“Prova a scavare fra i ricordi, quando eri insieme a qualcuno che ti amava, ad esempio”  mi inciti.

“Scusa?”  chiedo io visibilmente irritato senza rendermene conto.

“Ah giusto, tu di ricordi del genere non ne hai!”

Serro gli occhi e vorrei sprofondare, mi afferro il viso tra le mani in segno di totale imbarazzo, impacciato e spaesato, quasi ho paura di rialzare lo sguardo su di te, ho paura che tu possa deridermi, sei conscio ormai del fatto che io esperienze amorose non ne ho mai vissute. Ma dopo aver ritrovato un briciolo di coraggio, scruto il tuo volto in cerca di una qualche reazione, e con mio stupore non trovo disegnata un’espressione di stizza, shock, derisione, delusione o qualsiasi altra emozione negativa, al contrario, i miei occhi socchiusi e timorosi incontrano un sorriso rilassato, spontaneo, molto… dolce. Mi stai guardando con una dolcezza talmente palpabile che io la ricevo quasi come una carezza. Distolgo appena lo sguardo fissando il ghiaccio sotto di me nel tentativo di percepirne il freddo, nella vana speranza di placare il calore divampante che infiamma le mie guance a causa dello sguardo di tenerezza che mi hai riservato.

“Yuri…” anche il modo in cui mi chiami mi vezzeggia con un flebile brivido.

Ti guardo di nuovo trattenendo inconsciamente il respiro per qualche secondo.

“Come ti ho già detto, solo tu conosci il tuo Eros più profondo, e il fatto che nessun’altro al mondo lo abbia mai saggiato…”  fai una breve pausa mentre il tuo sorriso tenero cambia e si trasforma in una curva deliziosamente maliziosa… provocante…

“… ti renderà ancora più appetibile ed eccitante! Non c’è niente di più erotico al mondo di una persona che con coraggio misto a titubanza, trapela per la prima volta la sua sensualità con l’intento di sedurre!”

A questo punto nemmeno se mi stendessi sul ghiaccio direttamente senza vestiti, sarei in grado di tenere a freno il fuoco dell’impaccio che mi brucia da capo a piedi! Oltre al profondo imbarazzo però ,in me scorre qualcos’altro…  sembra quasi adrenalina, ho vergogna certo, infondo sono inesperto alla radice, ma improvvisamente ho una voglia bestiale di riuscire ad esternare il mio Eros e compensare le tue aspettative. Pensavo mi considerassi uno sfigato, pensavo che dopo questa penosa realtà che mi riguarda, mi avresti considerato un caso perso e disperato. Al giorno d’oggi è così impensabile e difficile immaginare un ragazzo ventitreenne ancora vergine. Quante volte, anche nel confronto con altri coetanei, mi sono sentito io stesso uno sfigato senza speranza. Un totale imbranato, incapace e con zero sex appeal. D’altro canto, mi è sempre risultato difficile immaginarmi in certe situazioni, perché non ho mai provato dei veri sentimenti per qualcuno che non riguardassero solo simpatia, stima e amicizia… perfino con l’amicizia stessa ho un rapporto altalenante, trattasi proprio di una forma d’amore basilare. E se non provo quel trasporto necessario che nutre dapprima l’anima, come posso provare la fame carnale?! Improvvisamente mi sormonta una consapevolezza nuova: sono gli altri gli sfigati. Quelli che concedono il proprio corpo in cambio della mera soddisfazione fisica, saltando quello step fondamentale invece che mi permetterà di sentirmi grato con me stesso per aver aspettato, per essermi pregustato pazientemente l’attesa.
Improvvisamente ho voglia di sedurti Victor, questo sfigato alimenta per te da sempre quel qualcosa che più si avvicina a quella parola con la A, perché altrettante piccole “a” gli fanno da contorno ingigantendone il carattere: affetto, ammirazione, accettazione, adorazione, affabilità, adulazione, affidabilità, appagamento ecc… ho capito che sei parte del mio Agape, e seppur ho timore, sento che tutto questo potrebbe tramutarti nell’Eros dei miei sensi. Mentre pattinerò sul tema dell’Amore da oggi in poi, farò in modo di incollare il tuo sguardo su di me, farò in modo di sentirmi lo sfigato più desiderato. Sono già lo sfigato che ti ha “rapito” come Coach, sono già lo sfigato che custodisce le tue attenzioni tutte gelosamente per sé. Probabilmente finirò per essere divorato ancora dall’ansia e dall’angoscia che mi contraddistinguono, ma anche questo alimenterà e colorerà la mia passione. Voglio vedere tutte le sfumature di questo sentimento, passando dal nero dei miei timori, al rosso delle mie fiamme. Questo bocciolo sfigato è pronto a sbocciare.
Stai bene  a guardare Victor.
 
 
 
 
 
N.d:  Salve a tutti, sono CinderellaKun e sono una lettrice accanita di fan fiction riguardanti anime e manga, ultimamente in fissa con Yuri On Ice! Sinceramente è la prima volta che mi azzardo a scrivere e a pubblicare qualcosa e non credo capiterà più, non so se considerarla una fan fiction dato che mi sono semplicemente limitata a dar voce ai pensieri di Yuri dal punto di vista della sua purezza e verginità. Ho voluto scrivere questa corrente di pensieri perché ho trovato davvero deliziosa  e coraggiosa l’idea di creare un personaggio, più che maggiorenne, ancora così inesperto sul piano amoroso. Trovo che di questi tempi sia maledettamente triste stupirsi di fronte ad una persona adulta che confessa di non avere mai avuto un’esperienza sessuale o una storia d’amore seria, lo trovo triste perché è altrettanto maledettamente difficile trovare qualcuno con cui sentirsi sulla stessa lunghezza d’onda e con il/la quale lasciarsi andare fisicamente, e trovo triste quanto troppo spesso ormai tra noi giovani regna il ragionare con gli ormoni e mai col cuore! Trovo il personaggio di Yuri talmente reale e umano da essere quasi fastidioso, probabilmente in parte perché io ho un’età in mezzo tra lui e Victor, e mi sento particolarmente simile a questo personaggio! Avrei voluto affrontare anche il timore di scoprirsi omosessuali, ma avrei finito col scrivere un papiro troppo noioso e infinito, penso che in molti concordiamo sul fatto che la totale mancanza d’esperienza per Yuri sia anche conseguenza di una sessualità ambigua e incerta, che grazie al suo coach, piano piano, imparerà a scoprire e ad accettare… o almeno a me piace immaginarla così!