Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: eli_s    28/12/2016    2 recensioni
Talvolta dobbiamo camminare sulla propria strada sfiorando inconsapevolmente ciò a cui siamo destinati.
Piccolo tentativo Delena di raccontare come si sono girati attorno per un po' prima di trovarsi davvero.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Giuseppe Salvatore, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prima della tempesta

 

Ottobre

 

Manca meno di una settimana ad halloween, ma il campus assume già i colori tetri tipici della festa profana di fine ottobre. Le prime decorazioni, volantini che promuovono party di ogni genere, case delle confraternite già in allestimento e compagni di corso che spippolano su internet a caccia di idee sensazionali per le maschere più originali.

Elena, invece, più che alle feste pensa a studiare e fantastica su come passare Halloween con Damon e Lily, potrebbe meditare un costume a tema per loro tre anche se dubita fortemente che lui si vestirebbe mai. Ma forse può tentare di convincerlo, o perlomeno coinvolgerlo in qualche modo.

Bonnie non tornerà a Mystic Falls con lei, verrà a trovarla Kol al campus e andranno a qualche festa insieme, mentre lei deve pensare alla spesa per la cena che organizzerà dai Salvatore e non riesce a smettere di sorridere tra sé al pensiero di intagliare zucche, cucinare insieme a Damon e stare il più tempo possibile a rotolarsi nel letto e fare l’amore.

 

-Elena, perché stai arrossendo?-

 

La brunetta allarga gli occhi scuri volgendo il volto imbarazzato verso  Liam, suo compagno di corso. Si ravvia i capelli sorridendo lievemente.

 

-Fa un po’ caldo qua dentro….-

 

Bisbiglia per non farsi sentire dal professore e riprende l’attenzione sulla lezione.

Sì, pensare a Damon le fa sempre alzare la temperatura corporea e il fatto che abbia ripreso il college e si vedano meno aumenta l’attesa e la passione per quando finalmente torna da lui.

A fine lezione, quando esce, sfila il telefono di tasca per chiamare il suo fidanzato e sentire la sua voce. Squilla a vuoto intanto che Elena si dirige in corridoio per raggiungere la caffetteria, seguita da Liam ed un altro ragazzo con cui segue le lezioni e studia.

 

-Allora Elena, vieni con noi alla festa della confraternita?-

-No torno a casa, halloween cade di sabato è perfetto-

 

Rimette il cellulare in borsa volgendo distrattamente lo sguardo verso Peter, il ragazzo che Bonnie le aveva presentato durante le vacanze di primavera. Sono diventati buoni amici una volta che si sono guardati negli occhi capendo subito che il tentativo di Bonnie di sistemarli insieme non avrebbe funzionato e così hanno scoperto che avrebbero seguito lo stesso corso a settembre.

 

-Dai ma non si torna a casa per halloween, i party del campus sono i migliori-

-Cosa farai? Ti vestirai da principessa e ti farai portare in giro da tuo padre?-

 

Elena fa una smorfia colpendo leggermente Peter sulla spalla; si allenta la pashmina azzurra e grigia per scoprire il collo provando a distrarsi dal fatto che Damon non le abbia risposto, ma può darsi che sia impegnato con un cliente. E’ dal giorno prima che non lo sente e vorrebbe solo esorcizzare quella strana sensazione che la sta affliggendo; i suoi amici si accorgono del suo sguardo perso appena si fermano davanti alla caffetteria del cortile per ordinare da bere.

 

-Elena?-

-Eh?-

-A che pensavi?-

-Forse al suo fidanzato immaginario-

-Non è immaginario-

 

Si ravvia i capelli frugando in borsa in cerca del portafogli.

 

-Fermi oggi tocca a me offrire…-

 

Allarga le braccia per spostare i due amici che se la ridono.

 

-E comunque esiste, lo sapete!-

-Ma non lo abbiamo mai visto-

 

Liam alza un sopracciglio scuro in approvazione all’osservazione di Peter che sorseggia il suo caffè ridendosela con quei suoi occhi grigi pericolosi.

 

-Beh perché non ha mai tempo per venire qua…-

-Perché non lo inviti al campus?-

-Perché ha una figlia, ve l’ho detto-

-Questa cosa mi sconvolge tutte le volte che lo dici-

 

I tre si avviano per il cortile con i rispettivi bicchieri per raggiungere la prossima aula di lezione; Elena si sente sempre protetta con loro due che le aprono la strada, Peter più alto di Liam, con quella sua aria da ragazzino dispettoso a tratti un po’ le ricorda Damon, ha i capelli più chiari ed il volto pulito, ma nasconde un animo decisamente particolare, quasi matto. Liam invece è il classico bravo ragazzo, più alla Stefan ma decisamente più sicuro di sé; si trova bene con entrambi anche se non fanno che deriderla sulla sua situazione con Damon –ragazzo padre- fidanzato sempre assente. E’ che loro hanno appena vent’anni, è chiaro che non si rendano conto degli impegni di un uomo che lavora, con una figlia a carico che è solo.

Sospira sconsolata provando a scacciare ancora il pungolo di preoccupazione che la tormenta.

 

-Dai Elena, ti perdoniamo perché preferisci i vecchi a noi…ma alla festa di novembre non puoi mancare-

 

Le scappa un sorriso quando sente le braccia dei loro amici avvolgerle le spalle e si lascia trascinare dentro la palazzina verso l’aula.

 

 

****

 

 

 

-Vorrei ovviamente andare al super party della confraternita dei DZK, ma abbiamo un esame gigante, anatomia 2 e Stefan è tutto ansiato, mi sta agitando!!!-

-Dai ma un salto puoi farcelo anche senza Stefan, vuoi dirmi che non conosci nessuno?-

-Lo so, infatti ci andrò ma non voglio che Stef resti al dormitorio a fare lo studente depresso-

-Non hai modo di convincerlo?-

 

Bonnie sta esaminando i vari vestiti del negozio di costumi per Halloween dove sono andata lei ed Elena quello stesso pomeriggio dopo lezione, vuole cercare qualcosa per folgorare Kol che verrà a trovarla proprio per l’occasione; è così felice, anche perché Elena tornerà a Mystic Falls lasciandole la stanza libera e lei, per quanto adori i suoi amici, aveva davvero voglia di vedere Kol.

Lo ha già presentato a Liam e Peter che lo hanno trovato simpatico, e sicuramente passeranno una bella serata. Caroline l’ha chiamata per sapere cosa avesse scelto per mascherarsi, iniziando così a lamentarsi della sua situazione.

 

-Figurati, forse solo la sorella del tuo ragazzo potrebbe tirarlo fuori dai libri-

-Si sentono ancora?-

-Se per “si sentono” intendi se Rebeka lo stalkera con mille messaggi su whatsapp il giorno, cui lui non sa evitare di rispondere a causa della sua indole da cavaliere, allora sì, si stanno sentendo-

-Wow, finiranno insieme-

-Ti prego, già devo tollerarti con Kol-

­-Disse quella che non ha passato tutta l’estate a rotolarsi con Klaus….a proposito con lui come va???-

­-Non stavamo parlando dei costumi?-

­-Dai Care, avanti…sono passati due mesi, so che ogni tanto si fa sentire, no?-

­-E’ da fine settembre che non ci sentiamo-

-Cosa? E come mai?­-

-Lo sai perché-

-Care….lui ti piace…non allontanarlo-

 

Bonnie prende un costume da catwoman e lo osserva per poi cercare il cartellino del prezzo, se lo proverà appena finita la telefonata ed alza gli occhi cercando Elena nel negozio, anche lei intenta a trovare un costume per se stessa e Lily; a Damon prenderà giusto qualche accessorio. Poi sospira riportando l’attenzione alla conversazione con l’amica.

 

-Bon, non può funzionare, io devo studiare, il college è un momento intenso e non posso permettermi di perdere tempo a pensare a Klaus! Inoltre non mi pare che si sia certamente ammazzato dallo sforzo di cercarmi…quindi non è destino-

-Senti non voglio insistere, ma non voglio nemmeno che tu ti penta perché ti incaponisci sulle tue posizioni quindi non ti dirò più nulla…ma ti prego di rifletterci-

-Lo farò-

­-Ehi Bon, che cosa hai trovato?-

 

Bonnie solleva le iridi verdi in direzione della voce di Elena, giunta da lei con in mano una serie di costumi, da principesse a fate, a canguri. Le viene un po’ da sorridere nel vedere la sua migliore amica che gioca a fare la mammina tutta raggiante, si domanda se lei se ne stia rendendo conto del terreno scivoloso ed impervio su cui si sta avventurando con tanta leggerezza. La mora poi sposta i suoi occhioni innocenti sul telefono che stringe Bonnie e la guarda curiosa.

 

-E’ Care?-

 

Bonnie annuisce e a quel punto Elena si sporge verso il telefono.

 

-Ciao bionda!!!-

 

Bonnie toglie il cellulare per portarlo in mezzo a lei ed Elena.

 

-Ciao Lena!!!!Cosa hai preso??-

-Sto valutando un po’ di cose, principesse, fate-

-Vuoi far mascherare Damon da principe???Ma di azzurro ha solo gli occhi-

 

Elena alza lo sguardo al cielo trattenendo una risata che invece lascia uscire libera Bonnie.

 

-Valuta altre opzioni-

-Ok, ci penserò….ma tu che combini?-

­-Niente….medito sul da farsi per halloween-

-Ti vedrai con Klaus?-

Dio Elena non mettertici anche tu ti prego-

-Va bene…ma quando ci vedremo per il Ringraziamento, non potrai sfuggirci-

-E’ così lontanoooo-

­-Lo so Care…tanto ci sentiamo sempre-

-Adesso vi lascio che mi stanno chiamando le altre per andare a lezione-

 

Si salutano pimpanti e poi le due tornano con l’attenzione sui vestiti da provare. Alla fine Bonnie prenderà il costume da Catwoman mentre Elena prenderà per Lily un vestito da ape e per se stessa dovrà ancora valutare.

Non vede l’ora di mostrarlo a Damon.

Sospira trasognante e poi vanno alla cassa per pagare l’affitto dei costumi.

 

-Hai già mostrato una foto a Damon del costume di Lily?-

-No, lo vedrà direttamente quando tornerò a casa tanto a lui queste cose non interessano-

-Concordo-

-Detesterà l’idea di qualunque costume io sceglierò per lui-

-Dai ti prego, non puoi seriamente pensare di farlo mascherare-

 

Attraversano la strada per arrivare al dormitorio con le buste contenenti i loro acquisti.

 

-Beh ci voglio provare-

 

Mentre parlano Elena sfila il telefono di tasca per vedere se ci fosse qualche messaggio o chiamata in entrata.

Ma niente.

Si morde un labbro valutando se provare a richiamarlo o meno, ma decide che farà un nuovo tentativo prima di cena. Adesso deve andare a studiare in tutti i modi, anche perché Liam e Peter le stanno aspettando.

 

 

 

*****

 

 

L’aria di ottobre rende Mystic Falls estremamente suggestiva, con l’autunno che si insinua tra i colori delle foglie ingiallite, il vento più pungente e i toni della natura sempre più caldi ad ammantare i contorni della cittadina.

Quando la sveglia suona, Damon in realtà è già sveglio da un po’ pungolato da quel peso sepolto infondo ai mari azzurri adesso che si schiudono nella penombra della camera da letto ancora gettata nella notte.

Si rigira e tende le orecchie per cogliere il minimo verso da parte di Lily, ma quando sente il respiro della piccola ancora pesante provenire dal lettino in legno chiaro situato infondo al letto, rilascia l’aria che gli opprime i polmoni allargando le braccia.

 

Non è un buon giorno quello.

Non lo è affatto e l’amarezza sale a gola, stringendo il petto e seccando gli occhi, un disagio ancor di più acuito dal display del telefono sul comodino che si illumina.

Allunga un braccio per raggiugerlo stringendo gli occhi chiari accecati dalla fredda luce del display quando trova una chiamata persa della sera prima e un messaggio, entrambi di Elena.

 

Buongiorno, ti ho chiamato ieri sera ma forse già dormivi…ci sentiamo più tardi? Ti amo”

 

Avrebbe sorriso, e lo avrebbe voluto fare anche quella stessa mattina, ma quel tarlo insopportabile torna a disturbarlo al punto che rimette il telefono sul comodino e si abbandona tra i guanciali sperando inutilmente di riprendere sonno e non svegliarsi mai più.

Ma Lily non sente quello stesso fardello nei suoi appena quattordici mese, così inizia a mugolare e non appena Damon alza il busto per guardare verso il lettino, la trova in piedi in esso, con le mani paffutelle a stringere il bordo delle sbarre e gli occhi azzurri brillare nella penombra in cerca del padre.

 

Fa dei versi balbettando parole senza senso una volta che si è abituata all’oscurità potendo così trovare due specchi d’acqua identici ai suoi dall’altra parte della stanza.

“atte” insieme a “daddo” sono le uniche due parole più comprensibili che sta iniziando a dire, rispettivamente per indicare il latte e suo padre, anche se la seconda la usa abbastanza per chiamare chiunque.

Damon non è certo il tipo che sta li dieci ore al giorno a ripeterle “papà” nella speranza che lei lo ridica, anche se quando ha detto la sua prima parola per chiamarlo si è un po’ commosso.

 

Si avvicina al lettino e lei mordicchia l’orecchio del coniglietto di peluche che gli regalò Stefan per la sua nascita e dal quale lei non si separa mai. La solleva dolcemente prendendola tra le braccia e posandole dei baci leggeri sulla nuca, poi afferra una copertina in cui la avvolge prima di uscire dalla stanza per passare nel corridoio un po’ meno caldo della camera.

La casa è gettata ancora nel silenzio, suo padre dorme nonostante siano le sette e di solito si sveglia molto prima, sostiene che le persone invecchiando dormano di meno. Tra l’altro, tra un mese compirà 65 anni, non è propriamente vecchio, ma dalla perdita di sua moglie sembra avere dieci anni in più sulle spalle per quanto la nipotina riesca un po’ a restituirgli il sorriso perduto.

 

Damon tira un profondo sospiro mentre sistema Lily nel seggiolone e si appresta a preparare la colazione ad entrambi. Mette a scaldare il latte, tira fuori i biscotti preferiti della piccola, fa il caffè e poi afferra il laptop grigio accendendolo; nell’attesa che sia pronta la colazione apre la posta per cercare la mail della compagnia aerea, si sposta velocemente con il pc verso lo studio in cui accende la stampante che connette al pc.

Dopo aver stampato quanto gli occorre torna in cucina da sua figlia e le prepara il biberon che la piccola divora avidamente guardando i cartoni che lui mette in tv.

Una volta finito entrambi di mangiare tornano in camera e trova suo padre sveglio, in corridoio, intento a legarsi la vestaglia.

 

-Ehi-

-Buongiorno-

-Sei già in partenza?-

-No, tra un’ora…devo finire la valigia-

-Vuoi che tenga Lily?-

-La vesto e te la porto, tu fai pure colazione-

 

Giuseppe lo osserva di sfuggita sparire in camera con l’ansia di chi non vuol parlare troppo, ha preso da lui, gli ha insegnato lui a nascondere, a mascherare quello che lo agita, che lo preoccupa e vorrebbe parlargli, domandargli alcune cose, ma non ha voglia di litigare con lui, soprattutto ora che si appresta a prendere un aereo.

Lilian sosteneva sempre che non si dovesse affrontare una discussione con qualcuno che sta per intraprendere un viaggio, una curiosa idea di sua moglie sul non potersi pentire se qualcosa dovesse succedere. Gli era sempre parso assurdo, ma da quando l’aveva persa aveva iniziato a prendere più seriamente quei piccoli consigli.

Così lascia perdere, per adesso.

 

Più tardi, mentre tiene in braccio Lily e Damon carica l’auto, lo osserva sulla porta.

 

-Cosa devo dirle?-

 

Gli occhi cerulei si voltano interrogativi, una volta chiuso il bagagliaio.

 

-A chi?-

 

Giuseppe reclina la testa di lato con rimprovero, possibile suo figlio sia così testardo?

 

-Ad Elena…quando chiamerà cercandoti-

-Cosa ti fa pensare che lei non sappia?-

-Lo sa?-

 

L’occhiata ironica di chi ne sa molto più di lui lo colpisce in pieno, costringendolo a reprimere una smorfia ora che si avvicina a suo padre per prendere Lily e metterla in auto.

 

-Quello che ti pare-

-Damon-

-Adesso non ho voglia di discuterne-

 

L’uomo sospira, sopprimendo le mille repliche a quel suo insensato comportamento, infondo lo capisce, ma allo stesso tempo spera sempre che Damon possa essere migliore, la versione migliore di lui.

 

-Scrivimi subito, appena atterrate, intesi?-

-Certo papà…tu riposa-

 

Sale in macchina dopo avergli lanciato un’occhiata di intesa e mette in moto per partire verso l’aeroporto.

 

 

 

****

 

 

 -Ehi Ric-

-Stef-

-Sono partiti?-

 

Stefan attraversa il corridoio della palazzina dove si trova la biblioteca in cui si sigilla a studiare sotto esame; deve finire il programma che si era imposto e adesso sta andando a pranzo in mensa, dove una minacciosa Caroline lo attende per fargli una testa così su Halloween. Non è riuscito a sentire Damon prima della sua partenza, così ha preferito chiamare Ric.

 

-Sì, due ore fa-

-A che ora dovrebbero atterrare?-

-Credo verso le sette, qui-

­-Ok….ma tu hai capito quanto pensa di restare la?-

-Credo qualche giorno, perché?-

­-Halloween incluso?-

-E’ tuo fratello, ma vi parlate?-

-Sai quanto è vago Damon quando vuole-

-E a me cosa dovrebbe dire di più specifico?-

-Molto più di quello che dice a me che sono a miglia di distanza-

-Beh, per quel che ne so io, dovrebbe tornare domenica….è un viaggio lungo, qualche giorno dovrà pure rimanerci-

­-Già…-

-Che succede?-

-Ancora nulla…ma non ho un buon presentimento, ti chiamo appena ne so di più-

-Adesso parli come tuo fratello!-

-Per capirlo, devo ragionare come lui-

-Richiamami quando ti sarai Damon-izzato-

 

Stefan fa una smorfia contro il telefono che Ric non può vedere e chiude la conversazione una volta arrivato davanti alla mensa. Sapeva da Caroline che Elena stava cercando i vestiti per lei, Damon e la piccola Lily, per questo non capisce cosa stia succedendo e solo Care più dargli risposte che non mandino nel panico tutti.

Entra in mensa e la trova in fila ad aspettarlo facendogli cenno di raggiungerlo, prendendosi così qualche infamata dagli altri che sono in fila da prima di lui.

 

-Mi farai uccidere-

-Per così poco, sarebbero proprio dei poveracci-

-Care-

-Allora…parliamo ora, o vuoi aspettare?-

-Almeno fammi prendere da mangiare-

-D’accordo….allora nel mentre potremmo parlare di Rebeka la stalker che secondo le mie fonti –Bonnie – Kol- non assolutamente Klaus perché come sai non lo sento da un mese…-

-E la cosa non ti tocca eh-

 

Lo sguardo verde resta puntato oltre la testa bionda, verso la fila mentre casualmente infierisce sull’amica.

Che opta per ignorarlo nel suo stile migliore.

 

-Potrebbe sbucare da un momento all’altro qui al campus-

-Ma che dici? Come le viene in mente?-

-Beh sono solo supposizioni, ma a forza di darle corda alla fine ti ci stai strozzando-

-Bel gioco di parole, c’hai pensato tutta la notte?-

 

Fa una smorfia provocatoria mentre la fila avanza e si avvicinano alla cassa per pagare.

 

-Ridi pure Salvatore, ma quando verrai da me a piangere perché non saprai come sbarazzartene allora quella stessa corda te la legherò io intorno al collo!-

 

Stefan ridacchia, pagano e si avviano al bancone con i vassoi per prendere da mangiare.

 

-Allora, quale altro argomento carico di angoscia vuoi affrontare?-

-La festa a cui tu non vuoi venire, e che per la cronaca potrebbe essere la tua salvezza da Rebeka-

-E come mai?-

-Potresti conoscere una ragazza, come speri di trovarne una stando sempre rintanato in biblioteca-

 

Afferrano i vassoi e si dirigono in cerca di un tavolo libero nella grande sala mensa, individuandone uno vicino alle ampie vetrate dell’antico edificio.

 

-Cosa dovrebbe risolvere trovare una ragazza? E poi ce ne sono in biblioteca, cosa credi?-

-Oh, alla fine scopro che ci vai per rimorchiare invece che studiare!-

 

Caroline stappa la lattina di coca cola light mentre Stefan prende una patatina fritta e la punta verso l’amica.

 

-Può darsi-

 

Ridono entrambi, quando Stefan cambia leggermente tono.

 

-Allora, le tue amiche invece come lo passano halloween?-

-Vedi quanto sei asociale, nemmeno sai cosa fanno i tuoi amici-

-Per questo ci sei tu…il mio link con il mondo-

-Spiritoso Salvatore, l’adulazione ti porterà lontano…comunque Bon starà con Kol al campus, vanno insieme ad una festa-

 

Gli occhi azzurri si allargano, rimarcando con la voce squillante la parola “festa” come una sorta di messaggio subliminale rivolto all’amico.

 

-Mm, ed Elena?-

-Lei torna a Mystic Falls, si è messa in testa questa cosa di fare un halloween stile famiglia americana, vuole far mascherare tuo fratello…-

-Bella impresa-

-In cui forse solo lei può riuscire-

-E Dam, cosa ne pensa?-

-Cielo non sai proprio nulla…-

-No, dai aggiornami-

-Niente, Elena ieri è andata a caccia di costumi non so se poi gli ha comunicato le sue idee, so solo che nei loro programmi era di stare insieme…poi mica ascolto le loro conversazioni-

 

Stefan alza le sopracciglia comprensivo e riporta lo sguardo sul piatto cercando di scacciare il disagio per quella situazione. Ha una bomba in mano ma non sa come e quando farla esplodere; il problema è che Caroline non regge niente e se lui si confrontasse con lei sui suoi dubbi, è certo del fatto che lei correrebbe subito a raccontarlo ad Elena. 

A meno che non la ricatti con qualcosa.

La ragazza osserva l’amico in silenzio, non capendo come mai abbia mutato espressione. Sembra quasi preoccupato e lo conosce abbastanza bene da sapere che qualcosa lo turba.

 

-Avanti, che succede?-

-Mm-

-Stef ti prego, non ho voglia ne tempo di giocare all’interrogatorio…lo vedo che ti sta passando qualcosa per la testa e tu devi dirmelo…se vuoi ovviamente-

-Oh quanta comprensione-

-Dai avanti-

-Ok…ma tu devi promettermi-

 

Le punta un dito contro aggrottando la fronte con fare serio e ricevendo in risposta un’occhiata azzurra che rotea quasi scocciata per aria.

 

-Di non farne parola con nessuno ok ok conosco questa parte-

-Sai che quando dico con nessuno-

-I tuoi giuramenti sono pericolosi, finisco sempre per litigare con le miei amiche-

-Beh prendere o lasciare-

 

Caroline si morde un labbro indecisa, la curiosità la sta divorando e il fatto che lui non abbia contro battuto significa che molto probabilmente la cosa che vuole dirle riguarda le sue amiche; sicuramente Elena.

 

-Che ha fatto Damon?-

 

Lo sguardo verde si acciglia stupito, come ha fatto a capirlo? La bionda si lascia andare contro lo schienale della sedia e incrocia le braccia sotto il seno, quasi infastidita dall’ovvietà della sua stessa rivelazione.

 

-Come lo hai capito?-

-Perché ti conosco…avanti spara-

-Ok….ma lo hai promesso-

 

Lei alza le mani in segno di resa.

 

-Prometto non dirò niente ad Elena….a meno che non sia una cosa grave ovviamente-

-Definisci grave…-

-Tipo, che so, che l’ha tradita o altro…-

-Prima di correre da lei e imbracciare i forconi proviamo prima a capirci qualcosa-

-Lo farei se tu mi dicessi che ha combinato stavolta-

 

Stefan socchiude un attimo gli occhi e prende un profondo respiro prima di sputare fuori il suo segreto. Che poi, non avrebbe dovuto essere un segreto, che poi magari Elena sa già tutto e lui si sta facendo un gigantesco film, ma conosce Elena e conosce Caroline, se Damon lei avesse detto quello che voleva fare lei lo avrebbe tranquillamente condiviso con le amiche e il fatto stesso che al giorno della partenza la bionda non sappia nulla è una conferma ulteriore.

 

-Lui…è partito per l’Inghilterra con Lily, stamani-

 

 

 

­­­­­­­­­­­­­­­

 

 

Ciao a tutte!

Rieccomi anche qui con il mio solito tragico ritardo, tra lavoro e salute che mi sta abbandonando io non riesco a trovare mai un momento degno per scrivere, quindi comprenderò il vostro odio!!!

 

Spero abbiate passato delle belle feste!

 

Venendo a noi, avevamo lasciato i Delena nel capitolo precedente ad amoreggiare per tutta l’estate, finalmente stanno insieme ed hanno il loro momento di massimo romanticismo. Finita l’estate si torna sui banchi di scuola, o meglio, al college, e vediamo che le cose si sono assestate con loro due che si sentono e vedono quando possono, Kol e Bonnie che procedono – prometto che scriverò qualcosa di più sostanzioso su loro due- Caroline che è Caroline, quindi issa i muri contro tutto ciò che può sfuggire al suo controllo. Si era lasciata andare durante l’estate consapevole che in vacanza uno può anche svagarsi, ma ha subito alzato le barriere quando ha capito che poteva farsi male con Klaus, tagliandolo fuori prima che lui potesse ferirla. Non gli ha dato il tempo di mostrarle altro.

Stefan si è reimmerso nella sua dimensione da studioso con Beka virtualmente alle costole che non sappiamo se prima o poi mollerà.

 

In questo capitolo scopriamo che si stanno tutti preparando per Halloween, quindi siamo quasi a fine ottobre, le cose fra i Delena vanno bene finchè per un motivo che ancora non vi rivelerò Damon fa una cosa apparentemente folle. Va in Inghilterra con la piccola.

 

Il prossimo sarà un capitolo difficile, proprio perché questa cosa verrà trattata da più angolazioni.

 

Vi ringrazio della pazienza e spero di ritrovarvi ancora.

Baci

Eli

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: eli_s