Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: kamony    31/12/2016    8 recensioni
Qui si narra di pirati leggendari conosciuti in tutte le galassie per le loro gesta. C'é chi li considera eroi e chi li considera criminali . «La verità a volte è molto lontana da ciò che sembra» dice Harlock...
Tra vecchie conoscenze e nuovi protagonisti si snoda questa storia "diversa", ambientata in un "other verse" in cui potrete riconoscere tante sfaccettature dei molti universi, in cui è apparso il nostro pirata spaziale, e non. Una sorta di mashup (letteralmente mescolare), un racconto diverso da ogni storia che ho scritto in precedenza. ➤➤【INCOMPIUTA】
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harlock, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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In un tempo e luogo indefinito, in una galassia lontana…

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«Ne sei sicuro?» chiese Harlock accigliandosi.
«Sì Capitano» rispose fermamente Yattaran che era appena rientrato da un avamposto commerciale su un pianeta artificiale, adibito solo alla compra vendita delle merci.
Il comandante dell’Arcadia sospirò e il suo sguardo, orbo da un occhio, divenne severo e molto preoccupato.
«I patti erano che non avrebbe mai dovuto contattarci, era questo il prezzo per la sua libertà e la nostra sicurezza. Non avrebbe dovuto infrangere la sua promessa» commentò aspramente.
«Lo so Capitano, ma vedete Nagol ha agito in modo così ardito solo per poter monitorare la situazione, per sapere in anticipo se ci fossero novità sul suo conto. Sapete bene che hanno triplicato la taglia che pende sulla sua testa».
Nonostante non avesse mosso un solo muscolo del viso, al primo ufficiale parve che Harlock fosse intento a riflettere, come se qualcosa lo turbasse.
«Proprio per questo tutta la faccenda non mi piace» gli rispose ancora assorto e accigliato.
«Pensate davvero che possa tradirci?».
«No, sono certo che non lo farebbe mai» replicò secco e deciso il Capitano.
«Allora non capisco…».
«Potrebbero aver scoperto chi è veramente e potrebbero usarlo a sua insaputa per spiarci, o peggio come esca. Questo è uno dei motivi per i quali era stato convenuto di non entrare mai più in contatto, se non per ragioni di vitale importanza!».
«Capitano vi assicuro che nemmeno sua madre avrebbe potuto riconoscerlo. E comunque ciò che ci ha svelato, a mio avviso, è un’ottima ragione per essersi preso un rischio così grande».
Harlock guardò il suo primo ufficiale in modo severo «Con i soldi si può comprare tutto e tutti, anche un segreto professionale legato all’inviolabilità. Quella di Nagol è stata una grave leggerezza».
«Quindi dite che davvero potrebbe essere una trappola?».
«Non lo so, ma non capisco che cosa ne verrebbe a noi di vantaggio».
«Non mi ha potuto spiegare molto. Mi ha solo sussurrato veloce che se avessimo accettato ci sarebbe stato per noi un vantaggio irrinunciabile».
Harlock lo guardò appoggiando mollemente la testa sul dorso della mano sinistra, aveva il gomito puntato sul bracciolo del suo scranno e lo sguardo fisso in un punto, con l’occhio buono accigliato e severo. Era ancora molto scettico e meditabondo.
«Dubito fortemente che siano disposti a tanto» commentò grave.
«Capitano è risaputo che le Compagnie, che hanno in mano tutte le risorse minerarie ed energetiche attualmente conosciute, sono disposte a pagare qualsiasi cifra per poter riacciuffare gli evasi! Certo, mi rendo conto che si tratta di un equipaggio leggendario, considerato inarrestabile, ma per me non è invincibile. Sappiamo di certo che la Raza, grazie al FTL jump è una nave che difficilmente può essere intercettata, ma noi, grazie al nostro Computer Centrale abbiamo gli strumenti per farlo. Il vero problema è che l’equipaggio è conosciuto solo virtualmente. Nessuno, al di fuori di chi li ha catturati, li ha mai incontrati di persona, perché hanno agito solo e sempre tramite intermediari e le loro sembianze potrebbero essere molto diverse dalle foto segnaletiche che conosciamo noi…».
«Anche l’Arcadia e il suo equipaggio sono considerati una leggenda e la nostra tecnologia seppur un po’più obsoleta e decisamente diversa dalla loro, non è certo da meno. E non è che facciamo di certo vita sociale. Harlock è una leggenda e sono anni che nessuno lo vede in giro, c'è addirittura chi dubita che esista! Di certo a differenza di loro, noi non lavoriamo per nessuno e abbiamo il coraggio delle nostre azioni, perché crediamo in ciò che facciamo e non siamo dei delinquenti!». S
’intromise piccata Kei Yuki che fino a quel momento era rimasta in silenzio ad ascoltare.
«Non intendevo paragonarli a noi. Nessuno può minimamente sperare di arrivare alla grandezza dell’Arcadia e la sua ciurma! Ammetto che il gesto di Nagol potrebbe essere uno specchietto per le allodole, ma se così non fosse questa potrebbe essere la nostra più grande occasione per liberarci per sempre di quelle zecche della Coalizione. Noi diamo una cosa a loro, e loro…» ribatté Yattaran massaggiandosi il mento, mentre sembrava riflettere.
«Mi sembrano tutte sciocchezze! Non abbiamo bisogno di altri guai e poi le parole di Nagol sono poco chiare, sei proprio certo che fosse lui?» ribatté Kei molto sospettosa.
«Diamine donna! Certo che sono sicuro, sappiamo tutti com’è adesso anche se non l’abbiamo mai più visto di persona. Se fossi stata al mio fianco l’avresti appurato anche tu».
«Che intendi dire?» chiese indispettita Kei puntando le mani sui fianchi.
«Che se non fossi stata a fare shopping potevi vederlo con i tuoi occhi».
«Ero a comprare una nuova pistola propulsione laser, altro che shoppping!» lo redarguì «Ti rode solamente perché ora sparerò ancora più veloce di te!» lo rimbeccò subito la bionda.
«Sogna pure, ad ogni modo se fossi stata con me l’avresti visto anche tu che era proprio lui, ma in carne, ossa e pelle, diversi».
«Io continuo ad essere d’accordo con il Capitano, per me la faccenda puzza!».
Yattaran si stizzì e alzò lo sguardo «Sono ricercati e hanno una cospicua taglia sulla testa e in fin dei conti alla meno peggio, a noi quel denaro farebbe proprio comodo!» rimarcò polemico.
«Per forza, sono ladri e assassini prezzolati» precisò Kei facendo notare l’ovvietà della cosa.
Fu in quel momento che Harlock si alzò voltando le spalle ai suoi ufficiali.
«Anche noi siamo considerati ladri, assassini e terroristi. Anche noi abbiamo una taglia sulle nostre teste. La verità a volte è molto lontana da ciò che sembra» osservò prima di allontanarsi dalla Plancia, seguito dal fido Tori, che spiccando il volo e gracchiando, gli si appollaiò sulla spalla, spiumando appena.
«Il Capitano è sempre contrario a queste cose, non vuole rischiare ma questa volta si sbaglia» brontolò Yattaran mentre prese a mettere a fuoco le immagini dello schermo in cui controllava la rotta. Era ora di salpare e volare lontano da quell’interporto spaziale. La prudenza non era mai troppa per loro.

 

***

 

«Io dico che è un buon affare» esordì “C” con la sua classica aria beffarda, mentre i suoi occhi cerulei ebbero un guizzo. «Se assaltiamo quella base faremo un e rifornimento di armi che potremmo anche in parte vendere e ricavarne un sacco di soldi».
Il comandante “B” lo guardò severa «Cosa ti fa credere che non sia una una bufala? Ti fidi di quel tizio? Lo conosci bene?».
“C” roteò gli occhi infastidito «Ho ascoltato per caso la sua conversazione, questo ne fa una fonte più che attendibile!»:
«Ti è mai passato per il cervello che possa essere una trappola?» commentò assorto “D” mentre lucidava la sua katana.
«In che senso?» chiese annoiato “C”, non amava essere contraddetto.
«Dimentichi forse che siamo sfuggitivi scampati alla pena capitale evadendo di prigione? E che sulle nostre teste pende una taglia faraonica che fa di noi bersagli appetibili per chiunque?» sospirò “F” come se parlasse con un bambino recalcitrante.
«Riflettendoci , convengo che vista con il senno di poi la nostra fuga è stata anche fin troppo facile» notò “B”, come se ci avesse fatto caso solo allora. Nel frattempo si era girata e “C” aveva preso a fissarle il fondo schiena inguainato nella tuta aderente che indossava. Portia Lin, nome in codice “B”, era una donna molto bella e procace, oltre ad essere un’arma di distruzione di massa vivente.
«Veramente? Fai sul serio? » lo redarguì infastidito “F” facendogli distogliere lo sguardo dalle terga del loro capitano. Non era un segreto che lui e “C” non si sopportassero «E noi dovremmo anche dare retta ad un idiota del tuo calibro?»
Furono interrotti dalla voce metallica di Android, colei che governava la Raza
«Incrociatore da ricognizione in avvicinamento, richiedono contatto».
«Un momento solo, li sto analizzando» s'intromise la piccola hacker “E” che era una ragazzina tecnologicamente ultra dotata, oltre che una ladra provetta, diventata parte dell’equipaggio dopo che era rimasta sola al mondo e si era imbarcata come clandestina sulla loro nave. Le sue abilità si erano rivelate nel tempo più che utili e tutto l’equipaggio, alla fine l’aveva accettata come membro ufficiale della ciurma.
«Basta tu faccia in fretta ormai è sulla nostra rotta» rispose serafica Android con il suo sguardo eternamente stupito e la sua vocetta, sì metallica, ma squillante come quella di una bimba.
«Ecco… ci siamo quasi… è Dupont!» disse trionfante “E” che aveva craccato il sistema schermante dell’incrociatore, introducendosi nel loro computer di bordo.
«Quel gran figlio di una gran puttana!» esordì “C” rabbuiato.
«Sentiamo che ha da dire, Android tieni pronti i cannoni, non mi fido di quel serpente» disse “B” perentoria. L'androide annuì obbediente e poi aggiunse: «Collegamento su canale criptato pronto comandante».
Porzia fece un cenno di assenso con la testa e sul monitor apparve il faccione rubicondo di Dupont, che altri non era che una vecchia conoscenza, che spesso aveva fatto loro da tramite per certi affari, peccato che l’ultima volta, la loro, chiamiamola collaborazione, aveva portato l’intero equipaggio della Raza in galera, compresa la piccola “E” che aveva solo sedici anni e che era stata sottratta per un pelo alla riprogrammazione mentale, essendo minorenne e non potendo essere giustiziata come un adulto.
«Che vuoi Dupont? Spero per te che tu abbia un motivo molto valido e argomentazioni molto convincenti per aver avuto l’ardire di contattarci dopo il tuo tradimento. Ad ogni modo non credo che ne uscirai vivo, i nostri cannoni sono puntati sulla tua bagnarola, mi basta un gesto e sparirai per sempre nel nulla» gli disse aspra il comandante Portia.  

Note
FTL (faster than light)
CRACCATO gergo lessicale degli Hacker per indicare il successo di una violazione       informatica baypassando una password


 

Spiegoni domande  e risposte

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Bene cari lettori vicini e lontani, se siete arrivati sin qui suppongo che abbiate qualche domanda da fare, bene fatemela! E io sarò lieta di rispondervi nel prossimo aggiornamento.
Intanto vi anticipo riguardo la prima domanda che di sicuro vi sarete posti, ovvero chi siano i protagonisti della seconda parte del capitolo.
Ve lo spiego subito.
Per questo equipaggio mi sono liberamente ispirata al telefilm “Dark Matter” che ho visionato questa estate. Immagino che dal titolo si capisca perché ha catturato la mia attenzione :P. Al di là del richiamo al film in CG, l’ho trovato molto, ma molto similare in certe dinamiche, alle gesta del nostro capitano e quindi invece di inventarmi di sana pianta degli OC, mi sono fortemente  ispirata a loro. La serie è solo alla seconda stagione e ci sono un sacco di irrisolti in sospeso, quindi capirete bene che io farò a modo mio. Specifico subito che non è necessario che la conosciate, né che la vediate. Trattate pure questi personaggi semplicemente come “nuovi”. Ad ogni modo potete sbirciare QUI
Come potrete vedere i personaggi hanno i loro nomi preceduti da un numero, per un motivo che per ora non vi spiego. Ho ritenuto opportuno cambiare i numeri con le lettere, perché io avevo già usato questo espediente in un’altra fic e non volevo ripetermi, anche se è solo una fortuita coincidenza. Bene per ora con gli spiegoni mi fermo qui!
Tornando a noi: questa è la muova avventura con cui mi riaffaccio a questo fandom. È una storia diversa da tutte quelle che ho scritto sul nostro amato capitano. Come ho già anticipato, non è specificato in quale contesto si svolgono i fatti, ci saranno larvati riferimenti qua e là a tutti gli universi, o quasi, di Capitan Harlock, perfino al manga, ma non saranno determinanti, né troppo invasivi, per permettere alla fantasia di chi legge, di spaziare come e dove vuole. Anche Harlock potete liberamente immaginarlo come più vi aggrada. Io ho usato la bellissima fan art di J. Alquie per la copertina grafica di questa storia, perché mi piace moltissimo, ma non è vincolante per voi.
Come i più pignoli avranno notato, Legends significa Leggende in Italiano e questo fandom già ospita una OS con questo titolo. Vorrei tranquillizzare tutti perché ho già contattato l’autore l’autore Sigfrido di Xanten che mi ha dato il suo benestare a mantenere questo titolo.
Vi avviso che questa storia è proprio diversa in tutto e per tutto, anche nella pubblicazione :D
Non avendo più il tempo libero di una volta andrò molto a rilento e non ho neppure un capitolo di scorta, mi butto in questa avventura così, con incoscienza e senza paracadute. Aggiornerò indicativamente una volta al mese, ma si potrebbero allungare i tempi, quindi SE vi andrà di seguirmi armatevi di pazienza, ciò non toglie che in corso d’opera  le cose possano anche cambiare e i tempi accorciarsi, ma ho voluto essere onesta e non menare il can per l’aia! D’altronde o facevo così o temo che questa storia sarebbe rimasta in incubazione per sempre, quindi mi son detta ma sì proviamo va!
Spero di divertirvi e rilassarvi, lo scopo è questo, per me che la scrivo e per voi che vorrete leggerla e seguirla.
Per ora è tutto, colgo l’occasione per augurare a chi passa di qui BUON ANNO e alla prossima!


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Note tecniche
Non ho tempo per rileggere 5/6 volte sennò finirei per postare ogni 6 mesi, spero non ci siano troppi     errori e refusi, in caso chiedo anticipatamente scusa a tutti i lettori: Segnalatemeli pure e quando ne avrò il tempo materiale provvederò a correggerli.

Disclaimer
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Tutti i personaggi non originali; ovvero Capitan Harlock e i protagonisti di Dark Matter, non mi appartengono, ma sono proprietà dei loro rispettivi creatori e proprietari.
Invece la trama, così come i personaggi originali e qualsiasi altra cosa inventata dalla sottoscritta, sono proprietà dell'autrice, cioè me :)

All pics are from google search.
Fan art by Jerome Alquie.
Graphic by me!

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