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Autore: SerenaTheGentle    11/01/2017    0 recensioni
Alexandra Roberts, "Alex" per gli amici, ha 17 anni.
I suoi unici amici sono Mike e Jeremy, le stanno vicino da quando Jeremy non la spinse nella piscina di Mike durante una festa: da allora sono inseparabili!
Il suo unico desiderio è lasciarsi alle spalle la sua città e andare a studiare a Princeton per vivere la sua vita al meglio!
Peccato che la sua matrigna non le permetta un'esistenza normale: niente feste, niente uscite, niente vacanze.
Riuscirà Alex a liberarsi di questo peso e decidere della sua vita in piena libertà e autonomia?
***
Michael Wilson è il classico ragazzo americano che scherza e adora vivere! Nonostante la sua vita non sia sempre stata così felice, è riuscito ad andare avanti a testa alta.
Che succede però quando lo zio, unico tutore legale, vuole togliere al ragazzo ciò che di più prezioso ha, per un capriccio?
Riuscirà Mike a riprendersi ciò per cui ha lottato così tanto?
Riuscirà ad accettare una realtà che mai si sarebbe immaginato?
~rivisitazione moderna di "Cenerentola"~
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Alex salì trepidante le scale, arrivando alla camera della matrigna con molta adrenalina in corpo.

Ancora non riusciva a dimenticare quello che lei le aveva detto quello stesso pomeriggio, tuttavia non riusciva a decidere quale comportamento sarebbe stato il più adatto: la docile Alex che si fa trattare come uno zerbino, oppure l’Alex irrequieta che conosceva solo Jeremy?

Per il momento decise di adottare un comportamento abbastanza pacifico, ma non voleva certo dargliele tutte vinte alla Strega.

Senza nemmeno bussare, entrò nella stanza e attese le istruzioni, a braccia conserte.

-Alexandra. - il suo nome pronunciato da quella donna risultava così orribile.

-Che vuoi? – chiese la ragazza leggermente ostile. Forse il suo cervello non aveva recepito la voglia di sembrare “pacifica”.

Alicia si voltò e guardò la figliastra in modo saccente. Le dava fastidio. Ogni parte di quella ragazza le dava fastidio. La trovava fastidiosamente intelligente, bella e attraente. Cosa che forse lei non aveva, ma di certo aveva dalla sua l’esperienza e il denaro.

-Voglio che tu smetta di trastullarti con quello sfigato! Mandalo via. – gli ordini di Alicia non si discutevano, ma quello era un insulto bello e buono!

-Non ti permetto di rivolgerti a lui in questo modo! – Alex era il ritratto della rabbia.

Furiosa, indignata e piena di vergogna. Si chiedeva più volte che cosa avesse trovato suo padre in quella donna, ma in quel momento non aveva nemmeno voglia di saperlo. Era ovvio che aveva preso una cantonata e forse lei era davvero una strega, in grado di fare magie.

-Perché? Sennò che mi fai? Sei come tuo padre, innocuo, una preda. – a quella domanda Alex si sentì impotente e non immaginava che si sarebbe ritrovata a piangere. Sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi, desiderose di potersi riversare sulle sue guance. Si stava mostrando debole davanti a quella donna e non poteva permettere di farlo. Dopotutto aveva una dignità.

La ragazza si girò rapidamente, facendo per andarsene, ma la matrigna la richiamò prima che potesse varcare la soglia.

-Gli ospiti sono due, il mio futuro fidanzato e suo figlio. – Alicia non la guardò negli occhi mentre le diceva chi avrebbe occupato due posi in più a tavola. Si stava sistemando la gonna di un bianco panna, mentre sopra aveva sistemato un golfino beige con le perline lungo i polsi.

-Oh grandioso, ma perché non dirmelo prima, come se non avessi niente da fare! – Alex ridacchiò leggermente, ma la matrigna si avvicinò a lei guardandola con cattiveria.

-Guai a te se osi avvicinarti ad uno dei due. Ti conviene rimanere al tuo posto, tuttavia non voglio insospettirli, perciò mangerai con noi. Vedi di comportarti in maniera adeguata. – Alicia la congedò e andò a sistemarsi il trucco.

Alex cercò di riprendersi dal momentaneo shock, ma appena sentì una goccia fresca sulla pelle, comprese che presto avrebbe preso le sembianze delle cascate del Niagara.

Scese in salotto e lo trovò pulito, con tutti gli scatoloni già sistemati e i cuscini stesi sul divano.

Michael era stato un vero tesoro, ma si rese conto anche lui dell’inquietudine della ragazza.

Alex gli si avvicinò e con aria affranta andò ad abbracciarlo. Lo abbracciò forte e le lacrime uscirono con prepotenza. I singhiozzi si stavano confondendo tra di loro e Mike si sentiva sempre più arrabbiato. Alicia non aveva alcun diritto di trattare in quel modo Alex!
E lei non poteva lasciar passare tutto! Doveva ribellarsi ed uscire da quella prigione.

-Ehi, cosa è successo? - Mike prese il volto della sua amica tra le sue mani e le asciugò le lacrime dandole dei piccoli baci.

Alex si sentì subito al sicuro. Il contatto con la pelle di Mike la faceva sentire protetta e al sicuro, la faceva sentire importante e amata. La faceva sentire bene.

-Niente di che, mi sono fatta mettere i piedi in testa ancora una volta! – Alex ce l’aveva con sé stessa. Soprattutto perché non riusciva a rispondere a certe provocazioni, non riusciva a superare quell’ostacolo.

-Ma tu non sei così Alex! Tu non sei così! Tu sei una delle persone più testarde che io abbia mai incontrato, sei piena di energia e molto più forte di quello che credi! – Mike temeva che in quel momento di trasporto le potesse rivelare i suoi sentimenti, ma non poteva certo trattenere quelle verità.

-No Mike, io sono come mio padre, una preda. – Alex guardò il pavimento reggendosi all’amico e continuando a bagnargli la maglietta. Così vicina a lui poteva sentire il suo profumo e il cuore battere contro il suo.

-Questo non è vero! Chi te lo ha detto? Quella stronza vero? – Mike pretendeva delle risposte e le voleva sentire da lei, specchiandosi nei suoi occhi azzurri.

Un flebile “si” uscì dalle labbra di Alex e gli occhi di Mike si scurirono. La ragazza odiava vedere i suoi occhi così cupi, perciò cercò di farsi forza, cercando in lui le sue certezze.

-Tu credi davvero che io non sia come mio padre? – Alex sostenne lo sguardo del ragazzo e il mondo esterno sembrava non esistere.

-Ne sono certo. – Mike era sempre più vicino e non sarebbe riuscito a controllare l’impellente desiderio che lo attraeva verso Alex ancora per molto.

-Come? – Alex non capiva come potesse provare per lui certe sensazioni.

In quel momento avrebbe assaggiare il sapore delle sue labbra. Avrebbe voluto che lui la baciasse con trasporto, che la portasse via da quel posto per poter viere insieme un’altra vita.

-Perché da quel giorno in piscina che sono stato testimone dello spettacolo che sei diventata. Tu sei una bellissima persona, per questo ti dico che non devi farti annullare in questo modo. – Mike sussurrò queste parole non perdendo di vista i suoi occhi.

Non sapevano più chi si stava avvicinando a chi, ma la distanza tra loro si era notevolmente diminuita. Le loro labbra si stavano sfiorando ed entrambi si persero nelle emozioni di quel momento. Anche solo quel lieve contatto significava più di mille baci, era una carezza lieve e dolce. Una richiesta per oltrepassare il limite, per andare avanti, una chiamata verso casa.

Per Alex, la sua casa era lui. Non sapeva cosa stessero facendo, ma l’istinto le diceva che non si stava sbagliando, doveva farlo.

Per Mike, lei rappresentava tutto il suo mondo e cercare di proteggerla era il suo obbiettivo. Proteggerla da qualsiasi cosa, insicurezze, dolori, il mondo.

Entrambi si avvicinarono maggiormente, Alex fece salire le mani sulle spalle del ragazzo, nel mentre che quella carezza stava diventando un bacio.

Un rumore assordante e fastidioso fece trasalire i due ragazzi, confusi e imbarazzati dal contato avuto poco prima.

Alex sorrise, in imbarazzo ed emozionata, mentre Mike doveva ancora capire quello che era appena successo!

-Alexandra! – il suo nome urlato dal piano di sopra le fece capire che Rosa necessitava del suo aiuto. Sicuramente non riusciva a farsi entrare un vestito.

-Arrivo! – urlò la ragazza, ancora in subbuglio e decisamente emozionata.

Non era stato un vero e proprio bacio, ma era stato ugualmente bellissimo.

-Devo andare...- disse a Mike, il quale si stava passando una mano tra i capelli.

-Certo, certo. – rispose lui. Alex lo accompagnò alla porta e lo salutò, ringraziandolo di essere accorso in suo aiuto.

-Questo ed altro per lei, madamigella! – le disse lui inchinandosi, ma senza quella luce negli occhi che piaceva ad Alex. Per un momento la ragazza pensò che fosse stato uno sbaglio, forse aveva solo peggiorato le cose.

Mike la lasciò sulla porta e scese i gradini, avviandosi alla moto. “Non fare la figura dello scemo!” gli intimò la sua coscienza “Torna indietro!”. Il ragazzo si girò e fu felice di trovare Alex ancora lì, così preso del coraggio salì i gradini, mancandone uno per essere alla stessa altezza di Alex.

Lei sorrideva imbarazzata, mentre lui, senza preavviso la baciò.

Alex non se lo aspettava, ma con piacere ricambiò.

Non aveva mai baciato nessuno e Mike lo sapeva. Era felice di essere il suo primo bacio in qualche modo.

Entrambi si staccarono e Alex abbracciò il suo amico. Rifletté un secondo e realizzò che forse non sarebbe stato questo l’appellativo con cui avrebbe dovuto identificarlo, ma sarebbe rimasto sempre suo amico, a prescindere.

-Dopo ti chiamo. – la rassicurò Mike, lasciandole un dolce bacio sul collo, appena sotto l’orecchio.

Alex si sentiva felice. Sentiva di aver trovato un pezzo mancante. Sentiva che quella serata sarebbe trascorsa in maniera più piacevole, ora che poteva ripensare mille volte a quei secondi con Mike.


Angolo Autrice
Salve! Premetto che ho cercato di essere il più precisa possibile e sensibile per ricreare questa scena. Spero di esserci riuscita!
Vi apetto al prossimo capitolo "La cena"!!!
   
 
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