Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Black090White    02/01/2017    0 recensioni
Voi ci credete nelle sirene? Kaito Domoto è stato salvato da una di loro, arrivando ad innamorarsene, mentre Ryo Tanaka, il migliore amico, non ne vuole sapere.
Quando Ryo incontra una ragazza di cui rimase affascinato e nello stesso giorno viene salvato da una sirena si convincerà...ma sarà tutto così facile?
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kaito Domoto, Karen, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esistono 7 sirene che hanno il compito di proteggere le perle a loro date dalla misteriosa Regina Dei Mari, assieme ai loro mari: Oceano Pacifico del Nord, Oceano Atlantico del Sud, Oceano Atlantico del Nord, Oceano Antartico, Oceano Artico, Oceano Pacifico del Sud e l'Oceano Indiano.


Alle sirene non è permesso di farsi vedere al mondo umano poichè questi, un tempo, davano la caccia alle sirene per impadronirsi delle loro perle, custodi di un'immensa magia. Ma i tempi sono cambiati, e le 7 sirene ora vivono nel mondo umano mescolandosi con i comuni mortali.

-Hahaha, e tu ci credi veramente?-chiese Ryo chiudendo il grosso libro tra le braccia.

Kaito, a suo fianco alzò le spalle.-Alle sirene ci credo poic...-non riuscì a finire la frase che l'amico lo interruppe, con il suo solito tono da saputello

-No, rallenta. Avevi 7 anni e stavi per affogare...era ovvio che stavi sognando.-

-E dimmi allora, la strana creatura che ho visto al nostro nascodiglio?-domandò curioso della risposta.

Ryo sorride.-Ti voglio bene anche se sei pazzo.-gli diede una pacca sulla spalla.-Arrenditi amico, pensa di più a Lucia e di meno alla tua amata sirena.-

Kaito sospirò, era sempre stato prigioniero fra due sentimenti per due persone differenti: la sirena che gli salvò la vita e Lucia Nanami, l'amica goffa e impacciata. 

La sirena si faceva spesso vedere, ma solamente quando Kaito era solo. Ai suoi occhi la creatura era bellissima, e lo era per davvero; capelli lunghi color oro raccolti in due codini, gli occhi erano grandi di un azzuro magico, la pelle sembrava porcellana mentre la lunga coda era colorata di un rosa delicato, impossibile da ricreare...semplicemente magnifica. La voce era qualcosa di surreale, mai sentito che ti lasciava incantato.

-Yo Kaito.-lo richiamò Ryo, battendo le mani di fronte alla sua faccia.-Ha chiamato Lucia, ha chiesto se potevi andarla ad aiutare al ristorante di Maki.-

Kaito si risvegliò dai suoi pensieri, ogni volta che pensava alla sirene si incantava.-Certo, tu non vieni?-chiese, alzandosi dalla sedia.

-Nah, mi scoccia. Poi devo andare a fare la spesa al negozio prima che chiuda. Ci credi che ho il frigo vuoto?

L'amico sorride.-Quando mai lo hai avuto pieno?-scherzò.

Ryo fece la linguaccia e salutando l'amico uscì dalla casa di Kaito, dirigendosi nella propia, giusto dietro l'angolo. Abitava in una privilegiata casa di fronte al mare, identica alla casa dell'amico, riusciva a pagarla grazie all'aiuto del suo misterioso tuttore, che gli metteva i soldi in banca ogni mese.

La porta era stranamente aperta ma Ryo non gli diede molta importanza visto che si dimenticava quasi sempre di chiuderla. Entrò e seduta sul divano trovò una ragazza che conosceva molto bene.

-Che ci fai qui, Hanon Hosho?-domandò lui togliendosi le scarpe.

La ragazza spostò la testa, facendo muovere i lunghi capelli blu.-Ciao anche a te.-

Il ragazzo chiuse la porta dietro di se, era curioso di sapere il motivo per cui la sua "amica", si fa per dire, fosse entrata in casa sua. Ryo e Hannon non sono mai andati d'accordo, erano come fratello e sorella, il legame che gli univa era simile a quello, anche se la ragazza aveva rivelato più volte di intendere molto di più da lui.

-Se sei qui per una tazza di the sei arrivata al momento sbagliato, ho il frigo vuoto.-suonava come una scusa per farla andare via.

-Quando mai l'hai avuto pieno il frigo?-domandò prendendosi gioco del ragazzo.

Alle orecchie di Ryo suonava come un Deja-vu.

-Comunque...-riprese la ragazza, facendo posto anche a Ryo.-Volevo solo sapere se va tutto bene, Kaito mi ha raccontato del tuo problema.-l'espressione di Hannon si fece seria.

Ryo si passò una mano nei folti capelli biondi, non voleva parlare di quella cosa, si sentiva a disagio. Voleva evitare di parlarne con qualcuno, era convinto che ignorando il problema quest'ultimo sparisse. 

-Nope.-tagliò corto lui, facendo la solita faccia dell'imbecille.-Non so di cosa tu stia parlando mia cara. Comunque ora vedi di smammare che devo andare a fare la spesa, a differenza tua che non fai nulla dalla mattina alla sera, io sono un uomo molto impegnato.-

Hannon si mise a ridere cadendo persino dal divano.-Tu un uomo? Ma quando?-

Il ragazzo incrociò le mani al petto, pensando ad un'idea per convincere l'amica che lui era un uomo. L'idea arrivò.

Si alzò in piedi, di fronte ad Hannon. Si tolse la maglia mostrando il petto nudo.-Non mi sembra di avere le tette come voi ragazze, quindi sono un uomo.-un ragionamente più che ovvio.

La ragazza si coprì la faccia completamente rossa, non riusciva a credere quando potesse essere stupido Ryo, riusciva sempre a metterla a disagio, in ogni occasione possibile.

Il biondo si mise a ridere, si avvicinò alla ragazza.-Ora ne sei convinta?-domandò sorridendo.

Hannon lo spinse, facendolo cadere sul divano.-Caspita, non perdi tempo.-disse ridendo, si divertiva troppo.

-Idiota.-ribattè lei. Suonò il telefono di Hannon e appena finì la chimata salutò Ryo e uscì, dirigendosi probabilmente da Lucia e Rina, le sue amiche del cuore.

Ryo continuava a ridere, amava troppo la compagnia di Hannon, riusciva sempre a farlo ridere. 

L'idea di un frigo ancora vuoto lo fece alzare dal divano, si mise la maglia e un capellino in testa e prendendo le chiavi uscì dalla porta. Fuori il sole stava tramontando, mostando una vista bellissima del mare. Sulla spiaggia non c'era nessuno, di solito a quell'ora tutta la gente andava ai ristoranti sulla spiaggia dopo una lunga giornata di mare. Solo una ragazza era rimasta ad ammirare il paesaggio e la curiosità spinse Ryo ad andare da lei.

Era girata di spalle e questo impediva di vederla in volto, ma era convito che fosse una ragazza veramente bella. Aveva lunghi capelli indaco, mossi che le cadevano sulle spalle. Era più alta di Lucia e Hannon, ma non più di lui. 

-Hey.-salutò alzando la mano.

La ragazza si girò, mostrando due grandi occhi tristi e pronti a versare lacrime.

-Sono così brutto da farti piangere?-disse cercando di farla rallagrare e ci riuscì, sorrise alla bettuta del ragazzo.

-Ecco, così si ragiona. Lo sia che sei 100 volte più bella quando sorridi?-Era rimasto stordito, il sorriso della ragazza lo aveva colpito, era così diverso da ogni altro sorriso.

La ragazza arrossì lievemente, presa alla sprovvista dal complimento da parte di uno sconosciuto.

-Sono Ryo Tanaka, piacere.-si presentò porgendogli la mano.

-Noelle Aiiro, il piacere è mio.-

Ryo con il pollice asciugò le lacrime della ragazza.-Come mai piangevi?-

Noelle rivolse nuovamente lo sguardo verso l'oceano.-Mi manca casa.-disse tristemente

Il biondo non sapeva cosa dire, lui non era mai stato fuori casa, al massimo si addormentava da Kaito, ma era giusto dietro l'angolo.

Stava per dire qualcosa, quando un giramento di testa lo colpì, chiuse gli occhi per blandire il dolore. Fu costretto a posare la fronte contro la spalla di Noelle, tenendola per le fragili spalle pur di non cadere. La ragazza era preoccupata.

-Che ti succede?-

Il ragazzo alzò la testa, la guardò e in un attimo perse i sensi, cadendo nelle braccia di Noelle.
   
 
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