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Autore: Marauder Juggernaut    05/01/2017    4 recensioni
Una raccolta di flashfic e drabble "what if?" sul passato di uno dei personaggi più controversi, denigrati e mal sopportati di questo manga... a conti fatti, uno dei miei preferiti.
Il comportamento di Akainu e il suo viscerale odio verso la pirateria non possono essere ricollegati a semplice senso del dovere: devono avergli fatto qualcosa, in passato.
E questa è la mia personale versione.
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[ Dal Testo ]
L’ammiraglio lo fissò pensieroso, rimasto immobile nel corridoio deserto, con le mani in tasca: « Certe vecchie abitudini sono dure a morire, eh? Sakazuki… » domandò con quel suo tono strascicato, alludendo alla finestra ancora aperta.
Akainu si voltò verso di lui con aria feroce, sbattendo i fogli sulla propria scrivania.
« Non dovresti lavorare? ».
L’ammiraglio scrollò le spalle, come se non lo avesse sentito: « Non hai ancora abbandonato certe speranze? È davvero insolito per uno come te… ».
[ CONCLUSA ]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akainu, Altro Personaggio
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quello che non ho'
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PER FAVORE, è IMPORTANTE CHE LEGGIATE ANCHE LE NOTE IN FONDO PER CAPIRE AL MEGLIO QUESTA FIC, LA SUA GENESI E IL SUO FUTURO SVILUPPO, NEL CASO VOGLIATE CONTINUARE A SEGUIRLA.
 

Perché la finestra nell'ufficio del grandammiraglio è sempre aperta

 
Il grandammiraglio era un uomo severo e intransigente.
Tutti i marines, di qualsiasi rango, lo temevano e lo rispettavano.
I cinque astri di saggezza lo avevano designato come idoneo a capo della marina proprio per quel carisma, per quel pungo di ferro che sapeva tenere con tutti – anche con loro, se fosse stato necessario  – e anche per quella dedizione assoluta alla causa della giustizia.
Assolutamente convinto delle proprie idee, vantava la determinazione necessaria per compiere i propri obbiettivi ad ogni costo.
Questo era l’uomo che doveva guidare la Marina nella nuova e dichiarata era della pirateria.
 
Da un personaggio di tale spessore, era facilmente intuibile il suo ordine e la sua meticolosità in certi aspetti.
Chiunque potesse entrare nel suo ufficio non avrebbe visto né un foglio fuori posto né un granello di polvere.
La solida scrivania di mogano non aveva nemmeno un minimo difetto di presentazione: era la classica postazione di chi aveva molto lavoro da fare, ma si impegnava fino al midollo per compierlo.
Rapporti, messaggi, annotazioni, tutto accuratamente impilato e compilato, ogni cosa in attesa della sua approvazione.
Tutto questo ordine di fogli sembrava però essere messo in pericolo dalla grande finestra costantemente spalancata. Sarebbe bastato anche il più sottile refolo di vento per abbattere ogni pila di carte accuratamente appoggiate sul tavolo.
Questo pensava il giovane cadetto – giunto su una nave da Enies Lobby –  incaricato quel giorno di consegnare un nuovo plico di rapporti al grandammiraglio.
Con un timore non indifferente, aveva bussato alla porta dell’ufficio. Lo aveva rifatto, quando non aveva sentito alcun ordine di entrare.
Quando nemmeno al secondo tentativo era stata richiesta la sua presenza, con un certo coraggio, si arrischiò ad aprire la porta.
L’ufficio del capo della Marina mondiale era più piccolo di quanto quel cadetto si fosse personalmente aspettato. Non che non fosse effettivamente abbastanza grande, ma non presentava tutto quello sfarzo e quella magnificenza che il giovane si era figurato in testa.
A conti fatti, tra riunioni con vari esponenti della Marina e incontri con gli alti ranghi del Governo Mondiale, probabilmente lo stesso Sakazuki non stava in quell’ufficio troppo spesso.
Invece, i fogli caduti alla rinfusa dalla scrivania a causa del vento, stonavano in qualsiasi luogo, che fosse anche il cubicolo del più infimo impiegato sull’ultima isola.
Gentili raffiche d’aria entravano dalla finestra spalancata, scombinando ulteriormente l’ordine.
Il cadetto, dopo aver appoggiato il plico di rapporti provenienti dall’isola giudiziaria, evitò accuratamente di pestare tutte le carte sparse a terra, avvicinandosi alla finestra con l’intento di chiuderla. Rimase per un istante estasiato nell’ammirare l’immensa distesa d’acqua che circondava per miglia la base di Marineford, godendo di quel mare calmo stranamente inusuale per essere il famigerato Nuovo Mondo.
Dopo alcuni istanti tentò di chiudere le imposte, gelando all’istante quando la severa e imperiosa voce del grandammiraglio non glielo permise.
« Non chiudere la finestra ».
Il tono duro come il ferro, lo sguardo freddo come il marmo.
Il fumo del sigaro appena acceso ondeggiava, spostato dai lievi refoli di vento.
Il cadetto, tremante, si mise sull’attenti facendo il saluto, sudando ghiacciato bloccato dal terrore di una qualsiasi punizione.
Sentì su di sé lo sguardo indagatore di Akainu, prima che questi parlasse ancora: « Hai consegnato i rapporti? »
« S-signorsì, signore! »
« Allora vattene da qui. »
« Signorsì, signore! » il cadetto non se lo fece ripetere due volte, che immediatamente uscì dall’ufficio senza nemmeno chiudere la porta, tenendosi bassa la visiera del cappello per evitare di mostrare l’espressione di pura paura che era dipinta sul suo volto.
Kizaru, lì vicino, fissò il ragazzetto andarsene e guardò la porta dello studio del grandammiraglio rimasta aperta: l’uomo si stava chinando per raccogliere alcuni dei fogli caduti.
L’ammiraglio lo fissò pensieroso, rimasto immobile nel corridoio deserto, con le mani in tasca: « Certe vecchie abitudini sono dure a morire, eh? Sakazuki… » domandò con quel suo tono strascicato, alludendo alla finestra ancora aperta.
Akainu si voltò verso di lui con aria feroce, sbattendo i fogli sulla propria scrivania.
« Non dovresti lavorare? ».
L’ammiraglio scrollò le spalle, come se non lo avesse sentito: « Non hai ancora abbandonato certe speranze? È davvero insolito per uno come te… ».
Sakazuki non rispose e Borsalino non si sorprese troppo quando il suo superiore gli sbatté la porta in faccia con un po’ troppa violenza.






NOTE DELL'AUTRICE:
Allora, questa fic ve la devo necessariamente spiegare.
Dovete sapere appunto che Akainu è uno dei miei personaggi preferiti in tutto l'universo manga/anime perché è il genere di antagonista che ogni storia dovrebbe avere: freddo, calcolatore, spietato e privo di compassione e dannatamente furbo. Senza dimenticare una buona dose di cattiveria e stronzaggine. A causa di queste caratteristiche -senza contare che ha ucciso uno dei personaggi più amati del manga-, nelle fic è sempre massacrato dai protagonisti delle storie... insomma, sempre mainagioia. Ebbene, una gioia la merita anche lui. Non tanta eh!
E da questo suo comportamento mi pare evidente che deve essergli successo qualcosa in passato che ha determinato un tale odio verso al pirateria. Questa è solo una mia ipotesi e inoltre mi sono anche divertita a immaginare una serie di situazioni che hanno portato alla creazione di vari elementi che caratterizzano questo personaggio.
In questa storia inoltre mi sono vista costretta ad usare una cosa che personalmente odio: un personaggio originale. Non la odio propriamente, quanto più la sopporto poco perché da quello che ho spesso letto, i personaggi originali diventano di una potenza e di una perfezione inauditi che non mi piace, senza contare che sono di una bellezza incomparabile e riescono a farsi amico chiunque. Insomma, sono contro le Mary Sue e i Gary Stu! Purtroppo anche io ci dovrò passare dal creare personaggi fittizi se voglio poi muoverli in un mio racconto completamente originale, quindi tanto vale cominciare sperando di non scadere nei personaggi sopracitati e di non mandare OOC i personaggi con cui interagiscono.
Un'altra cosa riguarda la raccolta: dire che sarà irregolare è un eufemismo. Non aspettatevi aggiornamenti lampo come l'altra mia raccolta, anche se questa volta si possono trattare anche di drabble. Inoltre il numero di capitoli può anche variare a seconda del mio umore: potranno essere tre come duecento. Si vedrà, tempo al tempo...
Se dopo tutto questo preambolo vi va di seguire ancora la storia, vi ringrazio e lasciatemi una recensione per sapere cosa ne pensate!
A presto.
Marauder Juggernaut.
   
 
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