Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Lady Eleanore    02/01/2017    1 recensioni
E se i poteri lunari che Stella ha perduto da tempo fossero l'unico modo per salvare Solaria dall'imminente guerra che ha dichiarato il pianeta Nemesi? Luna regina di Nemesi. Stella si troverà a rischiare la sua vita per cercare di ottenere le uniche doti che potrebbero risparmiare a Solaria una cruenta e devastante guerra, decidendo di combattere contro la madre Luna sul suo pianeta inospitale. Riuscirà a salvare Solaria o le oscure macchinazioni del Trono di Nemesi avranno la meglio? Ma altre forze macchinano nell'ombra per sconvolgere l'equilibrio...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Stella, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arrivare al Palazzo Reale non fu un'impresa difficile. La dimora dei sovrani di Nemesi era un antico castello in pietra bianca, mezzo diroccato e molto esteso, con numerose torrette merlate di vedetta, e parecchie frane tra le mura perimetrali. Un luogo in rovina dove nessuna guardia era a controllare, forse tutto l'esercito era stato mandato a dare il benvenuto a lei e qui non era rimasto che il silenzio, ed il vuoto.
Un grande portone graffiato compariva dopo un vialetto malmesso, non era proprio un luogo da favola, niente a che vedere con la splendente Reggia di Solaria o il romantico castello dimora dei reali di Domino.

-C’è nessuno?- domandò incuriosita Stella, spingendo il portone ed entrando.
Un grande salone ottagonale le diede il benvenuto, con i suoi radi mobili macilenti e qualche strano scricchiolio. Quel luogo pareva disabitato da secoli.
-Qui la tappezzeria non sanno neppure che esiste! Se volete vi mando il tappezziere più fashion di Solaria, lui si che ne capisce, sono abbastanza sicura che con un buon restayling potrebbe tornare vivibile, forse...-
Sul pavimento c'era uno strato di polvere che confondeva i colori del parqué.
-E questa sarebbe la dimora di un re? Sicuramente sono in bancarotta!- scherzò la fata per smorzare la tensione.

Oltre l'atrio s'apriva un'altra grande sala immersa nel buio più totale, e non si riusciva a distinguere altro che un trono su cui pareva seduto qualcuno o almeno così le parve. 
-Capisco che siete a risparmio, ma una lucina.... anche a led... - disse al nulla più totale. -Sono Stella di Solaria e sono venuta qui per parlare con la regina… sapete la vostra sovrana è impazzita e ci ha attaccato... c'è nessuno?-
-Benvenuta principessa di Solaria- rispose una voce atona e lontana, dopo lunghi minuti di silenzio.
-Grazie. Desidero…-
-Conosco il motivo che ti ha spinto qui su Nemesi e ti fa onore voler provare a mettere fine alla guerra ma, vedi piccola, questo è impossibile!- rispose la voce.
-Perché? Mia madre è solo arrabbiata, devo parlarle e capirà che… probabilmente è impazzita ma sono abbastanza sicura che non è grave...-
-Che cos’è che la regina Luna dovrebbe capire, dimmelo, non avere timore.-
-Solaria non è una miccia e il suo re non le è nemico; okay sono divorziati, ma gli accordi prevedono che lei sia sempre accettata a Corte, che possa vedermi e conferire con il re, ha un buon assegno mensile come risarcimento, sì ha perso il rango di regina, ma non credo che sia arrabbiata per quello!- Stella ci pernsò sù un attimo. -No, non può essere. Si è messa in testa di diventare regina di Nemesi ma la sua pretesa al trono è perduta a causa del matrimonio con mio padre ma questo non è colpa di nessuno, ha rinunciato ai suoi diritto con il matrimonio. Se Luna desidera ricoprire un ruolo di maggior spicco all’interno della Corte di Solaria non le sarà certo negato e il suo status reale non è mai venuto meno, solo quello di consorte del re…- Stella sentiva che le sue argomentazioni non avrebbero funzionato anche perché neppure lei sapeva su che specchi arrampicarsi, era tutto così assurdo!
-Tu dici che non è colpa di Radius se Luna ha perso i suoi diritti su Nemesi e allora, dimmi, di chi è la colpa? Mandata via dal suo pianeta ancora bambina, sposa di uno sconosciuto, regina, madre, moglie ripudiata e poi? Niente. Luna non è stata più niente. E tu dici che la colpa non è di tuo padre?- la voce si stava alterando.
-Non mi piace parlare con chi non vedo: mostrati!- intimò la fata, stufa di parlare all’oscurità.
Una risata dall’ombra fece tremare Stella; aveva udito risa più fredde e crudeli di quella ma Icy, Darcy e Stormy oramai le conosceva bene e sapeva che non potevano essere loro. Ironicamente delle Trix non avrebbe avuto paura ma quella voce...
-Arrogante come tuo padre! Arrogante come quella maledetta luce solare che avvolge quel vostro luminoso e smidollato pianeta!- replicò la figura uscendo finalmente dall’ombra.

-Madre!- esclamò Stella stupita.
-Non sono tua madre!- urlò Luna. -Non sarei mai dovuta essere tua madre! E tantomeno la sposa di quel borioso re!- i suoi grandi occhi blu erano indecifrabili. -Io sono Luna, Regina di Nemesi e davanti ad un sovrano ci si inginocchia, non lo sai?- gridò scagliando un colpo magico alle gambe della figlia che cadde inesorabilmente carponi.
-Adesso va meglio.-
Incredula, Stella, non riuscì a 
trattenere le lacrime fin troppo a lungo represse.
-Mamma, che cosa ti è successo?-
-Ho detto che non sono tua madre!- gridò di nuovo colpendola ancora, stavolta sulla guancia.
Stella cadde su un fianco, incapace di reagire.
-Hai sbagliato a venire qui, principessa di Solaria, perché se anche hai qualche controllo sui poteri lunari, le Dodici Lune non ti permetteranno di avere la meglio sulla legittima sovrana di Nemesi! Io sono la regina, non dimenticarlo mai!- quella dichiarazione, quel grido, fecero tremare le pareti e Stella venne scagliata lontano.

-Stella, io sono Stella, tua figlia...- sussurrò nell’ombra.
Il rumore dei tacchi della regina s’avvicinò e la fata venne avvolta da un fascio argenteo che la sollevò da terra, le imprigionò le braccia e le gambe e la issò un metro sopra il volto fiero della madre.

-Non m’interessa il tuo nome, piccola sciocca, m’interessa solo la vendetta che mi spetta di diritto! Quando il mio esercito avrà battuto quello di Solaria, il re verrà catturato, portato qui da me e giustiziato per ciò che mi ha fatto ed io potrò regnare su Nemesi e su Solaria contemporaneamente!- le disse carezzandole il viso. -E tu farai la fine di tuo padre... oppure ti terrò qui a fare da sguattera così la smetterai di fare l’arrogante, viziata principessa che non sei altro!- le disse continuando a ridere. -Cosa credevi? Che ti avrei permesso di ereditare Nemesi e Solaria, un giorno? Mai! Preferirei distruggere entrambi i mondi che vederti regina. Tu, tu che non hai il coraggio, né la lungimiranza, né tantomento la cultura per regnare! Mai e poi mai sarai regina!-
Con quell'ultima dichiarazione le catene magiche si strinsero ancora di più e Stella sentì fortissimi dolori alle articolazioni ed ai muscoli.
Vi prego, potenti Lune di Nemesi, aiutatemi ancora...

Stella non sapeva se la donna che aveva d’innanzi era sua madre eppure quelle dichiarazioni la ferirono più di mille frecce nel petto.
-Tu non riuscirai a distruggere le nostre truppe perché io ho risvegliato gli altri due soli...- riuscì a dire, singhiozzando. Il flusso magico che le teneva stretti gli arti, le ali e il petto, facendosi sempre più stretto rischiando di mozzarle gli arti. Il respiro cominciò a soffrirne.

-I cinque soli? Allora a qualcosa sei buona! E io che credevo d’aver messo al mondo solo una bella ragazza!- rise ancora Luna. -Bella ma sciocca! Quale potere credi che possano opporre i cinque soli di Solaria alle Dodici Lune Oscure di Nemesi?-
Un piccolo formicolio e qualcosa si riattivò di nascosto.
-Lune Oscure?- domandò Stella.

-Vedo che Farangonda non ti ha insegnato proprio niente… beh, peggio per te! L’ignoranza sarà la tua rovina!- dichiarò allontanandosi a passi lenti e misurati.
Dodici Lune Oscure… Stella ricordava che il padre le aveva parlato dei due volti delle lune di Nemesi, uno buono e uno cattivo. E se Luna avesse accesso alle doti delle Lune Oscure? Se Stella aveva la possibilità di usare le doti normali delle lune poteva usare anche quelle oscure. Cercò dentro di sé attraverso il collegamento costante con gli astri, la sua risposta e l’ebbe proprio dall’ultima luna di Nemesi.
-Sei troppo sicura di te, regina di Nemesi, e come tutti i cattivi sottovaluti l'avversario!- Stella fece appello alla forza incontrollabile di Psammeni e le sue grandi ali si sprirono con la forza della tempesta lunare e frantumarono le magiche catene. -Dove vai, lo sai che non si lascia il nemico in forze?-
Le ali della fata di Solaria splendevano di una luce argentea loro propria. 
Luna si girò verso la figlia e non si sorprese che un poco nel vederla libera.
-Le Dodici Lune potranno anche averti dato la loro protezione ma tu, piccola sciocca, non potrai combattere con me! Sono sempre tua madre, ricordi? Avresti il coraggio di combattere contro chi ti ha messa al mondo? Saresti così ingrata?!-
Stella rise, si asciugò le lacrime, ruppe le flebili catene ai polsi e alle caviglie e ne osservò i segni profondi.

-La Luna che ricordo, la dolce signora che mi ha cresciuta non sei tu, quindi preparati a non ricevere trattamenti di favore, regina di Nemesi, perché la stella di Solaria ha intenzione di proteggere il suo regno!-
Era pronta: l’animo a pezzi, eppure il solo pensiero di allontanarsi dalla battaglia le causò un gran disgusto. Solaria, il suo re e i suoi sudditi speravano in lei, i suoi amici e le Winx avevano fiducia in lei, perfino le Dodici Lune le aveva dato la loro protezione. Non si poteva deluderli, madre o non madre che fosse il suo avversario.

Con la voce rotta dalla commozione e il cuore in fiamme, gridò: -Luce della Speranza!- un grande vortice azzurro travolse Luna, gettandola a terra e facendo rotolare lontano la corona.
-E questo colpo che cos’è? Un’illusione per bambini?- la schernì la regina, rialzandosi subito.
-La Luce della Speranza mostra se c’è ancora nell’avversario un briciolo di speranza su cui far leva per non intraprendere uno scontro magico ma poter risolvere in altro modo la questione. E' un colpo intleligente, lunare, non lo conoscevi?-
Luna rise. 
-Allora, piccola sciocca, c’è speranza in me?-
-No, non ce n’è!- rispose rassegnata la fata. - Rimettiti la corona, regina, perché potrebbe essere l'ultima volta che la indossi da viva!-

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Lady Eleanore