Un incubo ricorrente
che ogni notte mi invade la mente
e mi fa agitare come chi si pente;
Una pianura nelle vicinanze di un vulcano
siamo esseri carini che si danno la mano
e camminiamo felici in un campo fino ad un tulipano;
Lo colgo e tutto intorno a me č confusione
come se dal vulcano fosse uscita ogni mia emozione
rigettate per mezzo di un'eruzione...
infine vi č un demone che di me fa menzione;
Mi sveglio,di sudore la fronte imperlata
č stata un'altra brutta nottata
l'alba č giā nata
del subconscio non capisco la natura insensata.
Oggi camminando con lei per mano
parlando mi sono imbattuto in un tulipano
e ho capito anche se piano.
Ho sentito un battito del cuore
con ardore pulsato da quell'essere ghiacciato
qualcosa era cambiato...era Amore,
anche se poco č durato
io mi sono goduto quelle ore.