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Autore: chaosina    10/01/2017    1 recensioni
"Voldemort si girò a guardarla e con molta soddisfazione vide negli occhi di lei tutta l'adorazione di cui aveva bisogno. Lei era li, sentiva il suo battito frenetico, vedeva il luccichio dei suoi occhi, il suo gesto automatico di mordersi il labbro pieno e rosso desiderosa di avvicinarsi, di toccarlo, di amarlo e si accorse con sorpresa che questa volta non l'avrebbe rifiutata se solo lei avesse osato farlo."
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Voldemort era seduto davanti al camino acceso di un allegro fuoco scoppiettante sulla poltrona preferita di Lucius Malfoy, intento ad escogitare un piano per uccidere il suo acerrimo nemico, la sua ossessione quotidiana: Harry Potter. Un ragazzetto così mediocre, accerchiato da tanti amici che lo amavano e lo proteggevano. Non riusciva a capacitarsi di come gli altri dessero la vita per lui, ed infondo infondo oltre all'incomprensione vi era un accenno di invidia, poichè lui stesso non aveva mai avuto nessuno che si desse tanto da fare per proteggerlo. Aveva dovuto fare sempre tutto da solo, nessuno lo amava e nessuno lo avrebbe mai fatto. O forse qualcuno c'era...
Girò appena il viso per scorgere quello di colei che era seduta al suo fianco, l'unica che aveva il permesso di stargli accanto anche quando voleva restare solo: Bellatrix.
Lei chinò subito solenne il capo e lui in quel gesto vide la reverenza assoluta. Sì, lei avrebbe dato tutto per lui e lo sapeva benissimo, ecco perchè non poteva farne a meno. La stimava e forse provava anche un pò di affetto anche se si era sempre rifiutato di accettarlo. L'amore era per gli sciocchi, per i deboli ed il suo orgoglio gli rinnegava questo piacere. Però mai come in quel momento aveva bisogno di sentirsi amato, quindi conoscendo già la risposta fece una domanda a Bellatrix che non aveva mai osato fare: "Bella, tu conosci l'amore?".
Bellatrix alzò il viso di scatto sorpresa da quelle parole e per qualche secondo rimase impietrita non sapendo fin dove avrebbe potuto rivelare senza rischiare un castigo "io, mi-mio Signore... io, non so co..." - "suvvia, Bella a me puoi dire tutto" - "Io.. Si, mio Signore..."
Voldemort aspettava con ansia che lei continuasse, ma vedendo quanto era intimidita decise di spronarla offrendole uno sprazzo di ciò che sentiva "Io no e devo ammettere di esserne un pò rammaricato." - "Potrei insegnarvelo io, mio Signore" Bellatrix rispose così istintivamente da rendersi conto solo dopo di ciò che aveva detto. Il cuore iniziò a batterle velocemente, nell'attesa che lui la punisse ed invece la sorprese con l'unica domanda che non si sarebbe mai aspettata "Come?"
Mentre lo chiedeva, Voldemort si girò a guardarla e con molta soddisfazione vide negli occhi di lei tutta l'adorazione di cui aveva bisogno. Lei era li, sentiva il suo battito frenetico, vedeva il luccichio dei suoi occhi, il suo gesto automatico di mordersi il labbro pieno e rosso desiderosa di avvicinarsi, di toccarlo, di amarlo e si accorse con sorpresa che questa volta non l'avrebbe rifiutata se solo lei avesse osato farlo.
Ma lei aveva troppo timore anche quando lui si era mostrato così disponibile, quindi con una fame di devozione che sovrastava quel pizzico di irritabilità dovuta dalla sua attesa, lui si chinò su di lei senza troppi complimenti e nel mentre si maledì aspettandosi un rifiuto, ma lei era ben felice di donarsi, stringendosi forte a lui, saziando quella fame che la tormentava ormai da anni. Finalmente lei poteva osare e lo faceva con tutta se stessa, amandolo con ogni fibra del suo essere.
Mentre lui non scoprì l'amore, ma fu sorpreso di provare un piacere più grande dell'essere temuto e venerato. Finalmente era amato. L'amore che gli era stato negato fino ad allora esplodeva in quella donna e lui una volta scoperto seppe che non avrebbe più potuto farne a meno. Lo sentiva troppo dentro, era tanto grandioso da fargli quasi male e capìì che ne avrebbe voluto ancora.
Dopo quelli che sembrarono pochi attimi, si ritrovarono lunghi distesi sul tappeto ansanti e soddisfatti ricoperti solo della veste di lui. Lei poggiata sulla spalla di lui con gli occhi chiusi che continuava a baciarlo delicatamente. Voldemort non aveva mai provato tanta pace e se non fosse stato per il suo interminabile orgoglio forse avrebbe anche potuto decidere di lasciar perdere Harry Potter.
Ma lui era Tom Riddle, il ragazzo che rinnegò il nome del padre trasformandosi in ciò che era ora, il mago che aveva osato trascendere le semplici magie per scoprire la magia più oscura e potente, colui che decise che una vita senza potere sarebbe stata una vita vuota. Quindi disteso su quel tappeto tra le braccia di quella donna che le aveva donato così tanto, decise comunque di continuare la sua strada, ma decise anche che questa volta non sarebbe stato solo. Avrebbe permesso a Bella di compiacerlo ancora ed in quel nuovo modo che aveva scoperto, perchè se c'era qualcuno che meritava di stargli accanto quella era lei. Magari un giorno avrebbe imparato ad amarla, ma per adesso gli bastava la soddisfazione che gli dava quella passione.
   
 
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