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Autore: Feaily    10/01/2017    1 recensioni
Chi non ha sognato un finale un po' diverso per questo straordinario manga? Ogni fan a modo suo l'ha immaginato, l'ha scritto, l'ha disegnato... e anche io per la prima volta ho deciso di pubblicare il mio finale alternativo per Ranma ed Akane. Spero vi piaccia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dalla Cina con Amore                                   

 

Al compleanno di Ranma mancava giusto un mese, Akane fissando quel numero sul calendario pensava a quel ragazzo che tanto tormentava il suo cuore, sapeva bene cosa desiderasse più di ogni altra cosa, e forse per cambiare aria o forse per amore decise che era giunto il momento di partire. 

 

La mattina dopo la famiglia Tendo trovò la colazione pronta sul tavolo e un biglietto al centro di esso:

 

                       Cara Famiglia, ho deciso di fare un piccolo viaggio per allenarmi,

                       è da molto tempo che non trovo occasione di farlo e voglio

                       tener alto il nome della palestra Tendo, tornerò presto non vi                

                       preoccupate, papà te ne prego non iniziare a dar di matto, voglio 

                       solo aggiornarmi un po’, ho sentito di molte palestre famose per 

                       alcune tecniche e voglio visitarle per impararle.

                       Un abbraccio a tutti, vi voglio bene... 

                                                                                        Akane     

                      

                       P.S prima che iniziate ad agitarvi la colazione l’ho presa in 

                             pasticceria                                                                           

 

 

 

Soun non sapeva se essere fiero dell’iniziativa della figlia o preoccupato dei pericoli in cui poteva incorrere “ Oh Akane sono fiero di te... Oh povera la mia bambina da sola , sperduta in mezzo a mille pericoli” , “Papà non farla lunga, Akane sa badare a se stessa, lo sai benissimo com’è fatta” Nabiki a braccia conserte scosse il capo riprendendo il padre, si chiedeva se dietro al motivo della silenziosa partenza di Akane non ci fosse altro, “Oh su amico mio , Akane è forte e vuole solo dimostrare il suo onore, una figlia ammirevole altro che quell’idiota di Ranma!” , “Scusa chi sarebbe l’idiota?!”, nel frattempo Ranma, che come al solito si era svegliato tardi, aveva raggiunto gli altri al tavolo della colazione, “Oh Ranma!” Soun in lacrime si era gettato verso il ragazzo, “Akane , la mia Akane è andata via”, “ Akane è cosa?” chiese Ranma con aria confusa, “ tieni” Nabiki porse la lettera di Akane a Ranma che si mise a leggerla. “Akane dev’essere impazzita, vado subito a cercarla!” Ranma non si fermò a pensare neppure per un istante ma fu bloccato da Nabiki, “ehi genio , è partita da almeno due ore, ormai sarà fuori città e se ha preso il treno non riuscirai a raggiungerla, e non sappiamo assolutamente da quale parte sia andata o dove sia diretta, nella lettera non l’ha precisato”, Nabiki aveva mantenuto sempre la stessa espressione distaccata , al contrario della sorella maggiore che tentava in tutti i modi di consolare il padre, “ Accidenti a te Akane!” Ranma sembrava quasi furioso, Akane era partita senza digli nulla e per di più poteva mettersi in pericolo “ quella Stupida! se le succedesse qualcosa, non potrò essere li a proteggerla” pensava dentro di se, “farò comunque un tentativo” disse e in un lampo corse fuori casa.

Akane seduta vicino al finestrino guardava il paesaggio scorrere veloce, “entro una settimana dovrei arrivare”, il viaggio verso la Cina era molto lungo, e avrebbe dovuto cambiare molti mezzi e camminare molto, ma questo non le importava, se fosse riuscita nel suo intento avrebbe reso felice Ranma e questo era tutto ciò che voleva, “ sono proprio una stupida, spero ancora che un giorno lui...” il fischio del treno interruppe i suoi pensieri, doveva prendere il cambio, raccattò le sue cose e scese dal treno, si sedette su di una panchina aspettando la coincidenza e intanto ritornò a pensare a Ranma, “ cosa non farei per te , eppure tu sembri non accorgertene mai” un lieve sorriso le apparve in volto “ mi chiami maschiaccio privo di sex appeal, e mi dai della stupida quand’anche io vorrei solo starti vicino, ma a Shanpoo, e Ukyo tu non dici mai nulla... sono proprio stupida” una lacrima scivolò tra le lunghe ciglia di Akane e andò a bagnare quel sorriso gentile che non era scomparso. Il treno giunse in stazione qualche minuto dopo, Akane salì e trovò un altro posto vicino al finestrino, guardò la panchina della stazione allontanarsi chiedendosi con un po’ di malinconia se ci sarebbe ritornata un giorno, e se quel viaggio sarebbe servito anche a lei.

 

Passarono i giorni e la famiglia Tendo si era ormai rassegnata alla decisione di Akane, l’unico che non era riuscito a digerirla era proprio Ranma, ogni mattina si svegliava con l’idea che Akane sarebbe entrata nella sua camera e lo avrebbe tirato giù dal letto a suon di legate, nonostante tutto gli piaceva essere svegliato da lei, era l’ultima persona che veda quando andava a dormire e la prima quando si svegliava, senza contare il fatto che ormai da mesi assediava i suoi sogni, “ ma dove sei Akane, perché non mi hai detto che intendevi partire per un viaggio per allenarti ... torna presto te ne prego” i pensieri di Ranma erano tutti per lei, non che non lo fossero stati anche prima, voleva bene a quel maschiaccio, e gliene voleva da sempre, ma non glielo aveva mai detto apertamente anche se di occasioni ce ne erano state tante, alla fine riusciva solo a borbottare e ad offenderla,” Akane sei proprio Baka, anche se probabilmente io lo sono più di te”.

 

Akane giunse in Cina nei tempi stabiliti , ed esattamente due giorni dopo riuscì ad arrivare alle sorgenti maledette, non appena fu abbastanza vicina da leggere le enormi scritte di pericolo sui cartelli il guardiano delle sorgenti le si fece incontro “ se non ha intenzione di tuffarsi nel pericolo le consiglio di allontanarsi signorina” , “ no, io veramente sono giunta qui apposta” , “ vuol dire che lei è qui consapevolmente? sa delle trasformazioni?” , “ sì, e vorrei poter prendere un pò d’acqua da una delle fonti”, “ no, no, no signorina, acqua può essere portata via solo dopo trasformazione”, “ mi scusi io proprio non capisco”, “ eh vede, molti vengono qui per provare la trasformazione per qualche giorno, prendono l’acqua per ritrasformarsi e se la portano via capisce?”, “ eh? ma io non voglio...” mi dispiace signorina regola di sorgenti”, ad Akane tutto ciò sembrava alquanto sciocco, ma se non c’era altra soluzione ... “ ehm mi scusi dove si trova la sorgente che trasforma in umani?” , “sia quella per uomo che quella per donna sono ubicate infondo, laggiù a destra , ma una bella signorina come voi perché desidera mutare aspetto?” , “bhe, io mi sono sempre chiesta come dev’essere , si insomma, che effetto farebbe essere qualcos’altro  ” rispose tagliando corto Akane, “ Oh, io capisco, comunque tipo di trasformazione è scritta su piccoli cartelli appositi, facile per lei trovare quello che cerca, io vado a preparare acqua calda per sua ritrasformazione” , il guardiano si congedò e si diresse verso una piccola casa a poca distanza dalle sorgenti. Akane iniziò a girare in tondo “ che bel pasticcio ed ora? sono proprio una scema, dovevo immaginarmelo no? “ ad un tratto si fermò davanti ad uno dei cartelli, “ bhe se devo proprio farlo perché non approfittarne, infondo è il mio preferito” senza pensarci due volte Akane si buttò nella sorgente, qualche istante dopo il guardiano l’aiutò ad uscirvi e dopo averla coperta con un asciugamano la ritrasformò, “ tutto bene signorina?” , “si, la ringrazio,ehi ma che è successo ai miei capelli? sono tornati lunghi?” , “Trasformazione, qualche caso può capitare, ma sono effetti innocui e mai dannosi”, “ bha tanto meglio, avevo deciso di farli ricrescere” , “ora posso prendere l’acqua?” , “ ma certo signorina faccia pure” il guardiano si allontanò e mentre questi era di spalle Akane prese la bottiglia dal suo zaino e la riempì dell’acqua che trasformava in uomo; una volta asciutta, si rivestì e riprese il cammino verso casa. 

Durante il viaggio di ritorno approfittò dell'occasione per far visita ad alcuni templi e a famose palestre, e vinti gli incontri ripartiva portando con se la fascia di ogni palestra di cui batteva il campione, fin quando ,a pochi giorni dal suo rientro, decise di spedire delle lettere per avvisare la famiglia e Ranma in particolar modo.

 

Le lettere giunsero a casa Tendo, erano 2 , una indirizzata al padre e a tutta la famiglia, l’altra a Nabiki, Soun lesse gioioso la lettera ad alta voce, Akane sarebbe tornata entro pochi giorni, quasi non stava più nella pelle, ma c’era qualcuno ancora più felice di lui, Ranma era così felice del ritorno di Akane he per quanto cercava di nasconderlo proprio non riusciva a trattenersi, “ ehi cognatino sembri tornato del tuo solito umore, fino a 5 minuti fa sembravi un vedovo triste” Nabiki non perse l’occasione per stuzzicarlo, “eh?! ma che dici! che mi importa di quel maschiaccio, sono contento perchè Soun la pianterà con i suoi repentini cambi di umore” , “Tse, come no” Nabiki fece spallucce, era quella che vedeva sempre più lontano di tutti, “Ehm, Nabiky cara ,Akane a te che cosa ha scritto?” chiese Soun curioso, “ nulla  di che , quello che ha detto a voi, solo mi ha chiesto di bloccarare espressamente qualunque tentativo da parte di vostra di organizzarle una festa, e visto che mi ha pagata profumatamente io eseguirò gli ordini” disse Nabiki tirando fuori dalla busta  i 5000 yen , “ ora scusatemi devo fare fruttare i miei guadagni” Nabiki si allontanò e si chiuse in camera sua. La lettera di Akane diceva altro, e il pagamento era per un piccolo lavoro da postina:

 

                             Nabiki porta la seconda lettera sigillata a Ranma, 

                             fai in modo che nessun altro la legga, nella busta 

                             ci sono 5000 yen, il tuo pagamento per questo favore

                             e soprattutto per il tuo silenzio. 

                                                                           Ti voglio bene 

                                                                                Akane                    

 

“Ai tuoi ordini sorellina”, Nabiki attese il momento giusto, quando Ranma andò a coricarsi  e non ci fosse nessuno nei paraggi, “ Ranma posso entrare?” , “Nabiki? entra pure” , “ questa è per te, te la manda Akane”, Ranma fu stupito di vedere quella lettera, “ ok, missione compiuta, buona lettura” Nabiki si congedò e lasciò la stanza di Ranma , il ragazzo aprì la lettera e iniziò a leggerne il contenuto:

 

 

                “Caro Ranma, 

                Sarò di ritorno il 21 Maggio, ho fatto in modo che il giorno esatto 

                del mio rientro lo sapessi solo tu, ho bisogno di parlarti, senza 

                che nessuno si metta in mezzo come al solito, ti aspetto all’orto

                botanico alle 10:00 di mattina, se gli altri ti chiedono perchè stai 

                uscendo trova una buona scusa. Perdonami per tutto questo ma ho 

                davvero bisogno di vederti da solo. 

                                                                     A Presto 

                                                                                                 Akane        “

 

 

Ranma era incuriosito da questo strano invito, ma ne sembrava felice, “Akane chi ti capisce è bravo” sorrise, “eh va bene, a dopodomani mio maschiaccio preferito.” , si sdraiò sul letto, sperando che il tempo corresse un po’ più veloce.

 

 

Akane giunse alla stazione di Nerima in orario perfetto, sperava che con i capelli lunghi, l’abbigliamento diverso, e gli occhiali scuri, nessuno la riconoscesse, l’orto botanico era a circa trenta minuti dalla stazione, ma ad Akane ne sarebbero bastati 15, corse velocemente per raggiungere il prima possibile il luogo dell’appuntamento con Ranma , “ chissà quanto sarà felice, non vedo l’ora di vedere la sua espressione” , Akane era al settimo cielo, sapeva che avrebbe reso felice Ranma e questo l’avrebbe ripagata di tutto, avrebbe voluto volare per raggiungere l’orto botanico in pochi istanti, “ Aspettami Ranma , sto arrivando!” 

 

Ranma con la scusa di allenarsi un po’ era uscito di casa e stava raggiungendo l’orto botanico, si era fermato davanti a molti negozi, “mm potrei portarle dei fiori... in un orto botanico? no meglio di no” , “ un braccialetto forse? ma se poi non le piace?” , “ dei cioccolatini, mmm troppo banale” Ranma non sapeva proprio cosa  avrebbe dovuto fare, “ accidenti a me, possibile che io non riesca a farle un regalo”, Ranma soprappensiero non si accorse di essere arrivato a destinazione, “ agrrr sono arrivato, chissà cosa vorrà dirmi, io, io dovrei, oh ma come” i pensieri del ragazzo non riuscivano a seguire un filo logico, decise di entrare anche se con largo anticipo, l’avrebbe aspettata vicino all’area delle rose, quelle bianche erano le sue preferite, “ Akane a volte credo che mi farai impazzire”.

  
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