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Autore: Mia_Sev    02/01/2017    2 recensioni
Il bimbo alzo gli occhi al suono delle risate degli altri bimbi e bimbe .
Una settimana dopo la morte dei suoi genitori adottivi avvenuta tre anni prima , una assistente sociale che l’aveva portata all'orfanotrofio , pensando di non essere sentita aveva esclamato:
“In questo mondo c'è una cerchio speciale che distingue le persone , un cerchio magico che pochissimi ne fanno parte all’interno . E quel bambino e proprio nel mezzo del cerchio.”
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Albus Evans è un Bambino Abandonato quando aveva pocchissimi mesi , e le asistenti sociali cercano di rintracciare possibili parenti del ragazzo.... Chi è questo bambino ? che origini ha?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, James Potter, James Sirius Potter, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Il richiamo del passato .


I



Il sole, nel parco, era accecante.

Per essere inizio giugno la calura era esagerata e già si avvertivano i segni di un'estate afosa. Il maestro della scuola elementare del quartiere aveva deciso di portare i suoi alunni al parco per l’ora di disegno ricreativo.

I bambini si erano subito divisi in gruppi: c'era chi giocava allegramente, chi chiacchierava e, un piccolissimo gruppo, che disegnava. Un bambino, seduto in un posto appartato, disegnava diligentemente.
Moro, con un viso dai tratti delicati e infantili ma che già mostravano i segni di una tristezza troppo profonda per la sua giovane età.

Ma erano gli occhi, di un intenso verde smeraldo, in cui spiccava tutto il dolore e la solitudine che era stato costretto ad affrontare.
 Fu abbandonato da piccolo sulla soglia di un orfanotrofio, con unici indizi una scatola da scarpe con dentro alcuni oggetti bizzarri, uno strambo ed enorme foglio di carta che sembrava essere molto antica uno bizzaro lenzuolo/mantello che nessuno aveva avuto il coraggio di toccare e una lettera con il nome del bambino; Venne adottato all’età di cinque anni e rimase con i genitori adottivi solo per due anni e mezzo.
Il bimbo alzo gli occhi al suono delle risate degli altri bambini.
Una settimana dopo la morte dei suoi genitori adottivi, avvenuta tre anni prima, l'assistente sociale che l'aveva condotto all'orfanotrofio, pensando di non essere sentita, aveva esclamato: “In questo mondo c'è un cerchio che distingue le persone, un cerchio di cui pochissimi fanno parte. E quel bambino è proprio nel mezzo del cerchio.”
 Il piccolo Albus memorizzò quelle parole e da allora divennero una specie di filastrocca che si ripeteva ogni sera. Fu preso in custodia due mesi dopo il funerale dalla signora Hampkins, l'assistente sociale.
Da allora la signora cercava di contattare qualche parente del bambino ma non era facile perché aveva pochissimi indizi. Sulla lettera c'era scritto che Albus era un bambino speciale e che, proprio per questo, faceva cose fuori dal comune.
 La donna conosceva questo tipo di bambini in quanto suo fratello lo era stato da piccolo, quindi contattandolo aveva iniziato ad entrare in contatto con il mondo di cui faceva parte il fratello.
Il piccolo si era scoperto in grado di compiere piccole magie accidentali perciò la signora aveva deciso di tenerlo con sé sperando di riuscire a contattare un parente disposto a prenderlo con sé.
E così passarono tre anni, in cui la signora Hampkins aveva compiuto un'estenuante ricerca.
 Così Albus Evans si era chiuso in se stesso. E adesso era senza amici e sulla soglia dei suoi 11 anni e aveva sulle spalle la solitudine e il dolore della perdita. La voglia di fare amicizia c’era e anche tanta ma la timidezza e la paura di essere considerato strano erano anche di più.
Il ragazzino stava per finire il disegno quando il maestro si avvicinò a lui. Albus era bravissimo ma era molto raro che facesse vedere i suoi disegni a qualcuno.
“Fammi vedere, che hai disegnato di bello Evans?” chiese il maestro sorridendo al ragazzo. Il piccolo, seppur timidamente, stava sporgendo il disegno ma prima che il maestro lo prendesse uno dei bambini che giocavano si fece male e l'attenzione generale fu focalizzata sul piccolo dramma appena avvenuto. Così purtroppo la gita al parco venne interrotta e tutti tornarono a scuola.
 Ma alla penultima ora di lezione Albus ebbe uno degli attacchi d’asma più brutti mai avuti nella sua giovane vita. Al risveglio in ospedale, tre giorni dopo, il bambino vide la signora Hampkins con le lacrime agli occhi mentre parlava con il medico.
Quando finalmente si accorsero che era sveglio la signora Hampkins si avvicino a lui.
 “Ciao Al, senti...” iniziò a dire la signora Hampkins . “
Oramai sono iniziate le vacanze estive e tu hai terminato le scuole primarie.
Presto riceverai la lettera d'ammissione ad una scuola privata molto speciale, dove sono certa che ti farai degli amici. È meglio che tu inizi ad avere contati con persone come te …” continuò la donna.
“Quindi andrai da mio fratello e sua moglie, loro sono maghi e si prenderanno cura di te... “ Il bambino non disse una parola ma annuì con la testa.
Poi, come ripensandoci, alla fine chiese : “Signora Hampkins ha trovato qualche mio parente ….?” “No tesoro, ma abbiamo finalmente trovato una pista concreta. Mentre tu ti riprenderai da mio fratello io parlerò con questo signore che potrebbe essere un tuo parente ed è disposto a prenderti con se.” Eccolo di nuovo solo, in viaggio per andare nel Galles.
 Il viaggio in treno era molto lungo, ma la signora Hampkins era fiduciosa: credeva che finalmente il piccolo si sarebbe fatto degli amici, speciali come lui. Il fratello dell'assistente infatti essendo un mago non lo avrebbe considerato strambo.
 La sorella non sapeva niente del suo mondo, essendo lei quello che suo fratello aveva iniziato a chiamare come babbana, ma viveva in un villaggio abitato sia da maghi che da persone normali.
 Aveva capito subito che il piccolo Albus era un mago e per questo aveva deciso di tenerlo lei invece che esporlo a famiglie sostitutive di nuovo. Da quello che gli aveva detto la signora Hampkins, era stato suo fratello, appena aveva visto una sua foto, ad indirizzarla a questa famiglia molto famosa nel mondo magico, infatti sembrava che Albus assomigliasse in modo straordinario al capofamiglia. Non era facile mettersi in contato con questa famiglia ma la signora Hamkins stava facendo tutto il possibile per rintracciarli.
 Dopo tre ore di treno Albus era letteralmente distrutto.
 Il caldo iniziava a farsi sentire anche se era solo all’inizio dell’estate.
 Era stato costretto a mettersi in viaggio il giorno dopo la sua dimissione dall’ospedale e questa improvvisa calura non lo aiutò molto.
Si sentiva incredibilmente giù perché a quanto pare la signora Hamkins era riuscita a trovare una pista sui suoi reali genitori e Al era terrorizzato all’idea che riuscisse davvero a mettersi in contatto con loro.
Se era stato abbandonato da piccolo un motivo ci doveva essere e Albus dubitava altamente che i suoi cosiddetti “genitori” lo volessero riaccogliere in casa. Con questi lugubri pensieri il giovane giunse alla stazione. Non sapeva con chi doveva incontrarsi ma la signora Hamkins aveva assicurato che suo fratello sarebbe stato in stazione alla sua discesa dal treno.
L'uomo mantenne la parola data e andò incontro al ragazzino.
 I Signori Prat erano una coppia sui 50 anni, lui era alto e ben piazzato anche se l’età iniziava a farsi vedere, mentre la signora Prat era una donna rotondetta dal viso gentile.
 “ Ciao Albus. È un piacere conoscerti, io sono Henrol Prat e lei è mia moglie Amanda” si presentò l’uomo.
Poi senza tanti complimenti prese la valigia del ragazzo e trascinò tutti fuori dalla stazione, verso un furgone che sembrava aver fatto i suoi anni, tanto era malandato.
Albus si guardava in giro spaesato, e alla vista del furgone, la sua perplessità aumentò ancora di più tant’è che i signori che avevano interpretato bene la sua espressione risero di cuore mentre salivano in macchina e cercarono di rassicurarlo sulla sicurezza del mezzo. “Il villaggio dove viviamo si chiama Godric’s Hollow. È un villaggio molto carino e ci vivono delle bravissime persone, sono sicura che ti farai molti amici.” disse Amanda che sembrava avere un carattere allegro e solare.


   
 
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