25/05/2009
2 recensioniVolevo
essere la
Luna
La mia giornata si era svolta tranquillamente, fino ad ora. Nessun imprevisto, era solo una giornata in quel mazzo di fiori che sono le giornate.
A scuola non era andata nè bene nè male, i miei mi avevano interrogato sulle lezioni come sempre, Ino ed io avevamo chiacchierato al solito.
La banalità stessa, la mia giornata.
Dalla banalità, si sa, nasce l'abitudine, perciò si può dire che vivevo abituandomi al banale. Poi è chiaro che l'abitudine diventa tranquillità, ed è lì che cominciano i guai.
Perchè se qualcosa infrange la tranquillità, svaniscono anche la banalità e l'abitudine.
Se qualcosa si spezza, poi è una reazione a catena.
La mia giornata era stata banale, sì, fino ad ora.
Ora ho intorno tanti ragazzi che non mi piacciono. Mi guardano in un modo strano. Sono solo uscita per andare a prendere un po' di pane.
Improvvisamente uno dai capelli scuri mi afferra il polso stritolandomelo.
- Vieni con me, bella!-
Il suo fiato puzza d'alcol. Ho paura.
C'era una volta una bambina che voleva essere astronauta. Passava ore e ore affacciata alla finestra della sua stanza, e sognava, sognava, sognava... La luna, le stelle, immobili in cielo, come pietrificate o vogliose di essere lodate.
Adesso mi ha portata in un vicolo buio. Ed è buio davvero, tanto che non riesco a identificare il mio agggressore. E, anche se ci riuscissi, non basterebbe certo a fermarlo.
Io non sono coraggiosa. Io non stringo i denti. Piango e basta, e nemmeno le sue minacce bastano a fermare le mie lacrime.
Sento le sue mani su di me. Tremo. Ho paura.
La bambina che voleva essere astronauta sognava di toccare una stella, prima o poi.
Ma sapeva che i bimbi non potevano raggiungere lo spazio: come avrebbero potuto, del resto?
Ma i grandi non dovrebbero andare sulla luna, pensava la bambina cho voleva essere astronauta, i grandi l'avrebbero inquinata
Io non ho mai picchiato un cane. Non ho mai ucciso un gattino. Non ho mai fatto scherzi ai bambini: gli altri li facevano a me.
E allora perchè Sasuke Uchiha (sì, l'ho riconosciuto) mi sta facendo questo. Ansima senza tregua sul mio corpo nudo. Ma solo sul mio corpo. La mia mente non è lì.
La mia mente è concentrata su una bambina che voleva essere astronauta...
I grandi non vanno sulla luna perchè vogliono accertarsi se è vero o no che sa di formaggio, ci vanno per metterci sopra una bandiera...
Mi ha picchiata. Il mio corpo sanguina. Eppure ho obbedito ad ogni suo ordine. Mi ha detto spogliami, e io mi sono spogliata...
La bambina che voleva essere astronauta odiava questa mente calcolatrice e maligna dei grandi.
Ma sapeva del resto che è impossibile andare su un così bel satellite, in quel modo tanto costoso, per poi cercare un topo che di tanto in tanto se ne mangia un pezzetto perchè sa di formaggio.
Ha abusato di me,penso, mentre cerco di fermare le troppe emorragie. Alzo lo sguardo e vedo il cielo sbiadire.
Ma c'è la luna sopra di me.
Allora non ho più paura.
Fu allora che la bambina si rese conto che non voleva essere astronauta.
Voleva essere la Luna.
Fine
Ok, ok, questa schifezza
è la mia prima fanfiction. Mi dispiace se è
apparsa "cruda", mi scuso con le fans del SasuSaku!
Per favore, Tesssssori, lasciate un commentino!!!
Gollum
Per favore, Tesssssori, lasciate un commentino!!!
Gollum