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Autore: Lady Eleanore    09/01/2017    1 recensioni
E se i poteri lunari che Stella ha perduto da tempo fossero l'unico modo per salvare Solaria dall'imminente guerra che ha dichiarato il pianeta Nemesi? Luna regina di Nemesi. Stella si troverà a rischiare la sua vita per cercare di ottenere le uniche doti che potrebbero risparmiare a Solaria una cruenta e devastante guerra, decidendo di combattere contro la madre Luna sul suo pianeta inospitale. Riuscirà a salvare Solaria o le oscure macchinazioni del Trono di Nemesi avranno la meglio? Ma altre forze macchinano nell'ombra per sconvolgere l'equilibrio...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Stella, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Intanto su Solaria...

La battaglia infuriava già da tre giorni senza che la dea della Vittoria si decidesse a sposare nessuno dei due schieramenti. Perdite importanti si registravano nelle fila dell’esercito invasore; centinaia di uomini erano stati colpiti dalle micidiali bombe di Solaria, concentrati d'energia solare ad altissima concentrazione che disintegravano qualunque cosa sulla quale cadevano, e si ritrovavano mutilati, uccisi od ustionati, i più fortunati. I reggimenti di supporto stavano stentando ad arrivare ed il caldo maledetto del pianeta faceva farcire in fretta le scorte di cibo degli invasori.
Re Radius coadiuvava le truppe del regno e dei regni amici al meglio delle sue possibilità di stratega assieme ai vari generali e alle doti, inaspettate, del principe Sky e di Brandon, in abito di tattica militare, ma anche nelle loro schiere si erano registrati ingenti perdite prevalentemente fra la fanteria, la prima linea d'attacco. Dietro il re aveva schierato i famigerati arcieri di luce, un corpo scelto che con archi lunghi colpiva solamente i reggimenti e le sezioni più importanti dell'esercito nemico e già aveva fatto fuori una mezza dozzina di generali avversari disperdendone le truppe. Ma, gli invasori non davano segni di resa.
-Sire, quanto durerà ancora la battaglia?- domandò Musa, esausta dopo una giornata di combattimenti in cui si era trovata faccia a faccia con una pattuglia di fate oscure dai poteri del ghiaccio.
-Secondo i miei calcoli approssimativamente altri tre o o quattro giorni, il tempo che servirà alle forze nemiche di capire che non hanno speranza di batterci- rispose Tecna, non molto ottimista dopo aver stilato la stima dei danni subiti dall'esercito reale di Solaria, nonostante tutto era tendente al pessimismo.
-La verità è che in queste circostanze non si può mai dire… domani mattina dovremmo cercare di sferrare un’attacco più incisivo così che si decidano alla ritirata per permetterci di avere un po’ di respiro- rispose il re.
-E’ un’ottima idea, così potremmo risparmiare a Stella uno scontro a due con la madre- intervenne Bloom, preoccupatissima per l'amica.
-Un attacco notturno?- propose Thoren.
-No, è da escludere. Le regole di guerra non prevedono attacchi se non alla luce del giorno: sarebbe una vigliaccata imperdonabile e non intendo macchiare il regno e l’onore dei soldati con un atto simile!- dichiarò categorico re Radius.
-Allora aspetteremo che i cinque soli di Solaria sorgano...- disse la fata della Fiamma del Drago, prendendo congedo dai presenti con aria malinconica. Pensava che aspettare fosse una stupidaggine ed era vero, anche Stella l'avrebbe pensata come lei: cosa importava se vincevano con un attacco a sorpresa nel cuore della notte? L'importante era salvare Solaria!
L'aria della sera era mite e leggere brezze marine sfiorarono il bel volto della principessa di Domino, lasciandola pensierosa.
-Bloom, che cosa succede? Mi sembri cupa…- le domandò Flora, premurosa, seguendola fuori dal padiglione reale. Bloom osservò l’unica luna di Solaria e sospirò profondamente.
-Mi manca Stella…- ammise lasciandosi avvolgere dall’abbraccio dell’amica.
-Manca a tutti noi!-
-Sì… ma io ho una strana sensazione, Flora, è da un’ora che percepisco qualcosa di strano nell’aria che mi mette ansietà e frustrazione ma non so definire che cosa sia…-
-Sei solo preoccupata, amica mia, lo siamo tutti per la sorte di Stella e di Solaria-
Eppure Bloom sentiva che la sua non era solo preoccupazione ma altro. Quell'energia a lei sconosciuta che aveva a poco a poco cominciato a percepire e non riusciva a capire...
-Ragazze, è meglio andare a dormire- propose Aisha. -E a te specialmente farebbe un gran bene il risposo, Bloom, sei uno straccio!-
-Andiamo. Gli altri?-
-Stanno andando tutti a letto.- riferì Aisha accompagnando le amiche nella tenda comune.
Bloom non riuscì a prendere sonno e rimase sveglia per tutto il tempo rimanendo cullata dal respiro leggero di Flora e Aisha. Musa, Dafne e Tecna erano alloggiate nella tenda accanto.
La brutta sensazione che attanagliava la fata della Fiamma del Drago non voleva andarsene… osservava il soffitto fino a che, ad un’ora imprecisata della notte, intravide un’ombra all'entrata della tenda e s’alzò di scatto.
-Ah, Tecna, sei tu! Che ci fai qui?- le chiese.
-Raggio Bioritmico! gridò all’improvviso la fata della tecnologia, direzionando il colpo verso una Bloom colta alla sprovvista.
L’attacco fece cadere la fata dalla brandina e svegliò sia Aisha che Flora, ancora mezza assonnata.
-Tecna, che stai facendo! Sei impazzita?- domandò la principessa di Andros, tirandole il cuscino.
Tecna schivò il colèo, replicò all’attacco contro le altre due a cui si aggiunse un’eco infinita di Musa.
-Ragazze! Che fate?- gridò Flora terrorizzata.
-E' inutile parlarle: non sono loro!- rispose Bloom respingendo i colpi nemici con una barriera magica.
Bloomix! a quel grido Flora, Aisha e Bloom si trasformarono appena in tempo per parare un colpo micidiale proveniente dalle loro spalle: fuori dalla tenda la ninfa del Sirenix aveva scagliato un vortice acquatico contro la sorella, appena in tempo parato dal megamuro morphix di Aisha, rosa candido e un po' assonnato come la padrona.
-Dafne! Anche tu?! Che cosa le è capitato?- domandò Flora restituendo colpi alle amiche di sempre.
-Non ne ho idea, ma sono intenzionate a distruggerci. Aisha, va' a proteggere il re, qui ci pensiamo noi!- ordinò la rossa fata.
-No!- rispose Aisha -Dobbiamo stare unite o soccomberemo!-
-Se ciò che è capitato a Dafne, Tecna e Musa ha colpito anche le guardie reali il re adesso è in serio pericolo!- insisteté la principessa di Domino.
Altri colpi vennero scagliati da tutte le direzioni all'indirizzo delle fate all'interno della tenda, costrette a retrocedere in una specie di palla morphix di protezione.
-Profumo d'autunno!- gridò Flora creando una nube grigiastra che andò a nascondere ogni cosa fuori dalla tenda. -Andiamo da re Radius, la nube non durerà a lungo-. Le tre fate, lasciandosi alla spalle gli insulti di coloro che le avevano attaccate, giunsero d’innanzi alla tenda del re e lo svegliarono.
-Sire, dobbiamo andare via, siamo in pericolo, si sbrighi!-
-Ragazze, che ci fate qui? Là fuori è il finimondo! Brandon, Thoren, Nex e gli altri si sono rivoltati e stavo venendo da voi ma ho visto Dafne impazzita e sono venuto dal re…- Sky era appena giunto, visibilmente affaticato da un combattimento, con la spada in pugno.
-Sire, presto!- lo incitò Aisha. Ad un tratto l’apertura del padiglione venne squarciata da un’ascia magica.
-E’ troppo tardi. E’ troppo tardi per tutti voi!- disse Dafne, sorridendo malignamente.
Dietro di lei tutti gli specialisti, Tecna e Musa, avevano uno sguardo sinistro negli occhi rossi.
-Dovete fuggire, ora!- ordinò il re ai quattro ragazzi che s’erano diretti da lui.
-Maestà non possiamo lasciarvi solo!- insisté Bloom.
-Io non sono solo ho il mio esercito!- ribatté il re, pur apprezzando la premura della fata.
-Il tuo esercito Radius?- rise crudelmente la ninfa del Sirenix. -Quale esercito? Quello che adesso è sotto il mio comando?- Nella tenda entrarono tutti i generali alleati e s'inginocchiarono a Dafne. Persino gli alti ufficiali di Solaria avevano quell'aria sinistra negli occhi.
-Arrendetevi, ridicole fate e principini! Non avete scampo!- intimò Thoren con una mazza in mano.
-Andate via, a me non faranno alcun male. Se è il potere di Solaria che vuole Luna prima deve ottenere la mia abdicazione o il popolo non la riconoscerà mai come sovrana di diritto, devo essere io ad incoronarla!- spiegò il re. -Via!-
Nel tempo in cui Sky provò a controbattere, un fascio di luce solare investì i quattro giovani della resistenza, inghiottendoli alla vista dei presenti.

-Che luogo è questo?- domandò Aisha, osservando la rigogliosa natura incontaminata che le era attorno: distese di fiori violetti ingombravano l’orizzonte, palme color oro e smeraldo svettavano ad altezze improponibili… melodiosi canti di uccelli rallegravano la calda giornata mentre i fuori profumavano l’aria con le loro essenze. -E' davvero meraviglioso!- i suoi occhi pieni dei riflessi del mondo da cui proveniva si posarono sbalorditi su ogni frutto della terra che vedeva.
-Ragazze!- le chiamò. -Guardate come sono belle queste pesche!- Aisha ne prese una, rosea, grande, bellissima. L’assaggiò e quel succo placò per un momento la sua tristezza.
-Signorina Flora bentornata!- salutò una donna di mezz’età comparsa dal nulla, interrompendo il breve spuntino alla frutta delle fate. -Il padrone rende omaggio alle principesse e al principe che viaggia con voi. Prego seguitemi, siete attesi!-
Nonostante gli sguardi interrogativi dei suoi amici, Flora fece interrare i semi delle pesche e seguì fiduciosa la signora attraversando con lei un delizioso arco fiorito oltre il quale apparve un grande maniero di campagna proprio in mezzo al prato dove prima non c’era nulla se non fiori e alberi di frutta.
-Flora, dove siamo?- domandò Aisha sempre più curiosa. Quel luogo l’aveva estasiata e incuriosita oltre ogni immaginazione mentre Bloom e Sky, mano nella mano, seguivano in silenzio cullati dalla reciproca presenza e dai caldi raggi del sole.
-A casa mia, benvenuti!- rispose la fata visibilmente felice di essere in quel luogo.
-Prego, il padrone vi attende- insisté la domestica, facendo avanzare il gruppo in un comodo salotto all’aperto, dai colori sgargianti. Sotto un elegante portico fatto di canne di bambù e intersecato con fiori rampicanti stava un signore pingue dall’aria simpatica e folti favoriti neri. Egli, appena vide il volto di Flora le corse incontro e l’abbracciò sollevandola da terra senza alcuna fatica. Flora lo abbracciò continuando a sorridere.
-Benvenuti! Benvenuti su Limphea principi e principesse di regni lontani! Benvenuti!- esclamò facendo piroettare la figlia sotto il portico. -Non vedevo la mia Flora da molto tempo ed ecco che torna qui perché ce l’ha spedita Radius, vecchio briccone rosso!-
-Papà, forse è meglio se ci sediamo- consigliò la fata cercando di far cessare il ballo improvviso del padre.
-Ottima idea o chissà cosa penseranno di me i nostri regali ospiti!- rispose facendo accomodare le principesse. -Quindi voi siete due delle più care amiche del mio fiore e tu devi essere Sky di Eraklyon!-
-Sì, signore-
-Oh, ma io non sono un signore, mio caro!-
-Papà, non prenderti gioco di Sky!- sorrise Flora, riprendendolo.
-Mio padre, Salis, Barone di Verdalia è l'ultimo Cavaliere dell’Ordine degli Intoccabili.- 
Il padre di Flora rise di nuovo.
A quella rivelazione gli occhi di Bloom s'accesero come illuminati da una nuova fiamma.
-Vedo che la figlia di Oritel e Marion è d’ingegno pronto quanto la madre! Tuo padre, cara ragazza, è sempre stato un mirabile guerriero ma, ahimè, si sa che la mente è sempre la donna!- sorrise il barone. -Radius vi ha spedito da me perché nei miei territori nessuno può muovere guerra essendo io l’ultimo membro di un antichissimo ordine creato nella notte dei tempi come baluardo di pace. Ah, il vecchio rosso la sa ancora lunga, nonostante l’età e quella mogliettina tutta fusa e dolcezze!-
-Quale mogliettina?- domandò Aisha.
-Luna! Già, voi eravate troppo piccole… ma io l’ho conosciuta quella tipetta bionda tutta spirito quand’era giovane! Dolcezze e moine, l’avrà sfiancato Radius, con tutta quell’attività notturna!- rise fragorosamente.
Aisha si meravigliò della confidenza che dimostrava il padre di Flora con alcuni membri delle Familie Reali della Dimensione Magica e del suo comportamento irriverente. Voleva chiedere a Flora perché non le aveva mai parlato della sua nobiltà di sangue e di quel luogo ma sorvolò, almeno per il momento.
-Principessa di Andros, forse Teredor non ti ha mai parlato di me, ma come ultimo cavaliere i miei domini sono uno dei luoghi più sicuri di tutta Magix ecco perché Il Rosso vi ha mandato qui e, per l’amore del cielo, non meravigliarti piccola; io conosco Radius di Solaria da quando era solo un piccolo mostriciattolo roseo ed urlante con in testa una buffa chioma color carota!- continuò a ridere.
Sicuramente Salis era più anziano di quel che sembrava…
-Papà!- cercherò di riprenderlo Flora che era avvezza alla sua spiritosaggine.
-Buon per la figlia, che ha preso dalla bellezza della madre altrimenti assomigliava a lui, sai che ridere!- continuò Salis.
-Barone, ma voi come fate a conoscere tutti questi reali?- s’incuriosì Aisha.
-Ah ah ah!- proruppe in una nuova grossa risata Salis. -Vedi, piccola, nonostante io sia solo un barone su Limphea, in tutta Magix è ancora considerato un altissimo onore sposare un Cavaliere dell’Ordine degli Intoccabili e la mia famiglia è stata la prima ad ottenere il cavalierato! Principesse e nobildonne di altissimo lignaggio hanno congiunto il loro augusto sangue al nostro proprio per questo motivo! Mia nonna era la Principessa Aurora di Solaria, prozia di Re Radius, eccoti spiegato come conosco Il Rosso sovrano! Mio padre sposò la sorella del precedente re di Domino, la Principessa Lilian ed io ho avuto la fortuna di sposarmi con quella meravigliosa donna, la Principessa Roslyn del Regno di Trastamara che mi ha dato il mio fiore e il mio zuccherino.-
Aisha, con la rigida educazione ricevuta si meravigliò un poco del modo di esprimersi del barone ma la fece sorridere come egli chiamava Flora “il mio fiore” e la figlia Miele “il mio zuccherino”.
Mentre Flora esponeva i compiti dell’Ordine degli Intoccabili ad Aisha e Bloom le domandava come mai non aveva mai riferito loro d’essere una baronessa e le sue ascendenze reali, il volto di Sky si rabbuiò quando vide venirsi incontro un capitato di Eraklyon accompagnato da un domestico del barone.
-Altezza Reale, il re vi richiama su Eraklyon e porge i suoi omaggi a voi cavaliere Slais.- disse l’uomo.
-Sky non puoi andartene!- lo supplicò Bloom aggrappandosi al suo braccio. -Non un’altra volta, non ora!-
-Piccola principessa, Sky è vincolato all’ordine reale ricevuto!- rispose Salis. -Ma non preoccuparti perché sarà al sicuro su Eraklyon e poi chi lo sente Erendor se il piccolo Sky non torna a casa in tempo per cena! Ha un caratteraccio quello lì!-
-Bloom, amore mio, perdonami, ma il barone Salis ha ragione: devo partire. Tu, Aisha Flora rimanete qui fino a che Stella non sarà tornata da Nemesi e poi un concilio di sovrani risolverà la questione di Solaria, non temere-
-Capitano avete il mio permesso per prelevare Sky da questo luogo- disse il barone.
Mentre andava via, gli occhi innamorati del principe s’incontrarono con quelli della sua amata cercando il di lei perdono, l’ennesimo, e lo trovarono nella comprensione e nel dolore dei suoi profondi occhi azzurri.
-Bene, adesso che il principino se n’è tornato da papà, mie care posso aggiornarvi in santa pace senza che quel borioso Erendor metta il suo zampino inutile sul piano!-
-Aggiornarci?- domandò Flora.
-Sì, cara. Ho detto io ad Erendor che il suo prezioso erede era qui da me e che venisse a riprenderselo perché se Sky fosse rimasto con voi non avreste potuto fare ciò che è già stato deciso, credetemi conosco Erendor e non è qualcuno con cui si può ragionare!- Salis si sedette di nuovo.
-Anche noi abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza del re- aggiunse Aisha rammentando la sua visita su Eraklyon di quando Sky era prigioniero dell’incantesimo di Diaspro.
-Domino e Andros sanno che siete qui e che gli eserciti che hanno mandato in soccorso del Rosso sono perduti momentaneamente; sanno che Dafne e gli altri si sono rivoltati e di comune accordo abbiamo deciso un piano d’attacco!-
-Ma Stella è ancora su Nemesi!- protestò Bloom ancora in pena per l’amica.
-Certo, principessa. Stella è su Nemesi e se i miei dubbi si riveleranno fondati rimarrà là ancora a lungo a combattere con chiunque ci sia dietro a questa pazzia ma voi tre potrete dare una mano alla causa acquisendo il livello successivo dei vostri poteri.-
-Come?-
-Stella l’ha ottenuto nel Planetarium perché era l’unico luogo adatto per lei ma voi tre, se volete avere una speranza di opporvi alle forze che adesso spalleggiano Luna su Solaria dovete seguire il vostro percorso e acquisire ciò che avete perduto o superare un vostro limite interiore o paura, solo così potrete sperare di battere i nemici!-
-Un’altra trasformazione? Come si chiama?- domandò Bloom.
-I nomi dati ai livelli di potere sono solo fittizi, semplicemente dovete spogliarvi del Bloomix e raggiungere lo stesso stadio di Stella. Siete pronte? Solo così sarete d’aiuto!-
-Aspetti, io…- Aisha non fece in tempo a replicare.
-Aisha su Andros a combattere il dolore!- gridando questo, Salis buttò addosso alla fata dei fluidi una polverina magica che la fece starnutire e in un attimo Aisha scomparve.
-Bloom su Domino a combattere con la mente!- e la fata della Fiamma del Drago subì lo stesso destino dell’amica.
-Flora su Limphea a combattere Idra!-
L’ultima cosa che la fata della natura vide era il sorriso caloroso del padre, prima di svanire in un mare di domande.
Seduto comodamente su una poltrona, Salis attivò la comunicazione olografica da un cofanetto posto sul tavolino che aveva di fronte.
-E’ tutto pronto!- disse.
-Bene, quando saranno pronte potremmo sperare di combattere il nemico!- rispose l’ologramma.
-Sì, ma chi ha avuto così tanto potere da soggiogare Dafne, Luna e muovere guerra a Solaria? E’ uno dei più forti pianeti di Magix e il suo esercito è molto esperto e ben addestrato!-
-Non lo so, amico mio, ma so che se qualcuno può vincere questa battaglia sono le Winx. Quelle ragazze sono la nostra ultima speranza e chi manovra Luna è molto potente, questo è certo!-
-Già. Io ricordo quella bella ragazza, non può essere lei l’artefice di tutto questo…-
-No, non lo penso neanche io. Non ci resta che sperare in Stella, Bloom, Flora e Aisha. Tre di loro un giorno guideranno tre regni molto influenti e Flora diventerà l’ultimo cavaliere intoccabile, se la istruirai a dovere: sta a loro salvare Luna, Nemesi e Solaria, questo le farà crescere e le metterà a confronto con ciò con cui dovranno destreggiarsi in futuro.- rispose re Oritel di Domino.
-Hai ragione: spetta a loro. Ma io mi fido di quelle ragazze!- aggiunse Marion di Domino, unitasi alla conversazione.
-Anche io, sono irriverenti, impulsive e cocciute tanto quanto basta per vincere!- concluse Salis.
La comunicazione s'interruppe e il barone, guardano il cielo, s'accese una pipa al cedro.
   
 
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