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Autore: Regina_TheAuthor    07/01/2017    1 recensioni
Si guardarono un secondo prima di scoppiare a ridere all'unisono, in maniera esilarante. Risero come bambini, come piccoli adolescenti, come uomini che avevano finalmente ritrovato la voglia di ridere.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CINNAMON TEA

Correva con un passo frenetico che agli altri sarebbe potuto parre disperato, bisognoso di aiuto. Correva tra l'asfalto della strada e la pietra poco lavorata del marciapiede non distinguendo i terreni. Era tutto umido perché la notte prima aveva piovuto e così anche quella mattina poco prima che lei uscisse dal suo ufficio. L'arcobaleno trovava voce sulle pozzanghere, sopra le quali lei saltava, fluttuava quasi con un'eleganza fuori dal comune. I capelli corvini, seppur corti, si intrecciavano col vento che le avvolgeva gli arti schiaffandole bruscamente il viso, nonostante neanche il vento sarebbe mai potuto essere così violento verso tanta bellezza. Era quasi giunta al limitar del bosco ma non le importava, anzi: questo pareva darle più grinta. Una nuova e temeraria folata di vento si appropriò del suo foulard bordeaux spedendolo in alto, nell'aria gelida. Poco importava. Non doveva fermarsi, non poteva. 
Quando  le décolleté perfettamente nere incontrarono la terra bagnata si fermò un attimo. Analizzò col suo occhio critico e calcolatore il bosco: ogni albero, ogni particolare. Sorrise. Il suo sorrisetto astuto che farebbe rabbrividire anche i migliori condottieri. Neanche la peggiore indigestione da Granny avrebbe mai potuto fermare quella donna. 
Volò quasi sulla terra, mentre i rovi di more parevano spostarsi al passaggio di quell'angelo nero. Si faceva strada tra gli alberi con invidiabile abilità, quasi senza neanche stancarsi. 
Solo ad un tratto, quel tratto, si fermò. 
Robin la stava aspettando seduto sulle scale in legno della casa sul lago. Le gambe aperte con compostezza e i gomiti poggiati sulle ginocchia mentre le mani si giungevano da due parti opposte. 
Lei sorrise, un sorriso decisamente più dolce di quello di prima. Senza bisogno che dicesse una parola lui si accorse di lei, alzo lo sguardo e la guardò. Guardò a lungo quegli occhi di cui si era innamorato e quel sorriso praticamente perfetto. 
Nessuno dei due si mosse. Fermi in quella musica silenziosa, immobili in quello scontro di pensieri. A loro stava bene così. 
Lei stava riprendendo fiato per la corsa e lui per averla vista. 
<< iniziavo a pensare che non saresti venuta >> disse dopo quel lungo attimo senza interrompere lo sguardo.  
<< una regina mantiene sempre la propria parola.. >> e si avvicinava sinuosamente a lui. 
Una volta giunta sulle scale, Robin la prese dai fianchi con estrema delicatezza lasciandole qualche bacio sul ventre
 << Mh...mi sei mancata >> 
<< sono passati appena due giorni >>
<< Due...due giorni! >> alzò lo sguardo su di lei con scherzoso fare teatrale
 << Perdincibacco! E sono ancora vivo!Terribile! Che donna crudele! >> 
Si guardarono un secondo prima di scoppiare a ridere all'unisono, in maniera esilarante. Risero come bambini, come piccoli adolescenti, come uomini che avevano finalmente ritrovato la voglia di ridere. Quella risata si tramutò in sorriso, il sorriso in sguardo e lo sguardo in bacio. Un bacio da innamorati in un bosco, su provvisorie scale di legno. Ma ai loro baci non importava che le scale fossero in legno o in marmo. 
<< sei bellissima >> sussurrò accarezzandole le labbra.
<< Andiamo dentro, dai >> sorrise baciandolo prima di entrare. 
La casa era come l'avevano lasciata: tranquilla. Profumava di rose e corteccia. 
<< Faccio il thè >> annunciò la donna togliendo la giacca e rimanendo con un sofisticato vestito grigio mentre le sue dita marmoree raccoglievano i capelli con una matita.
<< Regina? >>
<< Mh? >>
<< Alla cannella... >>
Era il suo aroma preferito, lui lo sapeva. Lo ricordava. 
Gli si avvicinò lentamente poggiandogli le braccia intorno al collo prima di baciarlo con dolcezza 
<< alla cannella >> annuì. 
Robin si sedette nella sua poltrona preferita davanti all'immensa vetrata che dava sul bosco. Ancora infreddolito si stringeva al suo giubbotto marrone con un'espressione stordita ma serena in volto. 
Aveva iniziato a piovere. 
Pioveva forte, fortissimo. 
L'acqua si scagliava di nuovo sulla città, sui tetti, su ogni foglia di qualunque albero. 
Regina sorrise socchiudendo per un attimo gli occhi, mentre quel rassicurante ticchettio melodioso accompagnava i suoi delicati movimenti nel versare il the in due tazze. A lei piaceva tiepido, a lui bollente. 
Riscaldò le mani con le tazze fumanti tornando da lui. Si soffermò un attimo a guardarlo da dietro prima di raggiungerlo. 
<< Ehi... >> sussurrò quasi porgendogli la tazza e poggiando la sua sul basso tavolino accanto. 
<< Grazie >> rispose con lo stesso tono prendendo la tazza fra le mani mentre Regina gli accarezzava il petto da dietro. 
<< Vieni qui >> disse quasi ordinando Robin, desideroso solo di quella donna. 
Lei gli si sedette sulle gambe accoccolandosi al suo petto, riscaldata da quelle braccia lasciandogli dei piccoli baci sul mento. 
<< Buono? >> alludendo al the
<< Questo? Pff... era l'ennesima copertura per stare con te >> rispose baciandole la fronte. 
Ci fu silenzio, un piacevole silenzio che lasciava loro tempo di stare insieme. Rimasero così per un po', accoccolati l'uno all'altra in quell'atmosfera mistica, osservando  le gocce fare a gara sul vetro. 
   
 
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