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Autore: fenris    30/12/2016    4 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                         Umana

Sango guardò sconsolata Inuyasha e Kagome che stavano seduti l'uno accanto all'altro senza guardarsi o parlarsi, da quando il mezzodemone aveva capito e confessato di avere un collegamento mentale col loro nemico di sempre la situazione era diventata incredibilmente pesante. Avevano paura che Naraku potesse accorgersene e carpirgli informazioni importanti, come l'uso dei Tanden, le loro abilità e altro ancora e tra l'altro Kikyo non si era ancora fatta rivedere ( non che quest'ultima cosa le dispiacesse più di tanto, in fin dei conti), per di più mollando Kohaku, non che non fosse felice di non riavere suo fratello accanto, ma lui comunque non era stato granchè contento di essere abbandonato così. Kenichi e Maka stavano discutendo sul da farsi mentre Kanata leggeva dei sutra, quindi lei decise di allontanarsi per esercitarsi un po' e dopo un po' di cammino arrivò in una spiazza erbosa divisa in due da un fiume. Cominciò a esercitarsi con la spada, ripetendo tutte le posi che conosceva e applicando contemporaneamente lo stile di gambe che aveva appreso da Kenichi, che aveva appreso in breve tempo grazie alla sua esperienza di combattimento. Finse di avere davanti la faccia di Naraku, del Bambino o di Hakudoshi e li colpì con tutta la sua forza, creando senza accorgersene delle onde d'urto che tagliarono l'erba tutto intorno, poi cadde a terra frustrata.

” Perchè, perchè non posso mai fare niente?”, ma una voce arrivò a consolarla.

” Quello che mi chiedo io è... perchè puoi fare tutto?”.

Miroku le posò una mano sulla spalla e si sedette accanto a lei, che sospirò.

” Sconvolto anche tu da questa storia?”, il monaco unì le mani e creò una sfera di luce.

” Sconvolto è un eufemismo. Naraku è stata la rovina della mia famiglia, sapere che il mio migliore amico ha un legame mentale con lui....è come ricevere una martellata dritta sul cervello. Non oso neanche immaginare cosa succederebbe se riuscisse a ucciderlo con quella spada.”. Sango annuì.

” Neanch'io, se quell'arma assorbirà Naraku e contemporaneamente è legata totalmente a Inuyasha cosa succederà a lui? Nel peggiore dei casi Naraku prenderà possesso del suo corpo e dovremmo ucciderlo- si asciugò due lacrime- non so neanche con che faccia potrei presentarmi davanti a Kagome. Sono così inutile, non riesco neanche a usare un fottuto elemento a caso, mentre Kohaku ci riesce come niente.”. Sbattè i pugni a terra, Miroku trasformò la sfera che aveva creato in un piccolo stormo di farfalle luminose e poi abbracciò la sterminatrice.

” Non succederà, lo giuro su tutti i kami. Nessuno ci porterà più via coloro che amiamo, anche se si trattasse del fato stesso.”, la ragazza restò per un attimo interdetta dall'abbraccio e dal giuramento dell'amico, ma poi si lasciò andare, che la guerra se ne andasse al diavolo per qualche minuto, lei voleva vivere e restarono attaccati per diversi minuti, poi lei sentì una pressione familiare al fondoschiena e colpì Miroku con l'Hiraikotsu.

” Pervertito! E io ti credo pure!”. Il monaco stava per scusarsi nel patetico tentativo di salvarsi da una fine lenta e dolorosa, ma una voce proveniente dall'altro lo interruppe.

” Guarda un po' che bei piccioncini, è quasi un peccato rovinare momenti così romantici.”.

Davanti a loro atterrò un enorme orco viola dotato di due ali e Miroku rabbrividì riconoscendo quei due occhi rossi totalmente privi di pietà.

” Goshinki! Come puoi essere qui?”, l'emanazione di Naraku ghignò.

” Eheh, il mio caro papà ha riciclato Tokijin per ricrearmi dopo che uno di quei seccatori di Okinawa l'ha spezzata. Ha pure aggiunto qualche piccola modifica, non vedo l'ora di provarle su Inuyasha.”, Sango si rialzò e tirò fuori il suo fidato boomerang.

” Non ci sarà bisogno di Inuyasha. Questa volta sarò io a farti a pezzi. Miroku, restane fuori.”, il monaco stava per protestare, ma lo sguardo della ragazza lo fermò, quella era la sua battaglia. Si mise in posizione, aspettando che l'avversario facesse la prima mossa e Goshinki si diresse verso di lei con una velocità impossibile per una creatura di quella stazza, ma lei riuscì a scansarsi e a colpirgli il gomito, poi con uno scatto gli tagliò la coda, ma lui la scaraventò via con un calcio. Ammortizzò l'atterraggio su un albero e l'onda d'urto seguente spazzo via l'erba, poi con un salto si gettò sull'emanazione di Naraku colpendola ripetutamente con la spada, ma questi riusciva a parare anche se con difficoltà, il che fece sorgere un dubbio a Sango.

” Hai imparato a usare i meridiani, vero?”, l'orco ghignò mentre parava un colpo con i suoi speroni ossei.

” Esatto, per qualche motivo il capo ha imparato come usarli per potenziarsi e leggendogli nella mente anch'io ho scoperto come fare. Devo ammettere che sono piuttosto utili, dovrei ringraziare quei tuoi nuovi amici prima di ammazzarli.”, Sango imprecò, sospettava che Naraku avrebbe potuto imparare qualcosa dal suo legame con Inuyasha, ma sperava non proprio a quello.

Schivò un morso e rispose con un calcio alla mascella, che irritò paracchio Goshinki.

” E va bene, volevo tenermi questo per quel maledetto, ma tu mi hai costretto.”, caricò energia nella bocca, per poi sparare un raggio di energia contro l'avversario, che parò con il suo boomerang, venendo però scagliata dall'altra parte della radura e quando si rialzò sputò un po' di sangue.

” Pure le tecniche di Tokijin?!”. L'orco rise.

” Te l'ho detto, è grazie a quella spada che sono tornato in vita, quindi posso usare le sue tecniche. Non l'avevi ancora capito, stupida umana?”, Sango digrignò i denti, non aveva mai sopportato insulti del genere e gliel'avrebbe pagare cara a quel maledetto, ma prima di tornare all'attacco sentì le voci e i passi degli altri che erano arrivati dopo aver sentito gli schianti di prima.

” Resisti, Sango!”. Inuyasha sboccò non appena vide il suo vecchio nemico.

” Goshinki! Come puoi essere vivo?!”, Maka lo guardò sorpresa.

” Che vuoi dire? Non vorrai dirmi che...”, Kagome annuì.

” Sì, l'abbiamo incontrato una volta, in cui Inuyasha ha usato la sua forma demoniaca senza controllo per ucciderlo, ma non ho la minima idea di come possa essere ancora qui.”, Koga si scrocchiò il collo.

” Beh, non lo resterà per molto.”. Sango però li fermò.

” No, me ne occuperò io.”, gli altri la guardarono sbigottiti e Shippo le balzò accanto.

” S- sei sicura, Sango?”, la sterminatrice guardò seria il cucciolo.

” Mi ha chiamato stupida umana, è mio.”, Kenichi e Kanata strinsero le nocche e puntarono entrambi un dito al cielo.

” Allora fagli il culo anche per noi!”.

La sterminatrice ringraziò per l'incoraggiamento e si gettò nuovamente contro Goshinki, tagliandolo ripetutamente sulle braccia e sul torace, ma lui provò a contrattaccare con una raffica di raggi energetici. Sango per pararli ricoprì l'Hiraikotsu di ki cercando di trasformarlo finalmente in qualcosa di concreto, cercò di ricollegarsi a qualcosa che conosceva bene e che poteva tornargli utile in quel momento, qualcosa che aveva studiato fin da bambina. Venne raggiunta in pieno da una scarica di laser che però si divisero tutti a metà, e alla fine i compagni della sterminatrice videro l'inaspettato...la loro amica stava al centro di un cratere, a cui intorno l'erba era appassita o bruciata e la sua arma preferita era infusa di un'aura viola in parte gassosa e in parte liquida, il cui odore non lasciava spazio a dubbi.

“ Veleno- commentò Kenichi impressionato- non è un'abilità che riescono a ottenere molti umani, Sango è davvero formidabile.”, Kohaku guardò la sorella con le lacrime agli occhi e urlò a tutta forza.

” DISTRUGGILO, SORELLONA!”, venendo imitato da tutti gli altri e Sango guardò orgogliosa il potere che aveva ottenuto, giurandosi che non sarebbe andato sprecato. Goshinki guardò furioso l'avversaria e in uno scatto d'ira concentrò tutto lo yoki che gli rimaneva per un ultimo attacco, imitato dalla sterminatrice e dopo lunghi secondi di concentrazione entrambi lanciarono il loro attacco.

Un'ago di puro potere demoniaco rosso si scontrò a mezz'aria con il boomerang volante intriso di ki velenoso e all'inizio sembrò che il primo fosse in vantaggio e i presenti per un istante smisero di respirare, ma alla fine l'Hiraikotsu tranciò in due il raggio energetico e si diresse dritto sull'orco, che in un tentativo di afferrarsi tentò di bloccare la rotazione dell'arma con le mani, ma senza successo. Una colonna di gas tossico si alzò in aria e per un istante non si vide niente, poi il boomerang si conficcò nel terreno a un piede di distanza dalla proprietario e fu finalmente possibile rivedere il mostro, che aveva i palmi arroventati e una grossa cicatrice sul torace con delle bolle intorno. Goshinki guardò irato le ferite e ruggì.

” Per adesso mi ritiro, maledetti, ma non temete, ci rivedremo presto...e dubito che sarete così fortunati.” e scappò alzandosi in volo. Sango cadde a terra sfinita, ma trionfante, finalmente poteva considerarsi alla pari con i suoi compagni, che la presero senza troppi complimenti e la lanciarono in aria festosi.

” Hip Hip Urrà per Sango.”, urlò Kagome e la festeggiata provò a farli smettere con la minaccia di avvelenarli tutti, ma senza successo e quegli idioti continuarono....almeno fino a quando Miroku non riprovò a palparle il sedere.

                                                                                                                       ************

Il sole splendeva sul mare, illuminando una piccola imbarcazione con due soli occupanti, uno intento a occuparsi delle vele e l'altra occupata a pescare. Il primo era un uomo sulla cinquantina alto, dotato di un fisico muscoloso e segnato da cicatrici, con occhi e capelli neri striati di grigio e vestito con un kimono dotato di spallacci, gambali e tekku e portava un grosso rosario al collo, mentre l'altra era una giovane ragazza di circa vent'anni con i capelli blu corti, occhi castani, non troppo alta e con un fisico tonico, vestita come una ninja e dotata di un'aura che stava facendo tremare l'aura e la barca stessa. L'uomo sospirò e le pose una mano sulla spalla.

” Miu, trattieniti o tutti i pesci scapperanno se non l'hanno già fatto. Trattieniti per quando avremmo trovato quello scapestrato di Kenichi.”, la ragazza imprecò e per poco non ruppe la canna di pesca dalla rabbia.

” Ci sto provando, Kenshiro- sensei, ma non riesco a pensare ad altro che alle sue ossa ridotte in briciole.”. Kenshiro si mise una mano sulla fronte, in realtà anche lui non vedeva l'ora di mettere le mani su quell'idiota ed era per puro miracolo che aveva trattenuto sua moglie e la madre di Miu dal venire con loro, neanche lui sapeva come aveva fatto. D'altro canto poteva capire benissimo perchè Kenichi se ne fosse andato, neanche lui da giovane avrebbe lasciato gli amici da solo in un territorio praticamente sconosciuto, però....abbandonare le nozze con Miu in quel modo era davvero troppo!

Venne distratto dai suoi pensieri da alcuni movimenti appena sotto la superficie dell'acqua e anche la ragazza se ne accorse.

” L'altra volta ci hanno messo di meno a farsi scoprire, stanno migliorando.”, il compagno di viaggio si stiracchiò le mani e poi scrocchiò il collo:” Me ne occupo io, Miu, non voglio che la mia futura nuora venga ferita inutilmente.” Delle figure vagamente umanoidi saltarono fuori dall'acqua direttamente dalla barca, erano degli strani ibridi uomo- pesce con un corpo ricoperto di squame gialle, orecchie e dita simili a pinne, una bocca allungata e occhi strabici, erano degli shihofuki(1). Il più piccolo tra loro provò a prendere Kenshiro di spalle, ma lui lo rispedì indietro con un pugno senza neanche voltarsi e poi con un gesto incitò gli altri a farsi avanti e loro non se lo fecero ripetere due volte, ma fu tutto inutile, il guerriero spedì in aria un avversario con un montante, poi ne scaraventò altri tre in acqua con un calcio e fece lo stesso con gli altri usando senza quasi essere visto, fino a quando non rimase solo il più grosso.

La creatura marina cercò di sembrare più grossa e minacciosa che poteva, ma il maestro d'arti marziali pur essendo più basso continuava a sembrargli un autentico colosso contro cui non poteva fare niente e infatti Kenshiro gli arrivò davanti con una lentezza esasperante e subito dopo lo tempestò di pugni a velocità supersonica:” ATATATATATATATATATATATA!”.

Dopo l'ultimo colpo lo shihofuki volò dritto in acqua causando una colonna d'acqua alta venti metri, che Miu osservò con sguardo critico.

” Anche questa volta non ne avete ucciso nessuno?”. Il guerriero si stava massaggiando la mano destra e annuì.

” Esatto, d'altronde avevano tutte le ragioni per attaccarci. Qui gli intrusi siamo noi, quindi non voglio causare incidenti di nessun tipo a meno che non sia assolutamente necessario e lo stesso vale per te, sono stato chiaro?”. La ragazza raggelò vedendo lo sguardo del maestro e tornò a pescare, a volte dimenticava quanto fosse bravo a spaventare quell'uomo, beh, di sicuro avrebbe avuto lo stesso effetto anche sul suo fidanzato.

” Oh, mio caro Kenichi, ti pentirai amaramente di ciò che hai fatto. Spero che quel sadico di Kanata sia con te, così potrò sposarti subito, poi diventerò un'inconsolabile vedova.”. A mille chilometri di distanza l'oggetto dei pensieri di Miu stava insegnando a Koga e Ayame come fare una presa decente e in quel preciso momento sentì un brivido corrergli lungo la spina dorsale, che gli fece provare un'intenso desiderio di correre a fare testamento.

                                                                                                                     **************

Kikyo osservò il cielo stellato stringendosi nelle spalle, alla fine Naraku era stata di parola e l'aveva lasciata andare, ma lei era sempre in guardia nel caso avesse cambiato idea o giocato con lei come al solito. Ore fa aveva mandato i suoi shikigami in tutta l'area circostante per cercare la shikon no tama, ma finora non era ancora tornato nessuno di loro. Finalmente dopo un'altra ora uno di loro ritorno e le si prostrò, lei toccò la fronte della creatura serpentina e vide ciò che essa aveva trovato: una terra desolata e sterile, un fiume prosciugato e un albero rinsecchito su cui si trovava l'oggetto che tutti cercavano. Quando la visione sparì la sacerdotessa cadde a terra col fiato corto in preda alla disperazione:” No, non lì, dappertutto, tranne che in quel luogo orrendo.”, cominciò a correre, doveva avvertire Inuyasha e i suoi compagni, subito!

                                                                                                                          *****

(1) uomini pesce. yokai.com, grazie di esistere.

                                                                                                                          *****

Salve a tutti, so che il capitolo è parecchio corto, ma volevo riuscire a pubblicarlo prima di domani e mi auguro che sia stato soddisfacente. Spero di aver reso bene la scena girl power di Sango e di aver introdotto bene Kenshiro e la fidanzata di Kenichi. Purtroppo potrei non farmi vivo per un po' da queste parti, perchè tra poco avrò esami e c'è una storia che vorrei iniziare prima di essi, quindi mi auguro mi perdonerete se vi lascio per qualche tempo. Concludo il messaggio augurando a tutti buon capodanno e invitandovi a recensire (anche te, Kurama, sono stato paziente finora).
  
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