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Autore: xunevenpair    31/12/2016    1 recensioni
Solo una raccolta di piccole one-shots sulle mie otp di Hetalia, il tutto sul ghiaccio!
{ Tratto dal secondo capitolo: }
«Hey, Gilbert... pensi che sia davvero una bell'idea quella di venire a pattinare?» chiede, col solito tono basso e pacato, il canadese, fissando il ragazzo più basso che entrava in pista trascinandolo con sé.
L'altra nazione, di tutta risposta, si gira verso il biondo, sorridendo sicuro di sé e alza il pollice, quasi urlando un "Non preoccuparti, il fantastico me sa cosa fare!"
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Canada/Matthew Williams, Cina/Yao Wang, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Russia/Ivan Braginski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#RoChu


«Coraggio, Yao! È divertente~» esclama Russia, cercando di tirare la nazione cinese verso il ghiaccio, che in questo momento è arpionata alla ringhiera nel vano tentativo di sfuggire alla presa del russo.
Perché il russo in questione l'ha trascinato, con l'inganno, a pattinare.
Infatti quando sono arrivati, Yao aveva chiesto dove fossero i peluche di Hello Kitty sua grande debolezza e per poco non moriva d'infarto nel vedere tutto quel ghiaccio al posto di quel gattino adorabile che tanto desiderava.
«No! Ivan! Puoi scordartelo! Sono troppo vecchio per fare queste cose!» alza la voce Cina, riuscendo a liberarsi, per miracolo, dalla stretta della nazione russa e aggrapparsi con tutte le sue forza alla ringhiera, unica ancora di salvezza di Wang Yao in questo momento.
Ivan sembra arrendersi, abbandonando ogni tentativo di trascinare la nazione con sé, e se ne va a pattinare tranquillamente, deciso a godersi la sorpresa che aveva riservato per Cina.
Yao sospira sollevato, passandosi una mano sul volto, mentre si chiede anche solo come Russia abbia pensato di portarlo a pattinare.
Insomma, Wang Yao è una delle nazioni più vecchie, ha 4000 anni e la vecchiaia comincia a farsi sentire anche se non l'ammetterà mai e poi mai davanti ad altre persone ad eccezione dei suoi fratelli e di quel gigante di Ivan, se avesse provato a pattinare sarebbe caduto a terra sicuramente.
Anche perché non sa pattinare, quindi è ancora peggio per lui.
Cina avanza lentamente verso l'uscita, o meglio, striscia verso la libertà sperando che nessuno se ne accorga, e quando finalmente si ritrova a pochi passi dal terreno solido e per niente scivoloso, ovviamente qualcosa doveva andare storto, no?
«Yaooo~» esclama Ivan, ponendosi davanti la nazione cinese, facendola bloccare sul posto. “Maledizione,” impreca mentalmente la nazione, “in fretta, devo pensare in fretta. Non puoi lasciare che lui vinca.” Continua mentalmente il cinese, indietreggiando leggermente e rischiando di volere a terra.
«Andiamo, Yao. Ti aiuto io! Sono bravo~» dice Russia, avanzando tranquillamente verso il ragazzo e stringendogli le mani, beccandosi anche delle occhiatacce da parte della nazione più grande.
«Ti sbagli, levati. Non so pattinare.» borbotta il cinese, evitando di guardare Russia, indietreggiando ancora.
«Appunto per questo ci sono io! Ti tengo per mano, tranquillo~»
«Ho una dignità.»
«E io ho l'abilità di pattinare~», Yao lo guarda male, maledicendo quel ragazzo che in questo momento sta sorridendo in modo innocente e tipicamente infantile.
Odia ammetterlo, ma Russia ha ragione. Quel giovanotto è sicuramente più esperto di lui quando si tratta di ghiaccio o comunque del freddo in generale, mentre Yao si considera fortunato se in questo momento riesce a reggersi in piedi anche se per questo deve ringraziare la sua fidata ringhiera.
 «Posso farcela benissimo da solo, aru. Non ho bisogno del tuo aiuto, Ivan.» dice solennemente il cinese, lasciando andare Ivan e posandosi le mani sui fianchi.
All’inizio Cina sorride fiero, perché sta dimostrando a Russia che è benissimo in grado di stare in piedi anche senza aver bisogno di un appoggio. Sorriso che si affievolisce col passare dei secondi, esatto non minuti ma secondi, e Yao deve aggrapparsi al cappotto del russo per non cadere a terra e fare brutta figura o almeno non farla davanti a tutti, insomma.
Ivan ridacchia, divertito dalla situazione piuttosto esilarante, e posa entrambe le mani sulle spalle della nazione più vecchia di lui.
«Allora? Sicuro di non volere una mano?~», chiede Ivan, con una tale innocenza che a Yao da particolarmente fastidio, soprattutto in un momento come questo.
Ma deve farlo, per il suo bene fisico soprattutto della sua schiena e per evitare che qualcuno li dentro lo prendi in giro anche se ne avrebbero ogni motivo per farlo.
«E va bene, ma giuro che mi vendicherò in onore della dignità che sto perdendo a causa tua, aru.» e con queste parole, Yao decide di lasciarsi aiutare dal russo, desiderando incredibilmente di sparire dalla faccia della Terra il più presto possibile in questo momento.







Guten abend a tutti! Ebbene ho deciso di fare il mio ingresso nel fandom di Hetalia con questa raccolta di one-shots che – a mio parere – potevo evitare. Che dire, ho deciso che il primo capitolo è una RoChu perché li amo con tutta me stessa e perché questi due stellini si meritano qualcosa di bello e anche perché ieri era il compleanno di Ivan quindi perché non scrivere qualcosa su Russia hey. Spero di non aver sfociato nell'OOC, sarebbe un vero dispiacere per me non aver rappresentato questi due personaggi al meglio, davvero. Quindi, se siete arrivati fino a qui senza essere scappati alle prime righe ve ne sono grata e vi regalo anche un biscottino ~
Detto ciò, auguri di buon anno e che Hetalia sia con voi! 
~


With love, a girl who loves gay countries.
   
 
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