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Autore: Giuliapuffa    03/01/2017    0 recensioni
Era stata una mia scelta e non me ne sarei mai pentita,ma come si poteva diventare dei perfetti estranei in così poco tempo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una serata diversa dal solito,la mia voglia di uscire era alle stelle,o per meglio dire … non avevo voglia di uscire,avevo più tosto voglia di scappare,prendere un treno e andare via,non so dove … lontana da tutto e da tutti. Decisi di alzarmi dal letto e presi un borsone che tenevo conservato dentro il mio armadio,vi infilai dentro un po’ di vestiti,delle ciabatte,delle scarpe,trucchi carica batterie,cuffie e poi presi un braccialetto,non uno qualunque,quel bracciale era unico, di cuoio con su disegnato un cuore con un paio di ali,quel bracciale mi ricordava tanto mia nonna e non avevo intenzione di separarmene. Nella mia borsa blu della Camomilla invece misi il portafoglio,dei trucchi qualcosa da sgranocchiare,una bottiglietta d’acqua,la mia carta d’identità, poi rubai un pacco di sigarette a mio padre,due accendini e le chiavi di casa. Indossai un jeans ed una camicia bianca,mi truccai e con la borsa in spalla,il borsone in una mano ed un paio di scarpe nell'altra mi diressi verso la porta d’ingresso,non appena fui fuori di casa fui travolta da tantissime emozioni,paura soprattutto … chissà come si sarebbero incazzati i miei non appena sarei tornata a casa,ma allo stesso tempo ero felice potevo finalmente andare dove volevo. Decisi di andare alla stazione,forse ero ancora in tempo per prendere il treno delle 23:00 … feci la strada di corsa e quando arrivai alla stazione fui felicissima nello scoprire che ero perfettamente in orario,feci il biglietto, biglietto di sola andata,treno diretto Palermo-Messina.
Salii sul treno e mi sedetti,poco dopo passò il controllore per obliterare il biglietto ed io gli porsi il mio. Il treno partì in perfetto orario. Partii alle 23.30,tirai due conti …  per le 2:30 sarei arrivata a Messina. Mi misi comoda ed iniziai a leggere un libro che avevo acquistato in stazione “La paura di vivere” il titolo mi aveva attratta sin dal primo istante,mi concentrai sul mio libro e dopo quando ero arrivata al momento più importante la mia attenzione fu interrotta da qualcuno,un uomo di fronte a me si schiarì la voce,”permette signorina?”era un ragazzo bellissimo,sulla ventina,alto con i capelli castani ed il ciuffo biondo cenere,gli occhi verdi,vestito di tutto punto,con un Rolex al polso sinistro,mentre nella mano destra impugnava una valigetta di cuoio marrone,”Prego si accomodi” aggiunsi io con un sorriso da ebete.
Lui si sedette di fronte a me e con la coda degli occhi notai che mi guardava,chiusi il libro e lo buttai nella borsa,uscii dalla tasca il mio cellulare e cercai un hotel o un B&b a Messina,dove avrei potuto trascorrere la notte. Iniziai a comporre il numero di qualche albergo,ma tutti avevano le camere occupate,la mia faccia si rattristò e quasi mi pentii di essere scappata. Il ragazzo di fronte a me si schiarì nuovamente la voce e disse “Signorina,non ho potuto fare a meno di ascoltare le sue telefonate e se ho capito bene lei sta cercando un luogo dove dormire,giusto?”, lo guardai e sorrisi “beh,a dire la verità si,sto cercando un luogo dove passare la notte”aggiunsi e allungando una mano verso di lui dissi” piacere di conoscerla,il mio nome è Carlotta”; lui afferrò la mia mano e con una stretta di mano rigorosa disse”Piacere di conoscerti Carlotta,il mio nome è Gaetano”. Un brivido mi percorse la schiena,quell'uomo si chiamava come mio nonno. Entrambi ci guardammo negli occhi e sorridemmo. Gaetano sfogliando un catalogo che aveva in mano disse “Sai Carlotta,anche io dormirò a Messina ed ho prenotato una camera con un letto matrimoniale,se per te non è un problema potresti dormire con me”. Lo guardai e arrossii, non mi sarei aspettata una proposta simile da uno sconosciuto …  eppure non sapevo dove passare la notte,non avevo nemmeno molti soldi,avevo 18 anni e non ero fidanzata,perché non accettare? “ beh,Gaetano che dire oltre al fatto che accetto la tua proposta e che ti ringrazio?” dissi io,lui mi sorrise e guardando lo scollo della mia camicetta aggiunse “potresti parlarmi di te per esempio”. Beh c’è poco da dire dissi io “sono una ragazza di 18 anni,diplomata da poco al liceo psicopedagogico ad indirizzo economico sociale,ho una passione per il mare,adoro leggere libri,ascoltare la musica e soprattutto amo stare a contatto con i bambini”, Gaetano mi sorrise di nuovo … cavoli quel sorriso era un arma letale e poi aggiunse “io direi anche che sei meravigliosamente stupenda”, arrossii ancora una volta e dandogli un piccolo schiaffo sulla gamba dissi “beh … grazie,ma anche se ti sembrerò bella ho un carattere non molto facile”. Ancora una volta mi sorrise “beh allora siamo in due,anche io ho un carattere non molto facile” aggiunse. La nostra amorevole discussione fu interrotta dalla vocina metallica degli annunci per i passeggeri “Avvisiamo i cortesi passeggeri che siamo quasi arrivati a destinazione”. Gaetano si alzò e dopo aver posato dei fogli volanti all’interno della sua borsa di cuoio prese il mio borsone,”non vorrai di certo portarlo tu”disse lui rivolgendomi uno di quei suoi sorrisi illegali e facendomi un occhiolino. Scendemmo dal treno e Gaetano si diresse verso una macchina,una BMW nera,a dir poco favolosa,mise il mio borsone nel bagagliaio e poi venne ad aprirmi lo sportello,”prego signorina” disse, “oh grazie bel fusto”aggiunsi io,strizzandogli un occhio e scoppiando in una rumorosa risata. Ci dirigemmo verso il nostro albergo scambiando sempre qualche rara parola. Finalmente dopo un po’ arrivammo in albergo e salimmo in camera,lui fece per aprire la porta della camera,ed io mi sporsi per baciarlo,cavoli quel profumo non mi era nuovo,lo conoscevo già … . Lui mi guardò e disse “perché lo hai fatto,perché mi hai baciato?” beh,lo guardai e dissi “in realtà non so perché l’ho fatto”. Lui si sporse verso di me e mi baciò,lo guardai e dissi “Perché mi hai baciata?”,lui con uno sguardo malizioso aggiunse “Per lo stesso motivo per cui poco fa fosti tu a baciarmi”. Mi prese in braccio e continuammo a baciarci appassionatamente,quando fummo in stanza iniziammo a spogliarci,lui mi scaraventò sul letto e dopo,quando finimmo di fare l’amore ci ritrovammo abbracciati,io con la testa appoggiata sul suo petto e lui che con la mano sinistra mi accarezzava la schiena,si chinò verso di me e dopo avermi dato un bacio disse “cavoli …  è stato bellissimo”,lo guardai e aggiunsi “beh,per essere la mia prima volta non c’è male,non trovi?”, si voltò e dopo avermi passato il mio intimo aggiunse “se questa era la tua prima volta non oso immaginare quelle a venire”,mi fece un occhiolino ed entrambi scoppiammo a ridere. L’indomani ci salutammo e come se nulla fosse successo,passammo dall'essere dei conoscenti che hanno fatto l’amore,a dei perfetti sconosciuti.    
   
 
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