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Autore: animedoro    12/01/2017    0 recensioni
Storia inerente alla 3 stagione.
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Tratta di cocaina e delle sue conseguenze, temi delicati.
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Eh sì, ho proprio esagerato questa volta, ma come resistervi?
Abbandonato sulla mia cara poltrona nera, mi crogiolo nella bellissima sensazione che la cocaina mi offre, forse anche troppo.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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But I’m only human

 

 

Eh sì, ho proprio esagerato questa volta, ma come resistervi?

Abbandonato sulla mia cara poltrona nera, mi crogiolo nella bellissima sensazione che la cocaina mi offre, forse anche troppo.

Me la sono iniettata così tante volte che ho perso il conto ed anche l’energia che avevo fino a qualche minuto fa in preda all’euforia, lasciando spazio agli effetti collaterali o come direbbero le altre persone, conseguenze.

 

Il tempo passa così lentamente, posso percepirlo dal suono sordo che fanno le gocce di sangue che calano copiose dal mio naso al pavimento.

Questo suono è così fastidioso, come anche il rimbombo che sento nelle mie orecchie tappate che fanno peggiorare la mia emicrania.

Respirare poi è davvero un’impresa, ogni volta che questo processo ha inizio, sento che i miei polmoni stiano come per esplodere, facendomi bruciare il petto.

 

Se mi vedesse adesso John mi massacrerebbe di “te l’avevo detto”, dopo aver avuto la premura di preoccuparsi per me, come fa sempre dopotutto, ma non lo si può biasimare, tutti mi dovrebbero trattare come una gemma preziosa, che è quello che sono!

Ma se così fosse, non mi troverei adesso a fare lo stupido.

 

Uff mi sembra di sentire mio fratello, sempre gentile quell’essere.

Anche se lui dice il contrario ciò che vedo in lui è ben altro che fratellanza, ma un rapporto di dare e avere, mi sembra più che equa e migliore di un normale e futile unione di sangue.

Bleah meglio se non ci penso, sarei in grado di inventare un nuovo sangue, unico al mando, solo per non assomigliargli.

 

Solo il sangue di John mi andrebbe bene di condividere, certo è stupido anche lui, ma non quanto Anderson e Lestrade e di sicuro apprezza di più la mia presenza a differenza di Mycroft.

“Ma come, il famoso Sherlock Holmes sempre solo è imparagonabile, adesso è disposto a condividere un legame con qualcun’altro per di più inferiore? Che d-e-l-u-s-i-o-n-e!!”

Sapevo che avrei iniziato ad avere allucinazioni, è un effetto che capita sempre nell’aver in corpo una sostanza tossica, ma dovevo immaginarmi proprio Moriarty!? Le sfortune della vita…

 

Cammina tranquillo dinnanzi a me, guardandosi intorno curioso, per poi guardarmi sorridente e mettersi le mani in tasca appoggiandosi al tavolo dietro di lui.

“Moriarty… devo farti una domanda importante” dico, alzando appena la testa.

“Oh! Sentiamola allora!” ghigna il bastardo.

“Ma… sì, ma ti drogavi in vita?” caccio fuori facendo nascere sul volto di Jim un’espressione confusa, poi una risata.

“Che domanda… profonda! Ahahah, ma tranquillo non lo dirò a nessuno” dice per poi continuare dopo aver smesso di ridere, facendo una faccia pensierosa:

“Che io sappia no… no no no, avevo altre cose da fare, più eccitanti, più sexy!” sorride facendo l’occhiolino, risvegliando in me la nausea fin ora tenuta a bada.

“Meno male, avevo paura di divenire un pazzo come te” dico sospirando, buttando la testa all’indietro per un po' di sollievo.

“Ma noi siamo uguali!” quasi urla offeso Moriarty.

“No, tu sei un pazzo schizofrenico, io invece un sociopatico iperattivo!” preciso alzando la mano, posandola subito dopo.

“Mhm vero, beh peccato!” scrolla le spalle è si avvia alla porta:

“Anche io ho una domanda per te”

“Ovvero?” sospiro.

“Cosa si prova?” domanda serio.

E io prima di rispondere ci penso su, per poi rispondere:

“Come buttarsi da un tetto, bellissimo mentre voli, lancinante quando cadi”

“Wow allora proverò anche questo nella prossima vita! Adesso però ti lascio Sherlock, l’inferno non si brucia da solo, bye!” ghigna facendo ciao ciao con la mano, varcando la soglia di casa.

 

A quanto pare l’effetto della cocaina si sta affievolendo, peccato mi ci stavo abituando.

Anche se fa male, mi distrae dalla mia mente troppo piena di conoscenze… santo cielo, sembro un masochista, proprio come Irene.

Maledetta donna, chissà dov’è e cosa fa, spero stia bene, dopotutto muoiono un sacco di persone senza senso con intelligenza mediocre, almeno lei potrebbe vivere, dopo quello che ho fatto per lei, sarebbe il minimo, ma è acqua passata, come una buonissima sigaretta.

 

Gola secca, sudore, caldo, nausea, si dovrei proprio alzarmi è darmi una ripulita, ma con le gambe tremanti, occhi bloccati al soffitto con pupilla dilatata, dove posso andare se non restare dove sono?

Ah sì certo! Il Palazzo Mentale, ahhh la meraviglia per pochi, si.

Vado a salutare il mio caro Barbarossa, poi prometto che mi alzo e vedrò la droga tra un paio di mesi… o ore… o minuti…. chissà!

Il dolore dopotutto non fa per me, a me vanno bene i casi in cui si tratta di ciò, questo palcoscenico lo lascio ad altri, ho già troppe cose da fare, come prima cosa… andare ad urinare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice!

Salve!

Sono nuova in questo forum e ho deciso di condividere con voi i pensieri di Sherlock pervaso dalla cocaina, logicamente raccontato dal mio punto di vista.

Spero vi piaccia! Qualsiasi commento è ben accetto! :3

A presto!

By animedoro

  
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