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Autore: JakeMcCall    02/01/2017    3 recensioni
[Skam]
Skam.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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William.

Cammino, di nuovo. 
Guardo la neve candida accarezzarmi la pelle, ma niente è più soffice delle tue labbra. 
Cammino, di nuovo. 
Ho già superato tanti ostacoli nella mia vita, posso farcela, ho bisogno di tempo. 
Cammino, di nuovo. 
Vivo ogni giorno con la speranza di rincontrarti, ma non sarà così. 
Ricordo ancora i cuscini usati come barriera quando litigavamo, tu non potevi invadere il mio spazio e io non potevo invadere il tuo. 
E' come se in questa storia ci fosse già un cuscino: la distanza. 
Ho ancora le tue urla in testa, sento il petto chiudersi. 
Non erano parole leggere, sapevi benissimo il mio punto debole e hai deciso di attaccare. 
Se questo è stato il prezzo per averti a mio fianco, allora vorrei riaverti qui e farmi colpire altre mille volte da quegli occhi che illuminano le mie giornate.
Ho paura di perderti Noora, ho paura che tutto questo possa realmente svanire in un attimo. 
Tutto mi parla di te: le pareti della nostra stanza, il tuo cuscino che profuma ancora di lavanda, le foto scattate con la tua Polaroid.
Ricordi ancora quelle foto che mi scattavi di nascosto? Ti divertivi a farmi arrabbiare e ci riuscivi benissimo, ma il tuo sorriso dolce mi zittiva.
Non ho più tue notizie da un anno, spio i social per sapere se stai bene e in ogni foto sei sempre più sorridente. 
Non fraintendere, amo osservare il tuo sorriso, ma mi rende triste sapere che la causa di quel sorriso non sono più io. 
A chi dedichi le tue risate armoniose? Dove puntano i tuoi occhi color ghiaccio? Rileggi mai le nostre conversazioni? 
Ho ascoltato tante canzoni da quando non sei più qui, parlano di te, parlano di noi.
Parlano dei nostri pomeriggi tra le lenzuola, dei tuoi capelli lucenti, dei film guardati insieme, non vedo l'ora di farti ascoltare le mie track preferite. 
Hai dimenticato qui la tua camicia a righe, la tua preferita, ma non penso sia stato un caso, puoi ritornare a prenderla quando vuoi. 
Mi raccontavi sempre che amavi le righe perchè spezzavano la tinta unica e rifiutavano di conformarsi al colore primario. 
La mia memoria delle tue parole riempie ancora il mio cuore di gioia, anche se non sei qui fisicamente, ho una piccola parte di te dentro la mia mente. 
Ma come faccio a dimenticarti? Come posso dimenticare la donna che mi ha reso debole e forte allo stesso tempo? 
Se hai deciso di non tornare, Noora Amalie Sætre, sappi che rimarrai il centro del mio mondo. 
Sappi che ti cercherò in tutti i luoghi possibili, ti cercherò nelle chiacchiere della gente, nel sole di Londra, nel verde di Hyde Park. 
Ma tu fai silenzio, non farti trovare, lascia che sia io a seguire i passi del tuo silenzio, lasciami riscoprire tutti i sapori della nostra storia, guardami cadere se è necessario, ma tu non muoverti, stai lì. 
Voglio avere la certezza che nonostante io possa cercarti per una vita intera, tu sarai lì ad aspettarmi. 

Le persone hanno bisogno delle persone e io ho bisogno di te.
Vorrei svegliarmi presto tutte le mattine per riguardarti nuovamente dormire e accarezzare quel viso angelico. 
Eravamo entrambi pronti per affrontare una nuova vita insieme, guardaci adesso, separati da migliaia di chilometri. 
Chissà se anche a te è rimasta qualcosa di me, chissà se tutto questo ti manca. 
Ti mancherà la cioccolata extra fondente che ti preparavo quando stavi male? Hai già trovato qualcuno che la prepara come facevo io? 
Mi manchi Noora, mi manchi. 
Chiedo a Chris tue notizie tramite telefono, ma lui ti vede poche volte e preferirebbe evitarti dato che sei spesso con Eva. 
A Chris però non manchi, spesso preferivo stare con te che con lui, ero solito non farmi sentire per un bel po' quando uscivo con te e la mattina successiva lui mi dava del "fissato", come dargli torto? 
Ma anche lui se avesse avuto una relazione come la nostra, sarebbe stato un "fissato". 
Seriamente Noora, chi riuscirebbe a resistere ai tuoi occhi o alla tua faccia triste? Nessuno.
Quando stavo con te riuscivo a sentirmi realmente vivo. 
Le passeggiate al fiume, tutti i party, i migliori momenti li ho passati con te. 
Mi mancano anche i tuoi strani gusti: quando mettevi Baby di Justin Bieber in loop e volevo semplicemente sprofondare tra le viscere dell'inferno.
Adesso invece riascolterei l'intera discografia di Bieber per riaverti qui accanto, sì, anche le ultime canzoni commerciali che stanno facendo successo ultimamente. 
Era così bello vederti ballare nella nostra stanza.
Mentre il mondo fuori taceva per noi, io mi concentravo sui tuoi lineamenti femminili e ogni volta sembrava la prima. 

Mio padre è andato a trovare mio fratello in carcere, non ho mai visto mio padre così triste, per la prima volta forse ha realizzato che tipo di padre è stato per i figli. 
Papà dice che Niko non è mai stato così debole, ha anche paura che possa agire in un modo distruttivo, come cercava di fare nel periodo dell'adolescenza. 
Nessuno di noi ha vissuto un'adolescenza rosa e fiori, ma come ben sai, Niko si è portato addosso colpe che ancora non è riusciuto a scrollarsi. 
La prigione lo sta distruggendo, adesso ha più tempo per pensare e tutto questo non lo agevola per niente. 
Ma eri tu quella che mi diceva di aver fiducia delle istituzioni norvegesi, no? Sapranno come trattarlo, spero. 
Niko non è nato psicopatico, Niko lo è diventato per colpa di quella tossica di mia madre, colei che ci ha rovinato la vita. 
Sarebbe stato tutto più semplice con una famiglia pronta a sostenerci, ma loro non ci sono stati, eravamo soltanto io e Niko che vivevamo con il ricordo di Amalie. 
Per me era piacevole ricordare Amalie, per Niko invece era una tortura. 
Ricordo ancora quando aveva degli incubi la notte e urlava il nome di nostra sorella, piangeva, sudava freddo. 
Non potevi avvicinarti a lui, diventava ingestibile, dovevi soltanto aspettare che il momento finisse e poi fare finta di nulla, come se quella vicenda non fosse mai esistita. 
Ma tornava, il ricordo di Amalie non lo abbandonava, Amalie era diventata insopportabile per lui: strappava le foto, riempiva di calci quel lettino rimasto intatto dal giorno della sua morte. 
Nessuno lo aiutava, doveva farsi forza da solo: "così fanno i veri uomini" diceva papà, ma io avevo paura per lui, avevo paura per noi. 
I miei genitori hanno sempre tenuto dentro la morte di mia sorella, però un giorno mamma non è riuscita più a contenersi e da lì è iniziato il vero inferno della mia famiglia. 
Tutte le mie radici, tutto quello che avevo seminato era stato annientato, tutto si è spento. 
Ho vissuto gli anni peggiori della mia vita, mamma che ci riempiva di schiaffi, papà che picchiava mamma. 
Ero figlio del mondo donato alle mani sbagliate. 
Non ero più un bambino, ero diventato un uomo, un uomo con i lividi su tutto il corpo. 
Non riuscivo a costruirmi la corazza esteriore e allora ho creato una barriera all'interno. 
Quando mamma è andata via ho tirato un sospiro di sollievo, non ho versato nemmeno una lacrima, pensavo fosse tutto finito, ma mi illudevo.
L'inferno della mia famiglia non ha mai smesso di bruciare, è sempre presente, ma adesso io e papà riusciamo a conviverci.
Tu e Amalie siete state le donne più importanti della mia vita. 
Grazie a te sono riuscito ad accantonare tutte le situazioni orrende che la vita mi imponeva di sopportare.
Grazie a te ho visto il sole in una vita piena di nuovoloni grigi. 
Grazie a te ho capito per la prima volta la parola "amore" e non so come essertene grato.

Londra è sempre più buia in questi giorni. 
Ho pochi amici, il lavoro non va esattamente a gonfie vele, e l'unica certezza che avevo nella mia vita, ha preferito mollare tutto e ritornare in Norvegia. 
Non importa se il mondo mi cade addosso, io continuerò a lottare per te, continuerò a sperare in noi. 
Riusciremo ad essere di nuovo un noi, riusciremo a liberarci da queste catene che ci tengono lontani. 
Siamo due prigionieri separati da un muro, la più grande tortura è quella di sentire la tua voce ma non vedere il tuo viso radiante. 
Meriti di più, meritiamo di più di tutto questo. 
La vita senza te è un labirinto senza via d'uscita, prendi la mia mano e usciamone insieme. 
Donami sorrisi anche da lì, donami respiri infiniti, donami calore. 
Il vento gelido sussurra il tuo nome ma io non so più dove cercarti, il buio si fa sempre più fitto. 


Non voglio perderti Noora, non voglio perdere. 
   
 
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