…Amo e Odio…
Aveva da sempre
odiato gli insetti…
Non riusciva a
concepire quei piccoli esseri viventi di svariate forme con un aspetto poco
aggraziato.
Lei di gran lunga preferiva i fiori, così belli e colorati.
Erano sempre esseri
viventi, non aveva niente da dire in questione, ma le facevano uno strano
effetto.
Quando ne individuava uno era come
un sensore, una spia che iniziava ad accendersi ripetutamente, captando quel
piccolo essere che le provocava un brivido profondo lungo la sua schiena
chiara.
Era più forte di
lei…
Gli insetti non
li sopportava…
Aveva da sempre
amato gli insetti…
Facevano parte
della sua vita, del suo clan.
Non poteva
farne a meno perché vivevano da sempre con lui e dentro di lui.
Ormai erano diventati una cosa sola…
Si sentiva
spesso solo e con loro aveva passato quella fase nostalgica, qui
difficili momenti chiuso in sé stesso per via del suo carattere, perché
sapeva che con lui qualcuno c’era davvero.
Facevano parte di lui… lo erano da sempre…
Amava i suoi
insetti…
Combatteva e
viveva con loro, questo era quello che capitava ai membri del suo clan.
Non si poteva avere paura di questi piccoli esseri, si poteva solo
condividere quelle loro piccole capacità ed usarle per diventare una cosa sola.
Perché spesso loro lo avevano
aiutato a salvarsi…
Chi non amava
gli insetti non amava lui.
Ino passeggiava
per la foresta che dava sul lato ovest della porta principale di Konoha, come
chiestole dal Quinto Hokage, era uscita per andare a
cercare delle erbe mediche che crescevano in quelle vicinanze.
Servivano per
degli altri medicinali curativi…
Ino era da diverso
tempo che si stava allenando con Tsunade, voleva
diventare forte proprio come era riuscita a farlo Sakura.
Sapeva che non
sarebbe giunta ai suoi livelli, ma non doveva arrendersi, lo aveva promesso al
suo adorato sensei Asuma.
Continuava a
lottare per sé stessa, perché avrebbe migliorato le sue capacità, ma anche una promessa
aveva da mantenere.
Sospirava pensando
se sarebbe arrivata anche a trovare l’amore…
Asuma le aveva detto di
battere anche Sakura sentimentalmente, ma anche qui
era impossibile sconfiggerla.
L’Haruno aveva trovato già l’amore, ma neppure lei lo sapeva.
Continuava a
nascondersi dietro un muro trasparente, continuando a negare l’evidenza.
Negando che stava
già provando qualcosa di profondo per Naruto.
E lei invece?
Lei a chi avrebbe
lasciato la chiave del suo cuore?
Sarebbe stata come
Sakura evitando di aprirsi?
No, lei non era
così sentimentalmente…
Erano cresciute
entrambe, maturando con le loro emozioni, Sakura era
cambiata, non cercava più lo scontro per il cuore di un ragazzo come le era
capitato con Sasuke Uchiha.
Lei invece avrebbe
lottato sempre per amore, perché doveva ammettere che alla fine era un tipo
passionale.
Fece un ghigno
pensando all’ultima frase che le era uscita con un ruscello zampillante dalla
sua mente.
Era passionale
probabilmente, ma con chi?
Un sorriso amaro
questa volta le comparve sul volto…
Non era facile
trovare qualcuno che davvero l’amasse per quello che
era, ma soprattutto che la capisse nel suo profondo.
Ad un certo punto
sentì dei rumori…
Istintivamente la Yamanaka si bloccò non capendo cosa
stesse succedendo.
Sicuramente non era un attacco nemico, sarebbe stato da sprovveduti farsi
trovare così vicino al villaggio.
Si guardò intorno
con sguardo serio, quando voltandosi si accorse della presenza di tantissimi
insetti attaccati all’albero che le dava le spalle
La disperazione
nel vedere quelle creature che erano da sempre il suo punto debole, non fece a
meno di farle tirare un urlo con tutto il fiato che aveva in corpo.
Quando poi, il vuoto…
<
Perché me li devo sempre trovare
davanti?
E’ destino che facciano parte della mia vita?
Li odio…
Mi fanno davvero
uno strano effetto…
Ho ancora i
brividi, il sangue sembra essersi gelato…>>
<
E’ davvero una
strana ragazza…
Eppure sono così semplici…
Io li adoro gli insetti, fanno parte di me…
Eppure ci sono persone che hanno
paura di loro…
Non riesco
ancora a comprendere questa fobia… non la capisco…>>
Lentamente la Yamanako aprì gli occhi cercando di capire quello che fosse successo, quando si accorse che una giacca le era
stata posta, come cuscino, sotto la testa.
Era distesa lungo
quel manto naturale verde…
-C-Che
succede… - Sussurrò.
Quando la sua
memoria, come un fulmine abbagliante, ricordò quello
che pochi minuti fa era successo: gli insetti!
-ODDIO DOVE SONO??
DOVE SONO?? – Gridò allarmata.
Era già in piedi
cercando disparatamente quelle piccole creature che fino a pochi minuti fa, le
avevano fatto perdere i sensi.
-Non gridare…
Sentendo quella
voce la Yamanaka si bloccò all’improvviso, notando
che poco più avanti c’era Shino Aburame
che si stava allenando.
-A-Allora
quelli erano i tuoi insetti?
-Si…
-Mi hanno
spaventato…
-Non capisco come
fanno a preoccuparti…
-Non ci posso fare
niente se ho timore di queste piccole creature! Mi fanno un
certo effetto… - Mise il broncio.
-Non riesco comunque a capire questa tua fobia…
-Non è una fobia!
E’ solo che mi danno fastidio!
-Tu potresti darne a loro… - Rispose diretto.
-Non credo
proprio…
-Questo non lo puoi sapere…
Shino non si era ancora voltato e continuava a
concentrarsi nei suoi allenamenti.
La kunoichi rimase immobile fissandolo con attenzione, quando
si accorso che non portava la sua solita felpa.
Vide che era con
una maglietta a maniche corte leggermente attillata, che gli scolpiva il suo
fisico perfetto.
Aveva lo sguardo
fisso su di lui, non si aspettava che quel ragazzo avesse un corpo tanto
perfetto, eppure era sempre solito a nasconderselo.
Notò che i capelli
del ragazzo erano dritti, ma non ricci come i primi anni di accademia
in cui l’aveva conosciuto.
Sembrava davvero
un’altra persona…
-Che hai da fissarmi? Qualcosa non va? –
Domandò serio.
-No assolutamente…
stavo ancora cercando di capire come fai a non avere
paura di quei piccoli esserci…
-Perché loro fanno parte di me…
La Yamanaka rimase immobile senza aggiungere una parola…
-Chi ama loro ama anche me…
Dicendo questo
fece un ghigno voltandosi lentamente, finendo per fissare la ninja, ma come al solito portava i
suoi fedeli occhiali scuri, non facendo travedere i suoi occhi, specchio
dell’anima.
-Allora sarà un amore impossibile per molte ragazze… - Rispose
voltandosi.
-Chi lo sa…
Shino riprese i suoi allenamenti, mentre Ino
decise che era meglio ritornare al palazzo del Quinto Hokage,
sicuramente la stavano ancora aspettando.
-Sarà meglio che
vada... ad ogni modo dovrei ringraziarti per l’aiuto…
-Ma?
-Ma i tuoi insetti mi hanno fatto spaventare,
quindi hai solo compiuto il tuo dovere! – Fece un sorrisetto
soddisfatto.
-Tu dici? Se vuoi lo chiedo anche a loro se sono d’accordo…
-No grazie! Non ci
penso proprio!
Dicendo questo,
con lo sguardo preoccupato, corse via a grande
velocità!
Rimase assorta nei suoi pensieri tutto il tempo, ma neanche lei sapeva cosa
stesse combinando la sua mente, al contrario Shino
sembrava avere un’espressione più divertita rispetto al solito.
Quei pochi minuti
erano stati particolari per entrambi, visto che erano
due ninja che non si parlavano molto, avevano idee e
gusti molti differenti alla fine.
Lei odiava gli
insetti, erano la sua peggiore fobia anche se non voleva ammetterlo.
Ma si stava iniziando a porre
una domanda, avrebbe mai amato qualcuno anche se c’erano loro di mezzo?
Chi lo sa…
Il destino in
fatto di amore con lei era davvero bizzarro!
Lui amava gli insetti, erano la sua vita, la sua famiglia,
rappresentavano tutto per lui.
Aveva sempre
detto, come quello stesso giorno, che chi amava lui doveva amare anche i suoi
insetti.
Ma lo pensava davvero?
Sarebbe
riuscito a stare con una ragazza che avesse la loro fobia?
Chi lo sa…
Il destino era
ironico spesso con lui, poteva solo risultare un’altra
prova da superare!
FINE