Nick
EFP e FORUM:
cdm
e cdmnellik89
Fandom
scelto:
Kuroko
no Basket
Contesto:
arc
teiko
Coppia
(se presente):
Rating:
Giallo
Avvertitimenti/Note:
Gender
swap
Citazione
utilizzata per intero: Non
uno di loro la comprese, la lasciarono nel suo grande silenzio tra le
braccia di nessuno.
Note
Autore:
Kintsugi
è una tecnica che nasce dalla filosofia “vaso
rotto possa divenire ancora più bello di quanto già non
lo fosse in origine”
e consiste nell’incollare i frammenti dell’oggetto rotto
con una lacca giallo rossastra naturale e nello spolverare le crepe
che attraversano l’opera ricomposta con della polvere d’oro
Ricordo font Georgia
Momenti nel presente font Consolas
Prima del Kintsugi
{500 parole}
Crack
Il rumore si diffuse per la stanza, come i cocci rotti di un vaso di ceramica bianca con delle spirali azzurre.
Un aspetto elegante, ma mediocre.
Il legno scuro nelle insenature laccate riflette la luce dando risalto alle linee di rottura del contenitore ed ai colori pastello dei sei rametti distesi a rilassarsi su quel lago poco profondo formatosi da acqua filtrata.
“Non volevo, ragazzi”
Nella testa sta analizzando come è potuto accadere, ha fatto attenzione quando l’aveva riempito d’acqua e dei rametti di ciliegio raccolti in quella giornata, si è mossa lentamente per appoggiarlo sul tavolo e poi?
“Sei la solita, Satsuki!”
Si alza sbuffando, l’amico d’infanzia della ragazza spostandosi da lì, per non farsi invadere dall’acqua e non prestando nemmeno attenzione ai petali dei rami ribelli, ora liberi di navigare.
“Momocchi, ti sei fatta male?”
Subito viene accorsa dal modello spostandola dalla zona dell’incidente, alzandola leggermente, come se fosse una ballerina, e l’appoggia a terra distante in modo che possa controllare possibili danni sulla pelle.
“Oggi non è la tua giornata fortunata,avresti dovuto seguire Oha-Asa.”
Il libro prontamente si sposta e l’occhiale viene riposto al meglio sul naso, mentre anche lo scaramantico si allonta per dirigersi, vicino all’oggetto porta fortuna, una grande statua a forma di drago, per assicurarsi che non si sia fatto nulla.
“Non ti preoccupare, ne ho un altro.”
Il proprietario non si scompone ed alzandosi procede a dirigersi verso ad una delle magnifiche credenze in legno e vetro, in stile occidentale, per recuperare un sostituto dell’ornamento più interessante, sul grigio antrace.
“Non è colpa tua, Momoi-san aveva già subito dei colpi, basta solo curarlo.”
Candide dita raccolgono dal quadro naturale, formatosi su una tela chiamata tavolo, un frammento del’ornamento che permette al fiore appoggiatosi sopra di circumnavigare uno spazio diverso.
“Kuroko-chan, ma non verrà bello come prima.”
“Momoi-san diventerà migliore.”
“Tetsu non è possibile”
“Infatti Aomine-cchi ha ragione le cose rotte, son rotte.”
“E poi per riparlo ci vorrebbe tanto tempo ed i colori giusti, nanodayo”
“Ho fame, puliamo il tavolo e mangiamo.”
“Come ho detto prima, Tetsumi, non serve fare sforzi, ho già un altro e poi mio padre si stava stufando di quello.”
“Grazie mille, Kuroko-chan, della premura. Sei la mia amora!”
Le sorride, mentre la vede alzarsi e dirigersi, in silenzio, a prendere una spugna, dei guanti e un pezzo strofinaccio dove mettere tutti i pezzi di vetro per buttarli via.
Perchè un pezzo di stoffa?
Un ricordo che suscita una domanda inopportuna nel momento in cui vede il corpo della giocatrice crollare a terra, eppure al posto del tonfo sente di nuovo rompersi il vaso, quel fastidioso crack storico è più forte della reale e silenziosa disperazione del sesto membro della Generazione dei Miracoli.
“Certo che puoi portarli a casa, ma come ti ho detto, è solo tempo perso Tetsumi.”
“Akashi-kun, non è tempo perso, il Kintsugi.”
“Fai come vuoi, ma non toglierti tempo negli allenamenti.”
“Certamente, capitano.”
“Andiamo Sastuki, gli altri hanno bisogno di te.”
“Ma Tetsu-chan...”
“Ci raggiungerà.”
La rivede solo l’anno dopo, in piscina, ma non è più la piccola e disperata ragazza della finale, ma una donna con indosso un costume intero bianco con spirarli dorate ed azzurre.