Il live sta per cominciare..

Cammini avanti e indietro per i camerini fumando nervosamente..

Io non posso fare altro che guardarti, da lontano..

Aspetto un tuo cenno, potresti ancora aver bisogno di me..

Ti siedi d’avanti allo specchio, controllando che tutto di te sia apposto..

‘Sei perfetto..’ penso, guardando il tuo riflesso.

Mi fai un cenno con la mano, arrossisco e mi avvicino a te..

<< Azusa, potresti aggiustarmi questa ciocca..? >> Annuisco, senza dire niente..

Non ho mai avuto il coraggio di parlarti..

Comincio a cotonarti i capelli, cercando di sistemarteli come desideri..

‘E da quando ti conosco che sono innamorata di te’…

Vorrei tanto gridarle queste parole, ma non ci riesco..

Tu, così lontano, intoccabile e sacro..

Cosa penseresti di me, se te lo dicessi?

Io, una mediocre, umile e monotona truccatrice che non fa altro che seguire te e la tua band da quasi tre anni..

Sorrido amaramente al pensiero e tu mi guardi dallo specchio.

Ecco, questo è l’unico contatto che posso avere con te, pettinando i tuoi capelli e truccando il tuo viso..

Sono davvero un’ingrata irriconoscente!

Dovrei accontentarmi almeno di questo, quante vorrebbero essere al mio posto?

Io ho l’onore di starti accanto, di sentire la tua voce, di vederti scherzare con gli altri..

Con tutti tranne che con me..

Sono come un fantasma, mi meraviglio come tu possa conoscere il mio nome, ‘Azusa’ che bel suono che ha il mio nome, quando proviene dalle tue labbra..

<< Grazie >> mormori appena, allontanandoti.

<< Grazie a te.. >> sussurro, la mia voce tremante, il mio cuore colmo di disperazione, ma sono stata una sciocca..

Mi hai sentita e ti sei voltato a guardarmi..

I tuoi occhi sono troppo profondi, non riesco a sopportare il peso del tuo sguardo..

Facendo finta di sistemare alcune cose, prendo le distanze da te..

Reprimo le lacrime, ordinando al mio cuore di non esplodere proprio adesso..

Vorrei non averti mai incontrato; vorrei non aver mai conosciuto tutta questa sofferenza..

Un dolore grande e atroce, con gli occhi bellissimi e crudeli e la voce profonda..

Kyo è il nome del mio dolore..

Esci dai camerini, diretto sul palco, ora darai il meglio di te stesso..

Sento la musica, la tua voce, la tua poesia..

Mi avvicino allo stage, correndo e osservo il palcoscenico da dietro le quinte.

Osservo la tua schiena nuda, ogni tuo movimento..

Scandendo le parole delle tue canzoni sottovoce..

Ora posso dirlo, da qui non potrai sentirmi..

<< Aishiteru.. >>