Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: fenris    08/01/2017    4 recensioni
Fin da quando Kagome ha attraversato il pozzo lei e i suoi compagni hanno dovuto affrontare ogni genere di pericoli: demoni, guerrieri resuscitati, sacerdotesse malvage e molto altro ancora. Ma in realtà tutto quello che hanno affrontato finora non è che la superficie di un abisso senza fondo e forze ben più terribili di Naraku stanno emergendo e forse solo un'alleanza all'apparenza impossibile potrà salvare questo mondo. Pronti a scoprire quanto è davvero pericoloso questo mondo? Allora entrate pure.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il matrimonio peggiore della storia

Rin e Jaken si ripararono dietro un masso mentre le onde d'urto dello scontro infuriavano tutto intorno, finalmente Sesshomaru stava affrontando il suo esame finale. Lui e Gatsu si stavano scontrando a velocità folle passando in un istante dalla terra all'aria e scambiandosi colpi rapidissimi e per l'occasione vestivano entrambi le proprie protezioni, Gatsu aveva detto che anche se Sesshomaru usava Tenseiga ormai non ne sarebbe uscito indenne in ogni caso senza l'armatura. Il demone cane saraventò l'avversario a terra con un calcio e poi si fiondò su di lui avvolto d'aura velenosa, ma lo spadaccino lo fermò incrociando i bokken e imbevendole di luce, dopodichè riuscì a spedirlo contro un albero e lo raggiunse, quindi ricominciò lo scambio di colpi. Lo spadaccino di Okinawa guardò soddisfatto l'allievo.

” Vedo che le mie lezioni sono servite a qualcosa, ma pensi di poter fare qualcosa di più?”, la sua velocità aumentò di gran lunga e Sesshomaru cominciò ad avere problemi a stargli dietro, ma se avesse semplicemente usato lo yoki per potenziarsi non avrebbe risolto nulla, doveva usare una tattica più precisa. Si fece colpire apposta per far credere al maestro di essere in difficoltà e nel frattempo cominciò ad accumulare energia nel collo del piede e in un momento in cui la guardia di Gatsu si aprì lo colpì dritto sul gomito sinistro, facendogli perdere la presa sulla spada, poi gli puntò la spada in un gesto di sfida.

” Adesso la lotta è un po' più equa, no?”.

Il samurai ghignò e impugnò la lama a rovescio, ricoprendola di uno strato d'acqua santa, e tirò un fendente che taglio il terreno per trenta metri e anche Sesshomaru si ritrovò un taglio sulla spalla destra, che bruciò parecchio. Decise di fare veramente sul serio, il suo corpo si ricoprì di pelo bianco, i vestiti sparirono e un momento dopo Gatsu si trovò davanti un enorme cane bianco le cui zanne rilucevano di veleno verde. Sesshomaru tentò di azzannarlo, ma l'avversario riuscì a schivare con un balzo e a portarsi sulla sua schiena e il demone cane si alzò in volo , deciso a porre fine allo scontro in aria. Lo spadaccino concentrò tutto il ki nella spada sperando di porre fine alla lotta in un colpo, ma venne anticipato dall'avversario, che riassunse la forma umanoide e lo afferrò per la testa e lui non potè fare altro che sospirare.

” Sono fregato, vero?”, il figlio di Inu no Taisho fece un mezzo sorrisetto.

” Sì.”. Cominciò a ruotare su sé stesso e a fiondarsi vero terra, finchè la testa di Gatsu non sbattè sul terreno con una forza immensa, creando un cratere con un diametro di quaranta metri. Sesshomaru crollò sfinito e con il fiatone, se neanche quello sarebbe bastato a battere il suo maestro si sarebbe ritirato lui, ma fortunatamente in quel momento udì le due parole più soddisfacenti della storia.

” Mi arrendo.”.

Il samurai saltò fuori dal cratere e si scrocchiò il collo.

” Aaargh, neanche Kenichi mi ha mai ridotto così... cioè, non in un modo così umiliante almeno. Beh, ci sono voluti nove capitoli, ma sono stato sconfitto alla grande, adesso tocca a me sconfiggere te, ma prima voglio dormire un po'. Ah, penso tu abbia visite.”. In quel momento dal cielo scese Totosai in groppa al suo toro con tre occhi e guardò Sesshomaru ammirato.

” Allora, ora ti senti pronto per Meido Zangetsuha?”, il demone cane annuì e tirò fuori Tenseiga, mentre il demone fabbro cominciò a spiegargli come aprire il varco per il mondo dei morti e Gatsu osservò il suo lavoro soddisfatto, se fosse arrivato il momento di combattere il suo allievo sarebbe stato pronto, restava solo da addestrare Rin, anche se lui non sarebbe stato molto utile, le abilità della bambina erano più da incantatrice. Mentre pensava questo il suo cervello venne percorso da una scarica elettrica e sorrise, finalmente lui era arrivato.

” Ehi, Sesshomaru”. Il demone maggiore si voltò:” Io ora devo andare a un matrimonio, tu e gli altri raggiungetemi dopo.”, detto questo se ne andò di corsa lasciando basiti i presenti, quella storia stava diventando di giorno in giorno più strana.

                                                                                                          ***********

Inuyasha si osservò meravigliato le mani, ancora artigliate nonostante fosse notte di novilunio, Maka gli aveva detto che spezzata la maledizione che bloccava il potere dei mezzodemoni non si sarebbe più trasformato in umano se non per sua volontà, ma al momento non ci aveva creduto. Si era allontanato un attimo dall'accampamento mentre tutti dormivano perchè voleva godersi la possibilità di sfruttare le sue abilità senza alcuna limitazione, gli sembrava un modo per sbeffeggiare quel cielo nero che per anni gli aveva negato la possibilità di essere quello che era e difendersi, e cominciò a saltare da un albero all'altro a tutta velocità senza quasi respirare e mentre balzò sull'albero più alto vide una figura familiare che girava in tondo vicino un fiume. Atterrò sulla riva accanto a Kenichi, che aveva un'aria parecchio spaventata.

” Ehi, maestro, che hai?”, l'artista marziale sospirò.

” Ehm, diciamo che prima di venire qui ho lasciato qualcosa in sospeso a casa e temo che chi di dovere stia venendo a saldare il conto.”. Inuyasha drizzò le orecchie, se c'era qualcuno capace di togliere il sonno al suo insegnante neanche lui poteva stare tranquillo.

” Ti prego, dimmi che non si tratta di un demone drago grosso come una montagna e malvagio fino al midollo.”, ma il Saotome scosse la testa.

” Magari, è qualcosa di molto molto peggio. E per di più insieme a lui sta venendo mio padre, che tra le altre cose dovrà vedere i miei progressi....e di conseguenza anche i vostri.”.

Il mezzodemone stava per chiedergli cosa intendesse quando un boato e dei rumori di battaglia li interruppe e si diressero a tutta velocità dai loro amici. Arrivati trovarono una scena incredibile, una figura mascherata stava tenendo testa da solo a tutti i loro compagni, che si erano coalizzati nel tentativo di colpirlo senza successo, Miroku tentò con una raffica di laser che vennero bloccati a una velocità incredibile e Sango provò un attacco incrociato di boomerang e katana intrisi di veleno, ma il nemico misterioso bloccò l'attacco con una mano e la rispedì indietro con un pugno, per poi piegarsi all'inverosimile e scaraventare in aria Maka, che aveva provato un attacco alle spalle. Quando la tanuki atterrò si rivolse a Kenichi con sguardo sornione.

” Beh, amico mio, come al solito tuo padre non perde un colpo.”, la mascella di Inuyasha arrivò a mezzo centimetro dal terreno e guardò sboccato Kenichi.

” E' TUO PADRE?!”, il Saotome si mise una mano sulla faccia.

” Purtroppo sì, quello è proprio il grande Kenshiro Saotome, capo dei Baransu no shyoin, mio maestro e per somma disgrazia mia e di mia madre a volte è un po'.... eccentrico, ma penso di poterlo fermare.”. Approfittò di uno sbarramento di foglie taglienti e frecce sacre da parte di Kagome e Ayame per prendere l'avversario di sorpresa e colpirlo con una raffica di calci ricoperti di vento.

” Ciao, papà, come stai?”, il guerriero parò i calci senza problemi e rispose con un colpo di palmo dritto nello stomaco, da cui Kenichi si protesse in parte metallizzando la parte colpita.

” Papà? Io sono Ganryu X, il mio amico Kenshiro era impegnato altrove e mi ha chiesto di osservare le vostre abilità e sono lieto di potergli riferire che hai addestrato i tuoi allievi al meglio, anche quei bambini.”, Kenichi concentrò il ki nelle nocche e tentò un pugno che venne però parato facilmente, provocando un'onda d'urto che spazzò via le foglie a terra e fece piegare i rami degli alberi per diversi metri.

” Per favore, ho smesso di credere a questo travestimento quando avevo undici anni e qualcuno di quei bambini ne aveva ancora di più, quindi fammi il santissimo favore di non raccontargli storielle idiote.”.

Kenichi concentrò la propria energia in tutti i meridiani del braccio e con uno scatto improvviso rubò la maschera dell'avversario per poi gettarla via.

” Oh, a quanto pare eri proprio tu, vecchio.”. Padre e figlio si guardarono per un lungo istante, restando in posizione di guardia....per poi abbracciarsi:” Mi sei mancato, gli allenamenti non sono più gli stessi senza le tue vergate.”, l'uomo diede una spacca all'altro felice come non lo era da mesi.

” Anche per me, poi non ti dico come si lamenta tua madre da sei mesi a questa parte, comunque facci un piccolo favore la prossima volta...”. Sentendo quelle parole Kenichi rabbrividì proprio come giorni fa e Maka e Kanata si avvicinarono con un ghigno bastardo ansiosi di sapere cosa avesse combinato il loro leader e anche gli altri fecero lo stesso, mentre Kenshiro si scostava dal figlio:” La prossima volta, dicevo..... evita di mollare tua moglie all'altare e filartela senza avvertire nessuno.”. Le risate del monaco e della maestra d'armi invasero la radura, mentre tutti gli altri guardarono sconvolti l'artista marziale, che si rivolse ai due compagni.

” Ehi, innanzitutto Miu per prima ha detto che senza voi due lei non voleva sposarsi ed eravamo già d'accordo che dopo la cerimonia vi avrei raggiunti qui, semplicemente ho anticipato un po' la partenza e potrei- deglutì- avervi mentito su come si è svolta la cosa.”. Kanata si asciugò le lacrime agli occhi e dopo essersi calmato mise una mano sulla spalla dell'amico .

” Amico, sei totalmente morto e che sia ben chiaro. Io dopo non ti rimetto insieme.”, Maka invece ebbe bisogno di una pacca di Jinenji per non soffocare dalle risate e dopo aver ripreso fiato ricominciò a ridere.

” Ora come ora mezza Okinawa ti vorrà morto. E ovviamente io sono compresa nella lista.”, Kenichi sbiancò e cadde in ginocchio.

” Con amici come voi a che servono i nemici? Beh, almeno potrò considerarmi salvo fino a quando non torniamo a casa o fino a quando LEI non verrà qui.”, Kenishiro si schiarì la voce.

” LEI è già qui, è venuta con me.”.

Kenichi sentì una presenza enorme dietro di sé e girò la testa a scatti, trovandosi di fronte la sua fidanzata e si chiese per l'ennesima volta come riuscisse ad avvicinarglisi ogni santa volta di nascosto nonostante fosse furiosa all'inverosimile. Miu in quel momento sembrava più una tigre che un'essere umano da quanto erano deformato il suo volto e la bocca era contratta in una smorfia di pura rabbia, ciononostante per Kenichi rimaneva bellissima, decise di provare con la dolcezza.

“ Ciao, amore, lo sai che sei diventata ancora più carina?”, purtroppo la scelta di parole non fu particolarmente azzeccata e si trovò in aria preso per il collo, mentre Inuyasha e gli altri non osavano intervenire.

” QUESTA è la tua migliore difesa dopo avermi mollato all'altare davanti a tutta la nostra organizzazione? Dopo sei mesi che io, la mia famiglia e tua madre abbiamo progettato i metodi più dolorosi possibili per fartela pagare? Beh, VAFFANCULO!”. Il Saotome si ritrovò bersagliato da una tempesta di pugni infuocati e poi venne sbattuto a terra, per poi ricevere un calcio dopo l'altro nelle costole mentre Maka incitava Miu, le ragazze si chiedevano cosa cavolo stesse succedendo e i ragazzi avevano fatto un passo indietro per paura di essere colpiti insieme all'amico. Dopo lunghi minuti Miu si calmò, riprese fiato e si rivolse agli altri.

” Piacere di conoscervi, io sono Miu Tendo e voi dovete essere gli allievi di quest'essere immondo, ho potuto vedere prima che ve la cavate piuttosto bene. Potete stare tranquilli, è ancora vivo.”, poi vide Maka.

” Ciao, panzona, sbaglio o hai preso altri due chili?”, la tanuki assunse la sua forma demoniaca.

” E io sbaglio o hai trasformato un'altro terzo del tuo cervello in muscoli o tette?”.

Si ritrovò un pugno dritto nel naso mentre il suo nunchaku sbattè sulla testa di Miu, poi le due ragazze si misero a ridere e si abbracciarono.

” Mi sei mancata, stecchino:”, la Tendo sbattè una mano sulla spalla dell'altra.

” Anche tu, lo sai che non avrei mai celebrato il mio matrimonio senza di te, vero?”. Kanata rise e prese Kenichi sulle spalle.

” Beh, possiamo rimediare ora, conosco due sacerdotesse che sarebbero più che felici di aiutarmi a ufficiare la vostra unione.”, il cadavere sulle sue spalle emise un rantolio, poi riuscì a parlare normalmente.

” Eh, no, serve anche il padre della sposa e so benissimo che lo zio Rei non si muove da casa neanche se lo paghi.”. Purtroppo per lui Kenshiro tirò via da una tasca una pergamena.

” Mi dispiace per te, debosciato, ma Rei mi ha detto di dare questa delega da parte sua al più forte dei tuoi allievi. Alla cerimonia egli svolgerà il ruolo del padre della sposa”. Miroku e Inuyasha sentendo odore di guai decisero di svignarsela alla chetichella, ma vennero afferrati da Sango e Kagome.

” Mi dispiace per voi due, ma vogliamo vedere come va a finire.”. I due vennero portati senza alcuna pietà davanti a Miu, che diede la pergamena a uno scazzatissimo Inuyasha.

” Beh, “papà”, sembra che ti toccherà sorbirti un bel matrimonio, cerca di non fare il gelosone. Ehi, Kanata, dove vivono le sacerdotesse di cui parlavi?”.

                                                                                                              **********
“ Hitomiko, grazie per l'immenso favore che mi fai. Non sapevo a chi altro rivolgermi.”, disse il monaco alla ragazza accanto a lui. Il monaco aveva infatti deciso di chiedere alla miko di celebrare le nozze assieme a lui e Kagome nel suo villaggio e lei era stata ben felice di accettare, così sotto i suoi ordini gli uomini del villaggio avevano attrezzato tutto il necessario. Hitomiko osservò le decorazioni, erano state fatte in fretta e furia per “ onorare gli eroi d'oltremare”, come i suoi compaesani avevano chiamato i compagni del suo maestro, ma sarebbero servite allo scopo.

” Sono certa che sarà un bellissimo matrimonio. È la prima volta che partecipa a uno, maestro Kanata?”, il monaco sbuffò e si aggiustò il cappello.

” Purtroppo no, e quasi tutti quelli che si svolgono da noi generalmente finiscono con un massacro peggio delle nozze rosse(1). Spero che qui vada meglio.” Hitomiko gli sorrise.

” Stia tranquillo, tanto a parte qualche attacco improvviso di demoni qui non succede mai niente di grave e possiamo occuparcene tranquillamente. Poi forse un giorno anche lei dovrà sposarsi... o ha fatto voto?”, Kanata s'irrigidì.

” N- no, ma per me è ancora presto, a differenza di Kenichi non ho ancora trovato la donna della mia vita.”.

La miko per tutta risposta gli sorrise e se ne andò, mentre l'altro si diresse un po' scosso alla capanna che gli abitanti del villaggio avevano messo a disposizione per festeggiare l'addio al celibato di Kenichi, che passò tutta la serata urlando scongiurando il padre e gli amici perchè lo liberassero dalle corde che gli avevano messo perchè non scappasse e le ragazze, sistemate in capanna accanto, passarono la loro festicciola mangiando dei dolci portati da Kagome e dicendo in continuazione.

” Maschi.”. Il mattino dopo tutto il gruppetto si diressero al tempio ignorando bellamente la sudorazione esagerata di Kenichi. L'artista marziale era vestito con un kimono da cerimonia nero decorato con lo stemma di famiglia, hakama dello stesso colore e un sottokimono bianco, mentre Miu indossava un kimono (il kanji che significa pugno) multicolore e un velo bianco e sembrava il ritratto della felicità, probabilmente pensava a quante mazzate avrebbe dato al fidanzato prima di di fargli onorare i doveri coniugali. I partecipanti alla cerimonia si purificarono con l'acqua come voluto dalla tradizione ( anche se forse Kenichi usò molta più acqua del dovuto da quanto era nervoso), dopodichè si disposero come da copione, sacerdoti davanti al tempio, gli sposi davanti a loro e subito dietro di loro genitori ( Inuyasha nel caso di Miu) e testimoni(Miroku per Kenichi e Sango per Miu, che aveva fatto rapidamente amicizia con le altre ragazze) e dietro tutti gli altri, tra cui Shippo che continuava a giocare con la sua trottola.

Kanata cominciò col suo sermone per benedire l'unione dei suoi due amici, mentre Kagome si avvicinò a Inuyasha.

” Allora, che te ne pare?”, il mezzodemone si girò scazzato verso di lei.

” Francamente sto ancora cercando di capire come siamo arrivati a questo e anche perchè devo essere io a fare le veci del padre di Miu, è da due giorni che continua a chiamarmi papà e mi manda in bestia.”. Si sbattè la mano in faccia e Kagome ridacchiò.

” Dai, consideralo un allenamento per quando dovrai andare davvero al matrimonio di tua figlia.”, Inuyasha sentì tutto il sake che aveva bevuto la sera prima incendiargli lo stomaco, non aveva mai pensato sul serio all'avere figli, il suo pensiero principale da quando era al mondo era sempre stato sopravvivere, però...probabilmente Kagome aveva ragione, questo gli sarebbe servito come allenamento per quando sarebbe giunto il momento. Nel frattempo Kanata aveva finito il suo sermone per benedire gli sposi e porse loro due tazze di sake, ma proprio mentre stavano per bere una figura indistinta colpì Kenichi a tutta velocità e ruzzolarono lungo il pendio. Tutti i presenti guardarono sconvolti la scia di polvere lasciata dai due e si gettarono all'inseguimento, ma vennero bloccati da una figura scesa dal cielo, Sesshomaru, che aveva un'espressione abbastanza perplessa.

” Scusate il disturbo, per caso avete visto Gatsu?”.

Miu bestemmiò e corse a tutta velocità verso il punto dove era'era finito Kenichi, mentre Kanata, Maka e Kenshiro alzarono le mani al cielo e la seguirono. Inuyasha dal canto suo decise di andarsene.

” Ragazzi, io ho bisogno di allontanarmi per un momento da questa gabbia di matti, ci si vede tra poco.”. Corse via e dopo qualche minuti di corsa si ritrovò davanti a un laghetto dove si lavò la faccia e bevve avidamente, ne aveva bisogno, ma poi vide qualcosa che gli gelò il sangue nelle vene e gli fece prendere mano alla spada, nell'acqua c'era il riflesso di.

” Kanna!”.

                                                                                                                  ************

Dopo aver incontrato Kagome Dumah si era appostato davanti a casa sua, invisibile ai più, aspettando il momento in cui sarebbe tornata e pregustava il momento in cui avrebbe messo le mani sui suoi segreti, però non sapeva di essere osservato a sua volta. Un kitsune non gli aveva tolto gli occhi di dosso un attimo, neanche quando giocava a shogi col nonno di Kagome, ma in quel momento aveva un'espressione sofferta.

” Kagome, Inuyasha, spero che possiate perdonarmi. Anzi, che l'intero universo possa perdonarmi.”, prese il telefono e digitò un numero:” Pronto, Valefor. Avrei bisogno di un piccolo favore.”.

                                                                                                                         *****

(1) Non chiedetemi come fa a conoscere le cronache del ghiaccio e del fuoco.

                                                                                                                         *****

Salve a tutti, scusate il ritardo e spero che il capitolo vi sia piaciuto. Finalmente Sesshomaru ha sconfitto Gatsu e ha appreso Meidou zangetsuha, mentre Miu è arrivata a un passo dall'ottenere la sua vendetta e nel presente si continua a complottare. Vi auguro buon ritorno a scuola (sigh) e per chi ce li ha buoni esami universitari, me compreso, spero comunque di poter aggiornare almeno un'altra volta prima di essi.
  
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