04/01/2017
1 recensioniI look in the mirror the Queen smiles at me
“Now I rule the world
And the starry sky
Spreading above
I never give up even if the night should fall
Always do my best
I look in the mirror
The Queen looks back at me”
Avevo fatto la scelta giusta, non sarei più tornata indietro.
Nessuno avrebbe più piegato la mia volontà, nessuno mi avrebbe più obbligato.
Finalmente mi sentivo libera.
Avevo scelto la mia strada, avevo voltato le spalle alla mia famiglia, avevo voltato le spalle al mare. Quel cordone che mi legava a quell’acqua talmente limpida e pura, vibrava così forte da sembrare quasi doloroso, ma non dovevo cedere, non dovevo assolutamente tornare sui miei passi.
Strinsi con forza una mano al mio petto. Il cuore martellava così forte, da riempirmi la testa con il suo battito, iniziai a correre, inciampando di tanto in tanto, maledendo queste dannate gambe che non mi reggevano. Un sorriso amaro mi increspò il volto, scossi la testa ricacciando indietro quel senso di confusione che pian piano si faceva strada in me. Nella mente mi riecheggiò il ricordo dell’acqua, che come una morsa mi abbracciava, consolandomi e proteggendomi; ora a confortarmi c’era solo l’aria pungente di quella notte, che tanto incoraggiante non era.
Scuotendo la testa cercai di ritornare al presente, dovevo farmi forza, dovevo stare lontano dal mare e dal suo richiamo e solo in un posto mio padre non mi avrebbe mai cercato, mi ripetei continuando a correre, finché alzando lo sguardo, sospirai, fermandomi.
Davanti a me, alla fioca luce della luna, riuscii a scorgere un cartello: “Scuola Superiore: Liceo Iwatobi”.
Ero arrivata.
Nessuno avrebbe più piegato la mia volontà, nessuno mi avrebbe più obbligato.
Finalmente mi sentivo libera.
Avevo scelto la mia strada, avevo voltato le spalle alla mia famiglia, avevo voltato le spalle al mare. Quel cordone che mi legava a quell’acqua talmente limpida e pura, vibrava così forte da sembrare quasi doloroso, ma non dovevo cedere, non dovevo assolutamente tornare sui miei passi.
Strinsi con forza una mano al mio petto. Il cuore martellava così forte, da riempirmi la testa con il suo battito, iniziai a correre, inciampando di tanto in tanto, maledendo queste dannate gambe che non mi reggevano. Un sorriso amaro mi increspò il volto, scossi la testa ricacciando indietro quel senso di confusione che pian piano si faceva strada in me. Nella mente mi riecheggiò il ricordo dell’acqua, che come una morsa mi abbracciava, consolandomi e proteggendomi; ora a confortarmi c’era solo l’aria pungente di quella notte, che tanto incoraggiante non era.
Scuotendo la testa cercai di ritornare al presente, dovevo farmi forza, dovevo stare lontano dal mare e dal suo richiamo e solo in un posto mio padre non mi avrebbe mai cercato, mi ripetei continuando a correre, finché alzando lo sguardo, sospirai, fermandomi.
Davanti a me, alla fioca luce della luna, riuscii a scorgere un cartello: “Scuola Superiore: Liceo Iwatobi”.
Ero arrivata.
“Now I can reach the stars
And I will show you how
Whenever you feel standalone never shed a tear
If you always smile on face you'll make it through the rain
I'll never give in how high the mountains rise
Keep looking ahead
I look in the mirror Queen looks back on me”
NdA: Buongiorno a tutti! E' da una vita che non pubblico qualcosa -.-" maaa tranquilli sono ancora viva e vegeta u_u
E niente, non saprei proprio cosa dire, questo progetto nasce in un momento di follia mentre stavo guardando ossessinatamente questo anime u_u l'idea c'è, il segreto anche, tocca voi farmi sapere che ne pensate ahah
Quindi, alla prossima! un bacio!