Rating: G
Conteggio parole: 300 (W)
Prompt: silenzio-assenso @ Criticoni
Note: Teoricamente è ambientata nella prima stagione ma in effetti non nasce con una timeline precisa.
Disclaimer: Buffy non è mia e non sono stata pagata per scrivere questa storiella. Strano, né?
L’una
e l’altra
La
ragazza ha sedici anni e un corpo morbido di giovinezza. La sua
bellezza sta in un viso dolce e in un bel sorriso di labbra rosse, a
cui nessuno ancora ha rubato il primo bacio.
La
Cacciatrice è vecchia dentro, mille cicatrici le segnano la
pelle,
insieme a lividi e graffi non ancora scomparsi. Sulla sua faccia e le
sue labbra spicca il rosso del sangue che ha versato.
La
ragazza qualche volta si sveglia in piena notte, urlando, mentre le
lacrime scendono a rigarle il volto. Non è ancora troppo
grande per
avere paura del buio e le calde carezze di una madre possono ancora
calmarla, proprio come ai tempi dell’infanzia.
La
Cacciatrice si nutre di tenebre e diventa lei stessa un incubo per le
creature che dagli incubi sono state create. La Cacciatrice
è forte e
sicura o perlomeno finge di esserlo, perché non le
è permesso avere paura.
La
ragazza si sforza di fare amicizia, di andare bene a scuola, di
migliorare il rapporto con la madre. La ragazza vuole una vita normale.
Perché se tutti hanno una vita così, pensa, ci
deve essere una ragione.
È la vita migliore.
La
Cacciatrice vive solo per la caccia, nient’altro è
importante. La sua
normalità è fatta di vampiri e sangue, la sua
normalità è ballare con
la morte. La Cacciatrice non ha famiglia né amici
perché nel suo mondo
di leggenda solo lei è realtà.
La
ragazza e la Cacciatrice sono profondamente diverse: non si odiano, non
si amano, vivono semplicemente in due realtà differenti. Ma
quando i
loro sguardi si incrociano e scoprono di essere la stessa persona, non
ne restano sorprese.
“L’una
non esclude l’altra” sussurra la Cacciatrice,
stringendo con una mano
il crocifisso che porta al collo. Nello specchio la ragazza annuisce e
sorride.