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Autore: De_drums    13/01/2017    2 recensioni
[Namjin, ispirata da "Always" di Namjoon]
“Ora dimmi perché stavi piangendo”
“Perché hai descritto esattamente come mi sento in questo periodo ed è bello e orribile allo stesso tempo, perché so che puoi capirmi ma vorrei non fosse così”
“Vorresti stare bene e non ritrovarti in quei versi?”
“Già” annuisce Seokjin, la testa sul suo petto e lo sguardo assente rivolto verso il muro dall'altro lato della stanza. “Ma più di tutto vorrei che tu non avessi dovuto vivere questa sensazione, perché so quanto faccia schifo e non te lo meriti”
“Smetti di preoccuparti per me, hyung, ormai è passata”
“Promettimi di sfogarti con me, se dovesse capitare di nuovo”
“Solo se tu farai lo stesso con me” dice Namjoon, porgendogli il mignolo per suggellare quella promessa e facendolo ridere appena per quel gesto infantile.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La porta si spalanca e Namjoon, seduto alla scrivania, sussulta.
Si volta, una mano al petto per lo spavento, ed è pronto a dirne quattro a chiunque sia entrato così bruscamente, ma tutte le sue intenzioni svaniscono all’istante- la fronte gli si corruga in un’espressione confusa e al contempo preoccupata quando vede Seokjin lì in piedi, le lacrime agli occhi e dei fogli un po’ stropicciati stretti nella mano destra, che trema leggermente.
“J-Jinnie? Che succede?”
“Come ti è saltato in mente?”
“Eh?” è tutto ciò che riesce a dire, cosa diavolo sta blaterando?
Seokjin si avvicina, sventolando una pagina davanti al suo viso, mentre con una mano tenta inutilmente di asciugarsi le guance. “Hai idea di come mi senta adesso?”
A quel punto Namjoon decide di dare un’occhiata e tentare di capirci qualcosa; quello che trova sono i versi di una sua canzone, parole scritte di suo pugno, uno sfogo risalente all’anno prima.
Frasi quasi vomitate su quelle pagine, nel tentativo di dar spazio ai suoi pensieri nell’unico modo che conosce. Fogli che ha custodito gelosamente fino a quel momento, senza nessuna intenzione di rivelare al mondo il suo stato d’animo, perché ormai quel periodo è passato e si sente decisamente meglio.
“Dove li hai trovati?” chiede – forse un po’ troppo bruscamente, perché Seokjin abbassa lo sguardo un po’ imbarazzato, sa quanto gli dia fastidio che gli altri frughino nelle sue cose.
“Stavo mettendo in ordine, è scivolato fuori da un quaderno – non è colpa mia se sei disordinato!” dice, a mo’ di giustificazione. “E comunque non è questo il punto!”
Namjoon sospira, sedendosi sul letto e facendogli cenno di raggiungerlo. “Allora parlami, Jin, qual è il problema?”
“Il fatto che riesci sempre ad indovinare ogni mio pensiero, è questo il problema”
“Ed è una cosa brutta?”
“Dipende” Seokjin poggia la testa sulla sua spalla, una mano intrecciata con la propria sulla sua gamba. “In questo momento sì”
“Che succede?” lo stomaco gli si chiude un po', è raro vedere Seokjin in quello stato e il fatto che si ritrovi in quelle parole non fa che aumentare l'ansia di Namjoon.
“Credo di aver perso me stesso, è come se non sapessi più chi sono o quale sia il mio scopo nella vita, mi sento totalmente incompreso” tenta di spiegare, pensieroso. “E odio che tu abbia messo tutto questo su carta, lo rende troppo reale”
Namjoon annuisce, giocando distratto con le sue dita. “Ha fatto lo stesso effetto anche a me, sai? Ma una volta scritte quelle parole mi sono sentito più libero, in un certo senso”
“Perché non me ne hai parlato?”
“Non lo so. Non volevo essere un peso per nessuno, forse, non c'è una vera ragione e-“
“Mi fa male pensare di non essermene accorto, di non aver fatto nulla per aiutarti – mi fa sentire uno schifo” lo interrompe Seokjin, passandosi una mano sul viso in un gesto pieno di stanchezza.
“Ma tu non hai colpe, Jinnie! Sono io che ho scelto di tenermi tutto dentro e non parlarne con nessuno”
“Mi sento inutile comunque”
“È tutto okay” lo rassicura Namjoon, stendendosi e obbligandolo di conseguenza a fare lo stesso. “Ora dimmi perché stavi piangendo”
“Perché hai descritto esattamente come mi sento in questo periodo ed è bello e orribile allo stesso tempo, perché so che puoi capirmi ma vorrei non fosse così”
“Vorresti stare bene e non ritrovarti in quei versi?”
“Già” annuisce Seokjin, la testa sul suo petto e lo sguardo assente rivolto verso il muro dall'altro lato della stanza. “Ma più di tutto vorrei che tu non avessi dovuto vivere questa sensazione, perché so quanto faccia schifo e non te lo meriti”
“Smetti di preoccuparti per me, hyung, ormai è passata”
“Promettimi di sfogarti con me, se dovesse capitare di nuovo”
“Solo se tu farai lo stesso con me” dice Namjoon, porgendogli il mignolo per suggellare quella promessa e facendolo ridere appena per quel gesto infantile.
“Andata” sbuffa Seokjin alzando gli occhi al cielo. “Joonie, faresti una cosa per me?”
“Tutto quello che vuoi”
“T-ti andrebbe di cantarla?”
Namjoon ha un attimo di esitazione, non l'ha mai davvero provata e non sa se ne uscirà qualcosa di buono - decide però di fare un tentativo, la voce un po' stentata anche per il fatto che sia sdraiato. Sono forse i tre minuti più lunghi della sua vita, le parole che escono leggere e Seokjin che respira piano per godersi appieno il momento e non disturbarlo.
“È bellissima”
“Ti è piaciuta davvero?”
“Dovresti pubblicarla” conferma Seokjin, e non c'è traccia di scherno nel suo tono. “La amerebbero”
“Ci penserò su” concede Namjoon, prima di schiarirsi appena la voce e domandargli qualcosa che lo tormenta fin dall'inizio di quella conversazione. “Posso chiederti una cosa? Voglio che tu sia totalmente onesto con me”
“Okay, spara”
“L'inizio della canzone parla di una persona che spera di svegliarsi una mattina e morire, che qualcuno la uccida”
Seokjin capisce al volo, senza bisogno di domande. “Non l’avrei fatto veramente- a volte mi è sembrata l'unica soluzione, ma credo sia stata più che altro la debolezza di un momento”
“Sono felice di sentirtelo dire” mormora Namjoon lasciandosi andare ad un sospiro di sollievo, le labbra che si posano leggere sulla sua tempia.
“Tu, invece?” la voce di Seokjin vibra contro l'incavo del suo collo, i capelli lo solleticano appena.
“Ci ho pensato, ogni tanto” ammette a bassa voce. “Poi mi sono reso conto che non ne valeva la pena, perché avevo te e mi bastava per riuscire ad andare avanti”



Avevo bisogno di scrivere qualcosa su quella meraviglia che è Always (grazie Nam per i feels, come sempre) e i Namjin si prestavano bene allo scopo, tutto qui.
(perdonate eventuali errori di editing, sto pubblicando dal cellulare e non l'ho mai fatto prima)
  
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