Il ragazzo la guardò sbalordito. 
- E-e t-tu c-come l-lo s-sai? - chiese, balbettando.
- Ti ho visto. - gli comunicò, incrociando le braccia al petto. Poi continuò - Scusa,  ma se non volevi venire, perché sei qui? -
Lui sospirò. Era stato scoperto e di conseguenza doveva svuotare il sacco.
- Mi vergogno, va bene?- disse, dando le spalle a Dowaze.
- Ti vergogni? - si avvicinò a lui, poggiandogli una mano sulla spalla, facendogli automaticamente girare la testa di poco.
- Ti vergogni di cosa? -
Esitò qualche istante, ma poi parlò. 
- Di ... di non essere ben accetto, né da te né dai tuoi genitori né dagli invitati. - E si girò verso di lei.
La ragazza lo guardò compassionevole: non si immaginava un'affermazione simile da lui. D'un tratto, vide delle lacrime rigargli il viso. Tiger fece per asciugarsele, ma Dowaze gli prese prontamente entrambi i polsi. Alzò lo sguardo, guardandola in quelle meravigliose iridi dorate con quelle lievi sfumature di rosso. 
- Tiger, potevi benissimo dirmelo, sai? Avrei capito il tuo disagio. - Ricominciò lei, parlandogli dolcemente e lasciandogli i polsi.
- D-davvero? - domandò, per poi asciugarsi le lacrime.
- Certo! Non  pensare che solo perché siamo in periodo natalizio io agisca in questo modo! - gli sorrise.
Tiger era letteralmente rimasto senza parole: anche se lui l'aveva pugnalata alle spalle, facendole una promessa che lui non aveva mantenuto, lei ancora gli rivolgeva la parola e ... lo perdonava!?
Lei riattaccò a parlare.
- Non voglio essere buona con te solo in queste ricorrenze, ma voglio esserlo sempre. Non solo durante le feste, ma sempre. Mi capisci? -
- Sì, ho capito che sei troppo buona con me e io non merito tutta questa gentilezza!  - ammise lui, quasi nuovamente tra le lacrime.
- Hey, non dire così. Tutti hanno il diritto di ricevere un'altra possibilità, no? Quindi io te ne dò un'altra. -
Il ragazzo era commosso dalla sua gentilezza e si pentiva amaramente per averla trattata così male: doveva rimediare.
- Dowaze. - la richiamò, per la prima volta con il suo nome.
- Sì? - chiese, sorpresa.
- Senti, mi ... mi dispiace per quello che ti ho fatto. Tu ... potrai mai  perdonarmi? - si scusò, pareva sincero.
- Sì! - esclamò lei.
- G-grazie! -
Dopo di che, Dowaze invitò Tiger a seguirla alla festa e lui accettò. 

Mancavano pochi secondi alla mezzanotte. Il conto alla rovescia iniziò:
10-9-8-7-6-5-4-3-2-1-0
<< BUON ANNO! >> esclamarono tutti.







ANGOLO AUTRICE

Si&Dow: Salve a tutti, gente!
Io: Sono tornata con una nuova one-shot! Ultimamente sto scrivendo parecchio qui (Come se non si fosse notato XD).
Questa volta non c'entra niente con qualche episodio della mia vita, è di mia purissima invenzione. In realtà, l'ho scritta perché mi è stata richiesta da una mia amica che, dopo aver letto la storia di "Cosa c'è di sbagliato in me?", mi ha detto di scriverne altre e quindi ... eccomi qui.
Spero che vi sia piaciuta ^^.
Con il bullismo c'entra? A parer mio sì, perché fa capire che spesso il bullo può fare una promessa e non mantenerla. In questo caso, l'ha fatto per farsi vedere scaltro e forte davanti ai suoi amici (come ho già scritto, non ha nulla a che fare con qualcosa che mi è successo). Però alla fine, il bullo si rivela buono e fa vedere che anche lui ha un cuore. ^.^
Il resto lo sapete: qualsiasi errore, ripetizioni ecc. fatemelo sapere e io correggerò.

Alla prossima.

Ciao. Dio vi benedica.

Simo_Dowaze Bye ^.^



P.S: Buone feste e Buon Anno a tutti! ^.^ <3 Fate i buoni! ^.-
   
 
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