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Autore: Alexiel Maho    24/05/2009    2 recensioni
One-shot dedicata a Kyo-kun! Diciamo che è una piccola sfida su questo crack pairing! Piccola introduzione: Ino odia gli insetti... Shino ama gli insetti... potrebbero mai stare insieme due persone così diverse? Amore ed Odio...
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Amo e Odio…

 

 

 

Amo e Odio…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aveva da sempre odiato gli insetti…

Non riusciva a concepire quei piccoli esseri viventi di svariate forme con un aspetto poco aggraziato.

Lei di gran lunga preferiva i fiori, così belli e colorati.

Erano sempre esseri viventi, non aveva niente da dire in questione, ma le facevano uno strano effetto.

Quando ne individuava uno era come un sensore, una spia che iniziava ad accendersi ripetutamente, captando quel piccolo essere che le provocava un brivido profondo lungo la sua schiena chiara.

Era più forte di lei…

Gli insetti non li sopportava

 

 

 

 

 

 

 

 

Aveva da sempre amato gli insetti…

Facevano parte della sua vita, del suo clan.

Non poteva farne a meno perché vivevano da sempre con lui e dentro di lui.

Ormai erano diventati una cosa sola…

Si sentiva spesso solo e con loro aveva passato quella fase nostalgica, qui difficili momenti chiuso in sé stesso per via del suo carattere, perché sapeva che con lui qualcuno c’era davvero.

Facevano parte di lui… lo erano da sempre…

Amava i suoi insetti…

Combatteva e viveva con loro, questo era quello che capitava ai membri del suo clan.

Non si poteva avere paura di questi piccoli esseri, si poteva solo condividere quelle loro piccole capacità ed usarle per diventare una cosa sola.

Perché spesso loro lo avevano aiutato a salvarsi…

Chi non amava gli insetti non amava lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ino passeggiava per la foresta che dava sul lato ovest della porta principale di Konoha, come chiestole dal Quinto Hokage, era uscita per andare a cercare delle erbe mediche che crescevano in quelle vicinanze.

Servivano per degli altri medicinali curativi…

Ino era da diverso tempo che si stava allenando con Tsunade, voleva diventare forte proprio come era riuscita a farlo Sakura.

Sapeva che non sarebbe giunta ai suoi livelli, ma non doveva arrendersi, lo aveva promesso al suo adorato sensei Asuma.

Continuava a lottare per sé stessa, perché avrebbe migliorato le sue capacità, ma anche una promessa aveva da mantenere.

Sospirava pensando se sarebbe arrivata anche a trovare l’amore…

Asuma le aveva detto di battere anche Sakura sentimentalmente, ma anche qui era impossibile sconfiggerla.

L’Haruno aveva trovato già l’amore, ma neppure lei lo sapeva.

Continuava a nascondersi dietro un muro trasparente, continuando a negare l’evidenza.

Negando che stava già provando qualcosa di profondo per Naruto.

E lei invece?

Lei a chi avrebbe lasciato la chiave del suo cuore?

Sarebbe stata come Sakura evitando di aprirsi?

No, lei non era così sentimentalmente…

Erano cresciute entrambe, maturando con le loro emozioni, Sakura era cambiata, non cercava più lo scontro per il cuore di un ragazzo come le era capitato con Sasuke Uchiha.

Lei invece avrebbe lottato sempre per amore, perché doveva ammettere che alla fine era un tipo passionale.

Fece un ghigno pensando all’ultima frase che le era uscita con un ruscello zampillante dalla sua mente.

Era passionale probabilmente, ma con chi?

Un sorriso amaro questa volta le comparve sul volto…

Non era facile trovare qualcuno che davvero l’amasse per quello che era, ma soprattutto che la capisse nel suo profondo.

Ad un certo punto sentì dei rumori…

Istintivamente la Yamanaka si bloccò non capendo cosa stesse succedendo.

Sicuramente non era un attacco nemico, sarebbe stato da sprovveduti farsi trovare così vicino al villaggio.

Si guardò intorno con sguardo serio, quando voltandosi si accorse della presenza di tantissimi insetti attaccati all’albero che le dava le spalle

La disperazione nel vedere quelle creature che erano da sempre il suo punto debole, non fece a meno di farle tirare un urlo con tutto il fiato che aveva in corpo.

Quando poi, il vuoto…

 

 

 

 

<

Perché me li devo sempre trovare davanti?

E’ destino che facciano parte della mia vita?

Li odio…

Mi fanno davvero uno strano effetto…

Ho ancora i brividi, il sangue sembra essersi gelato…>>

 

 

 

 

 

 

 

<

E’ davvero una strana ragazza…

Eppure sono così semplici…

Io li adoro gli insetti, fanno parte di me…

Eppure ci sono persone che hanno paura di loro…

Non riesco ancora a comprendere questa fobia… non la capisco…>>

 

 

 

 

 

Lentamente la Yamanako aprì gli occhi cercando di capire quello che fosse successo, quando si accorse che una giacca le era stata posta, come cuscino, sotto la testa.

Era distesa lungo quel manto naturale verde…

-C-Che succede… - Sussurrò.

Quando la sua memoria, come un fulmine abbagliante, ricordò quello che pochi minuti fa era successo: gli insetti!

-ODDIO DOVE SONO?? DOVE SONO?? – Gridò allarmata.

Era già in piedi cercando disparatamente quelle piccole creature che fino a pochi minuti fa, le avevano fatto perdere i sensi.

-Non gridare…

Sentendo quella voce la Yamanaka si bloccò all’improvviso, notando che poco più avanti c’era Shino Aburame che si stava allenando.

-A-Allora quelli erano i tuoi insetti?

-Si…

-Mi hanno spaventato…

-Non capisco come fanno a preoccuparti…

-Non ci posso fare niente se ho timore di queste piccole creature! Mi fanno un certo effetto… - Mise il broncio.

-Non riesco comunque a capire questa tua fobia…

-Non è una fobia! E’ solo che mi danno fastidio!

-Tu potresti darne a loro… - Rispose diretto.

-Non credo proprio…

-Questo non lo puoi sapere…

Shino non si era ancora voltato e continuava a concentrarsi nei suoi allenamenti.

La kunoichi rimase immobile fissandolo con attenzione, quando si accorso che non portava la sua solita felpa.

Vide che era con una maglietta a maniche corte leggermente attillata, che gli scolpiva il suo fisico perfetto.

Aveva lo sguardo fisso su di lui, non si aspettava che quel ragazzo avesse un corpo tanto perfetto, eppure era sempre solito a nasconderselo.

Notò che i capelli del ragazzo erano dritti, ma non ricci come i primi anni di accademia in cui l’aveva conosciuto.

Sembrava davvero un’altra persona…

-Che hai da fissarmi? Qualcosa non va? – Domandò serio.

-No assolutamente… stavo ancora cercando di capire come fai a non avere paura di quei piccoli esserci…

-Perché loro fanno parte di me…

La Yamanaka rimase immobile senza aggiungere una parola…

-Chi ama loro ama anche me…

Dicendo questo fece un ghigno voltandosi lentamente, finendo per fissare la ninja, ma come al solito portava i suoi fedeli occhiali scuri, non facendo travedere i suoi occhi, specchio dell’anima.

-Allora sarà un amore impossibile per molte ragazze… - Rispose voltandosi.

-Chi lo sa…

Shino riprese i suoi allenamenti, mentre Ino decise che era meglio ritornare al palazzo del Quinto Hokage, sicuramente la stavano ancora aspettando.

-Sarà meglio che vada... ad ogni modo dovrei ringraziarti per l’aiuto…

-Ma?

-Ma i tuoi insetti mi hanno fatto spaventare, quindi hai solo compiuto il tuo dovere! – Fece un sorrisetto soddisfatto.

-Tu dici? Se vuoi lo chiedo anche a loro se sono d’accordo…

-No grazie! Non ci penso proprio!

Dicendo questo, con lo sguardo preoccupato, corse via a grande velocità!

Rimase assorta nei suoi pensieri tutto il tempo, ma neanche lei sapeva cosa stesse combinando la sua mente, al contrario Shino sembrava avere un’espressione più divertita rispetto al solito.

Quei pochi minuti erano stati particolari per entrambi, visto che erano due ninja che non si parlavano molto, avevano idee e gusti molti differenti alla fine.

 

 

 

Lei odiava gli insetti, erano la sua peggiore fobia anche se non voleva ammetterlo.

Ma si stava iniziando a porre una domanda, avrebbe mai amato qualcuno anche se c’erano loro di mezzo?

Chi lo sa…

Il destino in fatto di amore con lei era davvero bizzarro!

 

 

 

 

Lui amava gli insetti, erano la sua vita, la sua famiglia, rappresentavano tutto per lui.

Aveva sempre detto, come quello stesso giorno, che chi amava lui doveva amare anche i suoi insetti.

Ma lo pensava davvero?

Sarebbe riuscito a stare con una ragazza che avesse la loro fobia?

Chi lo sa…

Il destino era ironico spesso con lui, poteva solo risultare un’altra prova da superare!

 

 

 

 

 

 

FINE

  
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