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Autore: TheGirlOfTheSand    04/01/2017    1 recensioni
Si sentí improvvisamente attratto da quel corpo provocante che sembrava bramare le sue attenzioni, da quei capelli che sembravano cercare un suo tocco o una delicata carezza.
Non riusciva a distogliere lo sguardo da quella folta massa chiara e luminosa che sembrava ogni volta ipnotizzarlo e rapirlo, rinchiudendolo poi in un atteggiamento di contemplazione e pace assoluta che gli scaldava il cuore.
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sai | Coppie: Sai/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Socchiuse lentamente gli occhi, cercando di mettere a fuoco l'ambiente intorno a lui: la stanza era nella penombra, attraversata da fasci di luce gialla e intensa che penetravano tra le fessure della persiana e si respirava un'aria un po' pesante e sonnacchiosa, ma non per questo spiacevole.
Provò a stiracchiarsi, ma si accorse che il suo braccio sinistro, schiacciato da un peso, era leggermente intorpidito; voltò leggermente il capo da quella parte, sorridendo teneramente alla vista della figura rannicchiata di fianco a lui con la testa appoggiata sul suo petto nudo.
Il corpo morbido di lei emanava un piacevole tepore leggermente umido, mentre la pelle delicata e liscia sembrava quasi lasciar trasudare le passioni della nottata appena trascorsa.
Rimase a letto ancora qualche minuto a godersi quello stato di dormiveglia e di torpore, finché non decise finalmente di alzarsi. Con movimenti lenti sfilò quindi il braccio da quello della ragazza, che immediatamente si spostò alla ricerca di qualcosa che potesse compensare quell'improvvisa e spiacevole sensazione di vuoto, senza trovarlo.
La osservò per un istante e la coprì premurosamente con il leggero lenzuolo, per poi di piegarsi a raccogliere i boxer scuri che avevano gettato direttamente per terra nella foga della sera prima. Indossò anche dei pantaloncini leggeri, per compensare la mancanza del calore delle coperte.
Mentre si avviava verso la finestra sentì un fruscio alle sue spalle, seguito da un mugolio assonnato. Girò la maniglia cercando di non fare rumore e alzò la tapparella, lasciando che l'accecante luce del sole estivo gli facesse restringere con un dolore piacevole le pupille degli occhi scuri.
Si preannunciava una bellissima giornata: il cielo era terso, il sole splendeva in quella distesa azzurra e compatta, già alto nonostante l'ora non troppo tarda, mentre un leggero venticello rinfrescava l'aria e gli accarezzava lievemente le guance.
Ma niente avrebbe potuto superare in bellezza lo spettacolo che gli si presentò davanti quando voltò il capo verso l'interno della stanza:
Ino si stava svegliando, ma era ancora adagiata sul letto in una posa rilassata. Il lenzuolo candido e leggero era stropicciato e leggermente trasparente, lasciando quindi poco spazio all'immaginazione. Si intravedevano le sagome delle gambe snelle, la curva morbida e piena dei seni, mentre le spalle minute che sbucavano dal lenzuolo si stavano muovendo leggermente. Il viso era rilassato e aveva un'espressione sognante, ma era anche reso più luminoso dai lunghi capelli biondi e lucenti che lo incorniciavano, scompigliati e raccolti in un'ormai sfatta coda e che sembravano quasi splendere di luce propria. Le guance piene erano rosate, le labbra socchiuse e umide tremendamente invitanti.

"A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, 
sorgendo il mio bel sol del suo oriente, 
per doppiar forse luce al dì nascente, 
da' suoi biondi volumi avea disciolto.

Rimase in piedi e immobile, incantato da quella visione che sembrava quasi un'apparizione divina. Non si mosse e non fiatò, per paura che quella meraviglia potesse evanescere da un momento all'altro.
La ragazza si mosse poi quasi a disagio, come se si fosse sentita in soggezione ad essere guardata insistentemente dai suoi occhi neri e all'apparenza inespressivi, ma che in realtà celavano un turbinio di emozioni e un'animo creativo.
La osservò mentre portava le braccia magre sopra la testa e le allungava all'indietro, inarcando la schiena e facendo spirare un lieve sospiro dalle labbra fini; ancora con gli occhi chiusi sollevò il busto rimanendo seduta sul letto, facendo scivolare via il lenzuolo dal petto e scoprendo così le sue grazie.
La chioma dorata e delicata come la seta le ricadde sensualmente sulle spalle e tra i seni, lasciando scoperte ampie parti di chiara pelle.

Parte, scherzando in ricco nembo e folto, 
piovea sovra i begli omeri cadente, 
parte con globi d'or seri gìa serpente 
tra' fiori, or del bel seno or del bel volto

Si sentì improvvisamente attratto da quel corpo provocante che sembrava bramare le sue attenzioni, da quei capelli che sembravano cercare un suo tocco o una delicata carezza.
Non riusciva a distogliere lo sguardo da quella folta massa chiara e luminosa che sembrava ogni volta ipnotizzarlo e rapirlo, rinchiudendolo poi in un atteggiamento di contemplazione e pace assoluta che gli scaldava il cuore.

"Amor vid'io, che fra' lucenti rami 
de l'aurea selva sua, pur come sòle, 
tendea mille al mio cor lacciuoli ed ami;" 

Si riscosse solo quando notò che il corpo di lei stava leggermente rabbrividendo, mentre le palpebre, tremolando, stavano finalmente cercando di aprirsi.
Si accostò al letto e le si sedette accanto, cingendola affettuosamente con le braccia e lasciandole un casto bacio sulla spalla. La sentì rispondere al contatto stringendoglisi addosso, mentre poteva percepire il lieve e innocente sorriso di lei contro la pelle.
"Buongiorno" le mormorò all'orecchio con voce assonnata, mentre le sfiorava i capelli.
Lei si allontanò di qualche centimetro e si voltò verso di lui, aprendo finalmente quegli occhi che parevano però più due pietre rare e preziose.
Le iridi azzurre e cristalline erano lucide, leggermente adombrate dalle lunghe ciglia che rendevano lo sguardo ancora più intenso e femminile, e parevano come intrise di una strana luce che trasmetteva sicurezza e tranquillità.
"Buongiorno" gli disse sorridendo, con voce calda e ancora leggermente impastata dal sonno. 
Non rispose.
Rimaneva folgorato quando la vedeva così, come se ogni volta fosse stato il loro primo incontro.
Quei capelli, quegli occhi, quelle labbra, quel sorriso..lo sconvolgevano e lo scuotevano nel profondo, facendogli tremare l'animo. Ma gli andava bene, era una sensazione positiva che solo lei era riuscita a risvegliare nel suo essere intorpidito e apatico: era amore.
Sentiva semplicemente che non c'era niente o nessuno di cui gli sarebbe potuto anche solo minimamente importare, se paragonato a quello che era Ino.

"e, nel sol de le luci uniche e sole,
intento, e preso dagli aurati stami,
volgersi quasi un girasole il sole!"

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Salve a tutti, sono TheGirlOfTheSand. Che dire, sono tornata dopo una luunghissima e ingiustificata assenza, causata da una mancanza di voglia e ispirazione..ma ho molte idee per nuove storie e spero di concludere quella che ho ancora in corso. Detto ciò, fatemi sapere cosa ne pensate di questa one shot che, come già detto, è ispirata ad una delle poesie che più mi piacciono. Alla prossima!

   
 
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