Sarebbero state le vacanze estive migliori di sempre,una settimana su una nave da crociera senza genitori,solo io e la mia comitiva. Ok non era affatto un sogno ma a noi lo sembrava,avevamo 18 anni e quello era il nostro primo viaggio tutti e dico tutti insieme,senza genitori,professori e quant’altro; solo noi,la nostra pazzia le bottiglie di vodka che avevamo nelle valigie,la nutella e il nostro volerci bene che contava più di ogni altra cosa. Io e le ragazze eravamo al settimo cielo,siamo andate a fare shopping, abbiamo comprato un casino di roba e tra l’altro tra la tanta roba che avevamo comprato c’erano dei vestitini per la serata di gala niente male … eravamo delle bombe,delle fighe pazzesche con quei mini vestitini e quei tacchi sembravamo delle dive di Hollywood. La data della nostra partenza si faceva sempre più vicina e noi iniziammo a fare il conto alla rovescia, fin quando il 18 agosto alle ore 8:00 ci ritrovammo tutti e sei davanti al porto,ci fu un abbraccio di gruppo e a qualcuno cadde qualche lacrima di gioia. Eravamo al settimo cielo ed esattamente mezz’ora dopo ci ritrovammo tutti con le tessere personali in mano alla ricerca delle nostre stanze. Avevamo fatto delle stanze miste io e Peppe, Aurora e Vale, Jos e Manfro. Ognuno aveva scelto il proprio compagno di stanza ed io ero felice di avere Peppe al mio fianco,era il mio migliore amico ed insieme ne avevamo passate tante e ne avevamo combinate ancor di più ma la nostra era un amicizia sincera,non che quella degli altri non lo fosse, ma quella mia e di Peppe era qualcosa di speciale,di unico di meraviglioso; una di quelle amicizie che ti porti per tutta la vita,una di quelle amicizie che vale la pena di essere vissuta, una di quelle amicizie dove la sincerità regna,dove non si ci ferma al malinteso ma si ci cerca per chiarire. La nostra era un tipo di amicizia da film,già .. da film,eravamo perfetti insieme e qualche volta molta gente pensava noi stessimo insieme. Mettiamola così … non  mi sarebbe dispiaciuto di certo stare con Peppe,ma se questo avesse portato problemi nella nostra amicizia … beh .. allora preferivo averlo come amico,più tosto che perderlo, per una stupida cotta adolescenziale. Quando arrivammo in stanza io e Peppe ci guardammo negli occhi, non avevamo bisogno di parlare i nostri occhi quando si incrociavano parlavano più delle nostre bocche, ci abbracciamo e poi subito abbiamo disfatto le valige quando Peppe vide il mio vestitino super sexy, che avevo deciso di indossare per la serata di gala, lo guardò e poi mi scrutò attentamente “hai intenzione di andare alla serata di gala con questo?” disse, lo guardai e sorrisi “si perché,non ti piace?” risposi io, guardandomi in modo perplesso aggiunse “attenzione non voglio dire che è brutto o che ti starebbe male,perché con il corpo che ti ritrovi ti starà divinamente,ma sono geloso non voglio che gli altri ti guardino” la sua gelosia la amavo era qualcosa che mi faceva sentire importante ed al tempo stesso protetta. Scoppiai in una risata,”in realtà avevo portato un altro abito di riserva,visto che quello non ti piace metterò quello da riserva che è sicuramente meno appariscente” gli dissi facendogli un piccolo sorrisino e dalla mia valigia tirai fuori un abito a dir poco perfetto,lo avevo messo per il matrimonio di mio fratello, era un abito da sera con uno scollo a forma di cuore ed il corpetto tempestato di pietre scintillanti,il sotto era lungo di seta nera avrei abbinato un sandalo con il tacco alto color oro ed una pochette oro tempestata di diamantini. Quando Peppe vide il vestito rimase letteralmente a bocca aperta ed aggiunse un “wow” con la faccia di qualcuno che non poteva credere ai suoi occhi. Finimmo di svuotare le valigie e raggiungemmo i ragazzi sul ponte 9 era ormai ora di pranzo e proprio su quel ponte c’era un buffet a dir poco ricchissimo di cibo. Ci accomodammo in un tavolo dopo aver riempito i nostri piatti ed iniziammo a mangiare,sebbene con qualche interruzione tra selfie e chiamate dei genitori e dei parenti ognuno di noi perse più di 20 minuti per mangiare solo l’antipasto. Decidemmo di anadre un po’ nelle camere a riposare,quando io e Peppe arrivammo in camera ci buttammo sul letto e dopo aver fatto qualche foto decidemmo di guardare la televisione e di ingozzarci un po’ con la nutella,tra una cucchiaiata di nutella e qualche chiacchiera si frecero le 18:00 così decidemmo di mettere i costumi e di andare in piscina, mandammo un messaggio ai ragazzi per avvisarli e con solo un asciugamano in spalla ci recammo in piscina “Guarda quelle sdraio sono libere” disse Peppe, sistemammo le nostre asciugamani e poi subito in acqua le piscine erano deserte per non parlare di quella a idromassaggio dove io e Peppe ci eravamo immersi letteralmente fino al collo. Quella settimana volò ma noi eravamo felicissimi dell’esperienza che avevamo fatto. Alla fine della crociera ci ritrovammo tutti più uniti di prima, in particolar modo io e Peppe,che la sera della serata di gala si era inginocchiato sul ponte esterno della nave e mi aveva chiesto se volevo essere la sua ragazza,con tanto di anello. Non seppi impormi e così quando ritornammo nella nostra amata città,Palermo, ci ritrovammo fidanzati ed entrambi eravamo al settimo cielo, quella crociera aveva cambiato tante cose, il nostro rapporto soprattutto … ma in meglio. I ragazzi erano felicissimi per noi e le ragazze non facevano altro se non riempirmi di domande. Eravamo tutti molto felici ed orgogliosi di noi e della nostra amicizia ma io in quel momento ero troppo orgogliosa di Peppe,si era dichiarato e adesso eravamo felici e imbattibili insieme.