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Autore: Eternity_Hook    09/01/2017    0 recensioni
Era una giornata di calda estate, in parte soffocante, umida e calda, dall' altra, perfetta per divertirsi e mangiare un gelato per diminuire l' esagerato calore che sembrava aleggiare dappertutto, impossibile da fermare, per via di un sole bollente e di un cielo azzurro privo di nuvole riparanti.
Vi era ben poca ombra e a casa di Sugawara c'erano tutti i giocatori della squadra di pallavolo intenti a rinfrescarsi e a divertirsi nel modo migliore possibile.
Appena ci si avvicinava alla piscina, si potevano udire le urla, gli schiamazzi di ragazzi già intenti a scherzare e a spruzzarsi addosso, come ad esempio Hinata e Kageyama, che non riuscivano a smettere di farsi i dispetti.
Altri preferivano invece starsene dentro casa, affianco ad un condizionatore acceso e con in mano qualsiasi cosa che si potesse definire fredda
Genere: Fluff, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Kiyoko Shimizu, Yachi Hitoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Sei tutta rossa

Serie: Haikyuu

Ship: Kiyoko x Yachi

Genere: Yuri

Ratings: verde

Tema:festa in piscina

Richiesta da: darkilljoy

Parole: 1025

~Ω~

Era una giornata di calda estate, in parte soffocante, umida e calda, dall' altra, perfetta per divertirsi e mangiare un gelato per diminuire l' esagerato calore che sembrava aleggiare dappertutto, impossibile da fermare, per via di un sole bollente e di un cielo azzurro privo di nuvole riparanti.
Vi era ben poca ombra e a casa di Sugawara c'erano tutti i giocatori della squadra di pallavolo intenti a rinfrescarsi e a divertirsi nel modo migliore possibile.
Appena ci si avvicinava alla piscina, si potevano udire le urla, gli schiamazzi di ragazzi già intenti a scherzare e a spruzzarsi addosso, come ad esempio Hinata e Kageyama, che non riuscivano a smettere di farsi i dispetti.
Altri preferivano invece starsene dentro casa, affianco ad un condizionatore acceso e con in mano qualsiasi cosa che si potesse definire fredda.
Altri ancora ne approfittavano in diverse maniere, dando sfogo ai loro caldi ormoni, dandoci dentro in tutti i sensi, chi solo tra baci, come il padrone di casa e Daichi e chi in maniera ancora più esplicita...
Yachi si passó una ciocca bionda dietro all' orecchio, guardandosi attorno.
Si vergognava di aver indossato un costume così, da un solo pezzo, perlopiù rosa e molto da bambina e di starsene lí, tutta sola, cercando di decidere se sdraiarsi su un lettino qualsiasi per prendere il sole e mettere su almeno un minimo di abbronzatura o entrare in piscina, evitando alla grande gli spruzzi continui dell'arancione e del corvino.
Prese un grosso respiro, provando a tranquillizzarsi, provando a decidersi, finendo peró per accatastare la questione ad un lato della mente, mentre trasformava il rossore sul suo viso in un falso sorriso, guardandosi attorno, con un unico pensiero per la testa.
Un pensiero che saltava fuori ogni giorno di più.
Un pensiero riguardato ad una persona che non riusciva minimamente a togliersi dalla testa.
Inutile provarci, inutile concentrarsi su altro.
Una distrazione era momentanea, rimandava solo il momento in cui la questione sarebbe tornata a stuzzicarla e non era affatto detto che funzionasse.
E anche in quel momento, la persona a cui la sua mente tornava sempre, era puntata in ogni suo pensiero, come un chiodo nel legno o nel muro, incastrato con il martello.
Di chi era interessata, però, non vi era neanche l' ombra, o così continuó a credere fino a che non la vide, davanti a sé, divinamente sexy, una dea.
Kiyoko, i capelli neri lunghi bagnati, il costume a due pezzi, di un rosso che le risaltava le curve, le forme e la pelle in maniera assurda, con le gocce d'acqua che scivolavano lungo le sue linee morbide e perfette ad una lentezza talmente tanto disarmante da farla diventare rossa perfino sulle orecchie.
I seni prosperi erano coperti dalla parte sopra, triangolare, con un piccolo cerchio argentato a sinistra che si collegava  con lo spallino sottile, il quale li stringeva appena, facendola diventare semmai più sensuale di quanto non fosse già.
La parte di sotto aveva un fiocco attaccato a dove vi era il fianco, mentre le natiche sode e perfettamente circolari erano semi coperte dallo strato di stoffa rossa.
Yachi si costrinse a distogliere lo sguardo, fulminea, quasi si fosse scottata per la fretta con cui lo svió, trattenendo il respiro dall' ansia.
Vide la corvina avvicinarsi a lei, lo sguardo indagatore e scrutatore, l'aria assorta e presa.
-Sei tutta rossa- commentó, afferrandole il viso tra le mani, guardandola con quell'atteggiamento improvvisamente preoccupato che aveva sempre e solo con la bionda, la quale non sapeva come comportarsi quando accadeva-É tutto ok?-
Yachi annuí rapidamente di rimando, mandando giú un groppo alla gola, cominciando a percepire caldo su tutto il viso, mentre il suo stomaco sfarfallava incontrollato.
-Sei sicura di stare bene?- chiese dunque ancora la mora, accarezzandole i capelli biondi, soffici, delicati.
La ragazza non rispose stavolta e si scostó dal contatto -Vado a prendere qualcosa da bere- asserí soltanto, iniziando a camminare spedita dentro alla casa, superando la porta trasparente con il cuore che scalpitava nel petto, come impazzito.
Si sentiva sottosopra, quasi ubriaca, ansiosa.
Il solo sentirsi toccare il viso dalla corvina l'aveva resa felice, troppo felice.
Aveva sentito il suo respiro scontrarsi contro la sua pelle.
Aveva percepito il proprio cuore sbalzare, seguito dal desiderio persistente e impaziente di essere baciata da Kiyoko.
Cavolo, non riusciva a starle accanto senza sentirsi in questa maniera!
Finiva sempre per fuggire, impaurita , mentre cercava di stare calma.
Si riempí il bicchiere di soda, infilandoci dentro due cubetti di ghiaccio, sentendosi osservata, ma soprattutto quasi saltando in aria quando delle braccia si appoggiarono alle sue spalle, una mano che le prendeva il volto e lo girava di profilo, portando il naso di Yachi e quello della mora a scontrarsi, le loro labbra che erano meno distanti che mai.
Pochi centimetri.
Le bocche troppo vicine.
Respiri che si scontravano tra di loro, quasi fossero onde contro gli scogli.
L'annullamento della distanza, l'approdo alla riva per il suo cuore che batteva frenetico nella sua cassa toracica, mentre il contatto di bocche veniva assaporato e seguentemente esplorato, le lingue che si toccavano dopo pochi secondi di incertezza da parte della bionda, mentre la corvina aveva picchiettato la propria sul labbro superiore della sua bocca.
Con quel bacio inizialmente casto, si diede vita ad un contatto passionale, una danza priva di pause e veri attimi di respiro che si potessero definire tali.
Un incontro di salive che si mischiavano, creando la loro sinfonia, il loro sapore, la loro denominazione.
Kiyoko non poteva chiedere di meglio se non quello, l'amore puro e dolce di Yachi, così semplice e delicata, grintosa e positiva.
Aveva cominciato a pensare a lei come il suo amore unico e imperdibile da quando la bionda aveva iniziato ad evitarla categoricamente.
La guardava, arrossiva e cercava di andarsene.
Aveva capito cosa potesse significare questo atteggiamento in quel momento.
In quel momento che era avvampata ancora di più mentre aveva afferrato il suo viso ed infine era scappata via, imbarazzata, a disagio.
E aver capito giusto, l'essersi buttata, l' averla baciata...
Tutto l' aveva portata ad averla per davvero.
La bació ancora, con un sorriso che le attraversava le labbra.

   
 
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