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Autore: Feyaury11    13/01/2017    2 recensioni
Ayato centric - 898 parole - forse leggermente OOC - rapporto Touka/Ayato - generale
Dedicata ad una mia amica ossessionata con questo fandom.
-
tratto dal testo:
"Ali nere, le vostre. Talvolta scarlatte, bluastre. Come fuoco che esplode dalle scapole. Le sentite.
Ayato, suo angelo compare, la stai forse privando di esse?"
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kirishima Ayato, Kirishima Tōka
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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CRUEL: NOT FOR CHOICE

 

'i personaggi non sono di mia proprietà, ma del mangaka Sui Ishida; questa storia è stata scritta senza scopo di lucro'.

 

 

Personaggi: Kirishima Ayato, Kirishima Touka.

Parole: 898

Rating: giallo.

Avvertimenti: leggerissimi spoiler, violenza, introspettivo.

Genere: drammatico, malinconico, horror.

na: (anche in fondo al testo.) indicazioni per la lettura e comprensione: i dialoghi sono rivolti ad Ayato, parla a se stesso e sono creati da me; i paragrafi non sono in ordine cronologico, riprendono più vicende senza un preciso ordine; sulla destra si rappresenta la filosofia di vita dell'ukaku in questione. Buona lettura.

 



 

Combatti.

Sii rosso di sangue.

 

"Il debole muore, il forte sopravvive."

Magra consolazione ricevuta dallo scorcio di vita vissuta. Quante volte hai rischiato di morire, Ayato?

Giorni felici della tua infanzia: solo sbavature di colore intrise di nero. Prima o poi si mescoleranno. Creeranno un solo vuoto.

Gli umani vi avevano smascherato, scappavi. Così come scappi di casa, furioso. Nessuna famiglia. Nessun umano. Nessuna persona. Nessun discorso, non se ne parla più. Due specie differenti con tendenze ad autodistruggersi. Tua sorella lo avrebbe capito a sue spese, ne eri certo. Intanto scompari, incosciente.

 

 

Mangia.

Ama quel colore.

 

Guizzi di liquido scarlatto. Adrenalina. Fame. Non è più un mondo variopinto, il tuo. Bianco, nero, rosso. Non pensi ci siano altri colori, li hai dimenticati. Aspetti, silenzioso, la tua preda. Vivi per emozioni travolgenti.

Morso, che sapore ferreo. Prima vittima della tua notte di caccia. Non ci sono mezze misure, uccidi per sopravvivere.

"Fattene una ragione", ti dicevi. O li elimini tu, o loro massacreranno te e chi ti sta caro.

"Basta."

Le iridi ristrette rosso sangue, il fiato corto, i capelli arruffati intrisi di riflessi carmini, sferzati dalla brezza autunnale. Fai cadere, scomposto, il corpo della giovane donna. Ti alzi, seppellisci il volto nelle stelle, per un momento. Ti strofini il dorso della mano sull'angolo della mascella.

"Dannatamente caldo e scivoloso."

Occhi limpidi, i tuoi, ora. Si specchiano di nuovo nelle costellazioni. Labbra schiuse, pensieri annullati. Soltanto il solletico che ti provoca la tua giacca con il bordo di pelliccia sul collo ti risveglia.

Scorgi altri ghoul nelle vicinanze, qualcuno ti guarda. Sorridi, beffardo.

 

 

Uccidi.

Sorrisi tirati da sbruffone.

 

"Non immischiarti con la civiltà, sorellona."

"Fa male?"

Basta tentativi di ambientarsi. La verità si presenta alla porta. Brusca, come il tuo carattere. Le persone sono tutte uguali, chi si cambia per loro è solo un illuso. Lo lasci alle spalle. Piuttosto che essere abbandonato un'altra volta, abbandoni tu. La freddezza coltivata negli anni fatica a coprire il dolore.

Ma ti sei forse allontanato così tanto? Le serate passate sui tetti. Scorgevi la sua figura mentre studiava. Mentre viveva. Hai anche allontanato i sospetti da lei, diventando Black Rabbit. Sicuro che il debole non sia tu?

Il tempo rimargina le ferite. A te ne serve troppo. Cicatrici indelebili ti solcano il petto.

 

 

Ignora.

Coniglio Nero, forse un Angelo caduto e sconsiderato.

 

"Perchè l'hai protetta da Yamori? Proprio lei."

"Sta zitto."

Azioni impulsive, le tue. Tieni ancora quel ricordo custodito come un sacro gioiello antico. Fragile, intriso di dolore. Viene a galla ogni tanto, il tuo segreto? Lo riprendi, lo riaccarezzi?

"Ci ha abbandonati."

Risentimento. Forse troppo. Al vostro incontro dopo anni ti giustifichi malamente. Non sei andato a scoprire il mondo. Sei cambiato. Forse troppo. Niente traccia del bambino innocente che eri. Occhi vispi e luminosi, sorrisi raggianti. Avevi accettato la difficoltà di vivere. Forse troppo.

"Perchè?", domanda fissa. Pargolo che vuole scoprirlo, il mondo.

Indifferenza di chi non ti risponde.

 

Ferisci.

Nulla ti scalfisce.


"Le stai dilaniando la kagune."

"Sta zitto."

Crudeltà fredda. Non negare. Si dimena, tua sorella. Cerca disperatamente di sottrarsi a quel dolore tremendo. Occhi che si stanno appannando come velati da nebbia. Così dannatamente simili ai tuoi. Tutto dannatamente simile a te. Iridi, capelli, carattere, sguardo. Sicuro di aver passato tutto quello che l'ha trafitta? Ora solo sangue. Troppo.

"Fermati."

"È una debole."

Ali nere, le vostre. Talvolta scarlatte, bluastre. Come fuoco che esplode dalle scapole. Le sentite. Ayato, suo angelo compare, la stai forse privando di esse?

La senti sussurrare il nome di vostro padre. Si accende la rabbia, ancora.

 

 

Sopravvivi.

Poco, ti resta. Vuoi vivere. Non da solo.

"Ti manca. Sei debole."

"..."

Versi lacrime amare, quella sera. Solitudine, è questo quello che brami? Morte, terrore. È questo che vuoi spargere?

"Basta."

Cadi in ginocchio, il viso fra le mani. Copri gli occhi, le gocce di dolore passano attraverso le dita tremanti, intrepide. Disegnano il contorno dei tuoi zigomi, del mento, si avventurano sul collo e poi cadono inesorabili. Quel capanno nella zona industriale è il solo spettatore. Tornerai il solito, dopo. Sorrisi crudeli, freddezza inaspettata e occhi iniettati di sangue.

"Da quanto non piangi?"

Sorridi, ironico. Da quanto? Forse da quel momento in cui avevi cercato vermi con la tua sorellona. Ti eri spaventato e inorridito. O le serate dopo il vostro abbandono. Poi più niente.

"Che cosa hai fatto in questi anni? Che cosa ti sei fatto?"

"Troppo."

 

 

 

 

 

 


Note della pazza:

 

Buon giorno, buon giornoh.

E niente, poco da dire. Ho sempre trovato Ayato un personaggio interessante, entrare nella sua testolina non sarebbe male. Per di più il suo rapporto conflittuale con la sorella mi intriga molto.

 

Spero che la storia sia stata di vostro gradimento, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, mi fa piacere e accetto critiche brutali che aiutano, eh.

 

A presto,

FeyAury11

 
  
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