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Autore: Magical_Dream    27/12/2016    0 recensioni
"Cosa vedi nei miei occhi?" è un romanzo drammatico/introspettivo che racconta della crescita, dell'adolescenza in tutte le sue sfumature, racconta della società di oggi con tanto di critica, della libertà, delle gioie e dei dolori, tutto scritto senza filtri e tabù, nel modo più vero e diretto possibile. È una storia che vuole dare un senso a tutto quello che viviamo e che gira attorno ad una morale che voglio donare a tutti voi, perché è qualcosa che mi ha salvato la vita nel momento peggiore.
~ Axel è un ragazzo di 16 anni con un passato tormentato che ha lasciato il segno sulla sua personalità: insicuro, disadattato, cinico. Si troverà a cambiare città e ricominciare tutto daccapo in un ambiente completamente nuovo e spesso crudele, finché un incontro non lo porterà a cambiare profondamente sé stesso... ~
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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COSA VEDI NEI MIEI OCCHI?
CAPITOLO 3: HALLOWEEN PARTY - TORMENTI (autunno)

[MARTA]
-Marta vieni! Marta! Mi senti?-

"Fanculo... Non ne posso più, odio la sua voce, odio le mie giornate, la mia vita..."
Marta posò lo smartphone sul comodino, aprì le persiane per far entrare un po' di luce, un'altra giornata grigia e piovosa... Si fermò a fissare le foto e i poster che ricoprivano tutta la sua stanzetta "Floriano, non vedo l'ora di vederti stasera", poggiò la mano sulla foto di Floriano e gli accarezzò il volto...
-Marta devo andare in bagno, vieni per favore!-
-Si adesso arrivo!-
"È strano, odiare così tanto la propria madre, prima dell'incidente eravamo così legate, era il mio punto di riferimento, non avevo un padre né fratelli o sorelle, era l'unico sostegno nella mia vita. Ma adesso, vorrei soltanto che sparisse e mi ridesse la mia vita".

Marta entrò nella camera della madre, distesa immobile sul letto, col suo sguardo spento perso nel vuoto -Cosa c'è mamma?-
-Aiutami, devo andare in bagno, penso che ci metterò un po'...-
Marta la alzò delicatamente cercando di farla camminare, anche se ormai non riusciva più a coordinarsi, la posizionò sul water.
-Grazie figlia mia per sopportarmi nonostante sia solo un ostacolo nella tua vita, la mamma ti vuole tanto bene-...
-Smettila di parlarmi come fossi una bambina- rispose Marta distogliendo lo sguardo, poi aggiunse -Ricordi cosa ti ho detto ieri? Stasera dopo il lavoro devo uscire con Floriano e i suoi amici, resterai da sola per parecchie ore lo sai?-...
-Va bene amore- disse con un sorriso malinconico.

Era già sera, il cielo si era aperto, Marta stava uscendo dalla doccia "Non vedo l'ora di stare con lui, mi manca già...", si guardò allo specchio, i brufoli per cui tutti la prendevano in giro erano ancora lì, non accennavano ad andarsene "Se non fosse per voi, può darsi che starei riuscita a stare con lui"...
Si truccò con cura, poi arrivò il momento di vestirsi "Basta con questi felponi, oggi è una serata importante, proverò a mettere questo vestitino, con una panciera e un giubbinetto dovrebbe andare bene...".
Il telefono squillò, era Floriano -Marta ti muovi? Ti stiamo aspettando al CentroBar-.
-Si scusami, arrivo tra due minuti-.
"Madonna è tardissimo, devo muovermi...".

-Marta!! Aiuto Marta!- la madre di Marta stava urlando in preda al dolore e al panico, la sua voce arrivò come un fulmine al ciel sereno.
-Che succede mamma? È un attacco di panico?!- Marta era sconvolta, non sapeva che fare.
La madre si contorceva, urlava e piangeva sul suo letto -Non te ne andare Marta, restami vicino, chiama l'ambulanza!-.
-Cazzo è solo un attacco di panico, non serve l'ambulanza, è tutto nella tua testa!-
-Stammi vicino amore- disse con le lacrime agli occhi, mentre per l'agitazione si urinò addosso.
-Sono stufa delle tue pretese, puttana! Lasciami vivere la mia vita, ho perso anche quest'altra incontro con i ragazzi, contenta?! Mi stai rovinando la vita, è tutta colpa tua e di quel fottuto incidente, perché devo pagare io le conseguenze di tutto questo, dimmelo!- gridò Marta piangendo.
La donna restò in silenzio per qualche secondo -Uccidimi...- disse sussurrando -Non ha senso più per me vivere così, e sapere di rovinare la vita anche al mio angioletto, preferisco essere un ricordo per te, non un tormento-...
-Ma smettila...- rispose Marta affiancandosi nel letto con lei.

Passarono due ore.
[text Floriano] Capito... Mi dispiace per questo imprevisto, spero ti passi subito lo stiramento, la prossima volta sta attenta a dove metti i piedi ;)
[text Marta] Ahah tranquillo passerà subito, mi dovrai regalare un paio di occhiali per Natale a questo punto xD
[text Floriano] Si li compro dai marocchini sulla spiaggia! Ah dimenticavo... Sabato è 31, c'è la festa di Halloween al V-Arc, sarà una festa davvero hardcore e pazzoide, sei dei nostri vero?

Gli occhi di Marta si illuminarono, non era mai stata in una discoteca, era in preda alla gioia.
[text Marta] Certo che vengo! Grazie di tutto Flory, sei l'unico che mi sta sempre vicino, ti voglio bene! <3

"Da quella sera sulla ruota panoramica mi cambiasti la vita, sei l'unico che può portarmi via da questo schifo, sei l'unica mia speranza, ti giuro, non ti lascerò scappare".


[AXEL]
"Sono così dolci i suoi baci, sembra di essere proiettati in un'altra dimensione, lontano da questo schifo che abbiamo intorno. Ora, mentre chiudo gli occhi, siamo solo io e lei, qui dove nessuno può vederci e sentirci, è così perfetto...".
-Ahahah- Stella si mise improvvisamente a ridere interrompendo il loro bacio.
-Che mi ridi cogliona?!- disse Axel un po' imbarazzato.
-Ho aperto gli occhi per un attimo e ti ho visto tutto imbambolato mentre mi baciavi, sei adorabile!- rispose ridendo.
Axel la prese per le mani e la portò contro il muro sussurrandole nell'orecchio -Va bene allora ti lascio cessa-.
Poi si guardarono negli occhi e si misero a ridere insieme...

Axel e Stella stavano passando come al solito qualche minuto insieme dietro ad una palazzina vicino scuola, il loro ritrovo segreto per restarsene da soli ogni mattina prima dello squillo della campanella...
In quel posto era tutto così magico, il sole all'alba con la sua luce fioca e delicata, gli alberi spogli con le foglie secche ai loro piedi che Stella adorava schiacciare, il leggero vento fresco che accarezzava la pelle, ma era lei la cosa più bella da vedere...
-Amore, ancora non ho capito perché non possiamo entrare insieme a scuola e far vedere a quei coglioni quanto stiamo bene, perché dobbiamo tenere tutto segreto?- chiese Axel...
-Te l'ho già detto stupido, i ragazzi e soprattutto le ragazze qui sono perfidi, già mi capitò anche con Pio, faranno di tutto per metterci i bastoni tra le ruote e farci lasciare, sfogano la loro infelicità sulla felicità degli altri, non dovranno mai sapere di noi due! L'ho detto solo a Laura perché so che di lei mi posso fidare...-
-Ma io non ho paura di nessuno, sicuro che non ti lascio scappare per qualche loro commento, devono solo uccidermi-.
Stella si avvicinò alla sua bocca, lo baciò e poi sussurrò -Fa come ti dico, non voglio rischiare di perderti, perché ti amo...-.

La campanella suonò, un'altra giornata a scuola stava cominciando, Axel e Stella si separarono fingendo davanti agli altri di non frequentarsi, Axel intravide Dani entrare nella sua classe, ma entrambi non si salutarono "Prima blu, adesso viola, pensa solo a colorarsi quelle ciocche di capelli al posto di essere coerente e rispettoso verso gli altri, che coglione...".
Axel entrò in classe -Eccolo! Un applauso al maniaco!- Mattia, un compagno di classe di Axel, cominciò con le solite provocazioni.
"Ricomincia questo coglione, ancora per quella storia della ruota panoramica, che strazio non potergli dire che in realtà sono riuscito a mettermi con Stella...".
Axel lo ignorò sedendosi al suo posto, Mattia gli andò vicino e cominciò a fissarlo senza dire niente.
-Togli quella faccia di merda dalla mia vista!-
-Axel, ti piaccio? Dai baciamoci all'improvviso, dai amore!- disse imitando la voce di una ragazza e facendo scoppiare a ridere alcuni compagni di classe.
Laura andò ad abbracciare Mattia e sorridendo disse -Stronzo lascialo stare, ormai è passata quella storia, ora sono in ottimi rapporti-.
"Quest'altra stronza mi tratta come fossi un bambino, andate a fanculo tutti!"
Axel si alzò e nervosamente andò in bagno per distrarsi.

"Che sfiga... Sono riuscito a conquistare Stella, sono felice con lei, eppure devo continuare a sentire quella storia senza potermi difendere, come mi sta sulle palle quel viziato arrogante...", Axel pensava mentre si sciacquava la faccia...
"Non importa, ora ho lei, e sono felice così... gli altri ormai non mi interessano più, possono anche bruciare tutti all'inferno".
-Hey Axel- Laura lo chiamò fuori dalla porta.
-Laura... Cosa ci fai nel bagno dei maschi?-
-Dove ti dovevo cercare, in quello delle femmine?- disse ridendo -Volevo soltanto dirti di non starlo a sentire, cerca solo un po' di attenzioni, lascialo perdere-.
-Si tranquilla, non me ne frega proprio, mi interessa solo di Stella-.
-Si... Mi ha detto che va alla grande tra voi, mi fa piacere, ti raccomando trattala bene, perché ha sofferto molto...-
-Ti pare? Giuro che la tratterò come una principessa, se lo merita, tra l'altro è la mia prima ragazza, voglio che sia una storia importante...-
Laura rimase spiazzata, poi si mise a ridere -Ahah è la tua prima ragazza? Dici davvero? A 16 anni non avevi mai neanche baciato?!-.
-N... No... È che, cazzo non dirglielo a Stella intesi?! Non dovevo dirtelo, merda!-.
-Ma tranquillo non ti preoccupare, come mai non sei mai stato fidanzato?-
-Quando vivevo al nord la mia vita non era poi così bella, era un incubo, ho avuto molti problemi e mi sono sempre allontanato dagli altri... è difficile da spiegare, non avevo rapporti sociali lì, ma ora ho cambiato pagina, ora riesco ad affrontare anche questa città, non mi fa paura più nulla-.
-Bravo Superman ahah, adesso muoviti che sta arrivando il professore!-.

-Floriano, in ritardo come al solito! Muoviti ad andare in classe!- il prof stava sgridando Floriano per l'ennesima volta...
-Hey Axel, Laura!- Floriano li chiamò tutto sorridente.
-Ma la metti la sveglia la mattina?! Fai sempre tardi!- disse Axel ridendo.
-Questa volta per una buona causa, sono andato a ritirare le prevendite per la festa di Halloween al V-Arc, io e i ragazzi già ci siamo, venite anche voi due giusto?-
Laura era entusiasta -Oddio il V-Arc?! Certo che vengo, non vedo l'ora!-
-Cos'è il V-Arc?- chiese Axel.
-Non lo conosci? È la discoteca più famosa della nostra regione, fa feste molto hardcore, dove può succedere di tutto, è pazzia allo stato puro, prepara i preservativi frà!-.
-Ah... Ecco, non saprei...-
-Scherzi vero? Devi venire punto! Una festa del genere non ricapiterà mai più!-
-Mh... Ok... Però non ho intenzione di rimorchiare, sto bene così, verrò solo a divertirmi-.

La campanella suonò, un altro giorno di scuola era terminato...
"Dov'è quella scema? Ah eccola..."
Axel tirò a sé Stella dietro la palazzina -Stronzo mi hai fatta spaventare, avvertirmi prima di tirarmi!- disse ridendo.
-Ho una novità, guarda qui!- Axel le mostrò le due prevendite del V-Arc -Il 31 andiamo in discoteca, contenta?-
Stella rimase sorpresa e abbassò lo sguardo. -Che c'è che non va tesoro?...-
-Io non posso venire, i miei non mi farebbero mai venire al V-Arc, e poi ricordati che ho 14 anni, non è un posto per me...-
-Ma... Davvero? Cazzo, e ora?-
-Non pensare di andarci da solo, lì è pieno di puttane, tu resti a casa intesi? Staremo un po' insieme io e te visto che tua madre va a lavoro stanotte...-.
-Che sfiga... Va bene, lo faccio solo per te...-.

31 OTTOBRE
Erano le 22, Axel stava nervosamente scorrendo la home di Facebook nel lettino della sua camera, l'entusiasmo dei ragazzi della città per la serata al V-Arc era evidente in tutti i post.
"Fanculo! Sono l'unico che stasera resterà a casa! Che vita di merda..."
-Signorino- Anna, la madre di Axel, entrò senza neanche bussare -Ho saputo che stasera c'è una festa per drogatoni e puttane al V-Arc, non hai mica intenzione di andare?!- disse con tono minaccioso.
-Mamma sto in pigiama, dove cazzo vuoi che vada?!-
-Ahah si scusami, era per essere sicura, io ora vado a lavorare che ho il turno di notte, fai il bravo e va a dormire presto- disse sorridendo.

"Perfetto, un'altra serata passata a casa, come se non bastasse Stella è influenzata e non può venire, meglio mettermi a dormire...", Axel spense la lampada, si affacciò alla finestra guardando la luna, pensando a quello che si stava perdendo, poi si distese nel letto...
D'un tratto il telefono squillò "Floriano? Cazzo e adesso cosa gli dico?!"
-Axel dove cacchio sei?!- disse Floriano con tono alto -Tra un'ora comincia la festa e non ti troviamo da nessuna parte!- aggiunse.
-Hey... Floriano... Ehm, ho avuto un problema, mi sa che non vengo-
-Cosa?! Scherzi vero? Quale sarebbe questo problemone?-
-Ehm... Ho... Mangiato qualcosa di avariato e ora ho mal di pancia-
-Non me ne frega proprio, prenditi un'Enterogermina e vieni qui!-
"Cosa gli dico adesso? Alla fine penso che un'eccezione potrei farla, Stella non verrà mai a saperlo...".
-Ok Floriano, tra un'ora sono lì-

La musica era assordante, Axel era ancora per strada lontano dal locale ma le urla e i suoni si sentivano forti e chiari, tra le strade buie e isolate lungo il percorso c'erano già ragazzi in maschera che fumavano erba, completamente fatti, punk spaventosi con catene ed eyeliner agli occhi, ragazze in preda a deliri e allucinazioni, altri che si bucavano e altri con bottiglie di birra alla mano. Axel sembrava l'unico normale in quel covo di pazzi...
"Cazzo cos'è, la notte dei morti viventi? Ho l'impressione che stasera sarà un disastro...".


[STELLA]
-Etciù!! Uffa sono proprio messa male con questa influenza- Stella era disperata perché doveva restarsene a casa e non poteva vedere Axel.
-Stammi lontana strega, non mischiarmi i tuoi germi!- disse scherzando Christian, il fratello maggiore di Stella.
-Ti rendi conto Chry? Ho fatto restare a casa Axel perché non volevo andasse da solo al V-Arc, ma non sono riuscita neanche ad andarlo a trovare per colpa dell'influenza, ora mi starà odiando!!-
-Ma dai, il V-Arc è un locale di merda, meglio che se l'è risparmiato, faccio bene io: un giretto in centro a fare cazzate, e ci si diverte di più-.
-Chry fai un favore alla tua sorellina preferita... Mi accompagni a casa di Axel? Voglio fargli una sorpresa, non me ne importa dell'influenza! Mamma e papà stanno già dormendo, non lo verranno mai a sapere! Ihih... Etciù!- disse tra un sorriso e uno starnuto.
-Sei sempre la solita...-

Stella si ritrovò sotto casa di Axel...
-Ti vengo a prendere per le 2, divertiti e non fare sesso se no ti ammazzo!- disse Christian.
-Tranquillo e grazie- rispose Stella.
"Spero di sorprenderlo e farlo divertire, così non penserà più ad aver perso la serata..." Stella suonò il campanello, una volta... due volte... tre volte...
"Strano, perché non risponde?", intanto cominciò a piovere "Oddio, non ci voleva proprio, mi verrà la bronchite così", si riparò sotto il tettuccio della casa, vide attraverso la finestra: tutto spento.
-Amò ci sei? Aprimi!- nessuna risposta.
"Non sarà mica?... No non può essere, non lo farebbe. Ora provo a chiamarlo..."
Stella cercò lo smartphone nella sua borsa, ma non lo trovò -Madò l'ho dimenticato a casa!! E ora come faccio a chiamare Christian per tornarmene?!-...
Cominciò a singhiozzare e piangere, sotto la pioggia, completamente da sola e senza telefono...

-Hey! Che ci fai sotto la pioggia?- un ragazzo la chiamò dalla casa difronte -Vieni qui che ti ripari!-...
-Grazie!!- Stella corse dentro casa del ragazzo.
-Io sono Dani, che ci facevi lì fuori da sola?- chiese Dani.
-Piacere Stella... Ero venuta a trovare il mio ragazzo, ma a quanto pare non c'è, tra l'altro già ho l'influenza, mi sono spaventata tanto...- disse ancora con le lacrime agli occhi.
-Ah allora stammi lontana perché non voglio prenderla anch'io!- disse Dani scherzando -Va' vicino al fuoco ad asciugarti, ci sono soltanto io a casa-.
-E così, tu saresti la fidanzata di Axel?- continuò Dani con un sorriso ambiguo...

FINE CAPITOLO 3
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ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi! State passando bene le feste natalizie? Dai con la pancia piena e i regali sotto l'albero è anche più bello leggere ;)
Allora, Halloween Party è una saga composta da due capitoli, che fa da ponte per l'ultimo capitolo della saga "Autunno". In pratica il romanzo è diviso appunto in saghe che prendono il nome delle stagioni, e ognuna di queste saghe ha uno stile a sé stante.
La stagione "Autunno" si caratterizza per uno stile malinconico, romantico, volutamente immaturo, con qualche sprazzo di comicità, l'inizio della crescita per un adolescente che ha ancora tante domande e nessuna risposta...
Le prossime stagioni avranno concept, stili e tematiche diverse, ma lo scoprirete man mano ;)
Questo capitolo è stato parecchio impegnativo da scrivere, ci ho messo molto, troppo tempo, 6 ore di fila tra scala degli eventi e stesura, penso che a questi ritmi posso restarci solo scrivendo un capitolo ogni tanto, non posso essere costante perché la scrittura di un capitolo mi prende un giorno intero di lavoro. Ma penso che uno al mese riuscirò a scriverlo!
Rimanete in attesa per il finale dell'Halloween Party perché rimarrete scioccati, giuro! ;)
Alla prossima ragazzi, buone feste!


STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO - Causa impegni e seguito non sufficiente. Confido in un reboot in futuro...
  
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