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Autore: Florafairy7    31/12/2016    5 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CONFESSIONI (...ANCORA?)

Quando Brandon tornò a Fonterossa andò subito in camera sua. La finestra era aperta, Logan doveva essere uscito di lì.
Non poteva crederci, non... non poteva essere vero. Stava sognando. Non poteva essere stato tanto stupido da fidarsi di suo fratello ed essere deluso da lui un'altra volta.
Voleva urlare. Voleva distruggere tutto quello che aveva intorno e il trattenersi stava per farlo esplodere.

Ad Alfea Flora era tornata in camera sua dove era stata accolta dagli sguardi curiosi dei suoi amici che si chiedevano perché mai fosse uscita tanto di fretta.

"S-scusatemi..." E la ragazza andò in camera sua.
Era tutto in disordine a causa del combattimento con Logan.
Non poteva crederci. Eppure quel ragazzo le aveva trasmesso strane sensazioni da quando l'aveva conosciuto. Quando si erano visti su Linphea le aveva dato l'impressione di essere freddo, in qualche modo. Ed ora tutto si spiegava.

La ragazza, con distacco, ripensando agli avvenimenti di quella sera, risistemò la camera come poté e gettò via la cornice rotta.
Si stese sul letto ripensando a ciò che era accaduto senza poterci credere. A tutto ciò che era accaduto.

Sentì che poco dopo i ragazzi andarono via e fece finta di dormire quando Bloom tornò in camera.

Quando Sky raggiunse la sua camera trovò il suo amico steso sul letto, non si era preparato per dormire, ancora vestito però sembrava essersi addormentato.

"Lo so che non stai dormendo." Disse Sky dopo aver chiuso la porta.
Brandon aprì gli occhi e lo guardò sott'occhio.

"Brandon, ascolt..."

"Non...!" Lo fermò Brandon alzando di scatto il braccio trattenendo la rabbia, "... voglio parlarne." Concluse in maniera forzatamente calma.
Sky sospirò e disse:

"Beh, spero che almeno ne abbia parlato con Flora..." Guardò il suo amico in attesa di una reazione, Brandon si alzò di scatto mettendosi seduto e puntando il dito contro il principe replicò:

"Non ho assolutamente voglia di sentirmi dire quanto sia stato inopportuno e profondamente irrispettoso baciare Flora!"

Sky sgranò gli occhi:

"Tu... che cosa?"
Brandon strinse le labbra puntando il dito al suo amico ribadendo ciò che aveva appena detto, Sky alzò le mani in segno di resa e Brandon tornò a stendersi.

Il giorno dopo fu il grande giorno: quella sera i ragazzi si sarebbero recati su Linphea e Flora si sarebbe legata al suo cuore della natura.
Prima delle lezioni, quella mattina, Flora era stata convocata nell'ufficio della preside. Erano sedute l'una di fronte all'altra e dopo una lunga pausa Faragonda disse:

"Beh, il fatto che Helia abbia risolto tutto ci libera dalla prima preoccupazione ma resta il fatto che Yana sta progettando qualcosa di grande, non dimentichiamo che ha l'arpa d'oro."

"Preside Faragonda, c'è qualcosa che non va. Yana non dovrebbe avere la magia, tutto questo non si spiega... e poi, perché non venire a cercarmi direttamente? Perché mandare messaggi intimidatori?"

"Non lo so, e il fatto che si muova sott'acqua mi fa ancora più paura. È una donna pericolosa, e se è lei quella a cui Nikolai ha tolto la magia deve aver fatto qualcosa di grave..."

Flora abbassò lo sguardo e sospirò, Faragonda disse:

"Ora va' a lezione. Oggi il professor Avalon ti darà istruzioni per l'incantesimo."

Flora storse le labbra, poco convinta, e si alzò, salutò la preside e lasciò l'ufficio, così raggiunse le sue amiche per andare a lezione. Non le avevano detto niente di Logan, anche perché lui a Fonterossa non avrebbe potuto starci, così decisero di tacere per non mettere nei guai Brandon che l'aveva tenuto nascosto.

A Fonterossa quella mattina Brandon saltò le lezioni rimanendo chiuso in camera. Sky non ci aveva nemmeno provato a svegliarlo e sapeva che la cosa migliore per il suo amico era rimanere da solo per un po'.
Alla fine delle lezioni, tornato in camera, Sky lo trovò dove l'aveva lasciato. A quel punto il principe sedette accanto a lui e disse:

"Ora devi smetterla."

"Di fare cosa? Non sto facendo niente." Rispose in modo piatto il suo amico, Sky alzò gli occhi al cielo.

"Smettila di non fare nulla!"

"Vorrei, ma non ci riesco." Disse Brandon con lo stesso tono, steso sul suo letto.

"Brandon, so che è stata dura per te, ma hai sempre i tuoi amici!" Sky cercò di sembrare positivo, Brandon lo guardò.

"I miei amici che ho messo da parte e messo in difficoltà per colpa sua e i miei amici che lo odiano tanto quanto me e che io odio per questo?"

"Smettila di fare il melodrammatico!" Esclamò Sky, stanco e desideroso di riavere indietro il suo migliore amico. "Tu non odi proprio nessuno, ti conosco e non ne sei capace! I ragazzi non ce l'hanno con te ed è normale che tu stia soffrendo, ma tu ora ti alzi, ti lavi e ti risistemi! Immediatamente! E non te lo dico come tuo amico ma come tuo principe, sono stato chiaro?!"
Brandon non disse nulla e Sky temette di essere stato troppo duro. Ma lo scudiero eseguì gli ordini e si alzò dicendo:

"Sai cosa? Hai ragione, tu hai proprio ragione! Ho sprecato una giornata a... fare niente! Io! La persona più utile ed essenziale per la Dimensione Magica!"

"Okay, forse..."

"... Come ho potuto sprecare questo tempo?! Ora sai cosa faccio? Vado subito in biblioteca a finire il compito che avrei dovuto finire stamattina, poi torno qui e mi preparo per andare su Linphea senza perdere altro tempo!"

"Esattamente!" Sorrise Sky anche se era un po' perplesso per quel repentino cambio di umore.
Brandon allora, convinto, prese le sue cose e lasciò la stanza alla volta della biblioteca.

Nel frattempo ad Alfea le Winx erano nella classe del professor Avalon, la sua cattedra era disseminata di antichi volumi tutti dello stesso autore.
Avalon ne stava leggendo uno mentre le ragazze ascoltavano, poi si rivolse a loro:

"Direi che è tutto molto chiaro. Bisogna prepararsi prima che la luna raggiunga il sagittario, è importante che sia già tutto pronto quando arriverà nel suo asse, a quel punto saranno i raggi stessi della luna che toccheranno il punto esatto, se avrete predisposto tutto in modo corretto. E, ragazze, mi raccomando per la preparazione delle pozioni, dev'essere tutto pesato con estrema precisione. E attenzione anche alla posizione delle pietre, Flora, tu non dimenticare di indossare i fiori e il vestito di rugiada... dimentico qualcosa? Ah, sì, non lasciatevi mai le mani per nessun motivo, un'interruzione improvvisa manderebbe tutto a monte senza possibilità di ritentare."

Le ragazze si guardarono un po' in ansia, ed Avalon sembrava ansioso quanto loro.

"Non si preoccupi, professor Avalon, seguiremo le istruzioni per filo e per segno." Cercò di rassicurarlo Flora ma Avalon non sembrò più tranquillo e, tamburellando le dita sul libro chiuso, replicò:

"E invece mi preoccupo, Flora. Sarà tutto più complicato senza Charmix. La tua magia è debole e questo vuol dire che avrai bisogno di più magia per legarti al ciondolo!"
Flora abbassò lo sguardo, Avalon si accorse che forse il suo tono era stato duro e cercò di rimediare:

"Ma sono fiducioso, voi ragazze siete delle fate molto potenti."
Bloom sorrise:

"Infatti, professore, andrà tutto bene! Ora è meglio se andiamo, tra un po' verranno i ragazzi per andare su Linphea."

"Va bene, andate." Annuì Avalon, loro stavano uscendo ma lui disse:

"Flora, ti trattieni un secondo per favore?"
Lei fece cenno alle sue amiche di andare e si riavvicinò al professore.

"Mi dica." Disse appoggiandosi al banco dietro di lei, Avalon le era di fronte e le disse:

"Non volevo essere duro... ma ero convinto che fosse fatta, cosa è successo?"

Flora strinse i pugni e poi aprì le mani con esasperazione, pareva che il suo professore avesse centrato il punto.

"Lo so! Lo credevo anch'io! Lo sa cosa? Ho litigato col mio ragazzo per quel Charmix! Ma niente! Niente di niente! Com'è possibile che non riesca a capire le mie emozioni?!"

"Oh, mi dispiace... ascolta, sono certo che in fondo, ma davvero in fondo, tu sappia cosa devi fare. Non è tutto perduto, hai fino alle undici e mezzo di questa sera."

"E lei crede che in poche ore riesca a capire cosa sento davvero e riesca ad ottenere il mio Charmix?" Chiese Flora, scettica.

"Sì, beh, sono abbastanza fiducioso." Sorrise Avalon, "Tieni il libro, vi servirà. E porta con te quello che ti ho dato, troverete sicuramente informazioni utili. Buona fortuna."
Flora sorrise al suo professore prendendo il libro offertole, così lasciò l'aula per raggiungere le sue amiche.
Tornata in camera le trovò che stavano sistemando le loro cose per la partenza per Linphea mentre erano arrivate le pixies, lei intanto, dopo aver salutato le fatine, andò in camera sua per prendere l'altra cosa importante di cui avrebbe avuto bisogno quella sera.
Lo scrutò con attenzione, quasi per trovarci qualcosa in più... e in effetti notò qualcosa: la copertina del libro era ormai rovinata ma seguendo con il dito le rilegature della pelle, si rese conto che doveva esserci scritto qualcosa, un titolo, che ormai il tempo aveva quasi del tutto cancellato. Chiuse gli occhi per concentrarsi sulla sensazione sulle dita, e capì che sulla copertina del diario di Nikolai c'era scritto: Alla mia keimerina.
Flora aprì gli occhi, incredula e commossa.

A Fonterossa Brandon aveva passato il suo pomeriggio in maniera costruttiva per recuperare il tempo perso ed era tornato in camera per prepararsi. Mentre lui e Sky si cambiavano Sky chiese:

"Come stai?"

"Mai stato meglio!" Sorrise il suo amico, Sky alzò gli occhi al cielo:

"Perché devi sempre strafare? Mi bastava un 'bene'!"

"Okay, okay, non sto proprio alla grande, ma mi ha fatto bene distrarmi..." Concesse Brandon, poi Sky disse ancora:

"Visto che ora stai bene parliamo di quello che è successo ieri sera con Flora."

Brandon si fermò di colpo e lo guardò:

"Non sto poi... così bene..."

"Non cercare di fregarmi! Ora parla!" Esclamò Sky puntandogli il dito contro, Brandon allora sospirò e andò a sedersi sul letto, così disse:

"Non lo so perché l'ho fatto, okay? Ho solo... voluto farlo. Ero arrabbiato, e triste, e quando l'ho vista lì, prima che potessi tornare a Fonterossa, ho capito che era l'unica persona che avevo voglia di vedere in quel momento."
Sky fischiò per lo stupore, Brandon aggiunse:

"Questo non vuol dire niente."

"No, no, amico, questo vuol dire tutto!" Ribatté Sky, Brandon alzò gli occhi al cielo dicendo:

"Ma tu da che parte stai?"

"Dalla tua!" Rispose Sky, "Sono il tuo migliore amico e voglio che tu sia felice... prima di tutto, fai pace coi tuoi sentimenti, e poi ascoltali! Io ho fatto così quando stavo con Diaspro e poi ho conosciuto Bloom ed ora sono la persona più felice del mondo!"

"Ferirei molte persone, e lo sai bene. Io e Flora siamo amici e ci conviene rimanere amici che non si baciano. Quindi quando la vedrò le chiederò scusa e le prometterò che non ricapiterà mai più." Concluse Brandon, deciso.

"Ah, contento tu..." Mormorò Sky distogliendo lo sguardo.

"Cosa?"

"Niente! Su, muoviti, che le ragazze saranno già quasi pronte e dovremo arrivare fino a Linphea." Replicò Sky con un sorrisetto guardando sott'occhio il suo amico e si accorse che era molto pensieroso.

Una volta pronti i due amici raggiunsero il resto della squadra giù all'hangar ed insieme a loro salirono a bordo.
Prima che potessero dedicarsi alle loro mansioni i ragazzi fermarono Brandon per potergli parlare.

"Volevamo dirti che ci dispiace per ciò che è successo e per come ci siamo comportati." Disse Helia a nome di tutti.

"Vi ringrazio." Replicò Brandon con ancora la vergogna lasciatagli da suo fratello.

"Siamo una squadra, ci rimetteremo in sesto tutti insieme." Aggiunse ancora Helia, Brandon sorrise:

"Sicuri che non siete arrabbiati?"

"Un po' infastiditi del fatto che la nemica ci abbia superati di alcune mosse, ma niente che non possiamo recuperare." Sorrise il suo amico, Brandon ne fu rassicurato e ognuno tornò al proprio posto, Brandon però in quel momento aveva capito ciò che aveva da capire. Helia era troppo buono per meritarsi un tale colpo basso.

I ragazzi arrivarono ad Alfea al tramonto, le ragazze allora li raggiunsero.
Mentre si dirigevano all'uscita Musa chiese a Stella:

"Ti sei sentita con Brandon? Come sta?"

Stella si strinse nelle spalle e rispose:

"Io ci ho provato a parlargli ma ha detto che non ne aveva voglia, non se la sentiva eccetera eccetera,eh beh, che potevo farci?"

"Poveretto..." Commentò Musa, Bloom annuì:

"Sky mi ha detto che stamattina non è andato nemmeno a lezione."

"Beh, almeno ora potrà distrarsi un po'!" Esclamò Aisha riferendosi alla loro missione.
Le ragazze, con le pixies, arrivarono all'uscita e lì c'era la navicella che le aspettava. Salirono a bordo e incontrarono i ragazzi, li salutarono anche se c'era qualcosa di strano nell'aria.
Ognuna di loro rivolse in particolare un sorriso a Brandon per fargli sapere che gli erano vicino, Stella lo baciò e chiese:

"Come stai?"

"Sto... sto bene, sì, direi che sto bene." Annuì lui, Stella però non ne fu convinta:

"Ne sei davvero sicuro sicuro? Perché non ci prendiamo un po' di tempo per parlarne? Insomma, non so neanche perché avevate litigato la prima volta!"

"Magari più tardi... ora dobbiamo partire."

"E beh?" Stella sembrava confusa.

"Devo dare una mano agli altri." Spiegò Brandon un po' perplesso.

Dall'altra parte invece Flora aveva preso coraggio ed era andata a parlare con Helia:

"Come stai?"

"Sto bene... e tu?" Disse Helia con aria un po' dura.

"B-bene."

"Mi fa piacere." Concluse il ragazzo e fece per allontanarsi ma Flora lo fermò poggiandogli la mano sul braccio, lo guardò negli occhi e chiese:

"Helia, per quanto tempo dovrà continuare così?"

"Il tempo che servirà per far tornare la mia Flora." Rispose lui guardandola, Flora, rimasta di sasso, lo lasciò poi andare ed Helia raggiunse Timmy ai comandi.
Flora era rimasta a bocca aperta, si guardò intorno per scrollarsi ed incrociò senza volere lo sguardo del suo amico, lo sostenne per un attimo e in quell'istante anche Stella si girò per capire dove stava guardando il suo ragazzo. Quel filo invisibile fu spezzato dalla voce di Sky che esclamò:

"Tutti in posizione! Forza! Forza! Si parte!"
Così in un attimo tutti andarono ai propri posti, i ragazzi ai comandi mentre le ragazze si riunirono per dare un'altra occhiata al libro di Avalon.

"Flora, va tutto bene? Sembri distratta." Le disse Aisha notando la sua espressione, Flora annuì:

"Ma sì, certo, va tutto bene..." Poi gettò un'occhiata a Brandon pensando a come avrebbe dovuto comportarsi con lui ma Aisha lo notò, la fata dei fluidi però si accorse che Chatta aveva notato la stessa cosa.

"Devo assolutamente parlare con Flora, sono uno stupido." Intimò Brandon a Sky mentre pilotavano la navicella verso Linphea.

"C'è tempo per farlo..." Replicò Sky tranquillo ma Brandon disse:

"Appena arriviamo su Linphea le chiedo di parlare... c'è anche quella pixie che non le si stacca di dosso!"
Sky sospirò scuotendo la testa.

Dopo un paio d'ore arrivarono su Linphea, scesero dalla navicella e videro che era il crepuscolo e, senza perdere altro tempo, si misero in cammino per raggiungere la casa di Flora.

"Non posso crederci, sono su Linphea!" Esclamò Flora guardandosi intorno con un sorriso, poi guardò lo scudiero e gli fece un cenno che solo loro due capirono.

Mentre camminavano Brandon provò a dire a Sky:

"Sky..." Ma suo migliore amico lo fermò:

"Ci parlerai dopo con Flora, va bene?"

Brandon sospirò e disse:

"Va bene."

La squadra in poco tempo raggiunse la casetta circondata da piante e fiori e nel frattempo si era fatta sera.
Fu Flora che, un po' emozionata, bussò alla porta.
Dall'altra parte sentirono:

"Arrivo! Rodols, dev'essere Flora! Sono certa che..." Alyssa aprì la porta ed esclamò:

"Sì, è la mia bambina! Sapevo che eri tu, tesoro! Le mamme lo sentono!" La abbracciò stretta e Flora ricambiò felice quell'abbraccio.

"Oh, mamma, sono così felice di vederti!"

"Anche io, amore mio! Vieni, entra! Ragazzi, prego, entrate!" Invitò tutta la squadra e loro entrarono.

"Papà!" Esclamò Flora e corse ad abbracciarlo, Rodols la strinse dolcemente e lei rimase fra le sue braccia mentre sua madre salutava i suoi amici.

"Ragazze, come state? Oh, che carine, ci sono anche le pixies!" Disse la donna, Bloom sorrise:

"Stiamo bene, grazie."

"Anche noi." Sorrise Chatta.

"E voi? Oh, non sentitevi in imbarazzo, state tranquilli." Disse Alyssa ai ragazzi notandoli un po' in difficoltà, la prima volta che erano stati lì non erano stati accolti troppo bene; stavolta però Rodols era troppo preso dalla sua bambina per dare peso a chi potesse essere una potenziale minaccia per sua figlia.

"Prego, sedetevi." Li invitò Alyssa, poi si rivolse a Brandon prendendogli il mento e girandogli il viso come per controllare:

"Tu stai bene, caro? Va tutto bene?"
Brandon sorrise quasi compiaciuto, adorava le sue attenzioni:

"Sì, sto bene, la ringrazio."

"Sicuro?"

"Sì, sì, sono sicuro."

"Bene." Annuì la donna, rassicurata.

I ragazzi presero posto e Brandon notò un'occhiata poco amichevole rivoltagli da Helia.

"Miele?" Chiese Flora.

"Sulla Ninfea, la sua classe ha passato due giorni lì, dovrebbe rientrare stasera ma per quell'ora il rito sarà concluso. Le abbiamo detto però che saresti passata per sbrigare qui delle faccende, lei ci è rimasta un po' male ma le ho detto che saresti tornata." Spiegò Alyssa.

"Oh, okay, beh, da un lato meglio che lei non ci sia. Allora: ecco il ciondolo." Disse Flora tirandolo fuori e tutti si fermarono per un istante a guardarlo.

"Questo col vestito rosso con lo spacco starebbe un amore!" Si lasciò sfuggire Stella, le ragazze la guardarono perplesse, lei alzò le mani e si zittì.

"Molto bene, tesoro." Annuì Alyssa, "So che avete un libro con le istruzioni da seguire, io dal canto mio mi sono occupata di cucirti il vestito di rugiada, non ho potuto prepararti la corona di fiori perché servono appena colti quindi vi conviene uscire ora per prenderli e poi preparerò tutto."

"Come facevi a..."

"... tesoro, ero una ninfa." Disse Alyssa con un sorrisetto, Flora strinse le labbra:

"Giusto."

"Bene," Rodols si alzò, "ormai ha fatto sera, abbiamo circa due ore per preparare tutto. Per arrivare presso il piccolo popolo ci metteremo una decina di minuti. Ora: due delle ragazze andranno a cogliere i fiori che ci serviranno, uno di questi qui va con loro, è pur sempre buio e non è saggio uscire da sole. Le altre tre ragazze prepareranno le pozioni, suppongo che a scuola vi insegnino come si fanno le pozioni." Guardò le ragazze, loro annuirono. "Il resto di loro mi daranno una mano a preparare il Cerchio Astrale, non ce la faccio da solo... Tutto chiaro?"

I ragazzi si guardarono tra loro, Rodols batté le mani per scuoterli:

"Allora?"

Tutti dunque annuirono e mormorarono qualcosa alzandosi.

"Molto bene." Sorrise Rodols. "Dunque, tu, ragazzo coi capelli strani," Disse poi a Nex, "tu andrai con le ragazze a cogliere i fiori. Il resto con me!" Detto questo Rodols si avviò verso l'uscita e dopo essersi scambiati un'occhiata i ragazzi lo seguirono.

"Oh, andiamo, perché io devo cogliere i fiori?" Si lamentò Nex.

"Perché così ha deciso il padre di Flora!" Rispose Aisha trattenendo, senza riuscirci, una risata.

"Mio marito a volte può sembrare duro ma non lo è affatto, è solo che quando si tratta delle sue figlie non sente ragioni." Sorrise Alyssa, Flora disse:

"Sarà meglio se raggiungiamo il piccolo popolo."

"Sì, aspettatemi solo un secondo, vado a prendere il vestito." Replicò Alyssa ed andò al piano di sopra.
Tornò pochi istanti dopo con una grande scatola e allora uscirono, così Alyssa disse:

"Bene, ora possiamo andare. Ragazze, chi si occuperà dei fiori?"

"Io e Bloom!" Esclamò Stella alzando la mano, Nex alzò gli occhi al cielo sbuffando, Stella gli fece una smorfia.

"Bene," Disse Alyssa, "allora voi prenderete quella direzione, è lì che ci sono i cespugli di margherita e malva, coglietene abbastanza, mi raccomando. Dopodiché seguite questo sentiero, vi porterà dritti al piccolo popolo."

"Va bene, ci vediamo dopo." Annuì Bloom e così con Stella e Nex, e le loro pixies, prese il sentiero indicato da Alyssa.

"Noi andiamo, ci vorrà un po' di tempo per preparare le pozioni." Disse la donna e così le ragazze la seguirono.
Dopo alcuni minuti di cammino, mentre il cielo si era ormai fatto completamente scuro ed era illuminato soltanto dalle stelle, arrivarono presso il piccolo popolo degli gnefri superando la parte del sentiero ricca di vegetazione.
Quando la superarono arrivarono in una radura dove le lucciole e piccole lanterne illuminavano tutto.
I ragazzi e Rodols erano lì e stavano sistemando a terra dei grossi massi di diversa forma e dimensione.
Davanti alle donne appervero due creature simili a degli gnomi con la pelle ruvida.

"È lei! È lei! È la keimerina!" Esclamò uno indicando Flora, la ragazza fece un passo indietro ma Alyssa le posò una mano sul braccio per rassicurarla e disse ai due gnefri:

"Sì, è lei."

"Ne è passato di tempo dall'ultima volta che venisti qui e sconvolgesti la Natura." Disse l'altra creatura a Flora, Alyssa rispose ancora una volta al suo posto:

"Sì, ma ora lasciateci in pace, abbiamo da fare, e se ci importunerete ancora chiamerò il sommo saggio!"

I due gnefri allora si allontanarono sparendo tra gli alberi mormorando:

"Che caratterino!"

"Ah, gnefri!" Sospirò Alyssa.

"Bene, noi prepariamo le pozioni allora." Disse Tecna poggiando la borsa con tutto il necessario su un masso, Alyssa annuì e fece loro spazio così le tre fate sedettero a terra di fronte alla roccia e tirarono fuori tutto l'occorrente e il libro che le avrebbe guidate.

"Ragazze, io ho bisogno di parlare un secondo con mia madre." Disse loro Flora, Musa le sorrise:

"Ma certo, Flora, qui ce ne occupiamo noi, tranquilla."

"Grazie." Sorrise Flora e così raggiunse sua madre che nel frattempo era andata a sedersi guardandosi intorno per controllare che tutto procedesse bene.
Le pixies rimasero con le ragazze mentre Chatta non si staccò da Flora ed andò con lei da Alyssa.

"Mamma, posso parlarti un secondo?" Chiese Flora prendendo posto accanto a lei, Alyssa le fece ancora un po' di spazio dicendo:

"Ma certo, cara, dimmi."

"Io..." Esordì Flora intrecciando le dita, "... vedi, quel che abbiamo scoperto, e le pozioni e tutto il resto, l'abbiamo scoperto grazie a dei libri che ci ha dato il professor Avalon..." Si fermò e nel frattempo lei e sua madre guardarono come le tre amiche stavano cominciando a preparare le loro pozioni e Tecna richiamava Musa:

"Devi tagliarla più piccola! Tanto vale ce la mettevi intera questa bacca di Nanga!"

Alyssa si girò verso Flora:

"Continua, tesoro."
Flora annuì e prese un respiro, sua madre guardava come Rodols dava istruzioni ai ragazzi, allora disse:

"Vedi, questi libri sono stati scritti tanto tempo fa e..."

"... li ha scritti Nikolai." Concluse sua madre per lei girandosi a guardarla.

"Esattamente." Disse Flora con un sospiro. Sua madre le prese le mani:

"Tesoro, vuoi sapere di più su di lui, ed è assolutamente normale. Questo non vuol dire che non vuoi bene a tuo padre." Guardò di nuovo suo marito, Flora seguì ll suo sguardo e guardò suo padre, così disse:

"Ho trovato anche una sua specie di diario e sembra che... che l'abbia scritto per me... mamma, ti va di raccontarmi di lui?" 
Alyssa sorrise ed annuì.

Nel frattempo i ragazzi posizionavano i massi seguendo le direzioni astrali e non era affatto facile dato che erano tutti molto pesanti. Le ragazze invece preparavano le pozioni necessarie per il rito tagliando, sminuzzando e mescolando ingredienti magici, Aisha però d'un tratto s'interruppe:

"Ragazze, torno subito, devo fare una cosa." Musa e Tecna continuarono il loro lavoro mentre la fata dei fluidi si alzò e raggiunse i ragazzi che, a fatica, stavano rotolando i massi lungo la linea tracciata a terra da Rodols.

"Sky, posso parlarti un secondo per favore?" Chiese Aisha sorprendendo il principe, lui si fermò e rispose:

"Sì, certo." Lanciò un'occhiata al suo migliore amico chiedendosi cosa potesse essere successo, Rodols però richiamò Brandon:

"Non abbiamo tutta la notte! Forza!" E così lo scudiero tornò al suo lavoro.

Aisha e Sky si allontanarono dagli altri per poter parlare.

"Aisha, che succede? Bloom...?"

"Ah, sta' zitto, non c'entra niente Bloom!" Sbottò la fata dei fluidi a braccia incrociate.

"Okay... e allora che succede?" Chiese Sky perplesso.

"Si tratta del tuo migliore amico. E della mia migliore amica." Rispose lei risoluta, Sky, che era sempre stato un po' intimorito dal carattere forte della sua amica, disse:

"Intendi... intendi Brandon e Flora?"

"E chi sennò? Ho bisogno di chiederti una cosa ma devi rispondermi in tutta sincerità..."

"Sì, va bene, non avrebbe dovuto baciarla... Flora è arrabbiata?"

"Fermo, fermo, fermo... Brandon l'ha baciata... di nuovo?" Chiese Aisha alzando un sopracciglio, Sky sgranò gli occhi:

"Non dovevo dirlo... non dovevo proprio dirlo... okay, senti, è che..."

"... dimmi, Sky: Brandon prova qualcosa per Flora?"

"Che cosa te lo fa pensare?" Chiese Sky cercando di essere evasivo, senza risultato.

"Il fatto che... ehm... fammi pensare, l'ha baciata, ben due volte, e mi disse che era certo che per Flora non fosse valso nulla, e questo voleva chiaramente dire che invece per lui era valso qualcosa, non credi?"

Sky sembrava in difficoltà, alla fine disse:

"Aisha, è il mio migliore amico, non posso parlarti di cose sue intime!"

"Sky, sei un idiota!" Sbottò Aisha colpendogli il braccio.

"Ehi!"

"Ti sto chiedendo una cosa seria! Flora è chiaramente confusa ed io, che sono la sua migliore amica, devo proteggerla! Se Brandon prova qualcosa per lei devo saperlo!"

"Diciamo che... è confuso."

"Anche lui?" Disse Aisha con una smorfia.

"Anche lui." Confermò Sky annuendo, Aisha sospirò esasperata.

Nel mentre Alyssa raccontava a Flora ciò che lei voleva sapere:

"Mi ha parlato alcune volte dei libri che aveva scritto, mi disse che erano serviti a loro tempo ma ormai non esistevano altre keimerine, fui io che lo convinsi a conservarli. Nella sua lunga vita aveva avuto alti e bassi... quando Vymarna gli tolse l'immortalità e gli impedì di dare vita ad altre keimerine lui non si diede per vinto, oh no, nutrì per molto tempo la speranza che le keimerine non erano finite. Poi però a volte si scoraggiava e voleva rinunciare a tutto. Non sapevo che avesse forgiato un altro cuore della natura, non me ne aveva parlato, ma deve risalire a molto tempo prima che ci conoscessimo." Alyssa si fermò per un attimo richiamando i ricordi, "Sai, ti sarebbe piaciuto; Nikolai era... lui era divertente, e spensierato per la maggior parte del tempo, era coraggioso... ricordo ancora quando un giorno stavo passeggiando per il viale dei gerani e m'imbattei in dei troll, ero da sola e mi spaventai a morte, il mio albero era distante e non sapevo cosa fare, ma poi arrivò lui. Per me era... era come il mio cavaliere dall'armatura scintillante. Si parò davanti a me usò la sua magia per mandarli via, e Vymarna gli aveva impedito di farlo. Ma lui insisté dicendo che ne valeva la pena per me..."

"È come se... come se lo amassi ancora?" Chiese Flora con voce un po' tremante.

"Vedi, è complicato... il nostro è stato un amore forte, un amore intenso. È stato uno di quegli amori che arrivano all'improvviso, che non te ne accorgi che ti stai innamorando ma poi d'un tratto ti rendi conto che è lui la persona di cui hai bisogno, all'improvviso capisci che il tuo cuore batte per lui. Con Nikolai è stato così e non posso dire di averlo dimenticato, ma ora c'è tuo padre." Disse poi guardando suo marito, "Ed io lo amo."

"Come ci si può innamorare due volte? Se Nikolai ti ha dato tutto questo come puoi amare papà?" Chiese Flora con impeto, Alyssa rispose:

"Tesoro mio, la vita è una cosa meravigliosa e tra le tante meraviglie che ci offre c'è l'amore. E la cosa più straordinaria è che non ci vieta di amare due volte. Ho amato Nikolai con tutto il mio cuore e non lo dimenticherò mai, ma ora amo tuo padre e, credimi, il mio cuore è tutto suo."
Alyssa si girò verso Flora e le sorrise ma sua figlia si accorse che aveva gli occhi lucidi.

"Ti rende triste parlare di lui?"

"No, è solo che mi dispiace che non abbia mai potuto conoscerti... sarebbe stato così orgoglioso di te. Flora, tieniti stretta quel libro, ci sono i suoi pensieri, le sue impressioni... leggilo, conoscilo e non privarti tu stessa di un amore straordinario."
Alyssa guardò di nuovo Rodols, Flora anche si girò ma non guardò suo padre stavolta.

"E adesso è meglio se ti cambi, su, tesoro. Ti ho cucito questo vestito con la rugiada fresca dell'alba. Starai benissimo." Disse Alyssa alzandosi e scuotendosi un po' da tutte quelle emozioni.
Flora si alzò con lei, Alyssa aprì la larga scatola e tirò fuori il vestito così con uno schiocco delle dita lo fece indossare a sua figlia.

"Wow, mamma, è bellissimo!" Esclamò Flora guardandosi, era lungo fino alle ginocchia ed era di un azzurro molto chiaro, non aveva le spalline e dal centro del petto un velo di rugiada scendeva fino alla pancia, era semplice e non portava altro infatti Flora era rimasta a piedi scalzi.

"Sei stupenda, amore mio. Con la rugiada sarai connessa all'acqua e all'aria e appena le ragazze torneranno con i fiori ti connetterai alla terra. Andrà tutto per il meglio."

Flora sorrise guardandosi ancora, poi si accorse che qualcuno la stava guardando: era Helia. Lei gli sorrise, lui strinse le labbra in quello che poteva definirsi un sorriso e tornò a lavoro.

"Sono felice di essere con te stasera." Disse Flora a sua madre, così l'abbracciò.

"Oh, tesoro, ne sono tanto felice anch'io. Presto troveremo un modo per farti riammettere su Linphea." Replicò sua madre stringendola, poi si allontanarono, "Possiamo farcela, averti qui stasera sembrava impossibile e invece eccoti qui!"

"Già, non posso crederci, ed è stato tutto merito di Brandon." Disse Flora ancora incredula.

"È stato così gentile, anzi, gentile è dir poco considerando ciò che ha fatto!"

"Non me ne ha parlato, come ha fatto a convincere Vymarna?" Chiese Flora, curiosa.

"Io non potevo crederci! Lui..." Poi si fermò notanto che Chatta, seduta sulla spalla di Flora, le faceva dei gesti. Flora però se ne accorse:

"Che succede?"

"Niente, niente..." Sorrise Chatta con aria colpevole, Flora non ne fu convinta e chiese, con espressione seria, un po' preoccupata:

"Mamma, come ha fatto Brandon a convincere Vymarna?"

"Ecco, lui... lui le ha offerto la propria essenza!" Rispose Alyssa tutto d'un fiato.
Flora rimase a bocca aperta, sconvolta. Sentì un tuffo al cuore e una strana sensazione alla bocca dello stomaco.

"Che cosa ha fatto?" Chiese scioccata, Alyssa confermò con un cenno della testa.

"Chatta, tu lo sapevi?!" Chiese ancora Flora, sconvolta.

"Sì, beh, io... diciamo di sì però..." Borbottò la fatina, Flora guardò il suo amico che aveva appena finito di creare il Cerchio Astrale e chiacchierava con i suoi amici. 
"Scusatemi." Disse Flora a sua madre e a Chatta e lasciando la fatina con Alyssa si allontanò.
Andò dritta da lui che parlava con Sky, quando i due amici la videro si interruppero. Lei, seria, con le braccia incrociate, disse:

"Brandon, dobbiamo parlare."
Lui notò la sua espressione, guardò Sky, poi replicò:

"Va bene."

Così Flora si girò e si allontanò seguita da Brandon e dallo sguardo perplesso di Helia, le altre invece non si accorsero di loro prese dalle loro pozioni. Flora camminò inoltrandosi tra gli alberi per essere sicura di essere abbastanza lontana dagli occhi e dalle orecchie degli altri.
Si fermò e lui, che l'aveva seguita in silenzio, si fermò con lei.
Lei lo guardò senza dire nulla, Brandon, nonostante fosse più grande di lei, si sentì intimidito dalla minuta ragazza.

"Bel vestito..." Disse lui per rompere il ghiaccio, Flora non rispose ma fece una cosa del tutto inaspettata, o forse non proprio: gli tirò uno schiaffo.

"Come ti è saltato in mente di fare una cosa del genere?!" Chiese Flora alzando un po' la voce, sembrava piuttosto arrabbiata.
Brandon, tenendosi la guancia, replicò:

"Ahio... okay, sei arrabbiata, è chiaro. Flora, mi dispiace se ti messo in diff..." Flora lo interruppe dicendo:

"Come hai potuto concedere la tua essenza alla Natura?! Brandon, è pericoloso, è estremamente rischioso!"

Brandon la guardò confuso, era davvero arrabbiata per quello e non perché l'aveva baciata?

"Perché accidenti hai fatto una cosa del genere?!" Chiese ancora Flora visto che lui non le aveva risposto, Brandon allora rispose:

"Beh, io di Crystal non mi fidavo e ho pensato di fare qualcosa invece di girarmi i pollici."

Flora lo guardò con disappunto, sbuffò passandosi una mano fra i capelli e Brandon la seguì con lo sguardo.

"Beh... hai fatto... hai fatto male." Concluse lei.

"L'ho fatto per te!" Esclamò Brandon confuso da quell'atteggiamento, se l'aspettava almeno riconoscente e non certo arrabbiata.

"È rischioso, la tua vita ora dipende da Lei." Ribatté Flora incrociando le braccia.

"Non m'importa, okay? L'ho fatto per te, punto." Controbatté Brandon risoluto quanto lei.

"È proprio per questo che hai fatto male!" Sbottò Flora con rabbia, Brandon con la sua espressione le fece chiaramente capire che necessitava una spiegazione, Flora sbuffò e, nervosa, disse:

"Non fai che essere buono con me! Hai donato la tua essenza alla Natura per me! Mi hai aiutata su Isis! Mi hai insegnato a combattere! E io... sento che il mio cuore va a mille, ho voglia di sorridere, sento un calore che m'inonda il petto!" Era tanto nervosa che le si riempirono gli occhi di lacrime, "E poi su Isis mi hai baciata e io ci ho pensato, e ci ho pensato, ci ho pensato così tanto! E poi ieri sera stavi male e quando sei andato via ho sentito che non avrei mai potuto lasciarti andare così, che dovevo vederti e accertarmi che stessi bene! E poi mi hai baciata, di nuovo! Ed Helia... Helia! Io credevo che il problema fosse che potevo deluderlo perché stavo cambiando ma non avevo capito il perché! E invece d'un tratto mi è tutto chiaro! Io non so quando sia successo, forse a Selvafosca, o forse su Isis, ma io mi sono innamorata di te, Brandon, ed è per questo che devo chiederti di starmi lontano!"

Brandon la guardò sconvolto, aveva assimilato ogni parola, fatto suo ogni istante di quel momento. Lei era lì, davanti a lui, era così nervosa, forse un po' arrabbiata, riprendeva fiato. E lui allora non ci pensò più, e la baciò.
La strinse a sé come se non avesse voluto più lasciarla andare, la baciò con passione perché sapeva che lei lo amava.
Flora in un primo momento aveva pensato di allontanarsi ma poi non ci riuscì, sentiva tutto, sentiva il cuore batterle forte, si sentiva senza peso fra le sue braccia e non voleva andare via.

Quando finalmente si allontanarono, ma ancora vicini e ancora una fra le braccia dell'altro, Flora disse, quasi in un sussurro:

"Il succo del discorso era che dovresti evitare di baciarmi."

"Non credo che arrivati a questo punto possa riuscirci." Sorrise lui, poi d'un tratto ci fu una luce, Flora d'istinto si allontanò e in quel momento fu avvolta da una gran luce e si ritrovò nella sua forma di keimerina base ma in più aveva una spilla a forma di bucaneve, tipico fiore invernale che però fiorisce alla fine dell'inverno, il tempo di guardarsi e la trasformazione si annullò in un fascio di luce.
Guardò Brandon, incredula.

"Il mio Charmix! Ho ottenuto il mio Charmix!" Esclamò poi e lo abbracciò, Brandon la strinse tanto da sollevarla da terra, poi Flora lo guardò negli occhi e disse:

"Eri... eri tu."

"Beh, certo che ero io, che ti aspettavi?" Sorrise Brandon avvicinandosi a lei, Flora però fece un passo indietro e, scurendosi in viso, disse:

"No. Aspetta, no... non è... non è giusto, non sarebbe dovuta andare così..."

"C-come?"

"Dovevo rivelarti i miei sentimenti ma tu avresti dovuto dirmi, non so, che ero impazzita... ti avevo chiesto di starmi lontana perché tutto questo è sbagliato... oh, cielo, che cosa ho fatto?" Flora si poggiò una mano sulla fronte quasi disperata.

"No, no, no, ehi, ferma... non puoi venire qui e dirmi che sei innamorata di me e poi pretendere che io ti rifiuti! Sono settimane che cerco di dirmi che non provi niente per me per toglierti dalla testa!"

Flora lo guardò.

"Davvero?"

"Sì, sì, davvero!" Annuì Brandon leggermente alterato.

"Oh..." Flora si coprì la bocca con le mani incredula, mortificata. Si girò e gli diede le spalle cercando di riflettere.

"C'è Stella... c'è Helia... avresti dovuto... avresti dovuto mandarmi via, arrabbiarti... io... ti avevo chiesto di allontanarti..."

Brandon si avvicinò a lei e le prese la mano così con un solo gesto la girò verso di lui e la tirò a sé:

"Ascoltami: oggi ero pronto a scusarmi con te perché ieri sera ti ho baciata. E ti ho baciata perché nonostante il mondo mi sia crollato addosso tu sei stata l'unica, l'unica che è riuscita a tenerlo in piedi anche solo per un attimo. Ma non te l'avrei detto, ti avrei detto che mi dispiaceva, che avevo agito senza pensare e ti avrei fatta tornare dal tuo poeta. Ma ora non posso farlo, Flora, mi dispiace ma non posso farlo."
Flora lo guardò negli occhi, non era un poeta ma quando voleva ci sapeva fare con le parole. 
La ragazza si sciolse dalla sua presa e si allontanò, guardandolo balbettò:

"Io... mi... mi dispiace, io..."

"Flora, per favore..." La pregò Brandon, in quel momento entrambi si girarono:

"Flora, abbiamo portato i fiori!" Esclamò Stella con un sorriso. "Ma che succede qui?" Chiese poi notando l'espressione poco allegra dei due.

"Niente d'importante." Rispose Flora, poi forzò un sorriso:

"I fiori? Fantastico! Raggiungo subito mia madre allora!"
Così in un attimo superò Stella e tornò alla radura attraversando gli alberi.

"Brandon, che succede?" Chiese Stella poco convinta.

"Niente." Rispose lui cercando di andare ma Stella lo fermò:

"Non stavate mica parlando di quello che è successo ieri?"

"P-perché?"

"Perché mi scoccia che, a parte tutti, ma che proprio il mio ragazzo si confidi con Flora e non con me solo perché lei è emantica. Ti ho detto che ne avremmo parlato, parliamone." Disse la principessa incrociando le braccia.

"Forse... forse volevi dire empatica." La corresse Brandon, Stella sventolò la mano dicendo:

"Sì, beh, fa lo stesso."

"Beh, Stella, cosa vuoi che ti dica, così, su due piedi? Logan mi ha deluso, mi ha deluso davvero molto e..." Brandon sospirò, "... ed ora sarà meglio raggiungere gli altri."

Frattanto Flora era tornata da sua madre che le stava già preparando la corona di fiori, sedette accanto a lei.

"Va tutto bene, tesoro? Cos'è quel faccino? Non avrete mica litigato? Guarda che..."

"Mamma, mamma..." La fermò Flora, "... tranquilla, non abbiamo litigato, è tutto okay."

"Ne sei sicura?" Alyssa storse le labbra, poco convinta, Flora le sorrise:

"Sì, ne sono sicura. Vedo se le ragazze hanno bisogno di aiuto per le pozioni." Così raggiunse le sue amiche, Alyssa sospirò continuando ad intrecciare i fiori.

Gli gnefri per la maggior parte furono tutti collaborativi, mantenevano accese le lanterne e cercarono di fare ordine.
Guardando il cielo i ragazzi si accorsero che era quasi ora, la luna era quasi al suo asse e così decisero di darsi da fare.
Flora indossò il ciondolo e poi le sue amiche si occuparono di prepararla con le pozioni che avevano preparato. Erano dei densi miscugli colorati, Bloom diede istruzioni alle sue amiche.

"Quello con l'iris va sulle braccia, dovete disegnare dei... cosa sono questi, ghirigori? Qui c'è il disegno..." Girò il libro verso le sue amiche e così loro disegnarono gli stessi simboli sulle braccia delle loro amica con la pozione blu, andarono avanti così per circa mezz'ora con la pozione gialla e quella rossa disegnando sui polsi, sullo sterno e sulle mani di Flora. Poi con le stesse pozioni disegnarono dei simboli in linpheiano antico sui grandi massi.

"Ah, ragazze, ho una buona notizia: ho ottenuto il Charmix!" Annunciò Flora, le sue amiche furono sorprese.

"Fantastico!" Esclamò Musa.

"Ma come hai fatto?" Chiese Bloom, Flora fece spallucce:

"Ho ammesso i miei sentimenti."

"Con Helia le cose ancora non vanno bene?" Chiese Tecna inarcando le labbra.

"No, effettivamente no." Sospirò Flora.

Finita la preparazione Flora era pronta per cominciare.

"Mamma, i fiori." Disse Flora, Alyssa le portò la corona di malva e margherite e gliel'appoggiò sulla testa.

"Ragazze, è ora, forza, in posizione!" Esclamò Bloom, così Flora si posizionò al centro del cerchio formato dagli specialisti con i grandi massi, tra ogni masso c'erano sassi più piccoli che creavano la perfetta riproduzione delle stelle del cielo linpheiano.
In quel momento, da dietro un masso, si fece vedere uno gnefro. Era più anziano degli altri, più rugoso e i peli delle sue orecchie erano decisamente più lunghi.

"Sommo saggio, che sorpresa!" Esclamò Alyssa vedendolo, lui camminò lentamente arrivando accanto a lei seguito dagli sguardi curiosi di tutti. Fece un cenno col capo verso Flora:

"Sono passati un bel po' di anni... oh, ragazza, ci hai fatti stare in ansia, lo sai?" Ridacchiò lo grefro, Flora arrossì imbarazzata.

"È pronta a legarsi al suo cuore della natura." Spiegò Alyssa con un sorriso orgoglioso, il sommo saggio annuì:

"Lo vedo, lo vedo... ma la profezia è stata pronunciata e da qui non sarà che una strada in salita, keimerina."
Flora inspirò, ansiosa, e dovette ricordare a se stessa di espirare.

"Grazie del... consiglio." Disse Helia allo gnefro, "Ora siamo pronti per cominciare."

"Oh, bene, fate pure, fate pure." Sorrise il sommo saggio, Flora guardò Helia sorridendogli con gratitudine, lui ricambiò.

Le ragazze allora si misero intorno a Flora formando un cerchio e si diedero le mani, Rodols raggiunse sua moglie e lei si strinse a lui, preoccupata, i ragazzi si allontanarono mettendosi in un angolo quasi con timore.

La luna raggiunse il suo asse e i suoi raggi toccarono il rubino, questo s'illuminò. I raggi della luna toccarono anche i grandi massi e i simboli disegnatici sopra s'illuminarono.
Le ragazze allora cominciarono il loro incantesimo:

"Phasmatos Tribum, Melan Veras. Phasmatos Tribum, Melan Veras." Cantilenavano le ragazze tenendosi per mano mentre Flora rimaneva ferma lì, ad un tratto i segni dipinti su di lei si illuminarono, sentì il cionodolo diventare sempre più caldo fino a diventare bollente e poi il rubino cominciò ad emanare una gran luce. Intorno a lei nacquero dei germogli dalla terra e sbocciarono dei bucaneve.

"Phasmatos Tribum, Melan Veras. Phasmatos Tribum, Melan Veras." Continuavano le ragazze e tutto sembrava andare per il meglio, ma ad un tratto la terra tremò.

"Ragazze, non fermatevi!" Disse Alyssa preoccupata, stretta a suo marito, le Winx si strinsero più forte le mani sapendo che se mai avessero interrotto l'incantesimo avrebbero mandato tutto all'aria.
Un'altra scossa, le ragazze rischiarono quasi di cadere ma si tennero strette le mani mentre i germogli intorno a Flora crebbero avvolgendola man mano.

Flora sentì una strana sensazione, ebbe un po' di paura mentre quelle piante le si aggrovigliavano addosso coprendola completamente.
I segni addosso a lei, luminosi, furono coperti da quelle piante.

"Ma è così che deve andare?" Chiese Brandon agli altri ragazzi, loro, senza distogliere lo sguardo dall'incredibile scena, si limitarono a scrollare le spalle.

Le luci dei segni sulle pietre divennero sempre più forti fino ad arrivare al cielo incontrando la luce della luna, poi il rubino emanò una gran luce e tutti furono costretti a coprirsi gli occhi, quando li aprirono Flora era al centro del cerchio, ormai libera, e le ragazze capirono di aver concluso.
Flora sentì dentro sé una sensazione mai provata prima, si sentì completa, si sentì finalmente intera, e capì che quella era la sua natura. Il ciondolo che portava al collo ora le sembrava qualcosa di più, sentiva un legame tra lei e quel rubino e sapeva che quel ciondolo le apparteneva, ora non aveva più dubbi.

Prima di andare da lei, le sue amiche videro che i segni disegnatile addosso erano diventati più scuri e poi, sotto i loro occhi, scomparvero.
Flora guardò le sue amiche e sorrise, loro allora corsero da lei per abbracciarla.

"Ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta!" Esclamò Aisha mentre le sei amiche erano strette nell'abbraccio di tutte.

"Sì! Siamo grandi! Nulla può fermarci!" Aggiunse Stella con un sorriso.

Alyssa guardò suo marito, entrambi erano molto fieri della loro bambina.

I sorrisi di tutti però si spensero quando si alzò un gran vento e, come portati proprio dal vento, dei sussurri recitavano una cantilena.

"Il gelo e la terra un'ultima figlia hanno partorito."

"Sulla terra gelata si spargerà sangue."

"Avrà accanto le stelle e radici ben salde."

Tutti, preoccupati, si guardarono.

"La profezia..." Mormorò il sommo saggio.

"Ma cosa vuol dire? Perché proprio ora?" Chiese Bloom, la ragazza non ottenne risposta perché uno dei ragazzi gridò e tutti si girarono verso di lui chiedendosi cosa potesse essere successo per farlo gridare in quel modo.

Ehiláaa, miei dolcissimi germogli di lullabea! Sono ancora in tema festivo, come potete vedere dal colore, e spero lo siate anche voi e che essendo piú buoni possiate perdonarmi, o almeno il Team Helia... il problema di quando ci sono due team é che inevitabilmente uno ci rimane male quando l'altro avanza... quindi chiedo scusa al Team Helia ed esulto col Team Brandon!! Yeeeh...
Okay, scusate, diciamo solo che spero che anche se il vostro team stia un po' indetro il capitolo vi sia piaciuto lo stesso...
Finalmente Flora si é legata al suo cuore della Natura, ma qualcosa é andato storto... immaginate cosa? Nel frattempo, sappiamo un pizzico in piú sulla storia di Alyssa e Nikolai, lo spirito della Natura era un bel tipo, a quanto pare, e lo conosceremo meglio un po' piú avanti...
Brandon é sconvolto per ció che é successo con suo fratello, e dopo la confessione di Flora fa la sua mossa, sento che tutto andrá in discesa, sento che le cose si complicheranno molto... soprattutto perché Flora, nonostante abbia ammesso i suoi sentimenti, sembra restia a volerli seguire...
Direi che é tutto... allora, cosa ne pensate? E, cosa ancora piú importante, come vanno le feste? Oggi é l'ultimo giorno di un anno che é stato davvero ricco di avvenimenti, belli e brutti, spero che nel vostro anno ci siano state cose belle, e se ce ne sono state delle brutte, ricordatevi che non é mai la fine, e che da un lato fa bene anche soffrire perché ci fa sentire vivi, di certo per nessuno le cose sono andate rose e fiori, e non lo dico per dire, io stessa ho avuto dei brutti dispiaceri quest'anno, ma vi lascio con un grande abbraccio, e Dio vi benedica... non so se crediate, ma io ci credo, e credo che si prenderá cura di voi se glielo lasciate fare.
Grazie per essere miei amici, grazie perché mi sostenete in tutto questo,( e un ringraziamento speciale ad Ariel99 che l'ha reso possibile)
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

 

   
 
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