10/01/2017
1 recensioniSentiva ogni fibra del suo corpo in preda ai brividi.
Sembrava che niente fosse in grado di scaldarlo, nemmeno il piumone nel quale si era completamente avvolto.
Faticava a respirare e la tosse non gli dava tregua, impedendogli anche di lasciarsi andare al sonno.
Sentì bussare alla porta della sua camera e, senza nemmeno parlare, la vide aprirsi.
Sollevò a fatica gli occhi, pensando di trovare sua madre con l' ennesimo disgustoso intruglio da fargli bere.
" Cosa fai qui?" domandò nel ritrovarsi di fronte Kuroo.
Sorrise divertito il compagno di squadra, appoggiando lo zaino per terra e sedendosi sul pavimento accanto al letto.
Kenma si limitò ad osservarlo senza dire nulla.
"Hai la febbre?"
Nel porgli quella domanda Kuroo gli passò la mano dietro la testa, appena fuori dal piumone, appoggiando la fronte contro la sua.
"Sto bene!" rispose, scostandosi da lui imbarazzato e tornando a nascondere il volto sotto alla coperta.
Glielo impedì Kuroo, appoggiando le labbra sulle sue.
E fu subito calore.
Calore a scaldargli ogni parte del corpo.
Calore che sentiva ogni volta che Kuroo era con lui e lo baciava.
Non si era ancora abituato del tutto a quelle nuove sensazioni.
Kuroo afferrò un libro dallo zaino e appoggiò una mano sui suoi capelli.
"Dormi ora!" disse in tono che, a Kenma, suonò come un ordine.
Impiegò soltanto qualche attimo.
Attimo in cui gli parve più facile respirare, più facile lasciarsi andare e, sotto al tocco gentile del suo capitano, si addormentò.