[Sakura Haruno]
[28 Marzo]
Ormai, dopo ben quasi cinque anni di conoscenza, cinque mesi di fidanzamento (di cui tre ufficiale) e ben uno di convivenza, Sasuke Uchiha era assolutamente certo – o, perlomeno, dava per scontato – che Naruto Uzumaki avesse compreso la sua assoluta e totale allergia alle festività.
Ma, ovviamente, con l’approssimarsi dell’ennesima ricorrenza, aveva nuovamente dovuto ricredersi sulle capacità intellettive della propria dolce metà.
Aveva
passato indenne (o quasi): Natale, Capodanno e S. Valentino. Il suo essere gay
lo aveva risparmiato dalla festa della donna, nonostante Naruto avesse
ponderato di fare la Sexy No Jutsu in occasione di quella giornata.
Fortunatamente, lo aveva convinto a desistere, anche se al White Day non era
riuscito a scampare.
Mancava
solo Pasqua e, dopo quella, sarebbe stato al sicuro fino al 31 ottobre, quando
l’Uzumaki lo avrebbe sicuramente costretto ad andare in giro per il villaggio con
un lenzuolo in testa a fare: «Dolcetto o Scherzetto?».
Beh, la sua tranquillità psicofisica, a quanto pareva, era ben lungi dal
raggiungerla.
Il dannato cartoncino rosa, recante scritto un invito a casa Haruno per il 28
Marzo, aveva fatto precipitare l’Uchiha nell’abisso della disperazione più
profonda.
Nel suo calendario personale, dove aveva segnato diligentemente tutte le date “pericolose”, aveva dimenticato di annotare le festività più infide, insidiose e malefiche che mente umana avesse mai potuto concepire: i compleanni.
Sasuke odiava i compleanni.
Intanto, necessitavano di regali. Il che implicava - specie se eri fidanzato con Naruto Uzumaki e la festeggiata si era arrogata indebitamente da tempo il titolo di: “migliore amica” – una incommensurabile perdita di tempo in giro per i negozi.
A
questa, sarebbe senza dubbio seguito l’acquisto di un oggetto tanto costoso
quanto inutile e, cosa ben peggiore, una festa. O suicidio, che dir si voglia.
In fondo era questione di punti di vista.
Ora, Sasuke considerava il festeggiare la propria nascita segno di un disperato
masochismo represso. Perché mai – si chiedeva – qualcuno avrebbe dovuto
desiderare di nascere? Altro che festa! Bisognava vestirsi a lutto, bisognava!
Quindi, una festa di compleanno equivaleva ad un’agonia non indifferente.
Ciò nonostante, espletata questa sua visione della vicenda al proprio compagno,
Sasuke si ritrovò, per due ore, a sbuffare spazientito in un negozio di
chincaglierie, mentre Naruto andava da una parte all’altra dello stabile alla
ricerca di un regalo.
Un
kimono era troppo costoso; un set di kunai troppo banale…
«Una tinta per capelli, così sparisce quell’orrido rosa cicca.», proposta da
Sasuke fu repentinamente bocciata. Ovviamente, senza possibilità di recupero.
«Che ne dici di questo?»
Domandò Naruto, esibendo l’ennesimo oggetto tanto inutile e orripilante da far alzare il sopracciglio di Sasuke di ben un centimetro.
«Che se ne fa di un paraorecchi rosa e vaporoso, dobe?»
Replicò questi. La kitsune strinse a sé il candidato regalo, sbuffando.
«Sempre il solito! È un regalo utile, simpatico e molto carino!»
Era in momenti come quello che Sasuke dubitava del proprio aspetto fisico, visto l’evidente gusto per l’orrido dell’Uzumaki.
Fortunatamente, c’erano le sue amate fan a ricordargli con lettere d’amore – spedite ogni giorno con puntualità ossessivo-compulsiva – quanto i suoi addominali fossero scolpiti, quanto il suo viso fosse bello e quanto avrebbero desiderato scoparselo a sangue.
Il suo coming out, a quanto pareva, invece di allontanarle come aveva sperato, aveva fatto intensificare gli assalti delle “dolci” fanciulle, desiderose di ricondurlo sulla retta via.
Peccato che lui preferisse la via del retto¹.
Ora che ci pensava, il suo dichiarare la propria omosessualità aveva attirato anche un’altra categoria di fan, almeno a giudicare da alcune missive pervenutagli.
Ad esempio, ce ne era una che si complimentava per i suoi ottimi gusti in fatto di fondoschiena; un’altra lo ringraziava per i filmini mentali che si era potuta fare, quando lo aveva visto in farmacia a comprare del lubrificante; un’altra ancora chiedeva a quando il matrimonio….
C’era
poi una molto indiscreta… una certa Venia², che chiedeva insistentemente una ripresa
“intima” tra lui e Naruto.
Ricordava che quella richiesta lo aveva colpito per via di quella stucchevole
carta rosa su cui era stata scritta. Identica a quella dell’invito di Sak…
«Naruto, ho trovato il regalo per Sakura.»
Mormorò, improvvisamente folgorato dall’illuminazione divina.
«Cosa?»
Domandò Naruto posando gli occhiali da sole ricoperti di paillettes fucsia che aveva in mano.
«Un video!»
«Hai già in mente qualche titolo?»
«Oh, sì. – Sasuke ghignò, avvicinandosi molto lentamente alla parte migliore della propria dolce metà. – Il gatto e la volpe.»
«Non esiste un film con quel nome!»
Il ghigno sulle labbra dell’Uchiha si allargò in modo spropositato, mentre sollevava la kitsune.
«Per ora.»
Quella
sera, alla festa di compleanno di Sakura, quasi nessuno comprese perché la
festeggiata – dopo aver scartato il regalo dei suoi compagni di squadra – si
fosse chiusa per circa due ore nella propria stanza, lanciando di tanto in
tanto delle urla estasiate.
Altrettanto misterioso fu il comportamento di Naruto, che passò tutta la serata
a zoppicare, rifiutando qualsiasi offerta di sedersi.
Ciò nonostante, la condotta più inquietante in quel 28 Marzo, fu senza dubbio quella di Sasuke. L’Uchiha, che alle feste era più: «Non ti avvicinare se non vuoi morire» del solito, aveva rivolto un sorriso appagato e soddisfatto a chiunque gli si avvicinasse.
Note
dell’autore: allora,
questa raccolta si può ricollegare alle mie fan fiction: Christmas’ carols e
Tornaconto. Tuttavia, non è indispensabile averle lette per capirla. Come al
solito, il protagonista assoluto è Sasuke e la sua allergia alle festività. Naruto
qua è un po’… effeminato, nel senso buono del termine. Diciamo che, essendo una
comica, mi sono divertita un po’ con gli stereotipi.
Sakura è altresì molto personale, come caratterizzazione. Diciamo che mi
sono rifatta al suo spirito da Yaoi fan (e non ditemi che non lo è, altrimenti
devo ricordare una certa tecnica erotica di Konohamaru e la reazione della cara
Haruno). Il “what if…?” è per il ritorno di Sasuke a Konoha, anche se sono
quasi sicura al 100% che ci sarà, Kishimoto finora non ha mai (purtroppo)
confermato.
Sono molto felice del secondo posto, visto e considerato che ho scritto tutto
in fretta come mio solito XD. Faccio i complimenti alle altre podiste e a tutte
le partecipanti.
Beh, penso sia tutto.
¹Per questa battuta si ringrazia la mia Orochimaru
²Piccolo omaggio alla mia Sakura, che su manga.it ha il nick Venia86