Uno dei
passatempi preferiti di Jongin, Sehun e Chanyeol è giocare a
Pokémon Go.
Ad essere
onesti, qualsiasi individuo munito di smartphone la cui infanzia e
adolescenza
siano state benedette dall’anime, dal manga o dai millemila
gadget collaterali
(videogame per il Nintendo, figurine, carte da collezione e da
gioco…) ha
installato l’app di Pokémon
Go sul
proprio cellulare. Non tutti, però, hanno finito con il
lasciarsene
ossessionare.
Chanyeol
è,
dei tre, quello messo forse un filino peggio; ma è
decisamente in buona
compagnia. Non passa giorno, in dormitorio, senza che una semplice
chiacchierata di ruotine (cosa comprare al supermercato, quando fare il
bucato,
l’uscita del nuovo album di una band rivale) degeneri in
dotte dissertazioni
sugli innumerevoli pregi, nonché difetti, del gioco.
“Si
è
impallato il GPS” capita di sentir piagnucolare Chanyeol
mente vaga per
l’edificio alla ricerca di qualche bestiola selvatica.
“Ma
porca-
perché trovo solo Rattata e Pidgey?!” si lamenta
sovente Sehun, il cui avatar
sembra far fuggire a gambe levate i Pokémon più
interessanti. “Un attimo fa
presso questo Pokéstop c’era un Golbat, e appena
mi ci sono avvicinato è
scappato!”
“Ah
ah,
inchinatevi di fronte all’allenatore più cazzuto
di tutti i tempi!” esulta
Jongin, brandendo orgogliosamente il proprio Samsung.
“Guardate un po’ cosa è
uscito fuori da una delle mie uova” e gonfia il petto, a
ragione, mentre mostra
agli altri due uno splendido e raro esemplare di Scyther.
“Cazzuto,
come no” borbotta Sehun verde d’invidia.
“La verità è che hai più
culo che
anima”. Trattiene una parolaccia quando il Golduck per cui ha
sprecato qualcosa
come dieci Pokéball, nel vano tentativo di catturarlo,
taglia la corda.
“Non
credo,
tesoro” Jongin lo sfotte soave. “Il culone della
coppia sei tu, lo sai”.
Al che di
solito Sehun si mette a frignare perché non si sente amato e
Chanyeol, per
sedare gli animi, propone una sosta al negozio di bubble tea
più vicino. Mossa
superefficace!
(Jongin ha
scelto di fare parte del Team Mystic fondamentalmente perché
il blu è il suo
colore preferito. E poi Articuno, la mascotte, gli ispira tenerezza.
Sehun ha invece optato per il focoso Team Valor, capeggiato dal
leggendario
Pokémon uccello (EH EH) Moltres, giacché la
passione è un valore guida su cui fa
spesso affidamento nei momenti di sconforto.
Chanyeol non ha avuto dubbi. Lui e Spark, leader del Team Instinct,
condividono
la fissazione per le uova. (Tante uova. Le uova sono bellissime.)
Inoltre
Spark, con quella sua zazzera bionda giallo canarino, gli ricorda
Yifan.)
In un
pomeriggio di noia assoluta, ai tre moschettieri viene l’idea
di rinominare
alcuni dei loro Pokémon e, fierissimi del risultato,
annunciano ad alta voce i
risultati di tanto lavoro d’ingegno.
“Minseok
è
Weedle sputato: piccolo e grazioso” esordisce Sehun. Jongin
annuisce convinto.
“La
sua
evoluzione finale non lo è altrettanto” dice
Chanyeol, pensando agli aculei del
Beedrill in suo possesso. “Ma è comunque calzante.
Miseok se vuole ci fa il
culo a strisce”.
“Diglett
mi
ricorda Taemin” sorride Jongin, incurante
dell’occhiata inceneritrice che gli
rifila il suo ragazzo.
“Ed io
a chi
assomiglio, secondo te?” si affretta ad intervenire Chanyeol,
pacificatore per
eccellenza.
“A
Vaporeon.
Stesse orecchie”.
“Dici?
Non
sarei più giusto come Flareon, dato che abbiamo in comune il
potere del fuoco?”
“No.
Flareon
è Jongdae, mentre Baekhyun è un perfetto
Jolteon”.
“Hai
scelto
un’evoluzione di Eevee per ciascuno di noi?”
mormora Chanyeol, quasi commosso.
“Non
potevo
esimermi. Siete o non siete l’inseparabile 92
line?” risponde Jongin prima di
venire travolto da un abbraccio sgangherato da parte
dell’amico (interrotto da
un seccatissimo Sehun, che avverte Chanyeol di tenere le mani a posto).
Una volta
concordato all’unanimità che Yixing è
coccoloso come Wigglytuff, che Kyungsoo
ha gli stessi occhioni di un Venonat e che Joonmyun è la
reincarnazione umana
di un dolce Poliwag, arriva il turno di Jongin.
“Amico,
tu
per me sei Abra e non si discute. Siete carini uguali e avete in comune
una
certa tendenza ad appisolarvi” ridacchia Chanyeol.
“Se
non
altro è un Pokémon forte” approva
l’interessato, soddisfatto. “Mi sta
simpatico”.
“Io ti
ho
salvato come Dratini” ammette Sehun. “E’
il mio preferito, sicché…” avvampa
come sotto l’effetto di una sauna finlandese ed evita di
incrociare lo sguardo
degli altri due. Altro che Valor, il suo team di appartenenza
è il Disagio.
Peccato che gli sviluppatori del gioco non abbiano pensato a crearlo.
“Oh,
Sehun”
dice Jongin con le stelle negli occhi –e Chanyeol, da parte
sua, soffoca una
risata per l’involontaria battuta. “Hai davvero
chiamato il tuo Dratini come
me?”
“Beh”
farfuglia lui con crescente imbarazzo.
Ma Jongin
gli vola letteralmente tra le braccia, schioccando baci a profusione, ed
improvvisamente l’universo sembra sorridergli.
Sembra,
appunto.
“Come
sarebbe a dire che io sono un Magikarp??” esplode neanche
mezzo minuto dopo la
breve e intensa pomiciata.
Jongin tiene
lo sguardo fisso sul proprio Pokédex.
“Perché ti inalberi così, vorrei
saperlo.
E’ inutile negare l’evidenza, ciccio. Siete
entrambi patetici, assurdamente
dispendiosi -non sta né in cielo né in terra che
debba accumulare quattrocento
caramelle per farlo evolvere in Gyarados!- e anche un po’
inutili. In pratica
due gocce d’acqua, solo che tu hai il pacco e lui
no”.
Sehun
dà
inizio ad una sceneggiata degna di un nativo partenopeo sotto gli occhi
atterriti di Chanyeol il quale, impotente, si ritrova a venire
strattonato
dall’altro che, in piena crisi isterica, urla simile ad una
banshee: “LO VEDI
CHE NON MI AMA? LO VEDIH????”
“Abbi
fede,
Sehun” sussurra intanto Jongin al Magikarp che boccheggia e
saltella sullo
schermo. “Farò di te un vero
Pokémon”.
Una
cliccatina è sempre gradita: https://www.facebook.com/IlGeniodelMaleEFP/.
In caso ve
lo steste chiedendo, ho davvero un Magikarp di nome Sehun.
Farò di lui un degno
Gyarados, lo giuro.