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Autore: Nlc    28/05/2009    1 recensioni
Salve a tutti, eccomi di ritorno! Sto per iniziare una nuova intrepida, emozionante storia dove ha per protagonista Matthew Daniel Mannelli e la sua famiglia all'età di 14 anni,sperò che vi piacerà!!! E qualora lo vogliate, buona lettura....
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1

                                                                      1

Era inverno a San Francisco: la neve cadeva fitta sui tetti delle case, era un evento eccezionale per  una città calda come San Francisco che nevicasse, in quanto non accadeva da anni, i fumi dei camini uscivano fuori e due ragazzini stavano giocando dentro casa.

 

“ Monopoli. Caro Matt, ti ho battuto un’altra volta.”

“ uffa, non c’è gusto a giocare con te” disse Matt sbuffando con aria contrariata.

“ ragazzi, sono le 5, venite a fare merenda. Ci sono le ciambelle con la cioccolata calda”

“ Forte, mamma, ha fatto le ciambelle, sei mitica.”

“ Veramente l’ha fatte Martha, perché fra poco io devo uscire per lavoro.”

“ Non fa niente… mmmm, sono buone lo stesso….”

“ grazie signora.” I due ragazzi si misero a mangiare assaporando quei sapori dolci.

“ Li avete finiti i compiti di matematica?” chiese prendendo la borsetta sulla sedia.

“ Sì, Lydia è bravissima in matematica.”Il telefono squillò e la signora Mannelli andò a rispondere a telefono.

“ Allora ci andiamo a pattinare questo finesettimana? Chiese Lydia.

“ Ho gli allenamenti di tennis con Bob e Peter, le semifinali di gennaio si stanno avvicinando e il nostro coach ha chiesto più impegno. Comunque ogni volta che pattiniamo io casco sempre, non sono per me i pattini.”

“ Sei un impiastro infatti, tu adori solo il tennis, di sicuro vincerai sei il migliore..”

“ Sei sporca di cioccolata…”disse .

“ Anche tu…che buffo!” rise.

“ Matthew….” Il nome di Matt di battesimo era Matthew Daniel Mannelli e la madre preferiva chiamarlo con il suo nome di battesimo, ma lui piaceva  farsi chiamare solo Matt.

“ Che c’è mamma?” rispose pulendosi con il tovagliolo, mentre Lydia rideva ancora.

“ Tuo padre non torna a cena, si deve protrarre a Bergen un altro giorno, le linee aeree sono ferme a causa della bufera di neve.”

“ Che peccato!”

“Dove si trova Bergen ,signora Mannelli?” chiese Lydia curiosa.

“ in Norvegia ,mia cara, territorio con piogge molto abbondanti.”

“ Come un luminare di scienza come te non lo sa…” disse ironico Matt.

“ matthew…non fare lo sbruffone!” Lydia gli fece un’occhiataccia.

“ uffa..”sbuffò Matt. La madre prese il cappotto per uscire e guardò il tempo fuori dalla finestra. “ Lydia, ti conviene fermarti da noi per cena, sta nevicando molto forte e non credo che abbia intenzione di smettere per ore. Ci penso io ad avvisare i tuoi mentre vado in macchina.”

“ non lo so…”

“ Dai Lydia, rimani.”  Incitò Matt e l’amica decise di rimanere.

“ Allora a posto, ci vediamo più tardi.”

“ ciao mamma”

“ salve signora..”

 

 

 

 



La giornata era diventata lunga e i due ragazzi erano stanchi. Dopo cena Matt e Lydia erano sul letto a guardare la televisione dove una coppia si baciava.

“ Lydia, secondo te, le ragazze si potranno mai innamorare di me?”

“ Di che ti preoccupi? Hai uno stuolo di ragazze che ti vengono dietro in classe.”

“ solo perché sono carino,loro dicono, sul serio Lydia sono da baciare?” I due ragazzini si   guardarono.

“ Tu, tu sei un ranocchio puzzolente, se ti baciano dopo devono scappare…”

“ E tu sei una pulce fastidiosa.”

“ Che insolente! Vieni qua!” I ragazzi cominciarono a sbattersi con i cuscini.

“Lydia,vieni giù, tua madre è venuta a prenderti.” Urlò la madre di Matt da fuori della camera di cui la porta era aperta.

“ arrivo…” I ragazzi ridevano e trotterellavano sul letto, all’improvviso Matt si trovò vicino al viso di  Lydia, al suo corpo, alle sue piccole forme, non si era mai accorto di quanto fosse bella!

“Lydia, tua madre sta aspettando.” Arrivò la madre di Matt in camera che ruppe quell’incantesimo.

“ va beh Matt, ora ti devo proprio salutare, ci  vediamo domani a scuola.” Lydia mise indietro una ciocca di capelli e  si alzò per mettersi le scarpe.

“okay,ciao.” La porta della camera si chiuse e Matt per la prima volta nella sua vita sentì un buco nello stomaco, aveva un brutto presentimento.

 

  
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