Fumetti/Cartoni americani > Batman
Ricorda la storia  |      
Autore: Negromante    08/01/2017    0 recensioni
Quel giorno sembrava una giornata normale, i pazzi urlavano per tutta Arkham, i criminali rubavano e il pipistrello faceva l'eroe.
Ma qualcosa attirò la mia attenzione.
“Abigail Barton, Benny Hanson e la loro macchina ecologica”, suonava elettrizzante!
Genere: Azione, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joker
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sorrisi nella notte'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel giorno sembrava una giornata normale, i pazzi urlavano per tutta Arkham, i criminali rubavano e il pipistrello faceva l'eroe.
Io ero come di consueto nella mia cella.
Ovviamente potevo uscire quando volevo. Siamo onesti: ero lì solo perchè quel giorno ero stanco.
Ma qualcosa attirò la mia attenzione.
Leggendo il giornale, rigorosamente rubato da una guardia, vidi una notizia molto interessante.
“Abigail Barton, Benny Hanson e la loro macchina ecologica”, suonava elettrizzante!
Una macchina che assorbe tutto lo smog, tutti i gas di scarico e qualsiasi materiale inquinante.
Non capite, eh? Se assorbe, può anche espellere! Sarà un gioco da ragazzi.
Devo trovare la scienziata che l'ha costruita, farmi spiegare come funziona, rubarla e metterci dentro un po' del mio gas.
Il giorno dopo uscì di mattina presto dal manicomio e saltellando arrivai all'hotel dove alloggiavano i due cervelloni.
Abigail aveva figli e faceva la parte pratica del lavoro, insomma avvitava i bulloni e cose del genere.
Purtoppo i figli erano restati a casa, fuori Gotham. Peccato, niente persone a lei care da minacciare.
Benny, che a me sembrava inutile, non aveva figli e faceva il professore di chimica.
Per quanto forse Benny conosceva meglio la macchina, come ho detto, mi sembrava inutile. Puntai su Abigail.
Usai uno dei miei mille travestimenti e diventai uno scienziato in un batter d'occhio.
Chiesi alla reception dove alloggiassero i due.
Andai subito al piano e mi cambiai nel bagno – tra parentesi davvero molto carini, un hotel che vi consiglio.
Bussai alla porta e mi ritrovai davanti un uomo con gli occhiali e un panciotto, capelli grigi e una pancia che sembrava un pallone da basket gonfiato un po' troppo.
Doveva essere Benny. Prima o poi smetterò di confondere la destra con la sinistra.
-Scusi, posso fare qualcosa per lei?- mi chiese.
-Sì, può andare a fare la nanna?- estrassi piano piano il mio piede di porco.
-Come scu...- lo colpii in testa.
Ah, alla sua età a quest'ora non faceva ancora il riposino? Questa città sta impazzendo.
Lo trascinai dentro e chiusi la porta, lo legai e lo misi sul divano.
Dovrebbe cominciare a a fare una dieta, mi ha rotto la schiena.
Bene, bussai alla porta accanto.
Mi aprì una donna abbastanza magra con i capelli rossi.
-Lei è Abigail?- chiesi. Chissà forse avevo confuso pure i numeri, non si sa mai.
-Sì, perch...- subito la colpii e la portai da Benny.
Entrambi erano legati e svenuti sul divano. Ora bastava aspettare.
Dopo una mezz'oretta, e una partita al gameboy, rinvenirono.
-Bene, bene, bene, allora amici. Facciamo un gioco? Vedete questa pistola?-estrassi la mia pistola.- Bene, allora, il gioco funziona così: facciamo finta che io sia un vostro collega. Con i vostri colleghi vi dite tutto giusto?-annuirono.
-Bene, allora, vince chi mi dice come funziona la vostra macchina. Chi vince vive, chi perde... Beh... Muore, ah-ah-ah!
I loro visi diventarono pallidi.
Mi avvicinai ai due e misi la pistola sulla testa di Abigail. Lei comiciò ad ansimare.
-Allore mia cara Abby. Oh Abby, Abby, Abby... Allora, come funziona?
Abigail tutta spaventata disse -Quello che so è che ci sono due tasti. Uno per aspirare e uno per rilasciare. Se devi aspirare devi specificare cosa aspirare con il tastierino sotto, se vuoi rilasciare... Io... Io non lo so, l'idea è sua, io l'ho solo costruita!
Mi girai e Benny stava facendo no con la testa -Oh-oh, no no no, Benny, ma la nostra Abby si prende i meriti di ciò che non è suo!-puntai la pistola alla testa di Benny-Questo non va bene, vero, Benny?-mi guardò spaventato.
-Ti prego.-mi sussurrò.
-Dai, suvvia, Benny, finisci la spiegazione e ce ne andiamo tutti a casa!
Benny sospirò. -Per rilasciare c'è un apposito cassetto dove mettere il liquido da espandere in forma gassosa.
-Bene, molto bene, e se ne volessi mettere un gran quantitativo?
Benny sospirò ancora. -Accanto alla macchina ci sono dei serbatoi extra da poter inserire a piacimento.
-Era tanto difficile, Benny? Bene.-mi allontanai tenendo la pistola puntata su di lui.
-Ve l'ho detto che io gioco sporco?
Sparai.
Uscì una bandierina con la scritta “bang”.
-Ah-ah-ah, dovevate vedere le vostre facce, ah-ah-ah!
Si misero a ridere in modo finto e spaventato. Io continuai a farlo di tutto gusto.
Sparai ad Abigail.
Morì.
-Lei ha perso.
Andai verso Benny.-Scusa Ben, non mi piacciono i testimoni.

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: Negromante